Serie A
Roma, Ghisolfi: “Non mi sentirete mai parlare di periodo di transizione”
Florent Ghisolfi, ds della Roma, parla delle ambizioni del club, dei cambiamenti nel management, della separazione con De Rossi e dell’arrivo di Juric.
Le prime parole di Florent Ghisolfi da direttore sportivo della Roma risuonano come un monito.
Queste le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport: “I Friedkin vogliono una grande squadra nel nuovo stadio. L’acquisto dell’Everton? Per la Roma non cambierà nulla”.
Il ds ha poi continuato, affermando che la volontà di costruire una grande Roma c’è: “Vogliamo un club che non sia dipendente da tecnici o dirigenti, vogliamo creare stabilità e lo stiamo facendo ampliando il management.
Abbiamo evitato i prestiti per aumentare il valore dei cartellini del club. A breve verrà annunciato il CEO Mark Sertori è il dirigente della performance e ricostruiremo il dipartimento scout”.
Indice
Ghisolfi sui cambiamenti in casa Roma
Il direttore sportivo giallorosso ha voluto commentare anche la separazione con Daniele De Rossi: “La reazione dei tifosi è comprensibile. Daniele è una leggenda, con lui ho sempre avuto un rapporto sincero. La decisione di esonerarlo è stata presa di comune accordo con i Friedkin.
Ora bisogna guardare avanti”. Ha poi aggiunto due parole sul nuovo allenatore: “È arrivato con umiltà e rispetto sia per De Rossi che per i giocatori. Il contesto era difficile e ha ottenuto già risultati. Scopro un uomo e un mister di qualità”.
Gli obiettivi della Roma
Ghisolfi ha parlato in oltre in maniera chiara degli obiettivi prefissati dalla Roma ” Non mi sentirete mai parlare di periodo di transizione, ci sono gli obiettivi a breve termine e la Roma merita di stare in Champions League“.
Non sono mancati neanche i commenti per quanto riguarda la situazione di mercato: “Si dice che manchi un terzino, ma giocando a tre dietro abbiamo parecchi esterni.
Sul finire del mercato, con De Rossi avevamo deciso che il modulo sarebbe cambiato, per quello abbiamo preso Hermoso e Hummels. (…) Soulè è adatto per il 4-3-3, ma ancora di più nel 3-4-3, nei due dietro una punta centrale”.
Sui rinnovi: Dybala, Pisilli, Zalewsky
“Speriamo di trovare una soluzione per Zalewsky, non vogliamo perderlo a parametro zero. Stiamo discutendo pure quello di Pisilli“.
Il numero uno giallorosso si è poi soffermato sul caso Dybala, ad un passo dalla cessione in estate: “Ha scelto col cuore di restare, ora deve giocare libero di mente dando il meglio di sé.
Non abbiamo mai chiesto agli allenatori di farlo giocare meno per il rinnovo del suo contratto e non siamo stati noi ad avergli trovato il club arabo. Rinnovo? Non c’è nessuna discussione in corso”.
Serie A
Napoli, Lukaku vede solo azzurro: rifiutato ancora il Belgio
Romelu Lukaku lancia un segnale chiaro a tutto l’ambiente Napoli. Poche ora fa il C.T. del Belgio, Domenico Tedesco, ha contattato il centravanti, secco no.
Passata la prossima giornata, il campionato si fermerà per la pausa nazionali. Le Furie Rosse affronteranno anche l’Italia, oltre alla Francia, in Nations League.
Napoli, Lukaku sceglie Conte: lavoro a Castel Volturno
Notizia a sorpresa che arriva direttamente dalla città partenopea. L’attaccante ex Chelsea e Mancester United tra le altre, ha rifiutato la convocazione del C.T. Tedesco con la nazionale belga.
Avrebbe dovuto giocare 10 e 14 ottobre in Nations League ma ha preferito restare a Napoli per lavorare ulteriormente sulla condizione fisica e tornare così al 100%. I goal messi a segno finora dimostrano la mano esperta di Conte ma il potenziale di Big Rom non è ancora stato espresso del tutto.
