Serie A
Venezia, Di Francesco: “Cambierò qualcosa. Sono molto legato a Soulè. Caviglia c’è, Duncan…”
Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla vigila di Roma-Venezia. L’allenatore si è soffermato su infortunati e forza della Roma.
I lagunari si preparano a una gara decisamente complicata contro i giallorossi di Juric. C’è l’annuncio su Duncan e come affrontare la partita nel migliore dei modi.
Venezia, le parole di Di Francesco
Dopo la vittoria con il Genoa c’è una partita dal valore emozionale per lei?
“Penso più al Venezia che al mio passato alla Roma. La squadra sta lavorando nel giusto modo e mi aspetto altre risposte. Cerchiamo un lavoro non solo sul campo, ma anche di tenuta mentale e tattica”.
Recupera qualcuno?
“Caviglia dopo la squalifica, qualche dubbio su Yeboah che ha avuto un problemino”.
Sulla formazione?
“Farò qualcosa di diverso, preparo sempre strategie differenti, non è la stessa partita del Genoa. Ci saranno momenti in cui avremo il pallino, in altre in cui meno”.
Che Roma si aspetta?
“Aggressiva, come principi di gioco e come aggressività in generale. Mi aspetto del turnover visto che arrivano da diverse partite”.
Si aspetta Dybala fuori?
“Non posso sperare in questo, lui fa la differenza e io guardo ai miei”.
Duncan e Altare non sono recuperati?
“No. Credo che forse Duncan può tornare per Verona, Altare più facile dopo la sosta”.
C’è un clima particolare a Roma…
“Non ci penso, anche prima del Milan si diceva, dunque non conta”.
Può riproporre Candela in difesa a 3?
“E’ un’opzione importante, può interpretare al meglio questo ruolo. Ha velocità, gamba, è bravo ad inserirsi anche da braccetto”.
Soulé?
“Lo rivedo con grande piacere, sono molto legato a lui, quando vedo ragazzi che amano il loro lavoro e mettono l’anima non posso che apprezzarlo”.
La Roma va uomo su uomo, sarà fondamentale vincere i duelli individuali?
“E’ sempre fondamentale, ancora di più in questa gara dato che sono più abituati a questo”.
Sul piano del morale quanto è stato importante vincere?
“Qualche schiaffo lo abbiamo preso, ma da qui dobbiamo crescere e stiamo cercando di farlo con il lavoro quotidiano”.
La Roma va uomo su uomo, sarà fondamentale vincere i duelli individuali?
“E’ sempre fondamentale, ancora di più in questa gara dato che sono più abituati a questo”.
Sul piano del morale quanto è stato importante vincere?
“Qualche schiaffo lo abbiamo preso, ma da qui dobbiamo crescere e stiamo cercando di farlo con il lavoro quotidiano”.
Soddisfatto della risposta della squadra dopo aver abbassato Busio nel 3-5-2?
“I numeri piacciono soprattutto ai giornalisti, ma Busio si è trovato anche spesso a concludere l’azione se avete notato. Va bene così comunque, l’unica cosa è che non mi è piaciuto leggere che siamo tornati al modulo dell’anno scorso, perché abbiamo principi di gioco differenti”.
Svoboda è stato fra i più positivi con il Genoa.
“Sta crescendo, ma non mi piace chi si accontenta e deve continuare a crescere perché sa che può fare di più anche se ha fatto bene con il Genoa. La crescita di cui parlo comunque è dal punto di vista del gruppo, non solo individuale”.
Pohjanpalo ha sbagliato più di un rigore su 3…
“Intanto prendiamoli, io sono molto fiducioso in Pohjanpalo. Lo ha calciato bene, poi nell’errore siamo diventati ancora più forti”.
Serie A
Udinese-Inter, Runjaić: “Commessi troppi errori, ma mi è piaciuta la reazione della squadra”
Al termine di Udinese-Inter, prima partita di questo sabato di Serie A, l’allenatore dei bianconeri ha commentato il match in conferenza stampa.
Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore bianconero al termine di Udinese-Inter.
Udinese-Inter, le dichiarazioni di Runjaić
La reazione dell’Udinese nella partita contro l’Inter è stata senza dubbio l’aspetto più positivo, nonostante il risultato finale. “Abbiamo commesso errori evitabili, non si può subire un gol al primo minuto, soprattutto contro un avversario del calibro dell’Inter. Hanno una qualità straordinaria e sapevamo che qualsiasi errore sarebbe stato punito, ma sono convinto che ci siano molte lezioni da imparare da questa partita”.
Anche se la sconfitta ha lasciato un po’ di amaro in bocca, il tecnico si è detto soddisfatto di alcuni aspetti del gioco. “Abbiamo visto molte delle cose provate in allenamento essere messe in pratica. Stiamo lavorando con una squadra nuova, con giocatori che devono ancora adattarsi a questo campionato. Nonostante tutto, abbiamo lottato e mostrato carattere, specialmente contro una squadra di questo livello. È stato un buon segnale vedere i miei ragazzi reagire nel modo giusto, e nonostante non abbiamo fatto punti, ci sono state diverse note positive”.
