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Inter, la Curva Nord: “La tempesta giudiziaria ha rischiato di cancellare 55 anni di storia”

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Inter - Napoli, San Siro

La Curva Nord dell’Inter, dopo il caos in questi giorni nel mondo degli Ultras, ha rilasciato una nota, in cui vengono affrontati e chiariti alcuni punti.

Questa sera, alle ore 20:45, l‘Inter affronterà in casa il Torino. Proprio poche ore prima del match, la Curva nerazzurra (dopo il caos dello scandalo degli Ultras) ha diffuso una nota dove vengono chiariti alcuni argomenti importanti: come la gestione dei biglietti e delle indiscrezioni trapelate nei giorni precedenti.

Inter

SIMONE INZAGHI SUONA LA CARICA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter, la nota della Curva Nord

“Era nostra intenzione attendere ancora qualche tempo per rendere note le linee guida del nuovo corso che si è deciso di intraprendere al Secondo Anello Verde. Le continue indiscrezioni comparse sui giornali ed i messaggi trapelati nel mondo ultras, ci hanno indotto ad anticipare i tempi per non lasciar troppo spazio ad interpretazioni scorrette del nostro pensiero”.

“Ci preme premettere che NULLA E STATO DECISO DI CONCERTO CON LA QUESTURA E LE FORZE DELL’ORDINE come cercato di far passare da alcuni messaggi e testate giornalistiche fuorvianti, le nuove linee di curva sono il frutto del lavoro congiunto di tutti i gruppi appartenenti alla Nord senza condizionamenti !! Andiamo quindi per gradi…”.

“La tempesta mediatica e giudiziaria che si è abbattuta sulla Nord, questa volta ha rischiato veramente di cancellare 55 anni di storia ultras nerazzurra. Il cuore della Nord però si sta dimostrando più forte di tutto e, grazie all’impegno di tutti coloro che han mostrato di credere nel valore che rappresenta il fulcro del tifo nerazzurro, ne stiamo uscendo ancora una volta più forti e consapevoli degli errori commessi”.

“È giusto riconoscere come la deriva che ci ha travolto sia stata anche conseguenza della nostra leggerezza nel monitorare la gestione organizzativa ed economia della curva. Per comprendere al meglio la ragione del punto a cui alcuni impegnati frequentatori e rappresentanti della curva siano arrivati, bisogna partire proprio dalla gestione economica della Nord”.

“I proventi della Nord son sempre stati suddivisi sui vari gruppi della curva che attraverso la distribuzione di gadget e adesivi si autofinanziavano per aiutare i propri frequentatori ad abbattere un minimo i costi di trasferta, contribuire alle spese comuni per la realizzazione di coreografie e partecipare ai costi per gli strumenti del tifo come tamburi megafoni e bandiere”.

“I biglietti che venivano richiesti attraverso i normali canali di distribuzione dell’Inter, venivano regolarmente pagati e l’unico vantaggio offerto dalla società per esigenze di ordine pubblico e organizzativo, era quello di avere un canale prioritario per l’acquisto dei tagliandi nell’interesse comune di permettere ai tifosi più assidui di esser presenti sempre e ovunque a guidare il sostegno alla squadra”.

“In virtù di questo ‘servizio’ offerto da chi gestiva questo spaccato organizzativo consentito dal canale prioritario concordato con la società, al prezzo di costo dei tagliandi i gruppi avevano facoltà di richiedere un sovrapprezzo che veniva accantonato dalla curva per coprire ulteriori eventuali spese comuni straordinarie come quelle per la tutela legale dei frequentatori, magazzini per i materiali di curva, mezzi di trasporto per le coreo, ecc”.

“Questa struttura organizzativa ed economica di curva ricalcava quanto accade più o meno in tutte le curve ma qual è la differenza e come si è arrivati all’escalation economica che ha risvegliato gli evidenti appetiti speculativi di qualcuno? La nostra realtà è cambiata dal momento in cui tutta la gestione di biglietti, materiale e contributi alla curva è stata concentrata su poche persone che dirigevano e controllavano tutti i conti”.

