Serie A
Tacconi: “Juve-Napoli? Mi sono annoiato a morte”
Stefano Tacconi, portiere iconico degli anni ’80 e ’90, ha condiviso il suo punto di vista sul calcio attuale in una recente intervista al quotidiano La Repubblica.
L’ex numero uno della Juventus, che ha indossato la maglia bianconera per 9 stagioni e quella della Nazionale in numerose competizioni internazionali, ha offerto una riflessione critica sul calcio di oggi e sul suo passato.
Tacconi: “Non avrei funzionato come allenatore”
A seguire i punti salienti dell’intervista a Stefano Tacconi:
Riesce a pensare al futuro?
“Certo, solo che sono frenato da questi due”. (indica moglie e figlio)
Ha rimorsi per la vita che ha fatto?
”No, ne è valsa la pena. Sempre meglio che andare al cimitero. A proposito: quando capiterà crematemi, così evito a tutti il fastidio di andarmi a trovare al camposanto”.
Nel suo libro non ha avuto remore nel raccontarsi. Non crede che come commentatore televisivo il suo stile avrebbe funzionato?
“No, perché mi conosco: è per quello che ho lasciato il mondo del calcio, tranne giocare con le Legends della Juve. Mi sono pure rotto quattro costole per l’istinto di tuffarmi come quando avevo trent’anni”.
In che senso si conosce?
“Se avessi allenato Cassano e Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. Da dirigente, a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Che poi è quello che mi dicono Laura e Andrea. Sono i miei dirigenti”.
Non si vede bene a parlare in tv?
“Sarei troppo scomodo. Ma li vedete? Sono tutti paludati, inquadrati, anche Adani. Fanno filosofia, ma il calcio è arte, anche se c’è ben poco di artistico da commentare”.
Non le piace il calcio di oggi?
“È di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modino e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo”.
Lei era pazzo?
“Lo sono ancora. In ospedale dovevano legarmi al letto. Una volta sono scappato, m’hanno trovato al quarto piano. Dico grazie a tutti: la sanità pubblica m’ha salvato la vita”.
È cambiato, rispetto a prima?
“Piango un po’ troppo, mi commuovo facilmente. Ma leggete la frase di Agnelli nel frontespizio del mio libro: un uomo che non piange non farà mai grandi cose”.
Non è migliorato neanche un po’, a livello caratteriale?
“Macché, sono peggiorato”.
Serie A
Udinese, una big punta Lucca
Udinese, Lucca non si ferma più. Il suo nome iniza ad essere appetibile in ottica calciomercato e diverse big l’hanno già puntato.
L’attaccante, fresco della convocazione di Mr Spalletti, sta regalando un’altra stagione da protagonista in quel di Udine. Su 7 partite Lucca ha già collezionato 3 gol e sembra più in forma che mai.
L’ottimo momento ha inevitabilmente aperto gli occhi a diverse società, che diventerebbero il perfetto trampolino di lancio per il giocatore. Ma in Italia le voci si fanno sempre più insistenti su una squadra.
Udinese, la Juventus su Lucca
La Juventus punta l’attaccante dell’Udinese. E’noto che la Juventus necessiti di un vice Vlahovic, soprattutto alla luce dei sempre più infortuni. Oltre a questo, la squadra di Thiago Motta spesso, quando mancava il contributo di Vlahovic, si è trovata in difficoltà in fase offensiva.
Allora Lucca sarebbe la soluzione perfetta per risolvere la gran parte dei problemi dei bianconeri. Un attacco così competitivo garantirebbe alla Juventus di competere in tutte le competizioni con un reparto offensivo di qualità.
Non ci resta che attendere la sessione di mercato invernale per conoscere il futuro di Lucca.
Serie A
Bologna, Ferguson: “Felice per Zirkzee e Calafiori. Anche io…”
Il centrocampista del Bologna Lewis Ferguson ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere di Bologna in merito ai trasferimenti di Zirkzee e Calafiori e non solo.
Di seguito le sue parole.
L’opinione di Ferguson
“Normale, sono felice per entrambi, giocare in Premier resta il mio sogno, non so quando ma voglio arrivarci.”
L’infortunio può aver tolto allo stesso Ferguson la possibilità di strappare un grande trasferimento? Ribatte così il centrocampista scozzese: “Ricevere un’offerta era una possibilità, la scorsa stagione ho giocato bene. Oggi però non ci penso, ho impiegato le energie per recuperare dall’infortunio. Potevo anche partire, ma mi trovo qui e sono felice.”
Serie A
Agente Arthur: “Non rientra nei piani della Juventus”
Arthur, l’agente ha discusso le prossime mosse per il centrocampista brasiliano, destinato a lasciare la Juventus molto presto.
A margine dell’assemblea elettiva dell’Aiacs in corso di svolgimento a Milano, l’agente Federico Pastorello ha rilasciato importanti dichiarazioni a TMW sul futuro del suo assistito Arthur, attualmente di proprietà della Juventus. Il centrocampista brasiliano, arrivato a Torino nell’estate del 2020 dal Barcellona per una cifra di circa 80 milioni di euro, ha ancora un contratto in essere con la società bianconera fino al giugno 2026 e percepisce uno stipendio netto di 5 milioni di euro.
La nostra redazione aveva già anticipato nella giornata di ieri i possibili movimenti sul fronte mercato per Arthur, e le parole di Pastorello non fanno altro che confermare che i colloqui con squadre come il Marsiglia sono in corso.
La situazione di Arthur
A seguire le parole dell’agente Federico Pastorello a riguardo:
Arthur in estate era vicino al Napoli?
“Non me lo hanno mai chiesto sinceramente. Dobbiamo trovare una soluzione, è un peccato mortale vedere un calciatore della sua qualità non utilizzato. Purtroppo non rientra nuovamente nei piani della Juventus, nonostante secondo me potesse dare qualcosa di diverso anche alla luce del nuovo sistema di gioco. Accettiamo e rispettiamo la decisione presa dal club ma a gennaio troveremo una nuova sistemazione”.
Con l’OM di De Zerbi ci sono stati contatti?
“C’e stato qualche discorso, è un tipo di calciatore che a De Zerbi può interessare. Vediamo, c’era un problema di extracomunitari e non era semplicissimo, a gennaio vedremo”.
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