Serie A
Di Canio su Thiago Motta: “Fa mezzo tiro a partita, sembra la Juve dell’anno scorso”
Paolo Di Canio ha commentato l’inizio di campionato della Juventus, “scontrandosi” con Costacurta sull’argomento Thiago Motta.
Gli xG della Juventus di Thiago Motta, non altissimi neppure dopo le prime due partite, sono crollate nelle ultime uscite. Un aspetto che Paolo Di Canio, ex-giocatore (anche) della Juventus ed ora opinionista sportivo per Sky Sport, non ha mancato di sottolineare, nella puntata di ieri sera de “Il Club di Sky“.
Juventus, le parole di Di Canio su Thiago Motta
La rivoluzione giochista tanto agognata dai tifosi bianconeri (e non solo) per ora non si vede. Il faraonico mercato di Giuntoli, che avrebbe dovuto innalzare la proposta offensiva della Signora, è stata (per ora) sconfessata dal tecnico italiano-brasiliano: che per il momento sta riproponendo una squadra molto simile a quella di Allegri.
“All’inizio doveva essere tutto nuovo, con un gioco diverso, ora stiamo esaltando la fase difensiva, come la Juve dell’anno scorso. Dobbiamo esser seri, no? Se esaltiamo quella parte ok, ma noi ci aspettavamo qualcosa di diverso”.
L’ex-attaccante della Lazio esprime legittimi dubbi, che non sono diretti alla mano dell’allenatore (che, con il tempo, si vedrà) ma alle irrealistiche aspettative che la piazza aveva nei suoi confronti. La disamina ha però trovato il parere contrario dell’ex-difensore del Milan Alessandro Costacurta, che risponde così.
“Quando arriva un nuovo allenatore, è quella la prima fase che vuoi sistemare. Non so quali fossero le tue aspettative, ma appena si arriva un tecnico cerca di sistemare la difesa, è stato sempre così per gli allenatori che ho avuto io. Juve uguale a quella dell’anno scorso? Magari c’è un cambio in atto”.
“Io vedo continuità, lo scorso anno ha fatto 15 clean sheet e ora sta andando nella stessa direzione. Con un’organizzazione differente sta ottenendo lo stesso risultato: una compattezza difensiva, noi stiamo esaltando quella”. dice l’ex-centravanti, facendo accendere il dibattito con Costacurta che gli risponde prontamente.
“Ma chi pensava che arrivasse lui e le cose cambiassero di colpo? C’era qualcuno che pensava venisse lui e dopo due partite la Juve faceva 6 gol a partita? Allora andiamo a parlare nei bar”.
“Non andiamo nei bar, non esageriamo. Non parliamo di 6 gol a partita, ma neanche un tiro a partita… Ti aspetti di meno di un tiro a partita? Qui non è bar, qui è serietà. Sono curioso che sia arrivato Motta, di vedere: magari sboccerà e farà 5 gol a partita. Non mi aspettavo quello, ma neanche mezzo tiro in porta: non ti aspettavi almeno un tiro e mezzo, anche solo casuale?” conclude l’ex-attaccante italiano.
Serie A
Juventus, una poltrona per tre: Kolo Muani esclude Vlahovic?
Juventus: la società bianconera ha chiuso per l’arrivo di Kolo Muani dal PSG, arricchendo il proprio reparto offensivo con un giocatore duttile e di alto livello.
Chiunque nell’ambiente attendeva con entusiasmo l’innesto di un attaccante e, con il francese, è arrivato un calciatore dalle grandi doti (qui il nostro articolo a riguardo). Tutti sono felici, tranne uno: Dusan Vlahovic.
Il centravanti serbo, con l’ex Francoforte a disposizione, rischia di divenire addirittura la terza scelta nelle gerarchie di mister Thiago Motta. Le ultime uscite della Juventus sono la dimostrazione di come il classe 2000 non sia inamovibile: 21 minuti in due partite.
Problemi fisici, rendimento al di sotto delle aspettative e la sensazione, costante, di non riuscire ad esprimersi. Se già il posto del numero 9 della Juventus era minato dal compagno Nico Gonzalez, con Kolo Muani la questione si complica ulteriormente.
Il contratto dell’ex viola parla chiaro: scadenza 2026, con un ingaggio che lo rende non solo il più pagato dei torinesi, ma anche dell’intera Serie A.
Juventus, Vlahovic e il mercato: le voci incessanti
La Juventus dovrà gestire, quindi, la situazione legata a Dusan Vlahovic. Sul suo conto non si sono mai placate le voci di mercato che lo accostano ai grandi club inglesi, o ad altre superpotenze economiche europee.
La realtà è che, in queste condizioni, con quell’ingaggio e quel prezzo, la punta dei bianconeri non serve a nessuno. Men che mai al suo allenatore, che continua a preferirgli altri calciatori.
