Le bombe di Vlad
Un nuovo stadio per Milan e Inter
Continua a essere un tema caldo a Milano la questione legata al futuro dello stadio di San Siro. Nonostante anni di discussioni e progetti, la situazione sembra essersi arenata. L’idea iniziale di Inter e Milan era quella di costruire un nuovo stadio, moderno e funzionale, per ospitare le partite casalinghe delle due squadre.
Tuttavia, nonostante i numerosi piani presentati e le aspettative dei tifosi, non ci sono stati sviluppi concreti.
Intanto, l’attuale stadio Giuseppe Meazza richiederebbe comunque un’importante opera di ristrutturazione, soprattutto in vista degli Europei del 2032, che l’Italia organizzerà insieme alla Turchia. Questo sarebbe necessario per garantire che l’impianto sia all’altezza degli standard internazionali richiesti per ospitare un evento di tale portata.
Anche su questo fronte, i lavori sembrano procedere con grande lentezza.
Indice
Milano perde la finale di Champions League 2027
Proprio a causa dell’incertezza legata ai lavori di ristrutturazione, Milano ha perso un’opportunità prestigiosa: ospitare la finale di Champions League 2027.
Fino a poco tempo fa, la città lombarda era l’unica candidata per accogliere l’evento, ma il rischio che lo stadio fosse ancora coinvolto in cantieri e lavori di restyling ha spinto la UEFA a riconsiderare la sua decisione. La finale sarà dunque assegnata a un’altra città, che verrà scelta successivamente.
Secondo alcune indiscrezioni, la FIGC potrebbe proporre Roma come alternativa, puntando sullo stadio Olimpico per ospitare l’ultimo atto della massima competizione europea per club.
Nuovo stadio vicino a San Siro?
Nonostante le difficoltà legate al futuro del Meazza, una possibile soluzione sembra emergere: la costruzione di un nuovo stadio nelle vicinanze di San Siro. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, le due società milanesi sembrano orientate a collaborare per la realizzazione di un impianto che sorgerebbe proprio accanto al glorioso stadio attuale.
Anche in questo caso, la strada appare lunga e tortuosa. Gli iter burocratici necessari per avviare un progetto di tale portata sono complessi e richiederanno tempo prima di giungere a un punto di svolta.
Un simbolo che resiste
San Siro non è solo uno stadio: è un simbolo del calcio italiano e mondiale, un monumento che ha visto disputarsi alcune delle partite più iconiche della storia. Il suo futuro è però avvolto da molte incertezze. Se da un lato la ristrutturazione sembra necessaria per garantire la sua sopravvivenza e la sua competitività nel panorama internazionale, dall’altro la costruzione di un nuovo stadio potrebbe rappresentare un passaggio inevitabile per le ambizioni di Inter e Milan.
Milano, una delle capitali mondiali del calcio, merita un impianto all’altezza del suo prestigio, ma il futuro del “Tempio del calcio” rimane, per ora, in bilico tra modernizzazione e nuove costruzioni.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
LBDV – Garbo: “Esistono dei problemi nello spogliatoio del Milan e tutto, credo, sia legato alla scelta dell’allenatore”
Dopo una breve pausa ritorna il consueto appuntamento con la rubrica targata LBDV, “In campo con Garbo” dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, affrontiamo i temi più scottanti del nostro campionato.
Vincono Inter e il Napoli, pareggio a reti bianche tra Juventus e Roma, mentre la Lazio impatta contro un Milan che appare molto in difficoltà sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo ambientale.
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Direttore, comincerei con l’Inter che stravince contro l’Atalanta..
“Grande prova di forza dei neroazzurri che hanno dimostrato di essere di una spanna superiori a tutte le altre, sia per livello della rosa sia per il gioco espresso in campo.
La squadra di Simone Inzaghi può contare su una vastissima rosa e su un gioco collaudato che gli permette di avere molteplici alternative soprattutto in attacco. Sono loro la squadra da battere!.
Quanto all’Atalanta, direi che in queste prime tre giornata ha leggermente deluso, visto anche il mercato fatto. Attenuante per Gian Piero Gasperini è sicuramente il mercato pazzo fatto in uscita, con Koopminers che ha fatto le bizze e Lookman che voleva andarsene.
Dopo la sosta ricomincia un nuovo campionato, vediamo come Gasperini sarà in grado di gestire queste due settimane di preparazione.”
Come giudica la gestione da parte del Napoli della vicenda legata al “caso Osimhen”?
“Pensavo molto peggio. Alla fine è vero che ci sono state delle incomprensioni tra società ed entourage del calciatore, non mi aspettavo la soluzione turca che in qualche modo ha salvato il Napoli.
Direi che è tutto bene quel che finisce bene per entrambe le parti. Ora sta al calciatore dimostrare ancora una volta il suo valore e di meritare palcoscenici più prestigiosi rispetto a quello del Galatasaray.”
E invece sulla questione Leao, Theo Hernandez?
