Ligue 1
Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla settima giornata di Ligue 1
Bentornati alla seconda edizione della prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.
Marsiglia, Carboni delude e De Zerbi stecca ancora
Il Marsiglia di De Zerbi si ferma ancora. Terza espulsione nelle ultime quattro giornate per l’OM, che rimane in dieci alla mezz’ora del primo tempo. Quattro minuti prima era rimasto in dieci anche l’Angers, per giallo di Lilian Rao-Lisoa poi convertito (con più di qualche dubbio) in rosso dal VAR. A lasciare in dieci la squadra di casa è stato Maupay, che ha ricevuto un secondo giallo (in tre minuti) figlio dell’eccessiva espulsione precedente.
Primo tempo denso di tensione e polemiche. Cinque cartellini, compreso uno a Valentin Carboni. Il talento di proprietà dell’Inter era alla sua prima presenza da titolare in Ligue 1, durato però appena 45 minuti. Il tecnico italiano lo ha poi difeso nella conferenza stampa post-partita, ma la sua prestazione è stata nuovamente deludente ed ha contribuito ad alimentare i dubbi che la stampa francese ha iniziato nutrire nei suoi confronti.
La partenza di Carboni dal primo minuto fa parte della “mini-rivoluzione” voluta da De Zerbi dopo la sconfitta di Strasburgo. Gli altri due esclusi eccellenti (Carboni ha giocato al posto di Harit) sono stati Wahi (come detto il suo sostituto si è fatto espellere in meno di mezz’ora) e Brassier. Proprio Jonathan Rowe, subentrato a inizio secondo tempo proprio al posto dell’ex-Monza, segna il gol del vantaggio a inizio secondo tempo.
Farid El Melali pareggia tre minuti dopo, con uno splendido calcio di punizione che s’insacca nell’angolino alla sinistra di Rulli, e al Marsiglia viene anche annullato un gol a Murillo. Le cervellotiche scelte di formazione e il rendimento della squadra, unito all’aver pareggiato in casa contro l’ultima in classifica, contribuiscono ad alimentare il clima di diffidenza che è montato attorno all’allenatore bresciano sin dal suo insediamento.
Le partite del Sabato di Ligue 1
Il St.Etienne vince 3-1 lo scontro salvezza con l’Auxerre, trascinato da uno strepitoso Davitashvili. Fa tutto il georgiano classe 2001, prima con due giocate delle sue. Parte largo a sinistra per poi rientrare sul piede preferito e mandare in estasi il Geoffroy-Guichard con il suo destro vellutato, nel primo tempo (15′) e nel secondo. (54′)
Doppietta inframezzata dalla rete (da attaccante vero) di Bair, che anticipa il suo diretto marcatore e poi converte in rete un cross teso dalla destra di Sinayoko. La chiude sempre Davitashvili nel finale di partita, ma questa volta con un inserimento centrale e poi con un pallonetto delizioso d’esterno a scavalcare Léon.
Vince anche il Lille, in casa contro il Tolosa. Ospiti in vantaggio al 39esimo del primo tempo, grazie ad una grandissima azione sulla sinistra di Ghobo. Esterno a centro area del numero dieci per l’accorrente King, il cui tentativo a colpo sicuro viene ribattuto ma sulla respinta arriva Aboukhlal: che segna la rete del vantaggio.
I padroni di casa, però, la ribaltano nella ripresa. Uno-due splendido fra Sahraoui e Gomes, con quest’ultimo che riceve un lob delizioso dal compagno e poi deposita in rete con un tocco sporco. Al 72esimo la difesa dei Les Violets si fa trovare incredibilmente scoperta e il Lille trova la rete del vantaggio con l’ex-Atalanta Bakker, che raccoglie una verticalizzazione del neo-entrato Bouaddi (splendido gioco di gambe) e la ribalta in pallonetto.
Colpo esterno del Monaco, che vince in casa del Rennes e si prende la testa della Ligue 1 in attesa della trasferta del PSG sul campo del Nizza. Al sesto minuto anticipo di testa di Kehrer, su un corner da destra battuto ottimamente da Ben Seghir. I bretoni la pareggiano quasi subito con una magia di Blas, ma la squadra di Hutter trova la rete che vale il bottino pieno al 22esimo: con una splendida giocata e pallonetto di Balogun.