La punta aveva già saltato gli scorsi impegni delle Furie Rosse di inizio settembre praticamente per lo stesso motivo, dunque tornerà a vestire la maglia della sua nazionale nel 2025, in occasione delle qualificazioni per i mondiali 2026. Come lui, anche Kevin De Bruyne ha deciso di rifiutare la convocazione.
Serie A
Inter, parla il PM di Milano: “L’Inter di fatto finanziava gli ultras infiltrati nel club”
Clamorosa svolta nel caso delle infiltrazioni mafiose nella curva dell’Inter. Ecco la richiesta di custodia cautelare relativa ai 19 arresti, pubblicata dal PM.
Calcio e Finanza ha riportato alcuni passaggi del documento, che attesta il coinvolgimento dei nerazzurri all’interno delle negoziazioni. Ecco alcuni passaggi.
Inter, il PM di Milano: “Situazioni tossiche hanno creato l’humus favorevole”
“L’Inter, quando si rapporta con Marco Ferdico, in particolare cede alle pressioni di quest’ultimo, che vuole “ottenere” altri biglietti, “di fatto finanzia” lui e gli altri ultras.
«Il problema per FC Internazionale pare porsi soprattutto sotto un profilo organizzativo: si tratta infatti di rimuovere quelle “situazioni tossiche” che hanno creato l’humus favorevole perché un ambito imprenditoriale sportivo si trasformasse, in fin dei conti, in occasione di illecito, non potendosi certo pensare che il quadro delineato possa essere spiegato facendo esclusivamente riferimento alla personalità perversa di singole persone».
E nemmeno si può «ragionevolmente pensare che il problema possa essere risolto solo rimuovendo le figure apicali o semi apicali» senza «nulla mutare del sistema organizzativo». E ciò perché «inalterata l’organizzazione, “i nuovi venuti” si troverebbero nelle medesime condizioni (tossiche) dei loro predecessori e il sistema illecito sarebbe destinato a perpetuarsi».
Nell’Inter «vi è una sorta di cultura di impresa, cioè un insieme di regole, un modo di gestire e di condurre l’azienda, un contesto ambientale intessuto di convenzioni anche tacite, radicate all’interno della struttura della persona giuridica, che hanno di fatto favorito, colposamente, soggetti indagati per gravi reati che sono stati in grado di infiltrarsi nelle maglie della struttura societaria».
Duro attacco del Procura di Milano che sancisce l’inizio di un lungo processo, probabilmente destinato a coinvolgere alcuni membri della società nerazzurra. Non solo dirigenti, ma anche altre figure.
Serie A
Bologna, Beukema: “Abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile. Tre anni fa…”
Il difensore del Bologna Sam Beukema ha rilasciato un’intervista ai microfoni di GOAL in merito alla trasferta di Champions League contro il Liverpool e non solo.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Beukema dice la sua
Il difensore del Bologna Sam Beukema ha rilasciato una intervista a ‘GOAL’ nel giorno della sfida contro il Liverpool: “Non ero mai stato a Bologna, ma quando sono arrivato l’anno scorso, ho pensato che fosse una città bellissima. La gente è così gentile, e poi ci sono il cibo e il clima! Nel complesso penso che sia un posto davvero fantastico per giocare a calcio.”
Nel corso del botta e risposta Beukema ha poi svelato di esser stato già in passato vicino al Bologna: “Dopo una stagione molto buona nel mio primo club, i Go Ahead Eagles, ho scelto di trasferirmi all’AZ, ma anche il Bologna era interessato. In quella occasione però dissi di no perché preferivo fare il passo successivo nei Paesi Bassi e giocarmi Conference League con l’AZ.
Quindi, quando il Bologna mi ha chiamato di nuovo l’anno scorso, hanno dovuto pagare di più per ingaggiarmi, quindi hanno finto di essere arrabbiati con me, scherzando, ‘Ti avevamo detto che saresti dovuto venire tre anni fa!’ Fu abbastanza divertente, ma forse era semplicemente destino.”
Infine una battuta sulla scorsa stagione: “Abbiamo fatto qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Non lo dimenticherò mai. E non riesco nemmeno a immaginare se vincessimo il campionato o qualcosa del genere: sarebbe pazzesco! Ma solo qualificarci per la Coppa dei Campioni per la prima volta in circa 60 anni, è stato incredibile.”
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