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Inter: oltre a Maldini, occhi su un altro gioiello del Monza

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Inter, il direttore sportivo Piero Ausilio

Il ds dell’Inter Piero Ausilio si è recato a Monza per seguire le ultime partite della squadra brianzola. Oltre a Maldini, un altro giovane lo ha colpito.

Come abbiamo detto, l’Inter ha gli occhi puntati su Daniel Maldini per completare il reparto offensivo, inserendo un giocatore giovane e di grande qualità. Lo sguardo vigile di Piero Ausilio però, non si è limitato a visionare il talento figlio del grande Paolo, ma è caduto un pochino più verso la zona centrale del campo.

L’inter ha un pacchetto di centrocampisti di altissimo livello, ma Mkhitaryan ha ormai 35 anni e sembra aver intrapreso una leggera parabola discendente, mentre Barella e Zielinski stanno avendo qualche problemino fisico di troppo. Dunque un ulteriore uomo in mezzo al campo, garantirebbe ulteriori possibilità a Simone Inzaghi.

Il calciatore in questione è Warren Bondo, francese classe 2001 dotato di grande forza fisica abbinata ad una buona qualità palla al piede.

Cosa può dare Bondo all’Inter?

L’obiettivo principale del possibile doppio colpo dal Monza è quello di ringiovanire la rosa. Ormai sono tanti i giocatori presenti in squadra che hanno raggiunto il loro limite di maturazione e toccano un’età intorno hai 35 anni: Sommer (35), Acerbi (36), Darmian (34), Mkhitaryan (35), Arnautovic (35). Dunque, c’è bisogno di inserire ragazzi giovani nel progetto.

Le spese che l’Inter può permettersi sul mercato sono piuttosto limitate, per questo deve essere brava nella fase di scouting e nell’osservazione di giovani talenti. Bondo può rappresentare una valida idea per il centrocampo: un giocatore con quel dinamismo, abile nel recupero e nella pulizia dei palloni, serve alla rosa per far rifiatare l’armeno.

Il francese è un giovane di grande prospettiva, che in caso di trasferimento all’Inter, potrebbe dare una svolta alla sua carriera mettendosi in mostra e facendo il salto di qualità. Vedremo se Piero Ausilio valuterà nelle prossime settimane di affondare questa doppia operazione di mercato.

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Milan-Inter, unione d’intenti su San Siro: i dettagli

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san siro

Il derby tra Milan-Inter si gioca anche sulla questione San Siro. Sembra però esserci unione d’intenti tra i presidenti “concittadini” al Festival dello Sport.

Intervenuti al Festival dello Sport di Trento, i Presidenti delle due squadre hanno riacceso un piccolo derby tra Milan-Inter. Dove però sembra esserci un pensiero comune, dato dal fatto che costi e ricavi non sono all’altezza di quello che sarebbe un nuovo modello imprenditoriale: lo stadio di proprietà.

Milan-Inter: San Siro

Il primo ad intervenire sulla questione stadio è il presidente rossonero Scaroni, il quale vede l’attuale San Siro non più agli albori di un tempo:

Scala del calcio obsoleta: “Io sei anni fa ho detto che lo stadio di San Siro andava rifatto, che è vecchio e obsoleto. Volevo abbatterlo e costruirlo uno di fianco. Mi dicevano: ‘Ma tu sei pazzo, vuoi buttare giù la Scala del Calcio?’. E io rispondevo: ‘Ma quale Scala del Calcio, è un vecchio manufatto’. È stato buttato giù Wembley, ancora più iconico di San Siro.

Milan-Inter

Le ipotesi sul tavolo

“Ora l’ipotesi che stiamo esaminando con attenzione è quella originaria,” continua Scaroni: “ovvero costruire un nuovo stadio nella zona di San Siro: mantenere delle cose del vecchio stadio, ma dotare la città di un nuovo stadio. Ne ho parlato col Sindaco anche questa mattina. Poi c’è l’ipotesi di costruire un nuovo stadio a San Donato Milanese ed è una possibilità, abbiamo già investito 40 milioni di euro”.

 Marotta sulla questione San Siro e l’unione d’intenti con Scaroni: ” L’analisi di Scaroni è perfetta. Anche io sono un testimone di questa evoluzione calcistica e ho potuto vivere il modello del mecenatismo e ora quello dell’imprenditoria vera. La proprietà di oggi è un importante fondo d’investimento e questo è un tipo di proprietà diversa dai mecenati.”

