Serie A
Inter, record d’incassi per “Due Stelle sul cuore”
“Inter, Due Stelle sul cuore”, il lungometraggio sulla conquista del 20′ scudetto dell’Inter, raggiunge il primo posto al box office, è record!
La pellicola è uscita in tutte le sale il 19 settembre e in un giorno ha già guadagnato circa 200 mila euro; Il film racconta, attraverso immagini e testimonianze inedite, tutto il lungo percorso dei nerazzurri per la conquista del 20′ scudetto.
Il lungometraggio è in testa alle classifiche, ha conquistato il primo posto al Box Office e la programmazione è prevista ancora per qualche giorno, fino a mercoledì 25 settembre, in più di 240 sale.
Nella pellicola sono presenti tutti i protagonisti che hanno portato al raggiungimento di questo traguardo: abbiamo mister Inzaghi, la squadra, il Top Management e così via.
Molto importante è anche la partecipazione di numerosi artisti celebri nel mondo dello spettacolo, del cinema e della musica, che hanno contribuito al successo della pellicola; abbiamo celebrità come Ligabue, Rose Villain, Matilde Gioli, Grabriele Salvatores, che ci hanno confidato sensazioni ed emozioni provate per la grande vittoria dell‘Inter.
Behind the scenes verso la vittoria dello scudetto
La nota stampa del club nerazzurro dichiara: “Il lungometraggio racconta la conquista della Seconda Stella attraverso immagini inedite, racconti e testimonianze esclusive, behind the scenes e momenti indimenticabili che hanno accompagnato l’incredibile cavalcata verso la vittoria del 20′ scudetto”.
Serie A
Fiorentina, altri guai per Gudmundsson: arriva la multa della FIGC!
Non sembra esserci pace per Albert Gudmundsson e la Fiorentina. Il giocatore ex Genoa è stato multato dalla FIGC per aver rivolto insulti: scopriamone di più!
Albert Gudmundsson e la Fiorentina di nuovo nel guai. Infatti, la FIGC, attraverso un comunicato, questa mattina ha annunciato che il giocatore ed il club viola dovranno pagare un multa di 2.500 euro.
Tale provvedimento è stato preso dopo aver aperto, nei confronti dell’islandese, un procedimento per aver rivolto frasi offensive e ingiuriose nei confronti della Sampdoria. Sanzionata perciò anche la Viola per responsabilità oggettiva.
Questa multa fa riferimento ad una storia messa dall’ex Grifone qualche giorno prima il derby della Lanterna in Coppa Italia tra la sua ex squadra e la Sampdoria. Il giocatore aveva postato una foto dove veniva immortalato un cassonetto della spazzatura, decorato con scritte volgari contro la squadra blucerchiata.
Un gesto preso molto seriamente dalla Procura federale che ha deciso così di multare sia il calciatore che la società.
Fiorentina, il comunicato della FIGC
“A seguito di accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il calciatore della Fiorentina Albert Gudmundsson è stato sanzionato con un’ammenda di 2.500 euro. A titolo di responsabilità oggettiva anche la Fiorentina è stata sanzionata con un’ammenda dello stesso importo.
A carico del calciatore era stato aperto un procedimento “per avere lo stesso, a mezzo di ‘post’ pubblicato tra il 24 e il 25 settembre 2024 sul proprio profilo del social network ‘Instagram’ (con 107.000 follower), rivolto frasi offensive e ingiuriose nei confronti della società U.C. Sampdoria”.
Serie A
Inter, Bedin: “Bello vedere ancora uno zoccolo duro italiano nella mia ex squadra”
Gianfranco Bedin, pilastro della Grande Inter, è stato celebrato a 79 anni insieme ai leggendari compagni. L’ex centrocampista, tra i protagonisti della squadra che conquistò la prima stella, si è raccontato in una toccante intervista a La Gazzetta dello Sport.
Si respira aria di storia e di gloria nei corridoi dell’Inter, dove i protagonisti della Grande Inter di Helenio Herrera sono tornati sotto i riflettori, stavolta non più sul campo da gioco, ma al centro di un riconoscimento simbolico. Gianfranco Bedin, oggi 79enne e colonna portante di quella squadra indimenticabile, è stato celebrato insieme ai leggendari compagni Sandro Mazzola, Ivano Bordon e Guarneri in un pranzo speciale organizzato dal club. A guidare la celebrazione, l’amministratore delegato Beppe Marotta, che ha voluto rendere omaggio a chi, con impegno e talento, ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più significative della storia nerazzurra.
