Serie A
Milan-Udinese, Fonseca: “Dimostrazione di unità e spirito di squadra. Sul cambio di Okafor..”
Milan, Paulo Fonseca porta a casa tre punti dopo una settimana tormentata e ritrova Chukwueze, autore del gol vittoria. Queste le sue parole a Dazn nel dopo partita.
Nonostante l’inferiorità numerica per più di due terzi di gara, il Milan resiste e batte l’Udinese 1-0.
Nella serata dei sorrisi, a prendersi la scena e’ Samuel Chukwueze, che decide la vittoria e allontana un po’ di nuvole nere sul suo futuro.
Nel dopo partita, Paulo Fonseca, ha parlato ai microfoni di Dazn. Qui di seguito i temi principali affrontati.
La partita
“La partita ha avuto due parti: una parte, fino al 30′ quando abbiamo preso il cartellino rosso e che abbiamo fatto 30 minuti di grande personalità. Siamo stati vicino a quel che voglio da questo Milan. Dopo il rosso è stata una partita di spirito di squadra: abbiamo sofferto insieme e se qualcuno ha dubbi sull’unità di squadra, oggi abbiamo dato dimostrazione di unità e spirito di squadra. E questa è la cosa più importante. Sono molto soddisfatto e i giocatori che sono entrati sono stati decisivi, lavorando anche per la squadra. Vero, abbiamo sofferto ma contro una squadra come l’Udinese, che è buona e fa tanti cross è normale soffrire. Sono molto soddisfatto”.
Atteggiamento
“Qui al Milan quel che cerco dal primo giorno è una squadra che lavori insieme, che soffra insieme. Una squadra che difende insieme. Per questo sono molto soddisfatto. È questo lo spirito che vogliamo: spirito di squadra. Tutti si sono sacrificati”.
Sofferenza nei minuti finali
“Se avessimo subito il pari sarebbe stata un’ingiustizia. Per come abbiamo giocato, per le opportunità create. Sarebbe stata un’ingiustizia non vincere la partita, perché i ragazzi meritavano i tre punti“.
Sulla sostituzione di Okafor
“Devo dire una cosa: è stato molto difficile fare delle scelte perché Okafor stava facendo una grandissima partita, ma ha capito”.
Serie A
Lecce-Fiorentina, formazioni ufficiali: c’è Gudmundsson
Al Via del Mare va in scena Lecce-Fiorentina. I viola di Palladino vogliono dare continuità alla vittoria sul Milan mentre Gotti cerca punti salvezza.
Qui Lecce
Gotti conferma il 4-4-2 con Falcone tra i pali, in difesa Guilbert e Gallo nel ruolo di esterni bassi mentre Baschirotto e Gaspar saranno la coppia di centrali.
In mezzo al campo Oudin e Dorgu si occuperanno delle corsie esterne mentre Ramadani e Pierret prenderanno posto in mediana.
Coppia d’attacco ancora una volta formata da Krstovic e Rebic.
Qui Fiorentina
Palladino da continuità all’undici che ha trionfato al Franchi nell’ultimo turno quindi con De Gea tra i pali e la difesa a 4 formata da Dodò, Comuzzo, Ranieri e Gosens.
Cataldi e Adli in mediana mentre sulla trequarti spazio a Colpani, Gudmundsson e Bove. Unica punta Moise Kean.
Lecce-Fiorentina, formazioni ufficiali
Serie A
Venezia-Atalanta, formazioni ufficiali: la scelta su Lookman
L’8° giornata di Serie A prosegue con Venezia-Atalanta. I lagunari vogliono rialzare la testa dopo le ultime sconfitte, Gasperini cerca conferme.
Qui Venezia
Di Francesco opta per il più classico dei 3-5-2 con Stankovic in porta preferito a Joronen. In difesa ancora Idzes con Svoboda e Sagrado. In mezzo al campo Candela e Zampano sugli esterni mentre Ellertsson, Nicolussi Caviglia e Duncan completano il reparto.
Oristanio giocherà da seconda punta a sostegno di Pohjanpalo.
Qui Atalanta
Gasperini ricalca le scelte delle ultime partite con eccezion fatta per Kolasinac out per un problema muscolare. De Roon scala quindi sulla linea dei difensori insieme a Hien e Djimsiti davanti a Carnesecchi.
Bellanova e Zappacosta sulle fasce mentre Pasalic e Ederson formeranno la linea centrale. In avanti De Ketelaere e Lookman a sostegno di Retegui.
Venezia-Atalanta, formazioni ufficiali
Serie A
Roma, Pallotta: “Io meglio dei Friedkin? Parlano i numeri”
James Pallotta, ex presidente della Roma, ha rilasciato dichiarazioni forti durante un’intervista con il sito Cityrumours.it, dove ha lanciato frecciate nei confronti degli attuali proprietari del club, i
Pallotta ha affermato con sicurezza: “Io meglio dei Friedkin? Non sono io a dirlo ma i numeri”, facendo riferimento ai risultati ottenuti durante la sua gestione rispetto a quella attuale.
“C’è poco altro da aggiungere, basta contare i punti che facevamo noi”, riporta questa mattina il Corriere dello Sport.
Effettivamente, nell’era Pallotta per la Roma giocare la Champions – ancora non affrontata da quando sono arrivati i Friedkin – era una consuetudine.
C’è da dire però che con i Friedkin i giallorossi sono tornati a vincere un trofeo, evento che non si concretizzava da 14 anni e cioè dall’era Sensi.
Sulle recenti critiche, Pallotta dice con un filo di ironia: “I tifosi contestano? Succede…”.
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