Le (altre) partite della Domenica di Ligue 1
Vince ancora il Lione, che domina il Nantes in casa e ridimensiona la sua “favola”. Sono lontani i tempi della coppia dei sogni, formata da Kolo Muani e Blas, e il ritorno sulla terra dei canarini lo firmano Tagliafico (anticipo da centravanti vero, lui che di mestiere fa il terzino, su cross teso di Benrahma) nel primo tempo e un nel secondo. Cross di Tolisso dalla destra, Pallois devia nella sua porta nel tentativo di anticipare Caleta-Car.
Gol e spettacolo fra Strasburgo e Lens. C’era da aspettarselo, considerando che sono le squadre che sin qui (assieme al Reims) hanno espresso il miglior calcio della Ligue 1. Sang Et Or avanti con l’ex-Fiorentina e Spezia N’Zola, che trasforma in rete (con un pallonetto ravvicinato) il suggerimento profondo di Thomasson.
La risposta degli alsaziani è affidata al colpo di testa, sugli sviluppi di corner, di Sylla, ma gli ospiti trovano il vantaggio nuovamente nel finale di primo tempo grazie a Diouf. Il calcio di rigore di Diarra nel secondo tempo vale un punto tutto sommato meritato alla squadra di Rosenior, ma Still può dirsi soddisfatto. I suoi vanno alla sosta da sesti in classifica (a tre punti dalla zona Champions) e ancora imbattuti in Ligue 1. Soltanto una sconfitta in nove partite, nel preliminare di ritorno di Conference contro il Panathinaikos, e dopo la sosta torna Danso.
Match dagli altissimi contenuti tecnici anche quello fra Reims e Montpellier, con Les Rouges Et Blanc che si confermano la squadra più in forma della Ligue 1. Una sola sconfitta (alla prima con il Lille) e quarto posto in classifica. Stessi punti del Marsiglia, tre in meno del PSG e cinque in meno del Monaco capolista. Quattro reti rifilate agli ospiti: tristemente penultimi. Se il campionato finisse oggi, sarebbero ai preliminari di Champions.
Continua la strana stagione del Brest. Esondante alla sua prima in Champions, balbettante in Ligue 1. Roy sceglie ancora una volta una coppia di mezze ali (Camara e Doumbia sarebbero dei trequartisti) estremamente offensiva, ma la sua squadra cede il possesso agli avversari (quasi mai successo lo scorso anno) e va di rimessa.
Mattatore del pomeriggio del Francis-Le Blé Mama Baldé, che prima serve l’assist (12′) per la spaccata di Ajorque: che vale il vantaggio per i padroni di casa. Poi, sempre lo stesso attaccante in prestito dal Lione, scappa via alla guardia di Kinkoué: che non può far altro che espellerlo per un brutto fallo da dietro. Poco dopo restano in 10 anche i bretoni, per il doppio giallo di Haidara, ma la chiudono comunque nel recupero con Salah.
Haise la incarta ancora al PSG: finisce 1-1 in Riviera
Franck Haise è l’allenatore che ha portato il Lens (dopo averlo preso in Ligue 2) a giocarsela alla pari con il PSG di Messi-Mbappé-Neymar, perdendo la Ligue 1 2021-2022 per un singolo punto. Quell’anno il Lens giocò un calcio estremamente all’altezza dei parigini, non solo per la classifica ma anche per gli scontri diretti.
I giallorossi furono i primi ad infliggere una sconfitta ai parigini, nel 3-1 del Bollaert-Delelis, e poi perse (con lo stesso punteggio) il ritorno. Una partita viziata da un’espulsione di Abdul Samed nel primo tempo, che di fatto agevolò la vita a un PSG che sin lì stava venendo schiacciato dalla qualità della proposta offensiva del Lens.
Espulsione che, per usare un vasto eufemismo, si potrebbe definire “controversa”. Morale della favola: Haise sa come “incartare” la partita al PSG. Lo ha dimostrato spesso in passato e la gara dell’Allianz Riviera (1-1) non fa eccezione. I parigini giocano forse la loro peggior partita stagionale dal punto di vista tecnico, sbagliando tanto tecnicamente (come ammesso dallo stesso Luis Enrique nella conferenza stampa post-partita) ed evidenziando una difficoltà nella costruzione del gioco che sin lì non si era mai vista nella squadra del catalano.