“Questo nuovo sistema gestionale, iniziato dopo il periodo pandemico, ha permesso a poche persone di gestire progressivamente volumi di denaro sempre maggiori grazie anche all‘unificazione della curva dietro un unico striscione che identificasse tutto il movimento ultras nerazzurro. Questi passaggi di ‘accentramento dei poteri’ sono sfuggiti anche ai frequentatori più assidui che, in totale buona fede e sebbene non potessero più avere accesso ai conti, beneficiavano dei servizi che venivano comunque garantiti da chi gestiva l’economia di curva come soprattutto la priorità nell’ottenere i biglietti di trasferta e la copertura dei costi per le coreografie. Il fatto che tutto funzionasse al meglio, i risultati positivi della squadra e la qualità organizzativa di chi gestiva la Nord, ha illuso tutti che si fosse raggiunto il perfetto equilibrio di curva senza rendersi conto di ciò a cui si contribuisse”.

“Chi gestiva la Nord, col consenso dei frequentatori ignari, ha acquisito totale libertà nella produzione di materiale, reperimento contributi, sponsorizzazioni e facoltà nella scelta della quota di sovrapprezzo per la ridistribuzione dei biglietti. Tutte queste attività speculative non hanno mai sfiorato neppure i frequentatori più vicini al direttivo che intanto, grazie alle innegabili capacità nel valorizzare il ‘brand’ Curva Nord, ha potuto far lievitare esponenzialmente i ricavi. Dei presunti profitti derivati da altre attività poi nessuno era a conoscenza e tutti siamo stupiti da quanto abbiamo appreso come tutti dalle ricostruzioni mediatiche”.

“Adesso, forti della pesante lezione subita e degli errori commessi, la Nord si è riorganizzata azzerando l’economia di curva e ritornando alla ripartizione in gruppi che coordinano il tifo rispettando la propria geografia di curva e ripartendosi negli abituali settori storicamente occupati nel Secondo Anello Verde”.

“La gestione del tifo sarà condivisa da un direttivo composta da un rappresentante per gruppo e non vi sarà più alcun ‘servizio biglietteria’ quindi i biglietti, soprattutto per le trasferte, dovranno esser acquistati individualmente dai frequentatori”.

“La questione trasferte sarà il principale problema, la Nord fornirà comunque i mezzi di trasporto ma il numero e la disponibilità dovrà necessariamente passare dal conteggio di quanti frequentatori abbiano reperito il biglietto con tutte le difficoltà che ne deriveranno. Con questo nuovo assetto e la ripartizione dei ruoli in totale trasparenza, siamo certi che la Nord non offrirà mai più il fianco a speculazioni ed opportunismi e si tornerà ad una struttura fondata sul merito e non sul profitto”.
“E gli striscioni?!? Per quello che riguarda gli striscioni in trasferta la Nord sarà rappresentata dal drappo SECONDO ANELLO VERDE. Per gli incontri casalinghi dato il divieto disposto dalla questura degli striscioni OLD FANS, BOYS, VIKING e BRIGATA a cui son ricondotti alcuni indagati, tutti i gruppi hanno deciso, come anticipato approssimativamente da qualcuno, di continuare ad aggregarsi dietro uno striscione comune di cui sarà richiesta regolare autorizzazione già per l‘incontro del 28 ottobre (contro la Juventus si giocherà sabato 27, ndr) e che suonerà come un richiamo alla nostra identità e tradizione DAL 1969… UNITI, FIERI E MAI DOMI”.

