Serie A
Napoli, Simeone: “Il ritiro con Conte è stato duro. Lukaku è un leader”
Il centravanti del Napoli ha risposto ad alcune domande sui metodi di allenamento di Conte e sui nuovi arrivati. Leggi con noi le parole di Simeone.
Giovanni Simeone, ospite a Radio RC, ha parlato dei primi mesi sotto la gestione di Conte. L’attaccante argentino si è soffermato anche sul contributo dei nuovi arrivi, in particolare di Romelu Lukaku.
Le parole di Simeone
L’inizio di stagione.
“Non so se rigenerato sia la parola giusto, forse lo si dice in giro: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano. Iniziare bene è stata la chiave del momento che stiamo attraversando“.
Lavorare con Conte.
“La cosa più importante del motto ‘Amma fatica’ è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare. All’inizio però è stata dura, soprattutto nei ritiri. Il mister vuole cambiare sempre lo stile in base alle qualità dei giocatori: ognuno è diverso dall’altro, quindi la squadra è forte perché non ha una sola strategia bensì tante. Questo crea difficoltà agli avversari e a noi dà forza per trovare nuove soluzioni in base al mister e all’avversario. Questa cosa è bella e interessante, per noi calciatori è bello cambiare perché così sfruttiamo tutte le idee del mister”.
Su Lukaku.
“Romelu mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader oltre che un grande calciatore. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con la forza di voler aiutare i compagni”.
Serie A
Roma, Hummels incerto sul futuro: “Deciderò in estate”
Alla Roma il destino del Campione del Mondo Mats Hummels è in forse, come ha confessato in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.
Con la cacciata di Ivan Juric e l’arrivo in panchina di Claudio Ranieri, c’è un giocatore che ha recuperato spazio e visibilità alla Rona: questi è senz’altro l’ex Borussia Dortmund Mats Hummels.
Il difensore, Campione del Mondo del 2018 con la Nazionale tedesca, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero nella quaIe ha parlato dei suoi allenatori alla Roma e di futuro. È la prima volta che lo fa dal suo arrivo in Italia a fine estate.
Ecco che ha cosa ha detto.
Roma, l’intervista a Mats Hummels
Sull’approccio di Ranieri nei suoi confronti
“È venuto, mi ha preso da parte già il primo giorno e ha cominciato a parlare dicendo che mi conosceva, che mi ha sempre seguito negli ultimi dieci anni, che gli piaceva il mio modo di giocare e che aveva visto sia la semifinale che la finale dell’ultima Champions. Non aveva dubbi che avrei avuto un ruolo importante con lui. Mi ha subito detto che mi avrebbe fatto giocare e che avevo la sua fiducia”.
Sull’ex allenatore Ivan Juric
“Aveva le sue idee di calcio, su come giocare, le sue opinioni. Evidentemente non ero abbastanza in condizione per essere funzionale al suo gioco, ma non ho avuto nessun problema con lui. Non mi ha dato la possibilità di giocare e basta. Credo tra l’altro sia una brava persona. Una situazione anomala, in 18 anni di carriera avevo sempre mostrato il mio valore, anche nelle grandi partite”.
Sul perché del suo inutilizzo da parte di Juric
“Non so il motivo. Se un giorno lo rivedrò glielo chiederò perché, ripeto, con me è stato sempre gentile e carino. Il problema è che quando faceva la formazione io non c’ero mai. Non posso dire di più su questo, veramente non lo so”.
Sulla possibile permanenza di Ranieri in panchina
“Parliamo di un grande allenatore, un top class, l’ho capito dal primo momento in cui l’ho visto. Ha una naturale autorevolezza, si intende di giocatori, non deve alzare la voce per farsi capire e ascoltare.
È gentile, sarebbe un grande tecnico per qualsiasi squadra, specialmente a Roma. Intanto devo capire cosa farò, ma lui sicuramente è un grande, da tenersi stretto”.
Sul futuro
“No. Deciderò in estate. Ma qualora dovessi restare, sarei felicissimo di essere allenato ancora da lui”.
Serie A
Hellas Verona-Udinese, le probabili formazioni e dove vederla
Hellas Verona-Udinese è un match valido per la diciannovesima giornata di serie A. Qui di seguito la presentazione della partita, le probabili formazioni e dove vederla.
