Serie A
Napoli, Simeone: “Il ritiro con Conte è stato duro. Lukaku è un leader”
Il centravanti del Napoli ha risposto ad alcune domande sui metodi di allenamento di Conte e sui nuovi arrivati. Leggi con noi le parole di Simeone.
Giovanni Simeone, ospite a Radio RC, ha parlato dei primi mesi sotto la gestione di Conte. L’attaccante argentino si è soffermato anche sul contributo dei nuovi arrivi, in particolare di Romelu Lukaku.
Le parole di Simeone
L’inizio di stagione.
“Non so se rigenerato sia la parola giusto, forse lo si dice in giro: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano. Iniziare bene è stata la chiave del momento che stiamo attraversando“.
Lavorare con Conte.
“La cosa più importante del motto ‘Amma fatica’ è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare. All’inizio però è stata dura, soprattutto nei ritiri. Il mister vuole cambiare sempre lo stile in base alle qualità dei giocatori: ognuno è diverso dall’altro, quindi la squadra è forte perché non ha una sola strategia bensì tante. Questo crea difficoltà agli avversari e a noi dà forza per trovare nuove soluzioni in base al mister e all’avversario. Questa cosa è bella e interessante, per noi calciatori è bello cambiare perché così sfruttiamo tutte le idee del mister”.
Su Lukaku.
“Romelu mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader oltre che un grande calciatore. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con la forza di voler aiutare i compagni”.
Serie A
Ferraris, due offerte pervenute al comune: i prossimi passi
Novità arrivano da Genova sul fronte acquisizione dello stadio Ferraris. Il comune ha rilasciato una nota con le offerte sopraggiunte e cosa succederà.
Genoa e Sampdoria hanno intenzione di ristrutturare completamente lo stadio per ospitare eventi internazionali e regalare alla città la partecipazione a Euro 2032.
Ferraris, il comune annuncia: “sono arrivate 2 offerte”
Ecco la nota del comune:
“L’amministrazione comunale conferma di aver ricevuto nelle ultime settimane due distinte offerte per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris: la prima datata 4 ottobre presentata da Cds holding, la seconda datata 15 ottobre formalizzata dal Genoa Cfc. Entrambe le proposte sono inclusive e prevedono la possibile partecipazione delle due società di calcio che già oggi utilizzano lo stadio nella newco che verrebbe formata per portare avanti l’operazione
Si tratta di segnali importanti nell’ottica di una totale riqualificazione dell’impianto, per renderlo a norma e competitivo ad ospitare competizioni internazionali. Era fondamentale avere una base dalla quale partire anche per avere la possibilità di essere tra le città sede degli Europei di calcio 2032, impegno sul quale il sindaco sta lavorando alacremente insieme al governo e obiettivo che si continuerà a perseguire con ancora più garanzie di riuscita per regalare a Genova una straordinaria vetrina“.
L’uscita di scena della Sampdoria è da ricondurre alla recente decisione di un aumento di capitale. Il club blucerchiato aveva istituito insieme al grifone una società congiunta per acquisire il Ferraris, la Genova Stadium.
Nei giorni scorsi si era parlato di alcune offerte pronte a giungere sul tavolo del sindaco e finalmente sono arrivate. I prossimi passi dunque riguarderanno la scelta da parte della giunta tra Cds Holding e Genoa. Successivamente partirà l’iter burocratico per l’assegnazione dell’appalto e la presentazione ufficiale del progetto di riqualificazione.
Serie A
Tomovic: “La Fiorentina farà meglio con Palladino rispetto a Italiano e su Biraghi…”
L’ex calciatore della Fiorentina Nenad Tomovic ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de FirenzeViola.it sull’avvio di stagione del club toscano.
L’ex difensore della Fiorentina Nenad Tomovic che attualmente milita nelle file del club cipriota Nea Salamis ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de FirenzeViola.it relative all’avvio di stagione del club toscano sotto la guida di Palladino.
Le parole di Tomovic
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex calciatore della Fiorentina Nenad Tomovic ai microfoni de FirenzeViola.it
“La seguo sempre, ho visto l’ultima bella partita contro il Milan. Sono contento per il mio ex compagno di squadra Palladino che si è sbloccato. Finora giocava bene, ma senza riuscire a dare il massimo. Piano piano però si stanno vedendo le sue idee. Ci vuole tempo perché la squadra è nuova e il tecnico pure. Mi fa piacere che la Fiorentina stia tornando dove merita di stare, al top della Serie A”.
Palladino era già un allenatore in campo?
“Era una persona molto aperta al dialogo, che mi ha aiutato sempre con consigli. Si vedeva che aveva qualcosa di più. Era tanto amico con Juric e sicuramente ha seguito il suo lavoro. Non mi sorprende che sia diventato allenatore”.
Da doppio ex di Lecce e Fiorentina, che emozioni le dà questo match?
