Serie A
La bacchettata di Kouamé: i possibili bersagli
La Fiorentina non va oltre ad uno striminzito 0-0 in casa dell’Empoli, ma sono le dichiarazioni di Kouamé nel dopo gara a fare discutere.
Se la Viola nel derby è stata ancora una volta scialba e timida, sono le parole del capitano di giornata Kouamé a mettere un pizzico di pepe nel dopo partita. La Fiorentina pur mettendo in campo nel corso della gara tutti e sette i propri giocatori d’attacco non è riuscita a far fare una parata a Vasquez, l’inoperoso portiere dell’Empoli.
A Sky e in conferenza stampa nel dopo gara Kouamé ha risposto così a chi gli chiedeva delle difficoltà viola a trovare la via del gol: “Ci è mancato giocare insieme oggi: dobbiamo giocare l’uno per l’altro quando la palla arriva in zona offensiva.
Se il mio compagno è meglio piazzato devo servirlo. Oggi segno io, domani segnerà il mio compagno e viceversa. Non devo pensare solo a me stesso… Adesso sta a noi dobbiamo far capire ai nuovi come si vincono le partite e come si gioca insieme”.
Chissà chi sono gli obiettivi di Kouamé, uno dei senatori dello spogliatoio viola. Parole su cui non creare un caso, ma neanche da sottovalutare: se c’è un malessere va affrontato subito.
Non pensiamo che l’imputato sia Kean, che si batte e sbatte su ogni pallone, e sin qui ha tenuto a galla quel poco di Fiorentina vista in questo mese. Più probabile possa esserlo Colpani, che anche ieri non ha fatto una prova all’altezza di quanto visto in passato, con un primo tempo in cui si è sempre interstardito nell’uno contro uno senza mai saltare il diretto avversario.
Più defilata la critica a Gudmundsson probabilmente. Alla prima da titolare all’islandese non gli si può imputare nulla, se non quell’atteggiamento che potrebbe risultare antipatico nello spogliatoio alla lunga. Domenica scorsa c’è stato un piccolo battibecco con Kean sul secondo rigore su chi dovesse calciarlo, con l’Empoli si è ripetuto con Cataldi per un calcio di punizione. Cose di calcio, ma non sempre simpatiche da vedere.
Serie A
Parma-Cagliari, le formazioni ufficiali
Parma-Cagliari è il Monday Night della sesta giornata di Serie A. I ducali di Pecchia ospitano i sardi di Nicola all’Ennio Tardini.
Dopo un inizio molto positivo, il Parma ha fatto solo un punto (tra l’altro raccolto in extremis, con due gol nel recupero, sul campo del Lecce) nelle ultime tre partite. La squadra di Pecchia ha perso a Napoli (anche a causa dell’espulsione del portiere giapponese Suzuki) e poi in casa contro l’Udinese, nonostante conducesse 2-0.
I ducali sono attualmente 15esimi in classifica, con un solo punto di margine sul Venezia terzultimo. Peggio di loro il Cagliari, che non ha ancora mai vinto in campionato e che staziona all’ultimo posto in classifica. In queste prime cinque partite la squadra di Nicola ha raccolto solo due punti, figli di due pareggi e tre sconfitte.
Due punti, tra l’altro, raccolti nelle prime due giornate di Serie A: in casa contro Roma e Como. Dal terzo turno in poi sono arrivate la sconfitta esterna sul campo di Lecce e poi le due interne, contro Napoli ed Empoli. I sardi sono il peggior attacco del campionato, con un solo gol segnato in questo avvio di stagione.
Otto gol subiti non sono un dato drammatico (risultato condiviso con Monza e Torino) in quanto ci sono dieci squadre che hanno fatto peggio. Il peggior attacco del campionato e l’undicesima difesa sono dati che mettono con le spalle al muro il tecnico piemontese, che rischia l’ennesimo esonero dopo aver iniziato una stagione.
Nicola è un massimo esperto in salvezze, ma prendere una squadra in corsa (vedasi il “caso” De Rossi) è molto diverso dal preparare una stagione. Il caretaker e il manager sono due mestieri differenti. Da qui alla sosta i sardi sono attesi da due partite proibitive, per altro entrambe in trasferta, contro Parma e Juventus.
Al Casteddu servirà una prova d’orgoglio per salvare la panchina del proprio allenatore, parimenti a quanto successe con Ranieri lo scorso anno. Il Parma, invece, non vuole smarrire quell’aura di “rivelazione” che aveva contraddistinto l’inizio del suo campionato. Comunque vada, Parma-Cagliari emetterà dei verdetti.
Parma-Cagliari, le formazioni ufficiali
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Osorio, Balogh, Valeri; Hainaut, Hernani; Man, Bernabé, Mihaila; Bonny. Allenatore: Pecchia.
CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Adopo, Makoumbou; Zortea, Viola, Luvumbo; Piccoli. Allenatore: Nicola.
Serie A
Serie A, De Siervo sui provvedimenti agli ultras: “Stadi diventino luoghi per famiglie”
L’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha parlato ai microfoni di Sky Sport riguardo le misure cautelari prese contro gli ultras milanesi.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per quanto riguarda le misure cautelari intraprese nei confronti dei capi della tifoseria organizzata di Inter e Milan.
Serie A, le parole di De Siervo
“Credo che sia un intervento importante, le forze dell’ordine monitorano quello che avviene negli stadi con costanza. Le informazioni sono poche ma va tutto nella logica di rendere gli stadi luoghi aperti in cui possano andare le famiglie, questo è l’obiettivo del calcio.
Questo sottolinea la presa di responsabilità del calcio che deve modificare gli stadi come avvenuto a Bergamo con successo, dall’altra le forze dell’ordine devono fare un lavoro attento per individuare quelle frange del tifo organizzato che però hanno obiettivi contrari a quello che è l’ordine costituito”.
Serie A
La Procura Federale chiede gli atti, sull’inchiesta ultras: cosa rischiano Inter e Milan
La procura Federale della FIGC, guidata da Giuseppe Chinè, sta indagando su possibili violazioni da parte di Inter e Milan a seguito delle recenti operazioni che hanno colpito le curve ultrà delle due società milanesi.
La procura ha richiesto l’ordinanza di custodia cautelare e altri atti d’indagine non coperti da segreto dalla procura di Milano, per valutare eventuali comportamenti rilevanti dal punto di vista sportivo.
L’obiettivo è verificare se ci siano state violazioni del Codice di Giustizia Sportiva da parte dei club o dei loro tesserati.
Il regolamento vieta infatti ai tesserati di avere rapporti con esponenti o gruppi di tifosi che non appartengano ad associazioni convenzionate con le società, salvo autorizzazione specifica.
Se fossero accertate violazioni, Inter e Milan potrebbero essere soggette a sanzioni che includono squalifiche o inibizioni per i tesserati coinvolti, oltre a una possibile ammenda di 20 mila euro per ciascun club.
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