Il sabato sera di serie A sarà caratterizzato dalla sfida tra Hellas Verona e Udinese, nel terzo anticipo della diciannovesima giornata di campionato.
La vittoria sul Bologna ha alzato in morale dei padroni di casa, che hanno immediatamente riscattato la sconfitta di misura, al Bentegodi, contro il Milan. Quello sui felsinei è il secondo successo di fila contro una squadra emiliana dopo il 3-2 di Parma.
Altalenante, invece, il cammino dell’Udinese nel mese di dicembre, con 2 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte, inclusa quella di Coppa Italia contro l’Inter. I friulani, attualmente noni, possono tranquillamente guardare avanti il classifica, grazie ai 24 punti raccolti fino a questo momento, appena tre meno del Milan.
Qui Hellas Verona
Zanetti conferma lo schema che ha portato due vittorie nelle ultime tre gare di campionato.
Out il solo Harroui, saranno tre i difensori davanti a Montipò, ovvero Ghilardi, Dawidowicz e Coppola.
Lazovic e Tchatchoua sugli esterni in mediana, con Serdar e Duda al centro.
Suslov in cabina di regia, ad assistere la coppia Tengstedt–Sarr.
Qui Udinese
Senza gli infortunati Okoye, Zarraga, Giannetti e Davis, i bianconeri puntano a far inciampare i gialloblù di casa.
Con la conferma della coppia Lucca–Thauvin in avanti, a centrocampo sono pronti Zemura, Ekkelenkamp, Karlstrom, Lovric ed Ehizibue.
Difesa a tre con Toure, Bijol e Kbasele davanti a Sava.
Probabili formazioni
Hellas Verona (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Serdar, Lazovic; Suslov; Tengstedt, Sarr. Allenatore: Paolo Zanetti
Udinese (3-5-2): Sava; Toure, Bijol, Kabasele; Zemura, Ekkelenkamp, Karlstrom, Lovric, Ehizibue; Lucca, Thauvin. Allenatore: Kosta Runjaic
Dove vederla
La sfida tra Hellas Verona e Udinese, in programma per domani sera alle ore 20.45, sarà visibile sull’app Dazn, oltreché su Sky, al canale 251.
Serie A
Hellas Verona, futuro a stelle e strisce? Le ultime novità
In casa Hellas Verona ancora non è avvenuto il passaggio di società al fondo americano Presidio Investitors. Gli scaligeri hanno fretta di chiudere l’affare.
L’Hellas Verona, dopo la vittoria sul Bologna, si allontana sempre di più dalla zona retrocessione. In tanto, ancora non è avvenuto il passaggio di società al fondo di investimento americano Presidio Investitors. Gli americani studiano le carte, gli scaligeri vogliono chiudere l’affare quanto prima.
Hellas Verona, ancora non ufficializzato la cessione societaria a Presidio Investitors
L’Hellas Verona viene da un buon momento, con le due vittorie di fila in trasferta contro Parma e Bologna, che alla squadra di Paolo Zanetti allontana la zona retrocessione, distante ora 4 punti. Però tenere banco nell’ambiente gialloblù è il passaggio di società dal presidente Setti al fondo di investimento americano Presidio Investitors.
Dopo che c’erano state indiscrezioni positive, tanto che quella del Dall’Ara (dove erano presenti alcuni rappresentati della holding) doveva essere l’ultima partita sotto la gestione Setti, invece ancora il fondo di investimento sta studiando la documentazione, prima di ufficializzare l’acquisto. Ma la società scaligera ha fretta di chiudere l’affare.
In tal senso è intervenuto lo stesso tecnico Zanetti, che ha dato un suo parere sulla vicenda: “Non ho risposte sul cambio di proprietà, non sono io che devo dare risposte su questo argomento. Noi ci siamo concentrati sul campo e sul chiudere al meglio l’anno e adesso pensiamo solo alla gara con l’Udinese. Swiderski? È un giocatore che mi piace ed è stato qui la scorsa stagione, ma per ora non ne abbiamo parlato” ha dichiarato.
Comunque, il momento è positivo, le due vittorie di fila in trasferta danno fiato alla classifica, e le speranze salvezza pure. Forse di questo avevano bisogno gli americani per chiudere al più presto l’affare. Vedremo in questi giorni come si evolverà la vicenda, ma è chiaro come si è già annunciato è solo questione di dettagli, anche per dare un futuro più tranquillo alla squadra veronese.
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