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Torino, Vanoli: “Senza Zapata dovremo crescere come gruppo. Vlasic…”

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Torino

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli, ha presentato ai microfoni di Sky Sport (prima) e di Dazn (poi) la trasferta di Cagliari.

Il tecnico del Torino (Paolo Vanoli) ha presentato la trasferta dell’Unipol Domus contro il Cagliari, in programma oggi (ore 18:00). L’allenatore italiano ha parlato prima ai microfoni di Sky e poi a quelli di DAZN.

Torino, le parole di Vanoli

Di seguito le parole di Vanoli a Sky.

Zapata
Sappiamo di aver perso un giocatore importantissimo sotto tutti gli aspetti ma questo deve rafforzare il gruppo, ho detto loro di dare qualcosa in più anche perché Duvan ci sta guardando“.

Vlasic
Deve fare quello che sa, la mezzala fra le linee. E’ un giocatore importante e siamo felici di averlo recuperato, deve solo fare quello che sa fare“.

Squadra
Tutti dobbiamo fare un salto di qualità nei momenti negativi, trarre energie positive per fare qualcosa in più ma sempre da squadra“.

Poi a DAZN.

Momento
Abbiamo passato queste due settimane dove non siamo stati fortunati, dobbiamo trovare l’energia positiva per fare una grande partita“.

Attacco
Sappiamo di aver perso un giocatore importante sotto ogni aspetto, ma dobbiamo reagire come squadra“.

Atteggiamento
Siamo vogliosi e carichi“.

Vanoli

DUVAN ZAPATA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Serie A

Roma-Inter: giallorossi combattivi ma si ripete la maledizione De Rossi

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Roma-Inter, il match di Serie A

Stasera all’Olimpico è andato in scena uno dei big match più importanti di questa parte di stagione: Roma-Inter. Ecco quali sono stati i momenti salienti.

In campo due compagini che stanno attraversando periodi molto diversi fra loro. Da una parte la Roma, reduce da tre pareggi e due vittorie, alla ricerca di una vittoria difficile che possa rendere più solida e serena la permanenza di Juric a Trigoria; dall’altra l’Inter Campione d’Italia, che si deve riconfermare vittoriosa dopo le vittorie (non di misura) in campionato contro l’Udinese e il Torino.

Un’impresa che, statisticamente parlando, sulla carta era probabile.

Roma-Inter, il primo tempo

Il primo tempo di Roma-Inter vede le due squadre in campo in equilbrio, sempre in pressing l’una sull’altra. Con un Inzaghi pronto a operare molteplici cambi contando sulla propria panchina lunga (a differenza della Roma).

Il primo tentativo di tiro – e la prima occasione del match arriva per Pellegrini su assist di Angelino al 2′, ma il capitano giallorosso calcia troppo alto.

Al 3′ risponde l’Inter con Thuram che tenta l’avvicinamento alla porta dal corridoio sinistro, ma viene fermato da Ndicka, sul quale fa fallo.

La prima azione davvero minacciosa della partita è portata avanti da Thuram, che calcia il primo pallone nello specchio della porta e viene parato con mestiere da Svilar, che compie un’altra mirabolante parata su un altro tiro che nasce da un corner di Dimarco.

Lo stadio insorge poi all’11’ quando Sommer para maldestramente una palla e rischia quasi l’autogol.

;La prima sostituzione arriva già al 12: l’Inter fa uscire Calhanoglu e fa entrare Frattesi. La Curva Sud resta con il fiato sospeso al 13′, quando l’ex giallorosso Mhkitaryan centra la traversa, sfiorando il gol.

Un fallo su Dybala costa caro: l’Inter subisce una punizione crossata da Angelino che non finisce in rete.

Al 19′ Svilar para di nuovo un pallone velenosissimo di Lautaro.

L’Inter procede a un’altra sostituzione al 27′: fuori l’ex Lazio Acerbi e dentro un altro ex biancoceleste, De Vrij.

Lo stadio esulta al 29′ su un’azione di Dybala che mette a dura prova la porta nerazzurra ma viene parato dalle manone di Sommer. Al 31′ ci prova anche Dobvyk, che finisce fuori di poco.

Al 41′ il capitano della Roma calcia nello specchio, con una conclusione forse troppo centrale, facile da parare per Sommer.

Al 42′ Zalewski finisce a terra ma non si tratta di nulla di grave e rientra in campo poco dopo i soccorsi.

Nei 3 minuti di recupero del primo tempo si ricomincia nella metà campo nerazzurra, con Bastoni che finisce a terra nell’area di rigore. Nulla si sblocca per le due squadre, che si avviano verso i rispettivi spogliatoi con molti aspetti da analizzare.

Roma-Inter, il secondo tempo

Il secondo tempo la partita cambia ritmo, con il predomino dei nerazzurri che viene siglato dal gol di Lautaro. La Roma torna sé stessa e non trova spazi. Questo malgrado i molti gol sprecati anche dall’Inter (un esempio per tutti: il tiro di Barella nel recupero).

La prima stuazione pericolosa della ripresa è il calcio di punizione a favore dell’Inter al 50′, e poi il tiro lungo di Barella che finisce fuori sulla sinistra.

Al 53′ si effettua la prima sostituzione della Roma: fuori Manu Koné e dentro Nicolò Pisilli, avvistato a riscaldarsi a bordo campo poco prima.