Il Nizza aspetta il PSG con un blocco basso, estremamente compatto sotto la linea del pallone, e pronto a colpire in contropiede grazie al tridente, appositamente “leggero“, scelto da Haise. L’ex-Atalanta e Sassuolo Boga, Cho ma soprattutto Guessand metteno ripetutamente in crisi la retroguardia dei campioni in carica.
Nonostante ciò, i padroni di casa la sbloccando con una conclusione di Abdi. La deviazione di Nuno Mendes spiazza totalmente un incolpevole Donnarumma, che poco prima aveva compiuto una grandissima parata su Cho. Il terzino portoghese si fa però perdonare, segnando il gol del pareggio con un tiro da fuori area di destro (e lui con il destro credo non scenda neppure dal letto) leggermente deviato da Bombito. Finisce quindi in parità e il PSG, sebbene ancora imbattuto, mostra delle crepe già ipotizzabili alla vigilia del torneo: la Ligue 1 è aperta.
Ligue 1
Nizza-Rennes, probabili formazioni e dove vederla
Nizza-Rennes è il match che introduce il ritorno della Ligue 1, dopo la pausa natalizia e quella per la Coupe de France.
La Ligue 1 riapre i battenti e lo fa con un match che, soltanto lo scorso anno, sarebbe stato considerato un big match. Nizza e Rennes sono fra le più grandi delusioni di questo avvio di stagione, ma se la squadra di Haise (barcamenandosi fra la sua infinità serie di infortuni) sta comunque disputando un buon campionato (visto il sesto posto in classifica, in ex-aequo con il Lens settimo) quella di Sampaoli è vicina alla zona retrocessione.
Qui Nizza
La lunga sosta non sembrerebbe aver aiutato l’infermeria dei Rouge et Noir, ancora stracolma. Fra squalificati (Clauss e il giovane Nandjou, che si è fatto espellere in Coupe de France contro il Corte) e infortunati sono 12 i giocatori di cui dovrà a fare meno di Haise: quasi nessuno di loro ha qualche chance di recuperare.
Probabile quindi che si vada in campo con una formazione molto simile a quella a cui sono serviti i rigori per avere ragione di una squadra di sesta serie. Con l’eccezione del portiere di coppa Dupé, che sarà certamente rilevato dal titolare Bulka. Bombito e Bard sicuri di giocare in difesa, con il posto dello squalificato Nandjou che dovrebbe essere preso da uno dei due giovani Monteiro e Doumbouya: con il secondo favorito.
Sulle fasce pronti Clauss (a destra) e Sofiane Diop (a sinistra), mentre a centrocampo attesa la conferma della coppia composta da Ndombélé e dal giovane Issiaga Camara. Contro il Corte mancava anche Louchet e Boudaoui, ma non filtrano informazioni su una loro potenziale indisponibilità anche in Ligue 1.
Dovesse recuperare il secondo sarebbe titolare, mentre il primo potrebbe partire dalla panchina per essere una preziosa risorsa a gara in corso grazie alla sua duttilità. Davanti Bouanani dovrebbe giocare alle spalle di Guessand e Laborde, che in questo momento è avanti nelle gerarchie rispetto all’ex-Dortmund Moukoko.
Qui Rennes
La querelle Samba non ha ancora conosciuto il proprio epilogo, con i Sang et Or che spingono per tenere il loro capitano e al momento ci stanno riuscendo. La soluzione è in continuo divenire anche mentre scrivo, ma in ogni caso, anche qualora le cose dovessero risolversi, difficilmente l’estremo difensore francese sarebbe titolare già contro il Nizza. In porta ci sarà quindi capitan Mandanda, che sostituirà il portiere di coppa Gallon.
In difesa sicuri del posto Faye e l’ex-Napoli Ostigaard, mentre l’ex-Atalanta Hateboer è in vantaggio su Wooh per completare il terzetto difensivo. Seidu, invece, si è lesionato il legamento del ginocchio crociato e la sua stagione è già finita. In Coupe de France ha giocato (e bene) l’ex-Birmingham Jordan James, che ha anche segnato. Da capire se manterrà il suo posto vicino a Matusiwa: scalpitano Kamara e Santamaria.