“Lecce è stata una piazza che mi è rimasta nel cuore per il suo calore e per le sue straordinarie persone. Ho tanti bei ricordi: il primo anno raggiungemmo una storica salvezza e mi ricordo di una grande festa in città. Firenze però per me è tutto: è dove mi sono trovato meglio e dove ho vissuto bellissimi anni. In questa partita tifo di più per la Fiorentina”.
È stato giusto cambiare rispetto al gruppo storico del triennio di Italiano?
“Sì, anche se la Fiorentina in questi anni ha raggiunto un livello top in Europa. Era giusto però che dopo due finali perse si cambiasse qualcosa. Palladino per la mentalità della Fiorentina è la persona giusta per ripartire da zero. Ci vorrà tempo e pazienza, ma sono sicuro che i viola raggiungeranno un livello anche più alto rispetto a quello raggiunto da Italiano, che per me ha comunque fatto un lavoro straordinario”.
Il nuovo attacco è formato da Gudmundsson e Kean. Le piace?
“Sì, molto. Palladino ha portato da Monza le sue idee per l’attacco che già avevano funzionato. Sono contento per Kean, un ottimo giocatore che negli ultimi anni ha avuto difficoltà. La Fiorentina può essere la piazza giusta per lui”.
Più problemi invece per la difesa, la convince la coppia Ranieri-Comuzzo?
“Prima devo dire che sono contentissimo che la Fiorentina abbia finalmente un ottimo terzino destro. Dodò sta facendo un lavoro straordinario. Comuzzo è una giovane scommessa, ci vuole pazienza e fiducia in lui. Sicuramente Palladino ci ha visto qualcosa. Ranieri invece è ormai una sicurezza, è cresciuto tanto da quando giocavamo insieme nella Spal. È un fiorentino puro che dà sempre tutto per la maglia”.
Biraghi non trova spazio, è giusto girare la fascia di capitano?
“Non conosco le dinamiche dello spogliatoio, ma penso che Biraghi sia il capitano della squadra e tornerà presto titolare. Nel frattempo per questi giocatori portare la fascia dev’essere un onore”.
Che significa per un difensore avere alle spalle un portiere come De Gea?
“È una sicurezza pura e quando si hanno certi portieri alle spalle si è tutti più tranquilli. Dentro allo spogliatoio porta esperienza e consigli. Sono contento che abbia risposto bene; qualcuno pensava che fosse venuto a Firenze per fare una passeggiata, ma si sta dimostrando un professionista vero”.
Dopo il San Gallo la Fiorentina verrà a Cipro per affrontare l’Apoel. Che squadra è?
“L’aeroporto di Cipro è a Larnaca e consiglio alla società di stare a soggiornare qui: è un posto bellissimo, c’è il mare e almeno posso fargli visita (ride, ndr). Scherzi a parte, l’Apoel la settimana scorsa ha cambiato il terzo allenatore da inizio anno. Adesso è arrivato lo spagnolo Manolo Jimenez, che è stato tecnico del Siviglia. Sono una squadra insidiosa in casa ma la Fiorentina è nettamente superiore”.
Serie A
Serie A, arrivano gli svincolati in aiuto
Complice le pause Nazionali, si gioca più del solito a rischio infortuni: turni infrasettimanali, coppe e la Serie A si decima di giocatori: svincolati help!
Molti sono gli infortuni che stanno colpendo la nostra Serie A dall’inizio del precampionato. Una lista infinita di nomi che si aggiungono al reparto infermeria di ogni squadra, in soccorso ecco quindi che arrivano gli svincolati: giocatori rimasti senza un accordo e quindi liberi di accasarsi e magari essere quella pedina in più nel reparto più colpito.
Gli infortuni
Se è vero che non c’è un vero e proprio allarme infortuni nel calcio, come precedentemente dichiarato dal Professor Mariani e innegabile che tutti i club di A stanno facendo i conti con un numero sempre maggiori di giocatori indisponibili a causa del più svariato motivo. Variegati, sono anche, i tempi di recupero che vanno dal più semplice problema quale può essere un affaticamento a problemi più seri: si pensi a Zapata del Torino, Bremer della Juventus, Florenzi nel Milan.
Serie A: gli svincolati in aiuto dei club?
Ecco quindi, che a mercato fermo, tornano in mente quei giocatori liberi da vincoli contrattuali e che potrebbero onorare la causa. Aggregandosi di fatto alle squadre che necessitano di un colpo last minute che possa riempire un tassello importante per il proseguo del campionato. Eccone alcuni:
- Mario Balotelli è uno di nomi caldi, c’è stato difatti un contatto con il Grifone.
- Antonio Cadreva: svincolato dalla Salernitana
- Sergio Ramos: svincolato dal Siviglia
- Keylor Navas: svincolato dal Psg
Chissà se tra questi nomi ci sia il prossimo arrivo a parametro zero per un club italiano che deve sopperire a qualche infortunio di troppo.
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