“Dato che è trapelata anche questa indiscrezione, anticipiamo che nel caso in cui, a partire dalla prossima stagione e a fronte dei nuovi referenti che hanno sostituito le persone coinvolte a livello giudiziario, gli striscioni vietati dovessero essere consentititi, si è deciso di ridare alla curva la storica fisionomia estetica con gli striscioni di tutti i gruppi di nuovo al loro posto”.
“Con l’occasione rendiamo anche noto che tutta la comunicazione della Nord sarà ristretta alla pagina Facebook L’URLO DELLA NORD e del nuovo profilo Instagram secondoanelloverde_1969. Chiediamo a tutti di continuare ad accordarci la propria fiducia ed adoperarsi a vigilare affinché certi errori non si ripetano. AVANTI CURVA NORD, SEMPRE PIÙ UNITI, FIERI E MAI DOMI !!!”.

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Juventus: Koopmeiners, Danilo e Douglas Luiz lavorano separatamente, ma c’è fiducia

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Ottimismo in casa Juventus: Koopmeiners, Danilo e Douglas Luiz vicini al rientro per la sfida Juve-Fiorentina.

Aggiornamenti dagli allenamenti della Juventus

La Juventus si prepara per l’importante scontro contro la Fiorentina, e le buone notizie arrivano dal campo di allenamento. Teun Koopmeiners, Danilo e Douglas Luiz, che fino ad ora hanno seguito un programma di recupero personalizzato, sono sempre più vicini al ritorno in campo. L’ottimismo cresce tra i tifosi bianconeri, che sperano di vedere i loro beniamini pronti per la sfida cruciale.

Situazione di Rouhi e Weah

Se da un lato si respira fiducia per il recupero di alcuni giocatori chiave, dall’altro ci sono ancora delle incognite. Rouhi e Weah, infatti, continuano con il loro programma di lavoro personalizzato e non sono ancora pronti per rientrare a pieno regime. Il loro recupero sarà monitorato con attenzione nei prossimi giorni per valutare i tempi di un eventuale rientro.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Romeo Agresti

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Empoli, l’obiettivo è blindare Ismajli e investire su una punta

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L’Empoli deve guardare anche al calciomercato e rinforzare la rosa per ottenere una salvezza tranquilla. Il pressing su Ismajli e l’infortunio di Pellegri.

La squadra toscana allenata da Roberto D’Aversa sta facendo una stagione nettamente al di sopra delle aspettative. In chiave salvezza però non bisogna mai esultare troppo presto e l’Empoli lo sa bene: per questo, vuole investire sul mercato per cercare di migliorare le carenze della rosa, ma soprattutto vorrebbe cercare di mantenere saldi i pilastri della squadra ed i giocatori che stanno facendo bene.

Empoli, tentativo di blindare Ismajli

Uno dei nomi più chiacchierati in chiave mercato in casa Empoli è sicuramente quello del capitano Ismajli. Il difensore albanese ha il contratto in scadenza a giugno 2025 e sono tante le squadre in Italia che stanno seguendo le sue orme. Si è parlato addirittura di un interessamento da parte di Napoli e Juventus, per il centrale classe 1996 protagonista fino a questo momento di una stagione strepitosa.

L’obiettivo della dirigenza è quello di trattare per il rinnovo del contratto, al fine di trattenerlo o quanto meno avere un introito maggiore in caso di cessione.

Una punta per sostituire Pellegri

Continua ad essere sfortunata e tormentata dagli infortuni la carriera di Pietro Pellegri, il quale stava attraversando un ottimo momento di forma. In casa Empoli, Colombo non sta offrendo le garanzie che ci si potevano aspettare ad inizio stagione, dunque, l’idea sarebbe quella di investire qualche soldo per cercare una nuova prima punta.

Il tutto però, dipende anche dalla cessione di Ismajli: infatti, se il centrale dovesse partire, la spesa principale da sostenere per la società sarebbe quella per un difensore all’altezza in grado di sostituire l’attuale capitano.

Empoli

Lorenzo Colombo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Milan: Fofana mantiene la promessa

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Milan, Fofana

Un Focus sul  momento d’oro di Fofana rappresentato attraverso i numeri prima e durante il suo periodo al Milan. Di seguito anche parole e dichiariazioni

Quando Fofana è arrivato al Milan si era presentato ai microfoni dicendo di poter diventare il giocatore più forte della sua storia. Nonostante  questo desiderio di Fofana sembra oltre che strampalato anche una velleità, esistono  certi numeri che lo renderebbero possibile.