Nuovo modello di calcio: “Oggi il calcio va in questo tipo di modello e menomale che ci sono. Sullo stadio dico che bisogna lavorare su questo asset: è importante per il raggiungimento dei risultati sportivi e poi deve rendere dal punto di vista degli incassi. Lo stadio moderno non deve essere una cattedrale nel deserto dove vai a vedere una partita ogni 15 giorni, ma deve essere un posto frequentato tutti i giorni. Lo scorso anno abbiamo incassato 80 milioni di euro in questa situazione, immaginate in uno stadio moderno.”

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Empoli, D’Aversa: “Sono qui per dimostrare quello che sono”

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Empoli

L’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Corriere Dello Sport sull’avvio di stagione del club toscano.

L’allenatore ex Lecce e Parma e attuale tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Corriere Dello Sport, relative all’inizio di stagione del club toscano.

Empoli, le parole di D’Aversa

D'Aversa

Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa rilasciate ai microfoni de Il Corriere Dello Sport:

PROPOSTA EMPOLI

“Vivo di rapporti umani e, dopo quanto accaduto, la chiamata dell’Empoli è stata coraggiosa per quello che era successo e per me immensamente gratificante. Non me la sono fatta sfuggire, nonostante avessi altre proposte: per dimostrare la persona che sono da trentacinque anni, nonché il tecnico che sul campo penso si sia sempre ben comportato in Serie A.

La cosa bella, inoltre, è che ho ricevuto tanti attestati di stima da allenatori e direttori sportivi, anche di qualcuno con cui non avevo rapporti e che mi hanno fatto ancora più piacere: li ringrazierò per sempre”.

EMPOLI CLUB UNICO

“Il presidente Corsi e la figlia Rebecca gestiscono il club da imprenditori ma come se fosse una famiglia. Qui sanno fare calcio, lo si percepisce da fuori com’è il mondo Empoli, ma solo al suo interno ci si rende conto del significato che si dà al settore giovanile per consentire ai ragazzi di arrivare in prima squadra e poi valorizzarli ancora di più. In questa maniera il club si autogestisce a livello economico con l’idea, in più, di dare spazio al maggior numero di calciatori italiani e di appartenenza Empoli.

Io raramente parlo di formazione con presidente o direttore sportivo, ma prima della partita di Coppa Italia mi sono sentito di dire le mie scelte in anticipo rispetto al solito comunicando loro chi volevo far giocare a Torino: l’espressione di Corsi è valsa più di mille parole”.

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Lazio, Tavares è una macchina per gli assist

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Nuno Tavares si sta rivelando la vera rivelazione del mercato della Lazio. Numeri pazzeschi per il difensore portoghese.

Arrivato dall’Arsenal per un milione con obbligo di riscatto a 5, Nuno Tavares si sta rivelando un investimento prezioso per la Lazio. Polivalente e incisivo, guida le statistiche difensive e offensive, confermando di essere una delle rivelazioni di questa stagione in Serie A.

Tavares

LA GRINTA DI NUNO TAVARES IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Tavares: un difensore completo

In un mercato dove i prezzi per giovani talenti schizzano alle stelle, il club biancoceleste ha messo a segno un vero affare. Il portoghese ha firmato un contratto fino al 2029, un chiaro segnale della fiducia e della progettualità riposta in lui per il futuro.

Tuttavia, Tavares non è solo un terzino tradizionale. La sua versatilità lo sta rendendo una pedina fondamentale per mister Baroni, che lo utilizza anche come supporto in fase di regia. I numeri parlano chiaro: a Torino, contro i granata, ha toccato 67 palloni, più di qualsiasi altro giocatore in campo, mentre contro l’Empoli ha registrato 55 tocchi. Non solo quantità, ma anche qualità: Tavares figura tra i difensori con più di 10 dribbling riusciti in campionato, ben 11 fino ad ora, a un passo dal record di 12.

Tavares

NUNO TAVARES NELLA FASE DI RISCALDAMENTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Eppure, il suo ottimo avvio di stagione non si ferma qui. Con le sue prestazioni, si è già inserito nella classifica dei giocatori più decisivi in termini di assist. Nessun altro laterale in Serie A ha sfornato più passaggi vincenti di lui: ben 5 assist in 7 giornate. In Europa, solo due fenomeni come Bukayo Saka dell’Arsenal (7 assist) e Vinicius Junior del Real Madrid (6 assist) lo precedono.

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