Sulle fasce pochi dubbi sulla presenza dal primo minuto della coppia di esterni titolari, composta da Truffert (a sinistra) e di Assignon (a destra). Alle spalle dell’unica punta, che sarà Kalimuendo, sono favoriti Blas e Gronbaek. Insegue Gouiri e prova il sorpasso, mentre è più dietro nelle gerarchie l’ex-Al Ittihad Jota.
Nizza-Rennes, probabili formazioni
Nizza (3-4-1-2): Bulka; Bard, Bombito, Doumbouya; Diop, Ndombélé, Camara, Clauss; Bouanani; Laborde, Guessand.
Rennes (3-4-2-1): Mandanda; Faye, Ostigaard, Hateboer; Truffet, Matusiwa, James, Assignon; Gronbaek, Blas; Kalimuendo.
Nizza-Rennes, dove vederla
Nizza-Rennes, in diretta dalle 21:00 di Venerdì 3 Gennaio dall’Allianz Riviera di Nizza, non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
Ligue 1
Ligue 1, la TOP 11 del 2024
Il 2024 si è concluso e mancano pochi giorni al ritorno della Ligue 1, ma quali sono stati i migliori giocatori dell’ultimo anno solare?
La Ligue 1 è un campionato emozionante, che ogni anno regala una quantità industriale di talenti al mondo del calcio e che, negli ultimi anni, sta riacquistando competitività grazie alla crescita delle proprie squadre.
Ligue 1, la TOP 11 del 2024
- Portiere: Lucas Chevalier.
Il 2024 è stato l’anno di Lucas Chevalier. In tal senso, la Francia è infortunata. Al ritiro del suo capitano Hugo Lloris aveva già pronto Mike Maignan, e ora ha già caldo il suo successore. Crescita esaltante per il 2001 transalpino, che nell’ultimo anno solare si è confermato come uno dei migliori portieri della Ligue 1 ed ora punta a diventare uno dei migliori in assoluto. Disastro Donnarumma, che ha incassato l’arrivo di Safonov e la mancata fiducia della dirigenza. Menzioni onorevoli per Bulka del Nizza e Samba del Lens.
- Centrali: Dante, Marquinhos e Bafodé Diakité
Passano gli anni, ma Marquinhos rimane il salvagente del PSG. La sua esperienza; la sua leardship; la sua capacità di guidare il reparto e la sua qualità nei piedi sono tutte caratteristiche indispensabili per il gioco di Luis Enrique. Al suo fianco c’è chi ha fatto bene a tratti (Lucas Beraldo e Lucas Hernandez) e chi lo ha fatto sempre (Pacho) ma che al contempo è in Ligue 1 da troppo poco. Lui, invece, c’è sempre.
A proposito di esperienza e leadership imperiture, a 41 anni Dante gioca ancora come un ragazzino. Ogni anno sembra essere sempre quello del pensionamento, eppure lui resta algido come una statua di sale. Campionato strepitoso la scorsa stagione, mentre quest’anno è stato leggermente frenato dagli infortuni (e questo potrebbe essere sintomatico di un traguardo raggiunto) ma quando c’è stato è sempre stato estremamente affidabile.
Quella di Leny Yoro sembrava una perdita capitale, eppure Bafodé Diakité ha avuto una crescita a tratti inaspettata ma al tempo stesso esponenziale. Dopo aver venduto per oltre 60 milioni l’enfant prodige del centro di formazione al Manchester United, la dirigenza del Lille ha deciso di non investire sul mercato per acquistare un sostituto e il classe 2001 gli ha dato ragione: le big d’Europa si sono già segnate il suo nome.
- Esterni: Luis Henrique, Hakimi
Luis Henrique è una delle poche note liete dell’anno del Marsiglia. Ci sarebbe anche Balerdi, ma dopo una parte conclusiva rivelatrice della scorsa stagione è inciampato (come tutti i suoi compagni di reparto) nella disastrosa tenuta difensiva della squadra di De Zerbi. Il brasiliano, invece, era arrivato al Velodrome come un incostante funambolo d’attacco. Talentuoso, certamente, ma sembrava tutto fumo e niente arrosto.
