Serie A
Roma, le parole di Ranieri sull’esonero di De Rossi
A pochi giorni dall’esonero di De Rossi, l’ambiente in casa Roma non si è ancora ristabilito e in merito alla situazione ha parlato anche Claudio Ranieri.
La tifoseria romanista è infuriata con la proprietà, per i tempi e i modi in cui la vicenda è andata a finire.
Roma, il pensiero di Claudio Ranieri
Nel corso della trasmissione Domenica Sportiva, il tecnico romano ha parlato in merito all’esonero di De Rossi: simbolo della Roma.
Ecco le sue parole: “Quello che mi ha lasciato stupito è che gli è stato fatto un contratto di tre anni, doveva essere un progetto lungo.
Ha poi continuato: “Ha sorpreso tutti sinceramente. Dispiace che non ci sia un uomo di calcio lì dentro che possa unire società e allenatore”.
Infine, ha poi concluso:”Totti? Non sono io a giudicare. Ci sono i Friedkin e sono loro che devono giudicare se c’è bisogno di questa persona. Noi da fuori capiamo che un allenatore lasciato solo è poco”.
Serie A
Friedkin: “De Rossi avrà una carriera di successo e magari tornerà Sulla Roma…”
Il comunicato ufficiale di Dan e Ryan Friedkin, pubblicato sul sito della Roma, affronta vari temi cruciali per il futuro del club giallorosso, con particolare attenzione all’esonero di Daniele De Rossi e all’acquisizione dell’Everton.
I Friedkin hanno espresso profondo rispetto per De Rossi, riconoscendo le sue qualità e augurandogli una carriera di successo come allenatore, con la speranza che possa un giorno tornare alla Roma.
Hanno spiegato che la decisione di separarsi da lui è stata dolorosa ma necessaria per perseguire gli obiettivi stagionali e riportare il club ai vertici del calcio europeo.
I proprietari hanno inoltre ribadito che l’acquisizione dell’Everton non influirà negativamente sull’impegno nei confronti della Roma. Anzi, la sinergia tra i due club potrebbe rappresentare un’opportunità di crescita.
La Roma rimane al centro delle loro ambizioni calcistiche, con investimenti significativi in corso, come il progetto del nuovo stadio, che punta a onorare la storia del club.
Infine, hanno voluto rassicurare i tifosi, ringraziandoli per il loro supporto e promettendo di continuare a lavorare per costruire un futuro ambizioso e renderli orgogliosi.
Serie A
Bergomi duro: “Inter vecchia e lenta in difesa. L’anno scorso è stata la più brava, non la più forte”
Beppe Bergomi, bandiera dell’Inter e ora opinionista di Sky Sport, ha commentato la sconfitta dell’Inter nel derby a “Il Club di Sky”.
Beppe Bergomi continua a perorare la sua causa. L’anno scorso, nell’ilarità generale, continuava a sostenere che l’Inter non fosse la squadra più forte, ma che aveva vinto perché si era dimostrata la più brava.
Inter-Milan, le parole di Bergomi
La bandiera nerazzurra ha riproposto la sua tesi dell’anno precedenti nella puntata di ieri de “Il Club di Sky“, in cui si è trovato a commentare la sconfitta nel derby contro il Milan esibendone parole molto dure sulla squadra.
“Non è la squadra più forte del campionato, ma lo scorso anno è stata la più brava. Se tornano con quella testa lì, possono competere. Contro il Genoa l’Inter fa una buona partita, forse migliore di quella fatta l’anno scorso sullo stesso campo, ma prende gol su disattenzioni.
Questa sera ti devi accorgere che il Milan sta meglio e devi accontentarti dell’1-1. Se non ritrovano l’atteggiamento diventa difficile. E poi appena gli altri accelerano, la difesa in alcuni giocatori è vecchia e lenta. Mancano giocatori che saltino l’uomo. O gioca una partita come quella di Manchester, in cui si chiude e riparte, oppure fa fatica a fare la partita”.
Serie A
Di Canio su Thiago Motta: “Fa mezzo tiro a partita, sembra la Juve dell’anno scorso”
Paolo Di Canio ha commentato l’inizio di campionato della Juventus, “scontrandosi” con Costacurta sull’argomento Thiago Motta.
Gli xG della Juventus di Thiago Motta, non altissimi neppure dopo le prime due partite, sono crollate nelle ultime uscite. Un aspetto che Paolo Di Canio, ex-giocatore (anche) della Juventus ed ora opinionista sportivo per Sky Sport, non ha mancato di sottolineare, nella puntata di ieri sera de “Il Club di Sky“.
Juventus, le parole di Di Canio su Thiago Motta
La rivoluzione giochista tanto agognata dai tifosi bianconeri (e non solo) per ora non si vede. Il faraonico mercato di Giuntoli, che avrebbe dovuto innalzare la proposta offensiva della Signora, è stata (per ora) sconfessata dal tecnico italiano-brasiliano: che per il momento sta riproponendo una squadra molto simile a quella di Allegri.
“All’inizio doveva essere tutto nuovo, con un gioco diverso, ora stiamo esaltando la fase difensiva, come la Juve dell’anno scorso. Dobbiamo esser seri, no? Se esaltiamo quella parte ok, ma noi ci aspettavamo qualcosa di diverso”.
L’ex-attaccante della Lazio esprime legittimi dubbi, che non sono diretti alla mano dell’allenatore (che, con il tempo, si vedrà) ma alle irrealistiche aspettative che la piazza aveva nei suoi confronti. La disamina ha però trovato il parere contrario dell’ex-difensore del Milan Alessandro Costacurta, che risponde così.
“Quando arriva un nuovo allenatore, è quella la prima fase che vuoi sistemare. Non so quali fossero le tue aspettative, ma appena si arriva un tecnico cerca di sistemare la difesa, è stato sempre così per gli allenatori che ho avuto io. Juve uguale a quella dell’anno scorso? Magari c’è un cambio in atto”.
“Io vedo continuità, lo scorso anno ha fatto 15 clean sheet e ora sta andando nella stessa direzione. Con un’organizzazione differente sta ottenendo lo stesso risultato: una compattezza difensiva, noi stiamo esaltando quella”. dice l’ex-centravanti, facendo accendere il dibattito con Costacurta che gli risponde prontamente.
“Ma chi pensava che arrivasse lui e le cose cambiassero di colpo? C’era qualcuno che pensava venisse lui e dopo due partite la Juve faceva 6 gol a partita? Allora andiamo a parlare nei bar”.
“Non andiamo nei bar, non esageriamo. Non parliamo di 6 gol a partita, ma neanche un tiro a partita… Ti aspetti di meno di un tiro a partita? Qui non è bar, qui è serietà. Sono curioso che sia arrivato Motta, di vedere: magari sboccerà e farà 5 gol a partita. Non mi aspettavo quello, ma neanche mezzo tiro in porta: non ti aspettavi almeno un tiro e mezzo, anche solo casuale?” conclude l’ex-attaccante italiano.
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