Serie A
Tegola Atalanta, Gasperini perde un titolare
Tegola Atalanta, in vista della sfida di stasera a Bologna Gasperini per un difensore titolare.
Per il sesto turno di campionato per la sfida del Dall’Ara contro il Bologna di Italiano, Gasperini dovrà rinunciare al difensore Isak Hien per un risentimento muscolare.
Secondo quanto riferito da Radiodea, Hien si è fermato per un risentimento all’adduttore sinistro e sarà osservato dallo staff medico orobico nei prossimi giorni.
Serie A
Napoli, che impatto dei nuovi! Finora hanno portato 13 gol
Nell’ottimo momento di forma del Napoli ci sono tantissime meriti di Conte, ma i nuovi acquisti stanno realmente facendo la differenza.
Solo poche settimane fa, il Napoli sembrava ancora alle prese con i fantasmi del passato. Il pesante 3-0 subito contro il Verona nella gara d’esordio in campionato aveva riacceso i timori della scorsa stagione, facendo pensare a molti che la squadra fosse destinata a un altro anno di difficoltà.
Ma come spesso accade nel calcio, le cose cambiano in fretta, e oggi il clima che si respira nell’ambiente azzurro è di tutt’altro genere. Il merito va sicuramente al lavoro meticoloso di Antonio Conte, ma ancor più ai nuovi arrivati, che hanno portato dinamismo, qualità e mentalità.
La sessione di mercato ha visto il Napoli tra i protagonisti assoluti, a pari merito con la Juventus per investimenti. Calciatori come Buongiorno, Lukaku, McTominay, Neres e il giovane Gilmour, hanno già mostrato il loro valore in campo. Tutti loro hanno avuto un impatto immediato, dimostrando che, contrariamente a quanto si pensa spesso, non è sempre necessario un lungo periodo di adattamento per integrarsi nei complessi schemi di Conte.
Napoli, i nuovi acquisti subito decisivi
L’attaccante belga è il simbolo di questo rinnovamento. Il suo contributo è stato finora notevole: due reti personali, contro Parma e Cagliari, e tre assist, di cui uno che ha portato al primo gol partenopeo di McTominay.
E poi c’è il brasiliano David Neres, silenzioso e introverso fuori dal campo ma efficace e decisivo con il pallone tra i piedi. In poco più di cento minuti ha già sfornato quattro assist e realizzato il primo gol in maglia azzurra contro il Palermo in Coppa Italia.
Altri nuovi arrivati, come Buongiorno e Spinazzola, hanno subito trovato il proprio ruolo. Spinazzola si è reso protagonista fornendo l’assist per il primo gol di Lukaku, mentre Buongiorno non solo ha siglato l’ultima rete nel 4-0 contro il Cagliari, ma ha anche trasformato completamente la difesa azzurra. Grazie alla sua presenza, il Napoli ha subito un solo gol nelle ultime cinque partite, e per di più su rigore.
La nuova linfa portata da questi giocatori si riflette nei numeri: ben dieci diversi marcatori per le prime quattordici reti stagionali del Napoli, con cinque gol e otto assist già forniti dai volti nuovi. Un inizio davvero promettente, che lascia sperare in una stagione molto diversa da quella scorsa.
Serie A
Bologna-Atalanta, le formazioni ufficiali
Bologna-Atalanta è il Saturday Night della sesta giornata di Serie A. I rossoblù di Italiano ospitano i nerazzurri di Gasperini.
Se qualcuno mi avesse detto che ci sarebbe stato un qualunque punto del campionato in cui il Bologna (reduce dal traumatico passaggio di consegne da Thiago Motta a Vincenzo Italiano) avrebbe avuto gli stessi punti dell’Atalanta, avrei stentato (e non poco) a crederci. E non per l’assenza di qualità nella rosa rossoblù, anzi.
Per quanto il merito della straordinaria stagione dello scorso anno venga attribuito quasi esclusivamente al lavoro del tecnico italo-brasiliano, i felsinei hanno una rosa di assoluto livello. Nel calcio i “miracoli” (termine che io aborro e che svilisce il lavoro dell’area tecnica) non esistono e i risultati non arrivano “per caso”.
Il Bologna non era solo Thiago Motta; Calafiori; Zirkzee o Ferguson. Il Bologna era soprattutto una squadra costruita bene, da persone che sanno di calcio e che conoscono il gioco. Tuttavia, c’erano tutti gli elementi per pensare che i rossoblù sarebbero passati attraverso una stagione di grandi cambiamenti e soprattutto difficoltà.