Invece, prima Gasset e poi lo stesso De Zerbi, lo hanno riciclato come quinto di centrocampo. Un ruolo in cui può abbinare quantità e qualità, mostrandosi all’orbe calcistico come il prototipo perfetto del giocatore di fantasia adattato in una zona “tattica” del campo. Menzione d’onore per Nuno Mendes, che ha fatto un girone d’andata straordinario ma l’anno scorso era una riserva: troppo poco per essere inserito in questa top.
Chi invece non può essere escluso è Hakimi, che è diventato uno dei pochi punti fermi della squadra di Luis Henrique in questo primo anno e mezzo di egida del catalano sotto la Torre Eiffel. Dentro il campo o da cursore puro, a prendersi tutta la fascia in ampiezza. Una gamba con pochi eguali in Europa e una qualità nei piedi che lo rende perfetto come regista disossato: un giocatore che l’ex-Barcellona vuole sempre avere in difesa.
- Centrocampisti: Vitinha, Zakaria
Il centrocampo del PSG ha cambiato pelle molto spesso in questo anno e mezzo. Ugarte aveva iniziato come inamovibile ma poi è finito fuori dalle rotazioni, fino alla cessione di questa estate. L’ex-Napoli Fabian Ruiz ha disputato la parte secondaria della scorsa stagione da metodista d’eccellenza, ma nella parte conclusiva del 2024 ha perso posizioni nelle gerarchie. Joao Neves ha avuto un impatto pazzesco, ma è appena arrivato.
Se si vuole premiare la continuità, allora la menzione va inevitabilmente a Zaire-Emery e Vitinha. Ho scelto di premiare quest’ultimo per la rivincita personale che si è preso. La sliding door della sua carriera è la sconfitta sul campo del Monaco nel Febbraio del 2023, quando c’era ancora Galtier in panchina e lo spogliatoio era una polveriera: Neymar accusò il portoghese di “non essere abbastanza bravo per giocare nel PSG“.
Sapete tutti com’è andata a finire. Neymar è finito a (non) giocare con i cammelli, in un campionato che non esiste e che nessuno guarda, mentre Vitinha è diventato un perno inamovibile del centrocampo parigino. E a proposito di Monaco, impossibile non menzionare Zakaria. Hutter si è visto smontare la cerniera che aveva fatto le fortune della squadra monegasca nella scorsa stagione, ma il tecnico austriaco non ha battuto ciglio.
Con Camara volato in Arabia e Fofana ceduto al Milan, lo svizzero è passato dall’essere una riserva di lusso ad essere un titolare inamovibile. L’ex-Juventus non ha minimamente patito il salto, tornando il giocatore che aveva spinto i bianconeri ad acquistarlo dal Borussia Monchengladbach. E’ forse l’unica insostituibile nella squadra del Principato. Hutter può fare a meno di tutti, ma non di lui. Menzione d’onore per Matic. Quando è arrivato il Lione rischiava la retrocessione, poi ha finito sesto e ora si sta giocando la Champions League.
- Attaccanti: Barcola, David e Akliouche
In Barcola si intravedeva un talento fuori dal comune sin dai suoi inizi nel settore giovanile del Lione, ma nessuno (dopo un anno e mezzo di Ligue 1) si aspettava che potesse essere sin da subito un giocatore pronto per fare la differenza nel PSG. Il ragazzo ha bruciato tutte le tappe con una velocità disarmante e la sua crescita è stata sorprendente. Anche dal punto di vista tattico, visto che Luis Enrique gli chiede di coprire tutta la fascia quando il PSG attacca con una sorta di 3-5-2. Da questo punti di vista, grandi meriti al tecnico catalano.
Akliouche è la gemma più luminosa della tradizione recente di un centro di formazione che storicamente sforna giocatori come pochi altri vivai al mondo. Considerato “il nuovo Mbappé” in patria e i francesi ne hanno ben donde. Il sinistro del classe 2002 è arte contemporanea, una rarità anche sui lidi calcistici più prestigiosi.
Passano gli anni e attorno a lui tutto cambia. Compagni; allenatore; dirigenza e persino la proprietà. A Lille solo una cosa, da cinque anni, non cambia mai, ovvero che David faccia (tanti) gol. Capocannoniere anche quest’anno (11 reti, una in più di Barcola e Greenwood) e la sensazione è che sia finalmente pronto per il definitivo salto di qualità, sebbene i mastini non demordano e stiano provando a rinnovargli il contratto.