Uno degli spunti di riflessione riguarda Lorenzo Lucca, autore di un gol ma partito dalla panchina. “Con Lucca parliamo spesso delle sue prestazioni. Ha fatto quello che deve fare: segnare, tenere il pallone e lottare contro i difensori avversari. Il suo ingresso in campo ha dato una buona spinta alla squadra. Deve continuare a lavorare per migliorarsi settimana dopo settimana. A volte si gioca titolari, altre volte no, ma il suo contributo è stato comunque positivo”.
Riguardo agli errori commessi, l’allenatore ha ammesso che subire un gol dopo neanche 50 secondi è stato uno shock, ma nonostante questo la squadra ha continuato a lavorare bene. “Sapevamo che l’Inter è una squadra letale in transizione e con una qualità straordinaria. Abbiamo affrontato una delle migliori squadre d’Europa, e questa sconfitta ci servirà per imparare dai nostri errori. Nonostante tutto, sono orgoglioso del carattere mostrato dai ragazzi. La prestazione è stata decisamente migliore rispetto a quella contro la Roma, dove siamo stati troppo passivi”.
L’allenatore ha infine evidenziato che, contro squadre come l’Inter, anche il più piccolo errore viene punito. “Abbiamo mantenuto un buon equilibrio, ma dobbiamo migliorare ulteriormente, specialmente nella gestione del possesso palla. Non posso essere completamente soddisfatto, ma sappiamo di essere in un processo di crescita. C’è ancora molto da fare, e sfrutteremo la pausa per le nazionali per continuare a lavorare su questi aspetti. La sconfitta ci lascerà insegnamenti importanti, e faremo in modo di non ripetere gli stessi errori in futuro”.
Serie A
Altobelli: “Dopo il primo gol la condizione crescerà all’improvviso”
Storico attaccante nerazzurro, Altobelli in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha analizzato il momento Inter, in particolare l’attacco.
Non poteva mancare il parere esperto di un attaccante come Spillo Altobelli, che fu anche capitano dell’Inter con la quale giocò undici stagioni dal 77′ al 88′ collezionando 209 reti in 406 presenze. Lautaro e compagni protagonisti dell’intervista rilasciata dall’ex capitano interista.
Indice
L’intervista di Spillo Altobelli
Alla rosea, l’ex attaccante nerazzurro, considerato tra i migliori del dopoguerra, campione del Mondo nel 1982 ha chiosato sul momento dei ragazzi di Simone Inzaghi.
“Il gol per noi attaccanti è tutto. So che cosa significa attraversare un momento come quello che vive Lautaro: quando non segni la porta diventa sempre più piccola e fatichi il doppio. Gli basterà sbloccarsi e poi vedrete.
Non è al meglio fisicamente, questo è sotto gli occhi di tutti. Ma ero allo stadio per il derby e l’ho visto darsi parecchio da fare, ha servito l’assist a Dimarco. Più che la forma, a Lautaro manca la scelta giusta sotto porta: dopo il primo gol la condizione crescerà all’improvviso”.
Su tutto il reparto avanzato
“Thuram è partito alla grande e con lui Lautaro si trova a occhi chiusi, giusto puntare su di loro. Detto questo, in rosa c’è Taremi, che è un centravanti forte, completo e lavora di squadra. Forse è arrivato il momento di dargli più spazio“.
Sul centrocampo
“Frattesi è un ragazzo coraggioso, non soffre la pressione, anzi, più le responsabilità aumentano più lui si esalta: lo abbiamo visto in Nazionale dove è un titolare e segna come un attaccante. In più ha sulle spalle un anno di Inter, conosce l’ambiente e le idee di Inzaghi, ha tutto per non far rimpiangere Barella. Anche se non sarà facile: quando Nicolò sta bene, lavora per tre.”
Su Zielinski e i migliori: “Lo conosciamo: esperienza e qualità. E a Manchester ha avuto un bell’impatto. Ma io mi fido di Inzaghi: quante volte ha sbagliato formazione? In più quest’anno ha una rosa talmente profonda che può sbizzarrirsi e scegliere con serenità. Per me devono andare sempre in campo i migliori. Ecco, di migliori Inzaghi non ne ha 11, ma 25: è una grande ricchezza
Serie A
Tegola Atalanta, Gasperini perde un titolare
Tegola Atalanta, in vista della sfida di stasera a Bologna Gasperini per un difensore titolare.
Per il sesto turno di campionato per la sfida del Dall’Ara contro il Bologna di Italiano, Gasperini dovrà rinunciare al difensore Isak Hien per un risentimento muscolare.
Secondo quanto riferito da Radiodea, Hien si è fermato per un risentimento all’adduttore sinistro e sarà osservato dallo staff medico orobico nei prossimi giorni.
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