Serie A
Napoli, Buongiorno insuperabile: la clamorosa statistica
In queste ultime uscite del Napoli ha colpito principalmente la solidità in fase difensiva. L’arrivo di Buongiorno ha cambiato volto al reparto arretrato.
Dopo la sconfitta alla prima giornata contro il Verona, il Napoli ha completamente invertito la rotta, trasformandosi in un vero e proprio fortino nelle ultime settimane. Nelle successive sei partite, la squadra guidata da Antonio Conte ha subito soltanto un gol, peraltro su rigore, nella sfida contro il Parma. Un rendimento difensivo straordinario che ha reso la squadra azzurra una delle più solide del campionato. Merito di una perfetta organizzazione tattica: la squadra si muove come un blocco unico in entrambe le fasi di gioco, coprendo gli spazi con precisione e non lasciando margini agli avversari.
Le prestazioni individuali hanno certamente avuto un ruolo fondamentale in questo rendimento. Alex Meret, in particolare, è stato decisivo nel mantenere la porta inviolata contro il Cagliari, salvando più volte la squadra con interventi spettacolari. Tuttavia, c’è un giocatore che ha davvero fatto la differenza nell’assetto difensivo del Napoli: Alessandro Buongiorno.
Napoli, Conte si gode il suo Buongiorno
Buongiorno è stato il colpo più costoso della campagna acquisti del Napoli. Il difensore, arrivato dal Torino per 35 milioni di euro più 5 di bonus, si è inserito perfettamente nei meccanismi difensivi della squadra di Conte, portando sicurezza e solidità. Un dato clamoroso evidenzia la sua importanza: Buongiorno non subisce un dribbling da febbraio, cioè da quando vestiva ancora la maglia granata. Ben 1513 minuti senza essere superato neanche una volta.
Questo rende evidente perché Conte abbia insistito per portarlo in azzurro. La sua assenza contro il Verona alla prima giornata si è fatta sentire, ma da quando è entrato in pianta stabile nell’undici titolare, la difesa del Napoli è diventata praticamente impenetrabile.
Le bombe di Vlad
Napoli: Rientrano i nazionali
Antonio Conte ritroverà progressivamente i 13 giocatori impegnati con le rispettive nazionali, cominciando a pianificare una sfida cruciale per mantenere alta la competitività in campionato.
Il rientro dei nazionali
Da domani torneranno subito in campo i quattro italiani: Di Lorenzo, Buongiorno, Raspadori e Meret, pronti a mettersi a disposizione dopo gli impegni con l’Italia.
Rientrerà anche Romelu Lukaku, assente nella seconda partita del Belgio, così come Amir Rrahmani, squalificato per la seconda gara del Kosovo.
In serata, saranno invece impegnati i due scozzesi McTominay e Gilmour, mentre si attendono notizie dai nazionali di Georgia e Camerun: Kvaratskheliae Anguissa termineranno i rispettivi impegni nella giornata di domani.
Ultimo a rientrare sarà Mathías Olivera, che con il suo Uruguay giocherà in Brasile nella notte tra martedì e mercoledì. Per questo, contro la Roma, Spinazzola è già in pole position per una maglia da titolare sulla fascia sinistra, sfidando la sua ex squadra.
Lukaku da valutare
Preoccupano leggermente le condizioni di Romelu Lukaku, che ha saltato la gara contro Israele a causa di un’infiammazione e ha dovuto sottoporsi a un’infiltrazione. Non sembra però esserci alcun allarme in casa Napoli.
Il giocatore avrebbe già rassicurato Antonio Conte e lo staff tecnico sulle sue condizioni. Domani sarà comunque sottoposto a una valutazione approfondita per confermare la sua disponibilità per il match contro i giallorossi.
Focus su Lobotka
Buone notizie arrivano da Stanislav Lobotka, reduce da un infortunio e tornato in campo per uno spezzone di gara a Milano. Il centrocampista ha giocato per intero la sfida tra Slovacchia e Svezia, ma potrebbe evitare il secondo impegno della nazionale, considerando che la Slovacchia è già sicura del secondo posto nel proprio girone di Nations League.
Questa decisione potrebbe permettergli di recuperare al meglio e arrivare nelle migliori condizioni per la sfida contro la Roma.