Bedin, che con le sue 310 presenze in maglia nerazzurra ha incarnato la tenacia e la visione tattica impresse da Herrera, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, concedendo un’intervista ricca di emozioni e ricordi. A seguire un breve estratto di essa.
Inter, le parole di Bedin
EMOZIONE
“Ci ha emozionato sapere che anche una proprietà americana, che guarda giustamente al mondo per esportare il proprio brand, con due piedi nel futuro, voglia ancora essere così… milanese. Sarebbe facile dimenticarsi di noi, in questi tempi soprattutto, e invece no, nel club che amiamo le radici contano”.
L’INCONTRO
“Vedo spesso a tavola i miei vecchi compagni, non sarà certo una novità questa, era successo da pochissimo tra l’altro, ma è stato comunque un pranzo piacevolissimo. Ci hanno invitato alcuni tifosi, ce n’erano anche alcuni famosi come Elio ed Enrico Bertolino, ma tutti per racconti di famiglia o per ricordi diretti parlavano delle nostre vittorie, come se fossero accadute ieri. Ne abbiamo approfittato per festeggiare il compleanno di Sandro (venerdì scorso era il giorno, ndr), come da tradizione, ma per me, per lui, per tutti la vera emozione è arrivata dopo, nel rientrare insieme nella sede per la festa preparata per noi dal club. É Beppe Marotta che ci tiene a non disperdere la storia dell’Inter. Del resto, nelle grandi squadre si fa così…”.
BRUCIA LA FINALE PERSA COL CELTIC
“Eh sì, nel 1966-67 era il canto del cigno della Grande Inter, la grande illusione. Ci abbiamo scherzato, forse potevamo fare meglio tutti, marcare con più attenzione alla Guarneri. Dovreste vederlo, Aristide: ha 86 anni e la tempra che tanti difensori di oggi non conoscono. Ma lui segnava pure, ad esempio ci ha ricordato di un suo gol segnato a San Siro con la Nazionale contro l’Urss nel novembre ’66 dopo la delusione mondiale della Corea del Nord. In porta Jascin, assist di Mazzola. Avevamo le braghe nere, con l’azzurro della maglia sembravamo l’Inter”.
L’ITALIANITA’
“É bello sapere che nella mia squadra ci sia ancora uno zoccolo duro italiano che sente l’appartenenza come la sentiamo noi e potrà tramandarlo. I Bedin, Mazzola, Guarneri, Bordon di ieri oggi sono Barella, Bastoni, Dimarco, Darmian. Quella sala dei trofei la stanno riempiendo abbastanza anche loro”.
Serie A
Lautaro provocato risponde su IG: “Ho giocato con la caviglia distrutta”
Botta e risposta tra Lautaro Martìnez e un tifoso nerazzurro su Instagram. L’argentino ha replicato ad un commento sotto ad un post sulla nazionale.
Il toro non le manda a dire e ribadisce il suo attaccamento all’Inter. Una provocazione non da poco che mette in mezzo la questione economica.
Inter, Lautaro rivela: “Nel 2023 ho giocato senza una caviglia”
Tra le righe scritte da Martìnez c’è anche un retroscena sulla stagione 2022-2023, conclusa con la vittoria del Mondiale in Qatar e la finale di Champions League persa contro il Manchester City.
Al commento: “Ricordati che i gol devi farli per il club che ti paga profumatamente. All’Inter non ci si può permettere di stare mesi e mesi senza segnare soprattutto nei big match”, l’argentino ha risposto così:
“Ricorda anche tu che io per l’Inter lascio sempre tutto. Come l’anno del mondiale che stavo con la caviglia distrutta ma mentre altri si preparavano per fare un gran mondiale io ero sempre dentro al campo e non mi sono mai perso neanche un allenamento fino alla finale di champions ho giocato così tutte le partite. Ricordatelo SEMPRE prima di ricordarmi tu a me da dove vengo pagato”.
L’ex Racing ha chiarito il concetto e ha anche raccontato della sua condizione fisica durante l’annata del 2023 per far capire ai suoi tifosi quanto tenga a questi colori. Il commento è stato poi rimosso ma già dopo 1 minuto dalla sua pubblicazione aveva già fatto il giro del web.
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