Champions League
Champions League, escluso San Siro per il 2027: la FIGC si copre con l’Olimpico
La UEFA ha ha comunicato ufficialmente l’esclusione dell’impianto di San Siro per la finale di Champions League 2026/2027. La FIGC corre ai ripari.
Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato della UEFA per quanto riguarda l’esclusione di San Siro dalle candidature per la finale di Champions League 2026/2027. Una notizia inizialmente inaspettata visto che erano arrivate solo due candidature per ospitare le finali 2026 e 2027, ovverosia quelle di Milano e Budapest.
A bloccare la candidatura le troppe incognite riguardo all’impianto meneghino. Infatti, il Comune di Milano non ha potuto garantire i lavori di ristrutturazione per lo stadio e per le aree circostanti. Una situazione strettamente legata alla situazione che riguarda le mosse di Inter e Milan per la questione stadio di proprietà.
Finale Champions League 2026/2027: la FIGC corre ai ripari
La FIGC, per non farsi cogliere impreparata, sta già valutando un’alternativa: lo Stadio Olimpico di Roma. L’impianto romano non ospita una finale di Champions League dal lontano 2009, quando a sfidarsi furono il Barcellona di Messi e il Manchester United di Cristiano Ronaldo.
Champions League
L’Uefa toglie la finale di Champions a San Siro
L’UEFA ha annunciato ufficialmente l’esclusione definitiva di Milano dalla lista delle possibili sedi per ospitare future competizioni internazionali, come Euro 2032.
La decisione è stata motivata dall’incertezza legata al futuro dello stadio Giuseppe Meazza (San Siro), storico impianto della città. Milan e Inter stanno lavorando a progetti per la costruzione di nuovi stadi, il che ha contribuito a rendere incerta la situazione riguardo all’utilizzo a lungo termine di San Siro.
Questa mancanza di chiarezza sul destino dell’attuale stadio ha spinto l’UEFA a scegliere altre città italiane, tra cui Roma e Napoli, per l’organizzazione degli eventi.
La decisione segna una svolta significativa, considerando il prestigio e la storia che San Siro ha rappresentato nel calcio internazionale per decenni.
La nota dell’Uefa: “poiché il Comune di Milano non può garantire che lo stadio di San Siro e i suoi dintorni non saranno interessati dai lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Champions League del 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per designare una sede idonea, con una decisione prevista per maggio-giugno 2025”.
Champions League
Arsenal, saracinesca Raya anche su Retegui: la sua media dal dischetto e’ spaventosa
Arsenal, il portiere David Raya ha stregato Mateo Retegui dagli undici metri nella sfida di ieri contro l’Atalanta.
Se l’Arsenal non crolla al Gewiss Stadium contro l’Atalanta, il merito e’ in grossa parte di David Raya.
Il portiere dei Gunners, ipnotizzando Mateo Retegui ha, di fatto, impedito alla Dea di indirizzare la gara dalla propria parte.
Non sappiamo se, alla fine, con quel gol la Dea si sarebbe portata a casa i primi tre punti europei. La cosa sicura, e’ che quell’episodio ha, inevitabilmente, invertito l’inerzia del match.
La prodezza di ieri sera fa parte del vasto campionario di Raya, vero e proprio esperto dagli undici metri.
La sua statistica, infatti, parla di quattro rigori parati degli ultimi otto assegnati contro l’Arsenal, in tutte le competizioni.
Champions League
Atalanta – Arsenal 0-0, il rimpianto e’ lungo undici metri | Le pagelle orobiche
Atalanta-Arsenal 0-0, Retegui spreca il rigore della vittoria ma il punto all’esordio e’ importante. Le pagelle degli uomini di Gasperini.
Carnesecchi 7: si traveste da saracinesca e para di tutto. Su Saka e Partey gli interventi più rilevanti.
Djimsiti 6,5: ritrova smalto contro un avversario che rischia di punirti al primo errore. Lui non commette nemmeno quello.
Hien 6,5: alto livello di prestazione dopo il contributo insufficiente di domenica contro la Fiorentina.
Kolasinac 7: queste sono le notte in cui bisogna usare anche l’esperienza, e lui la sfrutta, in maniera impeccabile, davanti alla sua ex squadra.
Zappacosta 7: riesce a mantenere un altro livello anche alla distanza, sia in attacco che in ripiegamento (dal 70′ Bellanova 6: rinforza la fascia per la fase finale, quella in cui bisogna essere più prudenti).
De Roon 6,5: la scorza dura che gli e’ propria lo aiuta a non crollare di fronte a un centrocampo inglese duro. Ne esce facendo una bella figura.
Ederson 6,5: bel trattore che ara la zona di campo che va dalla sua mattonella all’area avversaria.
Ruggeri 6: si unisce a Zappacosta nel blindare la fascia da potenziali pericoli.
De Ketelaere 6: il suo contributo non manca, ma sembra girare al risparmio (dal 60′ Cuadrado 7: entra con l’argento vivo addosso, va anche vicino al gol, grande impatto europeo per il colombiano).
Retegui 5,5: la sua partita e’ inevitabilmente segnata dal rigore fallito. Gioca una partita gagliarda, ma il vantaggio della Dea avrebbe spostato la bilancia della partita (dal 70′ Zaniolo 6: ingresso che porta utilità).
Lookman 6: ci prova, ma non trova mai spunti interessante. L’impegno, comunque, gli va riconosciuto.
Gian Piero Gasperini 6: prepara la partita in maniera ineccepibile. Alla fine resta l’amaro in bocca, ma anche la soddisfazione per aver costretto al pari una squadra ostica come l’Arsenal.
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