- Allenatore: Pierre Sage
Il 2023 del Lione stava per chiudersi con la sensazione di dover vivere una stagione da incubo, perennemente aggrappati alla linea di galleggiamento per evitare una retrocessione che sarebbe stata una delle più drammatiche della storia del calcio. Poi, il 30 Novembre di quell’anno, John Textor decise di rimangiarsi la scelta incomprensibile di puntare su Fabio Grosso e promosse Pierre Sage alla guida della prima squadra.
Sembrava una scelta temporanea. Buona solo per non dover mettere a libro paga un terzo allenatore in un periodo così complicato dal punto di vista economico, salvando capra e cavoli con un uomo che conosceva a menadito l’ambiente. E invece l’ex-responsabile del centro di formazione ha stupito tutti, registrando la media punti più alti della storia del club e raggiungendo una qualificazione europea che sembrava impossibile.
Il Lione concluderà la stagione 2023-2024 al sesto posto, perdendo anche di misura la finale di Coupe de France contro il PSG. Attualmente Les Gones sono quinti in classifica, a due punti dal quarto posto del Lille che vorrebbe dire preliminari di Champions, e, al netto di un mercato di Gennaio che potrebbe depauperarne il potenziale tecnico a causa degli innumerevoli problemi finanziari, sembrano pronti per tornare grandi.
- Ligue 1, la TOP 11 del 2024: (3-4-2-1) Chevalier; Dante, Marquinhos, B.Diakité; Luis Henrique, Vitinha, Zakaria, Hakimi; Barcola, David, Akliouche. Allenatore: Pierre Sage.
Ligue 1
Lille, David: “La mia miglior stagione? Potrebbe essere. In Champions League tutti ti guardano”
L’attaccante del Lille Jonathan David è stato premiato come migliore giocatore del mese di novembre. In un intervista a Tèlèfoot, parla del suo futuro.
L’attaccante del Lille Jonathan David è stato premiato dall’UNFP come miglior giocatore del mese di novembre. In un intervista a Tèlèfoot su TF1, ha parlato della sua attuale stagione e del suo futuro, vecchio pallino in Italia di Juventus e Inter.
Lille, David ” Quando sono arrivato qui, non pensavo di raggiungere i 100 gol “
Il 2024 per Jonathan David si è chiuso nel migliore dei modi. E’ stato premiato come migliore giocatore del mese di novembre della Ligue 1. In un intervista rilasciata a Tèlèfoot, noto programma di TF1, David ha parlato della sua stagione con il Lille e del suo futuro.
David ha un obiettivo molto ambizioso, quello della Champions League:
“Ho sempre voluto vincerne uno. Che sia adesso, mi fa molto piacere. Non so perché non l’ho mai ricevuto prima. Non sono io a votare. Tutto quello che posso fare è dare il massimo in campo. Quando ho visto i nomi dei miei concorrenti, non pensavo che l’avrei vinto. Pensavo avessero più possibilità di me, ma questo era solo il mio parere. E non conta…“.
Proprio in questa stagione, tra campionato e coppa, il canadese sta dando meglio di se, con 17 gol in 26 presenze. Ma segnando al Real Madrid, che David è entrato di diritto nei grandi campioni del palcoscenico europeo:
“La mia miglior stagione? Potrebbe essere. In Champions League tutti ti guardano. Ho parlato con persone che non mi conoscevano prima del mio gol contro il Real Madrid. È lì che ti rendi conto che la Champions League è davvero un livello superiore”.
Inoltre, David è in testa alla classifica cannonieri della Ligue 1 con 11 gol e spera di vincere il titolo di bomber del campionato francese:
“Essere il miglior marcatore di Ligue 1 è chiaramente un obiettivo. Quando sei in testa a metà stagione, vuoi rimanerci. Ma la stagione è ancora lunga. Ogni attaccante che gioca in un campionato ha questo obiettivo”.
Infine, una riflessione sulla sua carriera, con il traguardo dei 100 gol: ” Quando sono arrivato qui, non pensavo di raggiungere i 100 gol. È qualcosa di incredibile. Bisogna prendersi un momento per realizzare e apprezzare l’aver raggiunto questo traguardo” ha concluso.
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