L’assenza di giocatori importanti come i sopracitati, alcuni per infortunio (Ferguson) altri per la loro legittima volontà (Calafiori e Zirkzee) di sposare progetti più ambiziosi. Il vecchio adagio secondo il quale la conferma è sempre più difficile dell’imposizione. La mancanza di abitudine a giocare le coppe europee, in una stagione in cui (e lo stiamo vedendo con tutte le big) il nuovo format drena molte più energie che negli anni passati.
In ultimo (ma non per importanza) lo sciagurato arrivo in panchina di un habitué dell’underperforming: un maestro assoluto nell’arte del fallimento. E, fino all’insperata (e convincente) vittoria di Monza, i prodromi della classica stagione “alla Italiano” s’intravedevano funesti. Nubi che, invece, sono comparse tutte insieme e all’improvviso al Gewiss, dopo un’estate in cui si è rapidamente passati dall’esaltazione alla depressione.
La Dea, sin qui, è stata lunatica e incostante. Male con il Real Madrid, poi benissimo a Lecce. Quindi male con il Torino e malissimo con l’Inter, poi la vittoria di carattere contro la Fiorentina e il pareggio convincente in Champions League contro l’Arsenal. Quindi un altro stop in atteso, con un tris subito in casa dal Como.
La sensazione (e lo ripeto da inizio anno) è che molti a Bergamo si siano convinti che il ciclo dell’Atalanta sia finito qui. Che la vittoria, dai contorni fiabeschi, di Dublino, contro l’imbattibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, sia stato uno zenit impossibile da replicare. I tentennamenti di Gasperini; la querelle Koopmeiners; i capricci di Lookman; un mercato che non sembra aver dato ma quasi tolto.
Ad abbattere ulteriormente il morale della truppa, nella più classica e al tempo stesso crudele rappresentazione plastica della Legge di Murphy, il doppio (grave) infortunio occorso a Scalvini e Scamacca. Se tutto ciò che può andare male andrà male, allora forse sarebbe stato meglio chiudere il cerchio con l’insperato trionfo in Europa League. Per fare meglio a Gasperini rimarrebbe solo lo Scudetto: a oggi pura utopia.
Bologna-Atalanta ci racconterà di due grandi protagoniste in crisi dello scorso campionato, che però, con due percorsi diversi e in due momenti di forma antitetici, arrivano a scontrarsi appaiate in classifica. Oggi una delle due potrebbe tirarsi fuori dalle sabbie mobili e dare continuità a quanto di buono si è visto (seppur a tratti) in questo inizio di stagione, e spedire l’altra in un circolo vizioso di dubbi e incertezze da cui sarebbe difficile uscire.
Bologna-Atalanta, le formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali di Bologna-Atalanta.
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumi, Lykogiannis; Aebischer, Freuler, Fabbian; Orsolini, Castro, Ndoye. Allenatore: Vincenzo Italiano.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Brescianini; Lookman. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Serie A
Empoli, Colombo: “Mai avuto dubbi su questo club. Su D’Aversa…”
L’attaccante dell’Empoli Lorenzo Colombo ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport in merito allo straordinario avvio di stagione dei toscani.
Di seguito le sue parole.
Colombo e la sua nuova esperienza
L’impressione è che vi stia girando tutto bene.
“Sì, ma ci tengo a specificare che secondo me non si tratta di fortuna, deriva tutto dal lavoro che stiamo facendo. Nulla accade per caso.”
Cosa l’ha sorpresa della realtà di Empoli?
“Non ho mai avuto dubbi su questo club. Ha fatto sempre campionati positivi e propositivi. Mi ricordo che l’anno scorso qui col Monza abbiamo perso 3-0. Poi, nell’entrare in questo mondo, mi ha stupito l’unione che abbiamo trovato coi compagni. Il nostro segreto è la solidità del gruppo: ci troviamo proprio alla grande insieme.”
A Empoli ha trovato D’Aversa, un tecnico alla ricerca di riscatto dopo quanto successo nell’ultimo periodo.
“La sua carriera parla da sola. Anche se nelle prime gare non era vicino a noi ci ha sempre trasmesso tanto a livello emotivo. Poi è bravissimo a preparare la partita.”
Al terzo anno da titolare in Serie A, c’è un traguardo che si è prefissato di raggiungere?
“Voglio arrivare in doppia cifra, l’ho dichiarato più volte. Mentre per la squadra noi continuiamo a pensare solo alla salvezza.”
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