Inizio della marcia verso la Roma
Con il progressivo rientro dei nazionali, Antonio Conte potrà finalmente preparare la sfida contro la Roma, una gara che si preannuncia decisiva. L’obiettivo è avere tutti gli uomini chiave in piena forma, con particolare attenzione alla gestione fisica dei reduci dagli impegni internazionali, per affrontare una sfida che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella stagione azzurra.
(Foto: Depositphotos)
Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.
Serie A
Juventus, a breve l’incontro con l’agente di Vlahovic: sarà rinnovo o cessione?
Presto ci sarà un incontro tra la Juventus e l’agente di Vlahovic per definire il futuro del serbo, il cui stipendio pesa enormemente sul bilancio bianconero.
In una Juventus ancora in evoluzione dall’arrivo di Thiago Motta in panchina, c’è un giocatore che continua a far discutere tifosi e addetti ai lavori: Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, tra i giocatori più pagati del nostro campionato, è al centro di numerose critiche per le sue prestazioni.
Dall’inizio della stagione, infatti, ha alternato qualche buon guizzo a momenti di evidente difficoltà, costando alla squadra bianconera punti preziosi con errori grossolani sotto porta.
Come se non bastasse, le sue recenti dichiarazioni, in cui ha affermato che i compiti difensivi assegnatigli lo penalizzano in fase di finalizzazione, hanno alimentato ulteriormente il malumore nei suoi confronti e acceso i riflettori sul suo futuro.
Juventus, a dicembre l’incontro per il rinnovo di Vlahovic
La situazione contrattuale del centravanti serbo è uno dei temi caldi in casa Juventus. Secondo quanto riportato da Nicolò Schira, entro fine dicembre è previsto un incontro tra l’agente del giocatore, Darko Ristic, e la dirigenza bianconera per discutere del futuro dell’attaccante.
La Juventus sarebbe intenzionata a prolungare il contratto del serbo, attualmente in scadenza nel 2026, ma con una spalmatura dell’ingaggio per alleggerire il monte stipendi.
Tuttavia, Vlahovic non sembra particolarmente inline a ridurre sensibilmente le proprie richieste economiche, il che non fa che complicare una trattativa già di per sé molto delicata.
Se le parti non dovessero trovare un accordo, la società bianconera potrebbe decidere di cedere il giocatore al termine di questa stagione per evitare di perderlo a zero tra un anno. Una scelta, questa, che aprirebbe a nuovi scenari di mercato per il club, sempre più orientato a puntare su giovani di prospettiva e su un modello più sostenibile.
Intanto, il futuro di Vlahovic resta un punto interrogativo. La Vecchia Signora attende segnali nelle prossime settimane, sia in campo che al tavolo delle trattative.
Serie A
Inter, il vice Calhanoglu e’ ora una necessità: Asllani e Zielinski non risolvono il problema
Inter, il secondo infortunio stagionale di Hakan Calhanoglu ha riaperto il problema della mancanza di un regista di riserva.
Il problema e’ sotto gli occhi di tutti, e Simone Inzaghi non ha ancora trovato una soluzione a uno dei più grandi dilemmi dell’era piacentina.
Trovare una alternativa ad Hakan Calhanoglu, infatti, continua a essere un’impresa. Kristian Asllani non ha mai convinto del tutto, nonostante le possibilità che gli sono state concesse.
L’albanese, benché si sia dimostrato una buona pedina, non ha mai garantito uno standard nemmeno vicino a quanto portato dal turco.
Dopo il nuovo ko del numero 20, contro la Roma, anche Piotr Zielinski ha provato a immedesimarsi nella mansione.
“Preferisco giocare più avanti, nella mia posizione preferita” era stata la sua risposta ai giornalisti, che avevano chiesto al 7 dell’ Inter come si trovasse nella posizione di schermo della difesa.
Scelte di adattamento, c’è da presumere, saranno fatte anche dopo un eventuale forfait di Calhanoglu contro l’Hellas Verona.
Da Appiano Gentile, infatti, non sembrano arrivare novità su possibili rivoluzioni tattiche.
A fine stagione, con Oaktree pienamente in possesso del mercato dell’Inter, si vedrà se quella zona di campo sarà potenziata, come da tempo si richiede.
Sempre che, a maggio, le sirene tedesche non tornino ancora più determinate a suonare nelle orecchie di Calhanoglu.
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