Serie A
Il Napoli vola in testa alla classifica ma Conte smorza gli entusiasmi
Il Napoli nel posticipo della domenica sera del sesto turno batte il Monza 2-0 e vola in testa alla classifica.
Il Napoli vola con le proprie ali, un 2-0 siglato da Politano e Kvaratskhelia: i partenopei tornano in testa alla classifica di Serie A dopo 16 mesi.
I tredici punti raccolti sin qui permettono a Conte e ai suoi ragazzi di osservare in solitaria tutti dall’alto: non accadeva dall’ultimo turno di campionato 2022-23 del Napoli trionfale di Spalletti.
Conte tuttavia vuol tenere tutti con i piedi per terra, a DAZN nel dopo gara a chi gli chiedeva se non partecipare alle competizioni europee può essere un vantaggio per la corsa allo scudetto ha risposto così: “Dico sempre che c’è un vantaggio e uno svantaggio: il vantaggio è che puoi allenare la squadra per tutta la settimana, lo svantaggio è che la rosa non è competitiva come quelle che giocano in Europa.
Detto questo, cerchiamo di lavorare, lo facciamo per alimentare i sogni che si possono avverare ma la realtà dice che siamo molto lontani per fare voli pindarici. Bisogna sudarci ogni partita, come abbiamo fatto oggi e crescere.
So anche che ci sono aspettative alte nei miei confronti perché in passato ho fatto delle importanti, lasciamo sognare i tifosi ma io devo tenere i piedi per terra. La realtà è che dobbiamo lavorare tanto. Ci sono tante squadre davanti a noi per tante situazioni, noi stiamo partendo di rincorsa e cercheremo di fare del nostro meglio. Sento parlare gente che non ha un minimo di esperienza su chi vince scudetti, troppo facile parlare.
Penso di avere un minimo di esperienza per dire che abbiamo appena iniziato un percorso, dobbiamo cercare di accelerare per portare il Napoli quanto prima dove deve competere. Non come l’anno scorso quando è arrivato decimo a 40 punti dall’Inter. Questo dev’essere un avviso ai naviganti, chiaro per tutti”.
Serie A
Inter, le telefonate tra Inzaghi e il capo ultras
La vicenda che riguarda Marco Ferdico, capo ultrà dell’Inter, è emersa nel contesto di un’indagine sugli ultras, culminata con un’ordinanza cautelare che ha portato Ferdico in carcere.
Secondo gli atti, Ferdico avrebbe chiesto all’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, di intervenire con la società, in particolare con l’amministratore delegato Beppe Marotta, per ottenere 200 biglietti aggiuntivi per la finale di Champions League a Istanbul del 2023.
Dalle intercettazioni risulta che Inzaghi avrebbe promesso di parlare con i vertici della società, citando nomi come Riccardo Ferri, vicepresidente Javier Zanetti e lo stesso Marotta. Questo episodio si inserisce in un’indagine più ampia che sembra rivelare un legame problematico tra alcuni dirigenti degli ultras e il mondo del calcio professionistico.
Si tratta di un episodio significativo che potrebbe avere implicazioni sia per i rapporti tra la società Inter e i suoi tifosi organizzati, sia per la reputazione del club e dei suoi dirigenti. Le indagini in corso getteranno luce su eventuali altre connessioni o richieste illecite.
Come scrive il Corriere della Sera, il 26 maggio 2023 c’è una telefonata tra Ferdico e Inzaghi, con l’allenatore che spiega come non gli sia piaciuta la decisione di scioperare nei primi minuti della finale di Coppa Italia per la decisione della società di dare un numero limitato di biglietti per la sfida al Manchester City in finale di Champions League.
«Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale… io mi sono imbestialito (… ) nel senso… non con voi… con la società», dice Inzaghi, che poi riferisce di aver detto in quell’occasione alla società che «mancano 4 ore… cercate di sistemare sta roba perché non esiste (…) risolvetelo… questo è stato il mio appello Marco».
In risposta, il capo ultras chiede a Inzaghi di intervenire con la società per ottenere più biglietti per la curva. «Te la faccio breve Mister… ci hanno dato 1.000 biglietti… noi ci siam fatti due conti… ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli…».
«Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta… parlo con quelli (…) poi ti faccio sapere qualcosa… gli dico… che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (…) Marco io mi… mi attivo e ti dico cosa mi dicono», la risposta di Inzaghi.
Per la finale contro il Manchester City, in particolare per la questione dei biglietti, da cui gli ultras sperano di ottenere un buon guadagno, i capi del gruppo organizzano diverse trattative.
