Serie A
Monza, Pessina: “Faremo il possibile per uscire da questa situazione e su Galliani…”
Il centrocampista del Monza Matteo Pessina ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Fantacalcio, relative all’avvio di campionato del club brianzolo e non solo.
Il centrocampista ex Atalanta che attualmente milita nelle file del Monza, Matteo Pessina, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Fantacalcio, relative all’avvio di campionato del club brianzolo e altre tematiche legate al club allenato da mister Nesta.
Monza, le parole di Pessina
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore del Monza Matteo Pessina ai microfoni di Fantacalcio:
“Ci siamo allenati stamattina, stiamo facendo il possibile per venir fuori da questo momento e sono convinto che ce la faremo. Dopo la salvezza col Monza andai al Milan e feci il ritiro in prima squadra con grande Sinisa Mihajlovic come allenatore, poi fui girato in prestito”.
Sul percorso.
“L’anno dopo andai al Como e fu una bella stagione, feci molti gol, guadagnandomi la Serie B allo Spezia, siglando due reti, il primo in categoria contro la Salernitana.
Con l’Atalanta ho esordito in Europa League. Il primo gol in Serie A? Arrivato a Verona a fine agosto, dopo tre giorni giochiamo a Lecce.
Entrai al 70′ con Juric in panchina, facemmo una bella azione io e Zaccagni, trovando il gol vittoria. Fu un anno partito bene e finito meglio a livello calcistico”.
Su Galliani.
“Galliani è una persona fantastica, quando il Monza è arrivato in Serie A pensarono subito a me. Io sono nato e cresciuto a Monza, Galliani è monzese e tifoso, non esitò un attimo a chiamarmi e a convincere Berlusconi ad acquistarmi.
La passione di Galliani è incredibile, io ho giocato per diverse squadre e direttori come lui non esistono per come vive il calcio anche in modo romantico. Quando giochiamo in casa a fine primo tempo va via dallo stadio, si reca al Duomo e poi torna perché vive la partita con grande trasporto.
Essere capitano del Monza è una sensazione difficile da spiegare. Gioco nella squadra che ho sempre seguito, allo stadio ci sono amici e parenti che mi conoscono da sempre, per loro è una gioia vederci giocare in Serie A e ci tengo particolarmente”.
Serie A
Udinese, Payero vede il Milan? Runjaic sorride
L’Udinese prepara la trasferta di San Siro contro il Milan e può farlo con un uomo in più. Payero sembrerebbe pronto a rientrare in occasione del match.
Il centrocampista si era fermato durante il match di Coppa Italia contro la Salernitana del 25 settembre scorso. Da allora ha saltato tutti i match fino al pieno recupero.
Udinese, Payero in gruppo: ci sarà col Milan?
Stando agli ultimi aggiornamenti, l’italo-argentino ha svolto in gruppo la seduta odierna tenutasi presso il centro di allenamento bianconero. Con tutta probabilità Runjaic lo convocherà per la sfida in programma sabato 19 alle ore 18 in quel di Milano.
Con Thauvin pienamente recuperato e pronto a tornare in campo, anche Payero sembra aver smaltito il problema fisico. Contro i rossoneri dunque, dovrebbe esserci il ritorno di entrambi rispettivamente dietro a Lucca e sulla linea centrale di centrocampo.
Forza ragazzi! 💪
Focus on #MilanUdinese 🎯⚪️⚫️ #ForzaUdinese #AlèUdin #Udinese pic.twitter.com/AYo1v2oip8
— Udinese Calcio (@Udinese_1896) October 17, 2024
Serie A
Sergio Conceicao: “Francisco è partito bene. Sul futuro…”
Sergio Conceicao, ex allenatore del Porto e padre di Francisco, ha parlato della nuova avventura di suo figlio con la maglia della Juventus.
Durante la proclamazione dell’European Golden Boy organizzato da Tuttosport, è intervenuto sul palco Sergio Conceicao. Il padre di Francisco ha parlato della nuova avventura con la maglia della Juventus da parte di suo figlio e del suo futuro come allenatore. Queste le parole dell’ex giocatore della Lazio.
Sergio Conceicao, le parole su Francisco
“Sarebbe stato bello guardare Francisco affrontare una squadra che per me significa tanto (Lazio ndr) e con la quale ho vinto molto. Sarà comunque una bella partita. È partito bene con la Juventus. È bravo nell’uno contro uno, tecnicamente è forte e sapevo che avrebbe potuto fare bene in Italia. Deve aggiungere altre cose. Per esempio deve essere umile, ascoltare l’allenatore e i compagni, deve chiedersi cosa può fare di più per diventare più forte. Ogni giorno deve provare a migliorare, sotto questo aspetto sa cosa deve fare”.
Sul suo futuro
“Il mio futuro è oggi. Sono qui con molto piacere per assistere a questo evento del Golden Boy, domani si vedrà”.
Serie A
Lukaku: “Con il Napoli ottimi progressi. Conte è il top”
L’attaccante del Napoli, Romelu Lukaku ha concesso una lunga intervista in cui ha parlato del suo futuro con la nazionale del Belgio e con il Napoli.
Romelu Lukaku è stato Intervistato nel podcast Friends of Sport e ha parlato di diverse tematiche riguardo il suo presente al Napoli così come il suo passato all’Inter, accomunate entrambe dalla presenza di Antonio Conte in panchina.
Le parole di Lukaku tra Nazionale, Napoli e l’esperienza all’ Inter
Sulla Nazionale
“Spero di poter riscoprire la passione di giocare per il Belgio, che il fuoco mi bruci nuovamente per i Red Devils. Il prossimo obiettivo è il Mondiale tra due anni e adesso sembra ancora lontanissimo”.
Sul Napoli
“Ora ho scelto per me, ne avevo bisogno mentalmente e fisicamente. Non avevo fatto la preparazione estiva, perché dovrei mettermi di nuovo in una situazione del genere ora che stiamo facendo dei buoni progressi con il Napoli e sto gradualmente tornando in forma”.
Su Conte
“Lui lo può fare. La cosa bella di lui è che è proprio quello giusto, penso sia bellissimo il modo in cui lui allena. Il modo in cui amalgama la squadra. Pep Guardiola pure lo fa, anche Klopp, Mourinho, Ancelotti. Sono i grandi allenatori. Se guardi alle squadre che vincono, c’è sempre un allenatore che ha un buon piano tattico ma che soprattutto riesce a creare una squadra unita, con giocatori che stanno bene insieme”.
Sull’esperienza all’Inter
“Quando sono arrivato in Italia ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: “Ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro”. Da quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l’uno con l’altro e che le qualità di Lautaro combaciavano perfettamente con le mie”.
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