Fofana prima del Milan

Oltre alla celebre frase, il Fofana che  arriva a Milano è un giocatore estremamente completo. Nell’ultima stagione prima che arrivasse al Milan, con la maglia del Monaco era stato selezionato al 26° posto della classifica Wallabies tra migliori 30 centrocampisti d’Europa.

A maggior ragione per rendere maggiore idea del motivo per cui Fofana fu acquistato da Furlani in estate ci sono questi dati. Infatti in Ligue 1 l’anno scorso è stato uno dei migliori passatori in assoluto del campionato, accumulando numeri da capogiro in tutte le statistiche a riguardo: era il secondo per passaggi progressivi, ovvero quei passaggi che se completati  spostano la palla verso la rete avversaria di almeno 9 metri. Quarto per filtranti e per passaggi nell’ultimo terzo di campo.

Oltre ai numeri è giusto ricordare anche le percentuali che rendono ancora di più la percezione del Fofana regista più che semplice mediano fisico e strappa palloni. Fino ad ora  ha totalizzato numeri superiori al 89,0 percentile in tutte le seguenti statistiche: conduzione progressiva (89,1), passaggi in avanti (96,0), passaggi chiave (92,4). Oltre che essere primo giocatore nel Monaco per dribbling ( Fofana è a 2,13, nessuno degli altri centrocampisti del Milan arrivava nella scorsa stagione a a 1,8)  passaggi,  occasioni create,  contrasti e più duelli.

L’impatto al Milan fino ad ora

Le risposte riguardo ai compiti assegnati da Fonseca a Fofana sono state spesso banali e lontano dall’essere chiare. Forse il motivo è da ricercarsi nell’estreme ecletticità di un giocatore che come pochi è capace realmente a fare qualsiasi cosa su un campo da calcio.

“Sostanzialmente mi chiede di essere aggressivo, di dare aggressività, per conquistare la palla e far giocare i miei compagni”

Queste le dichiarazione del centrocampista francese in merito alla domanda relativa alla specifiche richieste da parte del suo allenatore. Che seppur esigue nascondono in semplici parole la totalità dell’impiego che svolge il giocatore nello sviluppo della manovra rossonera, sia in attacco che in difesa.

Il passaggio vincente in Verona-Milan che ha premiato l’inserimento del compagno di reparto Reijnders, ha aiutato Fofana ha realizzare  il quinto assist fino ad ora in campionato (attualmente anche miglior assistman con Pulisic nel Milan).

Oltre allo splendido passaggio, quei 5 assist se rapportati alle otto partite che Fofana ha impiegato per metterli a segno ci aiutano a capire ancora una volta che stagione sta mettendo assieme Yossouf Fofana.

Milan

Paulo Fonseca (foto KEYPRESS)

Gli assist di Fofana

Ci sono tre assist che possono essere considerati come i tre regali che Yossouf ha fatto ai suoi compagni e ai suoi tifosi  per questo natale:

A partire dalla caramella per Leao in Milan – Cagliari, dove Fofana con disegna con il sinistro una palla con il radar che raggiunge Leao 25 metri più in là. l’asse Francia-Portogallo si ripete in occasione del turno di Champions contro il Bratislava, dove lo stesso Fofana lancia il solito Leao per 10 metri mettendolo davanti alla porta da solo contro il portiere. Ancora una volta su palcoscenico Europeo anche se  sta volta in casa contro la Stella Rossa, Fofana scavalca la difesa serba grazie ad un  lancio di trenta metri diretto a  Leao,  a cui viene affidato ancora una volta il compito di spingere la palla in rete (unico assist in cui ha alzato il pallone).

Il momento di Fofana purtroppo non rispecchia sicuramente l’andamento della sua squadra. Tuttavia,  quando puoi contare su un giocatore del genere ritrovare la strada giusta può essere sicuramente più facile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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