Premier League
Manchester City, record Haaland: 100 gol in 105 partite
Erling Haaland è arrivato a quota 100 gol con il Manchester City. In 105 presenze, rappresenta un risultato strabiliante per l’attaccante norvegese.
Haaland ieri ha segnato anche contro l’Arsenal. Per lui già 10 gol in 7 partite in questo inizio di stagione in Premier League.
Manchester City, per Haaland record storico
Un risultato che lo porta ad eguagliare un record storico, quello di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese è stato il giocatore ad aver segnato 100 gol nel minor numero di partite con la stessa squadra, in 105 presenze.
Haaland, nella gara contro l’Inter di Champions, aveva mancato l’opportunità di diventare il primatista assoluto in questa particolare classifica, segnando in 104 partite, ma non ci è riuscito. L’attaccante norvegese quindi eguaglia CR7 e supera Luis Suarez, che aveva raggiunto i 100 gol dopo 120 partite con il Barcellona.
Premier League
Aguero: “La chiave del City è Guardiola. Farà di tutto per vincere”
L’ex centravanti dei citizens è stato intervistato sul momento negativo della sua ex squadra. Leggi con noi le parole di Aguero.
Il Manchester City sta vivendo il suo momento più difficile dell’era Guardiola. Sergio Aguero, intervistato dalla FIFA, ha però espresso fiducia nella ripresa della squadra.
Le parole di Aguero
La crisi del City.
“Guardiola per me è la chiave del Manchester City e perché i giocatori siano sempre concentrati sulla vittoria. Bisogna togliersi il cappello perché non è facile tenere sempre sulla corda i giocatori, soprattutto quelli che sono al City, ripetergli: ‘Forza, forza, dobbiamo vincere!’.
Quando Aguero chiese a Pep notizie su una squadra.
“Mi rispose: “ho già tutto qua in testa”. Mi ha sorpreso perché mancavano ancora due settimana alla partita contro quella squadra. Lui vuole vincere e gli brucia tantissimo perdere, farà tutto il possibile perché il City continui a essere il favorito”.
Premier League
Bentancur, UFFICIALE la squalifica del FA
Ora è ufficiale: Rodrigo Bentancur dovrà saltare diversi incontri di Premier League tra novembre e dicembre per le frasi razziste rivolte a Son.
Rodrigo Bentancur, centrocampista uruguaiano in forza alla Premier League, è stato squalificato per 7 partite dopo che alcuni suoi commenti nei confronti del compagno di squadra sudcoreano Son sono stati giudicati razzisti. L’intervento della Football Association (FA) inglese è arrivato in risposta a una segnalazione, con l’analisi delle dichiarazioni di Bentancur che ha portato alla decisione finale di uno stop per sette giornate, riducendo così il rischio iniziale di 12 turni di squalifica.
La sanzione, che terrà Bentancur fuori dal campo in un periodo cruciale tra novembre e dicembre, ha sollevato un acceso dibattito all’interno del mondo calcistico e tra i tifosi, molti dei quali ritengono la squalifica troppo severa, mentre altri la considerano un segnale importante contro ogni forma di razzismo.
Bentancur, la ricostruzione dei fatti
Durante una trasmissione televisiva andata in onda a giugno, il centrocampista del Tottenham avrebbe pronunciato una frase discriminatoria nei confronti del suo compagno di reparto Son. Le sue parole: “Quella è la sua maglia? Potrebbe essere anche quella di suo cugino, visto che sembrano tutti uguali”.
Subito dopo l’accaduto, l’ex giocatore della Juventus si era scusato pubblicamente con un messaggio sui social media: definendo l’accaduto “uno sfortunato malinteso, subito chiarito e risolto”.
L’uruguaiano aveva inoltre sottolineato di non aver mai avuto intenzione di offendere Son o chiunque altro, esprimendo dispiacere per l’impatto delle sue parole. Le scuse erano state prontamente accettate da Son, che aveva minimizzato la vicenda contribuendo così a smorzare le polemiche all’interno del club. Tuttavia, ciò non è stato sufficiente per il FA, che ha dunque deciso per la squalifica.
The FA are set to hit Bentancur with a 7 game ban for making a racist remark about South Koreans while on Uruguayan TV.
When the interviewer asked if he could have Son’s jersey, Bentancur replied ‘it could be Sonny’s cousin too as they all look the same’.
Worth a 7 game ban? pic.twitter.com/tih9d4gPQ3
— george (@StokeyyG2) November 13, 2024
Premier League
BBC, Lineker annuncia l’addio dopo i Mondiali 2026
L’ex attaccante della Nazionale inglese Gary Lineker, oggi opinionista alla BBC, ha annunciato che lascerà l’emittente al termine dei Mondiali 2026.
L’inglese conduce il programma calcistico Match of the Day, in cui analizza le partite di Premier League insieme a Mark Lawrenson e Alan Hansen. A maggio 2025 lascerà la trasmissione sportiva di punta.
BBC, Lineker lascerà al termine dei Mondiali 2026
Lineker lascerà la BBC dopo i Mondiali 2026. Il comunicato dell’ANSA: “L’ex centravanti dell’Inghilterra, oggi uno dei personaggi più noti della tv britannica, Gary Lineker ha annunciato l’addio alla BBC. Protagonista di numerose polemiche negli ultimi anni per le sue posizioni progressiste, principalmente sui temi legati all’immigrazione, Lineker lascerà la conduzione di Match of the Day, trasmissione sportiva di punta della Beep, il prossimo maggio, interrompendo definitivamente ogni impegno con la rete nazionale britannica alla scadenza del suo attuale contratto, dopo i mondiali 2026“.
“L’ex direttore generale della BBC Greg Dyke – che in più di un’occasione era entrato in rotta di collisione con Lineker per i suoi frequenti commenti, anche a sfondo politico, affidati ai suoi canali social – ha commentato l’uscita della star tv come un fisiologico avvicendamento, dopo 26 anni alla conduzione di uno dei programmi più seguiti“.
“Lineker lavora in tv dal 1999, subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, al termine di una carriera che lo ha portato ad indossare, tra le altre, la maglia di Leicester, Tottenham e Barcellona, prima di un’esperienza anche in Giappone. Presto diventato, grazie all’acuto humor inglese e la profonda conoscenza del gioco, uno tra i commentatori più apprezzati della tv pubblica, guadagna quasi due milioni di euro all’anno“.
“Anche così si spiegherebbe la rinuncia della BBC, che però ha sempre vissuto con grande imbarazzo l’attivismo di Lineker che, nonostante il suo ruolo nella tv pubblica e il codice interno di dovere alla imparzialità, non ha mai rinunciato a prendere posizione su temi di natura politica. Tra i momenti memorabili della sua carriera tv, la sua conduzione di Match of the Day in mutande, dopo la vittoria della Premier League da parte del suo amato Leicester, a seguito di una scommessa persa“.
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