“Per quanto possano dire esistono dei problemi nello spogliatoio del Milan e tutto, credo, sia legato alla scelta dell’allenatore. I calciatori non sembrano estremamente soddisfatti del lavoro del mister ed escludere i due calciatori più forti in una partita come quella contro la Lazio non mi è sembrata una grande idea.
Quanto alla reazione durante il cooling break, l’ho trovata una mancanza di rispetto anche nei confronti della squadra. Ora la questione è che bisogna chiedersi se questo sia l’allenatore giusto per questa squadra e il ruolo di chi lo ha scelto, mi riferisco ad Ibrahimovic. Forse per il Milan ci voleva un allenatore diverso.
Un allenatore diverso tipo Antonio Conte? Come giudica il suo operato a Napoli?
“Un pò presto per esprimere giudizi. Diciamo che contro il Parma hanno vinto ma se non fosse stato per Pecchia e Suzuki che hanno fatto parecchi guai, non credo l’avrebbero portata a casa.
Ora per gli azzurri comincia un nuovo campionato, hanno acquistato molti giocatori, merito a De Laurentis che ha speso una cifra ragguardevole sul mercato in entrata, senza cedere Osimhen.
Hanno preso McTominey, Gilmour e Lukaku, gente importante e forse per vedere il nuovo Napoli di Antonio Conte dovremmo aspettare ancora un pò. Se l’ex allenatore di Chelsea e Juventus ingrana gli azzurri, non avendo coppe, potrebbero impensierire l’Inter.
Pareggio a reti bianche tra Juventus e Roma…
“Ho seguito con molta attenzione questa partita e devo dire che è stata davvero noiosa. A parte il mezzo tiro di Vlahovic e qualche folata offensiva della Roma si è visto ben poco.
La Juventus ha dei giocatori molto interessanti e Thiago Motta sta cercando di far si che sia competitiva in Italia ed in Europa, ma il suo progetto è alle battute iniziali e credo che difficilmente possa raggiungere in breve tempo il livello dell’Inter per competere per lo Scudetto.
Ha preso ottimo calciatori, ma che non sono ancora un gruppo solido, come quello avuto da Allegri all’inizio della sua avventura in bianconero.
Quanto alla Roma deve ancora trovare la quadra, ci sono molti giocatori nuovi il centravanti per ora non segna, anche se non gli sono arrivati palloni giocabili e le voci esterne non aiutano.
Obbligatorio parlare della Lazio, che sembra aver iniziato bene il campionato.
“Si, è una di quelle che ha cominciato al meglio il campionato, ma vista la qualità della rosa e le tante scommesse fatte non credo possa competere per le zone nobilissime della classifica, fermo restando che il campionato è lunghissimo e i veri valori devono ancora emergere.
Baroni è un ottimo tecnico e sembra avere le idee molto chiare..”
Torino: Vanoli uomo in più…
“….Si soprattutto dopo il mercato che gli ha fatto Urbano Cairo. Trovo divertente il fatto che la piazza ha appena cominciato a manifestare contro il presidente e la squadra voli in campionato. Vanoli aveva già dimostrato il suo valore a Venezia ora lo sta facendo al Torino, ma ricordo a tutti che siamo solo alla terza giornata.
Il punto sulle altre…
“Udinese, Verona e Empoli sembrano essere in grande spolvero, mentre Fiorentina, Como e Genoa sono ancora cantieri aperti. Il fatto che non ci siano squadre a zero punti ci mostra come in questo torneo non ci sono squadre cuscinetto. Ma tutto è rimandato dopo la sosta.
(Foto LBDV)
Calciomercato
ESCLUSIVA LBDV – Napoli: Rinnovo Meret, ci siamo
Il Napoli è pronto a blindare uno dei suoi pilastri.
Alex Meret, portiere titolare della squadra partenopea, è vicino al rinnovo del contratto con il club. La trattativa, che si è sviluppata negli ultimi mesi, sembra ormai prossima a una conclusione positiva.
Già durante la scorsa stagione, il Napoli aveva esercitato la clausola di rinnovo automatico presente nel contratto precedente, estendendo l’accordo fino a giugno 2025.
Ora, le parti hanno raggiunto un’intesa di massima per prolungare ulteriormente il legame fino al 2027, con un’opzione per un ulteriore anno in favore del club.
Il nuovo contratto prevede una conferma delle condizioni economiche attuali, con Meret che continuerà a percepire un ingaggio di circa 2 milioni di euro a stagione. Nei prossimi giorni, è attesa la chiusura definitiva dell’affare, che consoliderà la posizione di Meret come punto fermo della squadra per gli anni a venire.
Il rinnovo di Meret è un segnale importante da parte del Napoli, che dimostra così la volontà di mantenere una rosa competitiva, puntando sulla continuità e sul valore dei propri giocatori chiave. Con questo accordo, il club si assicura la presenza di un portiere affidabile e già ben integrato nel progetto tecnico.