Che ci fosse bisogno di un sostituto era cosa chiara da mesi, vista la costante assenza di Milik. L’arrivo, però, di un profilo internazionale come quello di Kolo Muani potrebbe destabilizzare il numero 9.
Vedremo, quindi, come andranno questi mesi. La possibilità di una convivenza tra i due (per non dire tre, mettendoci anche Nico Gonzalez, che però potrebbe tornare ad agire sulla fascia) sembra fantascienza, considerando anche il gioco di Thiago Motta.
Ma, se i calciatori sono veri campioni, un modo per giocare assieme lo trovano e questo si augura ogni tifoso della Juventus.
Serie A
Torino-Cagliari, statistiche e curiosità
Torino-Cagliari, match valido per la 22ª giornata di Serie A Enilive, si giocherà allo stadio Olimpico Grande Torino Venerdì 24 Gennaio alle ore 20:45.
Torino e Cagliari sono pronti a darsi battaglia, all’andata a trionfare sono stati i sardi per 3-2 all’Unipol Domus. Gli ultimi scontri sono sempre stati molto equilibrati con vittorie da una parte e dall’altra. In questo momento le 2 squadre sono divise da soli 2 punti ed entrambe andranno alla ricerca della vittoria per allontanare ulteriormente la zona retrocessione.
Curiosità e statistiche di Torino-Cagliari
Il Cagliari dopo un inizio di stagione abbastanza complicato è in netta ripresa, nelle ultime 3 gare sono arrivate 2 vittorie ed un pareggio, allontanando così la zona calda della classifica. L’esatto contrario invece per il Torino, i granata avevano cominciato la stagione alla grande ritrovandosi anche al primo posto. Tutto è cambiato con l’infortunio di capitan Duvan Zapata contro l’Inter, da lì i ragazzi di Vanoli non sono riusciti a trovare più continuità di risultati. Nelle ultime 5 il Toro non ha mai trovato la via della vittoria con 4 pareggi e 1 sconfitta.
Tutto quello che c’è da sapere sul match
Torino e Cagliari si sono affrontate ben 40 volte in casa granata, il Torino ha vinto in 22 casi, il pareggio è arrivato in 10, mentre i rossoblu sono riusciti a vincere nei restanti 8 incontri. Sono state segnate ben 106 reti: ben 66 sono quelle siglate dalla squadra di casa con una media di 1.65 gol a partita, i restanti 40 sono stati segnati dai sardi con una media di 1 gol a partita, la media totale è di 2.65 gol a partita. Inoltre non è molto raro che si verifichi uno 0-0, infatti il pareggio a reti inviolate si è verificato solo in 5 occasioni.
Serie A
Venezia, Conde: “Ho deciso personalmente di venire qui, ci tenevo particolarmente”
Il nuovo acquisto del Venezia, Cheick Conde, è stato ufficialmente presentato oggi in conferenza stampa. E’ già sceso in campo contro Parma e Inter.
Il nuovo acquisto del Venezia, Cheick Conde, oggi è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa. Il giocatore, già sceso in campo contro Parma e Inter, si è dichiarato molto soddisfatto del suo arrivo in laguna.
Venezia, Conde: “Makelele e Pogba sono stati dei modelli per me anche per il loro modo di giocare”
Il nuovo acquisto del Venezia , Cheick Conde, è stato presentato ufficialmente oggi in conferenza stampa. Tra i temi trattati, la soddisfazione di vestire la maglia arancioneroverde, il suo stile di gioco e il rapporto con il tecnico Eusebio Di Francesco.
Il motivo per cui ho scelto Venezia
“Ne ho parlato prima con la mia famiglia, poteva già succedere in estate, anche se alla fine non si era fatto nulla. Ho deciso personalmente di venire qui, ci tenevo particolarmente, per me è un sogno che si è concretizzato”.
Impatto nel campionato di Serie A
“Per essere onesto, non è allo stesso livello in cui ero prima, stiamo parlando di uno dei primi 4 campionati, per come si gioca tatticamente, fisicamente è un livello più alto. Ma sono qui, e cerco di adattarmi il più velocemente possibile”.
Mi ispiro a Makelele e Pogba
“Makelele e Pogba sono stati dei modelli per me anche per il loro modo di giocare, da un punto di vista dell’aggressività mi ispiro a Makelele, tecnicamente a Pogba come punti di riferimento”.
Il rapporto con il tecnico Di Francesco
“La prima impressione è che cerchi di spingere i giocatori ad arrivare dove devono essere e quanto devono rendere, questo è positivo, non mi voglio accontentare e lui vuole che superiamo i nostri limiti”.
Mi considero un numero “6”
“Mi adatto a quello che chiede l’allenatore, ma mi considero un numero “6”, davanti alla difesa è dove ho giocato di più”.
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