Serie A
Juventus-Lazio, Baroni: “Questa gara ci dà consapevolezza”
Al termine di Juventus-Lazio, l’allenatore baincoceleste Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle sue parole dopo la sconfitta in Juventus–Lazio.
Juventus-Lazio, le parole di Baroni
L’allenatore ha scelto di non entrare nel merito degli episodi, preferendo concentrarsi sull’andamento della gara: “Preferisco parlare solo della partita. Ho visto una squadra che ha fatto ciò che avevamo preparato. C’è stato un episodio dopo 20 minuti, ma la squadra ha mantenuto la sua solidità, giocando con personalità, compattezza ed equilibrio. Devo fare i complimenti ai ragazzi. Nonostante il risultato, usciamo con una consapevolezza maggiore”.
Riguardo alle condizioni di Tavares e la decisione di sostituire Dia con Patric, ha chiarito: “Dia è arrivato solo due giorni fa e non si è allenato il primo giorno. Avevamo bisogno di un giocatore abile nel proteggere il pallone e forte nel gioco aereo. Nel primo tempo Zaccagni e Isaksen hanno fatto un buon lavoro, nonostante le difficoltà. Ho visto i ragazzi dispiaciuti, ma è stato comunque un passo di crescita importante. Quanto a Tavares, avevo in programma di sostituire Gila, ma lui ha chiesto il cambio per i crampi”.
Infine, ha espresso la propria opinione sul bilancio tra il risultato e la prestazione della squadra: “Mi tengo stretto questa Lazio, perché abbiamo creato tante occasioni attraverso il gioco. Avrei preferito subire un gol piuttosto che l’espulsione, ma sono situazioni difficili da gestire”.
Serie A
Roma-Inter, le formazioni ufficiali
Roma-Inter chiude l’ottava giornata di Serie A. Nel Monday Night i giallorossi di Juric ospitano i nerazzurri di Inzaghi per il big match.
Con Juventus e Milan che inseguono a fatica un Napoli in fuga, l’Inter ha l’occasione per confermarsi una volta per tutte come l’antagonista principale alla squadra di Conte. Partita esigente allo Stadio Olimpico, anche se contro una Roma in difficoltà. Tuttavia, i giallorossi da queste partite spesso sanno tirare fuori il loro meglio.
I tifosi di Serie A avranno sicuramente ancora negli occhi il rendimento del Torino di Juric contro le cosiddette “grandi”. I granata erano avversario estremamente ostico, tanto da riuscire a risultare quasi sempre indigesto per tutte le big nostrane. I nerazzurri, quindi, sembrano l’avversario ideale per risvegliare quelle sensazioni.
Gran parte della stagione di queste due squadre passa da qui. L’Inter è terza, la Roma seconda: ma la classifica è cortissima e vincere o meno una partita del genere può spostare tanto nell’equilibrio del campionato. Così come sposterà tanto la presenza o meno di Dovbyk. L’eventuale assenza dell’ucraino, unita ad una prestazione non brillante dal punto di vista offensivo, getterebbe ulteriori dubbi sul mercato estivo condotto dalla dirigenza.
Roma-Inter difficilmente sarà allineata al precedente dello scorso anno. Era un altro momento, era un’altra Roma. Anche un’altra Inter, che però in quell’occasione fu paradossalmente più vicina alla futura versione di sé (quella attuale) che a non quella della scorsa stagione. I big match in Italia sono spesso molto tattici, a maggior ragione quando i momenti delle compagini in campo sono delicati e i punti rischiano di pesare come un macigno.
Roma-Inter, le formazioni ufficiali
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Koné, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Juric.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Citterio (vice Palladino): “Ora raccogliamo il lavoro di tre mesi. Oggi spirito da Champions”
Stefano Citterio, secondo di Palladino, squalificato dopo l’espulsione rimediata contro il Milan, è intervenuto in conferenza stampa sulla larga vittoria viola a Lecce.
Sul momento della squadra, che ha ripetuto al Via del Mare l’ottima gara contro il Milan: ““È cambiato il lavoro e la testa dei ragazzi: ora stiamo raccogliendo dei frutti, sto allenando degli uomini prima dei calciatori: si vede dallo spirito con cui tutti affrontano le partite.
Oggi abbiamo perso un giocatore importante dopo appena 5’ ma chi è entrato al posto suo ha fatto benissimo. Le vittorie sono frutto di questo.”
Sul miglioramento generale della squadra con la difesa a quattro: “Tutto dipende da come noi gestiamo il modulo: abbiamo messo più a suo agio qualche giocatore e ne abbiamo tratto vantaggio tutti. Adesso andiamo avanti con questo assetto poi nulla vieta che si possa tornare al passato e dunque alla difesa a tre”.
Le vittorie portano autostima: “L’autostima di questa squadra è cresciuta ed è innegabile… oggi abbiamo affrontato il Lecce nello stesso modo in cui abbiamo affrontato il Milan. Venire qui contro una squadra in crisi poteva portarci delle insidie ma abbiamo giocato come se dovessimo fare una finale di Champions League”.
Serie A
Lecce-Fiorentina 0-6: le pagelle viola al pepe
I giudizi ai calciatori della Fiorentina, dopo la vittoria roboante della compagine gigliata a Lecce. Tanti i giocatori sugli scudi!
Pagelle Fiorentina
De Gea 6,5: pochissimo impegnato, ma sempre all’altezza. Sul pezzo.
Dodò 8,5: tra rigori, goal ed espulsioni provocate è il primo protagonista in positivo dell’avvio di stagione della Fiorentina. Ira di Dio.
Comuzzo 6,5: efficace a livello difensivo. Arcigno.
Ranieri 7: meriterebbe un voto in meno per la gomitata contro un avversario per la quale l’arbitro lo grazia con un semplice giallo. Sul 6-0 a favore sarebbe stata un’autentica beffa. Ma lo perdoniamo. Capitano in prova a livello di nervi.
Gosens 6,5: pagherà il modulo, ma è comunque utile ed attento in ogni circostanza. Positivo.
Cataldi 8: la prima doppietta della sua carriera da calciatore. Parabolico.
Adli 6,5: l’apertura per Dodò che porta all’espulsione di Gallo vale da sola il prezzo del biglietto. Voto non esagerato soltanto perché sbaglia pericolosamente due palloni in avvio. Architetto del centrocampo gigliato che ha rivoluzionato in positivo la Fiorentina.
Colpani 7,5: finalmente si sblocca, lo fa con una doppietta. La seconda rete da cineteca. Tecnicamente dotato.
Gudmundsson n.g.: incrociamo le dita.
Bove 7-: dove lo metti, sta. E lo fa con idee e polmoni. Intelligente.
Kean 7: ribadiamo che è una forza della natura. Partecipa al goal che sblocca la gara e resta in campo per quasi metà primo tempo da infortunato, sfiorando addirittura la segnatura. Straripante.
Beltran 8: bravo, grandissimo lavoratore e sempre generosamente altruista. Che giocatore, altro che bidone!
Kouamé 6: un allenamento domenicale. In scioltezza.
Sottil 7-: da rivedere in situazioni di partita più complicate, nella parte finale di match diventa pure lui una spina nel fianco della difesa dei salentini. Vivace.
Richardson 6: in relax. Passerella.
Parisi 7: Banda non lo salta mai e segna un gol su tiro deviato, ma dopo aver saltato due avversari in un centimetro quadrato. Risponde presente.
Palladino 7,5: la squadra ha cambiato marcia, c’è poco da dire. Meritevole.
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