Il rinnovo di Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia è prossimo a firmare un nuovo contratto che lo renderà il secondo giocatore più pagato della squadra, con un compenso netto di 5 milioni di euro all’anno, dietro solo a Romelu Lukaku.
(Foto: Depositphotos)
Le bombe di Vlad
Al Maradona il Napoli travolge 3 a 0 il Bologna
E’ un gol di capitan Di Lorenzo nel recupero del primo tempo a scacciare i fantasmi del Napoli che esordiva in casa contro il Bologna (vittorioso qui l’anno scorso) di Vincenzo Italiano (anche lui corsaro con la sua Fiorentina nella passata stagione).
Riparte da qui la stagione del Napoli dopo il passo falso di Verona con una vittoria che non risolve tutti i problemi dei partenopei ma mostra tante buone cose a partire da una difesa solida, da un Kvaratskhelia determinante e dall’esordio più che positivo, anche se solo per pochi minuti, del neo acquisto Neres autore di un assist.
Per il Bologna invece la situazione adesso si fa già difficile con un solo punto nelle prime due partite di campionato.
Il primo tempo
Il gol di Di Lorenzo arriva a conclusione di un primo tempo nel quale il Bologna ha tenuto palla ma è stato il Napoli ad essere più volte pericoloso. Ci sono almeno due occasione clamorose fallite da Raspadori nei primi minuti e ci sono la traversa colpita da Kvaratskhelia al 42′ ed una conlcusione di Politano al 45′ deviata in angolo nel momento di massima pressione degli azzurri.
E’ il momento nel quale arriva anche il vantaggio propiziato da un tocco delizioso di Kvaratskhelia che su passaggio di Politano supera la linea difensiva del Bologna ed offre all’accorrente Di Lorenzo il più facile dei palloni. Il capitano non sbaglia e scaccia via gli incubi del Maradona e le parole e le storie di questa travagliata estate. Il Napoli è in vantaggio ed ha segnato il capitano.
Una prima frazione come detto dominata nel possesso dal Bologna (le statistiche dicono 60 a 40 per gli ospiti) ma è il Napoli a sfiorare più volte il gol in ripartenza. Gli uomini di Conte attendono nella propria metà campo e pressano al di sotto della linea di centrocampo. Quando entrano in possesso ripartono però veloci cercando spesso Kvaratskhelia, anche con lanci lunghi. A costruire sono spesso i braccetti con Buongiorno che ha licenza di avanzare e lo si vede anche in area. Male Raspadori che spreca al 1′ e poi al 4′. Fuori dal gioco Politano che nel primo quarto d’ora praticamente non la tocca mai.
Il Bologna del primo tempo invece è tutto in una conclusione di Castro al 30′ bloccata bene in uscita bassa da Meret. Dall’altro lato Buongionro e Olivera limitano bene Orsolini con l’uruguagio che accompagna spesso l’azione d’attacco. Bologna che al 19′ era stato costretto a sostituire Erlic infortunato con Lucumi.
Il secondo tempo
La ripresa si apre ancora con il Bologna a fare la partita e Kvaratskhelia che al 4′ già costringe Lucumì al giallo. Un minuto dopo arriva il cartellino anche per Posch dopo un fallo su Anguissa. Nel Napoli invece nel primo tempo era stato ammonito Mazzocchi.
Con il passare dei minuti il Bologna perde certezze ed il Napoli guadagna metri e percentuale di possesso palla. Al 58′ una conlcusione di Politano sfiora il palo alla sinistra di Skorupski. Italiano allora cambia. Al 63′ escono Ndoye, Orsolini e Lykogiannis ed entrano Odgaard, Karlsson e Miranda. Le sostituzioni però non salvano il Bologna dal raddoppio che arriva al 75′ con Kvicha Kvaratskhelia. Rrahmani batte velocemente una punizione a centrocampo ed il georgiano trova così spazio per arrivare al limite e colpire di sinistro. La conclusione è deviata Beukema. Per Skorupski non c’è scampo ed il Napoli si porta sul 2-0.
Per il georgiano è il coronamento di una partita di livello altissimo impreziosita da dribbling, tunnel, un assist ed appunto un gol. E’ ispirato il georgiano, diventato in settimana papà, ed al 78′ mette Politano nelle condizioni di segnare il terzo gol del Napoli ma la conclusione è deviata. Spinazzola prende allora il posto di Mazzocchi, Fabbian quello di Aebischer.
C’è anche il tempo per l’esordio in maglia azzurra di David Neres. Il brasiliano prende il posto di Politano e nei pochi minuti concessi riesce a far vedere tante buone cose. Inizia con uno scambio con Kvaratskhelia, poi serve due assist di fila a Simeone ed il secondo è quello che vale il 3-0 per il Napoli. Partita chiusa. Il Napoli è tornato alla vittoria al “Maradona” dove sabato arriverà il Parma dell’ex Fabio Pecchia. Per il Bologna, sempre sabato, c’è invece l’Empoli in casa.
(Foto: DepositPhotos)
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