L’indagine riporta che sono entrati in contatto con Marco Materazzi e con Javier Zanetti, attuale vicepresidente dell’Inter. L’obiettivo viene raggiunto in tempo per la finale a Istanbul. Il club acconsente e aumenta la quantità di biglietti destinati alla curva.
«Mi hanno dato 1500 biglietti!», disse Ferdico.
Serie A
Como, Ludi: “La proprietà è forte. Fabregas un grande allenatore”
Dopo un avvio di stagione complicato, ieri il Como ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva in campionato. Il ds Ludi ha commentato il momento della squadra.
Il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Rai in cui ha analizzato il momento positivo che sta vivendo la squadra allenata da Cesc Fabregas. Dopo un avvio di stagione complicato, con solo due punti nelle prime quattro giornate, i lariani hanno imboccato la strada giusta battendo Atalanta e Verona.
Ludi ha sottolineato che non ci sono segreti particolari dietro a questi risultati, ma ha attribuito gran parte del merito alla solidità della proprietà: “Abbiamo una base forte su cui sviluppiamo il nostro lavoro. Abbiamo seguito un percorso metodologico e siamo guidati da un allenatore giovane ma già di grande livello come Fabregas. Il nostro equilibrio gestionale è fondamentale, soprattutto in un campionato che ci mette alla prova come la Serie A, che ci spaventa ma affrontiamo con consapevolezza”.
Parlando del fitto calendario e dei nuovi format europei, Ludi ha spiegato come questo possa rappresentare un’opportunità per squadre medio-piccole come il Como. Il club, essendo neopromosso, punta alla salvezza, ma è consapevole che la densa sequenza di partite possa riservare delle sorprese. “È una direzione pericolosa per il calcio, ma per squadre come la nostra, che non giocano durante la settimana, potrebbe esserci un vantaggio”.
Un altro tema trattato è stato l’ottimo momento di Patrick Cutrone, attuale capocannoniere della squadra. Ludi ha elogiato l’attaccante, sottolineando come abbia trovato un equilibrio emotivo e stia dando molto alla squadra: “Patrick sta ritrovando quello che merita, la Serie A è il suo palcoscenico. Ha già quattro gol e, considerando anche un rigore sbagliato e un autogol procurato, avrebbe potuto essere già a quota sei”.
Como, Ludi sul mercato e il futuro di Varane
Il direttore sportivo ha poi spiegato la logica dietro il calciomercato del Como. L’obiettivo del club è stato quello di portare esperienza con giocatori come Belotti, Reina e Sergi Roberto, oltre a mantenere un’identità italiana con l’acquisto di Mazzitelli e Dossena, e di valorizzare giovani talenti come Nico Paz. “Un club deve anche sapersi sostenere attraverso la crescita dei suoi giovani”.
In merito al futuro di Raphael Varane, Ludi ha dichiarato che le discussioni con il giocatore sono in corso, ma si è mostrato fiducioso sul fatto che rimarrà al Como. Ha lasciato però alla proprietà la responsabilità di annunciare ufficialmente le decisioni.
Guardando alla prossima sfida contro il Napoli, Ludi ha parlato dell’entusiasmo con cui la squadra affronterà la partita. “Al momento sono la squadra più forte del campionato. Andremo lì con umiltà per fare la nostra partita, come successo con l’Atalanta”.
Serie A
Inter, è Dimarco l’insostituibile per Inzaghi: l’esterno ha alzato definitivamente il livello
Inter, la maturità di Federico Dimarco e’ ormai sotto gli occhi di tutti. L’esterno e’ uno dei sorrisi di Simone Inzaghi, in mezzo a questo inizio di campionato non brillantissimo.
La sua tenuta nell’arco dei 90′ ha sempre spinto Simone Inzaghi a dosarlo nel corso del campionato.
Anche questo aspetto, tuttavia, sembra essere definitivamente superato per Federico Dimarco.
L’ex Hellas Verona, della rosa, e’ forse il giocatore dell’Inter che più ha convinto in queste prime sei giornate di campionato.
Il suo score, al momento, parla di un gol e un assist. Questi numeri, però, non dicono tutto di una prima parte di stagione in cui la freccia nerazzurra ha quasi sempre brillato.
Corsa e sprint, con un occhio alla fase difensiva, Dimarco ha forse compiuto il definitivo salto di qualità, anche dal punto di vista della tenuta fisica.
Simone Inzaghi ormai ha capito che la fiducia in lui e’ molto ben riposta. Federico Dimarco e’ uno dei mancini più forti della serie A, e punta a toccare la vetta.
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