La partita resta in equilibrio. Al 59′ l’Olimpico si riaccende sulla corsa e il tentativo di cross di Zalewski, che viene chiuso ed è costretto a mettere fuori.

Poi succede: al 60′ Lautaro riesce a sbloccarsi e centra la porta segnando la prima rete della partita, che fino ad ora è stata equilibrata. Svilar non ha colpe: il pallone riesce anche a toccarlo con la punta delle dita.

L’Inter si riaccende, e il gioco si sposta prevalentemente nella metà campo giallorossa, con un velenosissimo Dimarco che rischia il gol al 65′.
Segue un corner per i nerazzurri, calciato proprio dal difensore nerazzurro.

Al 69′ la Roma sogna con Dybala, la cui conclusione viene parata da Sommer. Solo un minuto dopo anche Dovbyk tenta la conclusione in porta

Tre sostituzioni per l’Inter: esce Lautaro ed entra Correa, esce Bastoni ed entra Bisseck, esce Darmian ed entra Dumfries.
Una sostituzione per la Roma: esce Zalewski ed entra Baldanzi.

La Roma è in crisi. Juric tenta i cambi multipli: via Dybala, Crustante e Angelino; spazio a Soulé, Le Fée e Hermoso.

Siamo ormai all’80’: la partita si gioca nella metà campo dell’Inter, con una Roma che tenta invano di violare la porta avversaria con Soulé.

Durante il recupero la Roma ha la sua occasione di pareggio su punizione: non riesce a sfruttarla, con un pallone che viene rispedito verso la metà campo della Roma.

Finale al fulmicotone, con l’ultimo tentativo, quasi riuscito, di Soulé di finire in porta. I giallorossi ci provano fino all’ultimo secondo. Invano.

È la solita storia

La Roma ricade nei suoi stessi errori: tante opportunità di gol, poca precisione nel tiro. Malgrado Dybala. Ed è sempre la stessa storia: malgrado la sconfitta, la squadra giallorossa si mostra grande con le grandi (e piccola con le squadre “minori”).

Fischi

Tanti i fischi, soprattutto da parte della tifoseria giallorossa: il più colpito è Zalewski, letteralmente assordato dagl schiamazzi dell’Olimpico alla sua uscita dal campo.

Celik

Diventato più centrale nel gioco di Juric rispetto al passato, il difensore turco Zeki Celik salva la Roma al 64′, immolandosi letteralmente in scivolata per salvare la porta da Thuram.

Roma-Inter, i cartellini

Se il primo cartellino della partita spetta all’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, a prendersi il primo giallo di campo è Cristante al 49′, seguito da Pisilli al 63′. Gli fanno eco il cartellino giallo rimediato da Darmian al 68′. Giallo anche per Correa al 78′.

Infortuni: un’Inter decimata

Il centrocampista dell’Inter Calhanoglu, uscito dal campo al 12′, si è procurato un problema muscolare alla coscia, così come Acerbi: di entrambi si valuteranno le condizioni nelle prossime ore. Problemi anche, forse, per Bastoni.

La continuità con il passato

Se la prima sconfitta di De Rossi da mister giallorosso fu Roma-Inter, anche a Juric è riservato lo stesso destino.
Riuscirà Juric a continuare ad occupare la panchina giallorossa? Lo scopriremo prossimamente.

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Serie A

Roma-Inter, le formazioni ufficiali

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Roma-Inter, il match di Serie A

Roma-Inter chiude l’ottava giornata di Serie A. Nel Monday Night i giallorossi di Juric ospitano i nerazzurri di Inzaghi per il big match.

Con Juventus e Milan che inseguono a fatica un Napoli in fuga, l’Inter ha l’occasione per confermarsi una volta per tutte come l’antagonista principale alla squadra di Conte. Partita esigente allo Stadio Olimpico, anche se contro una Roma in difficoltà. Tuttavia, i giallorossi da queste partite spesso sanno tirare fuori il loro meglio.

I tifosi di Serie A avranno sicuramente ancora negli occhi il rendimento del Torino di Juric contro le cosiddette “grandi”. I granata erano avversario estremamente ostico, tanto da riuscire a risultare quasi sempre indigesto per tutte le big nostrane. I nerazzurri, quindi, sembrano l’avversario ideale per risvegliare quelle sensazioni.

Gran parte della stagione di queste due squadre passa da qui. L’Inter è terza, la Roma seconda: ma la classifica è cortissima e vincere o meno una partita del genere può spostare tanto nell’equilibrio del campionato. Così come sposterà tanto la presenza o meno di Dovbyk. L’eventuale assenza dell’ucraino, unita ad una prestazione non brillante dal punto di vista offensivo, getterebbe ulteriori dubbi sul mercato estivo condotto dalla dirigenza.

Roma-Inter difficilmente sarà allineata al precedente dello scorso anno. Era un altro momento, era un’altra Roma. Anche un’altra Inter, che però in quell’occasione fu paradossalmente più vicina alla futura versione di sé (quella attuale) che a non quella della scorsa stagione. I big match in Italia sono spesso molto tattici, a maggior ragione quando i momenti delle compagini in campo sono delicati e i punti rischiano di pesare come un macigno.

Roma-Inter, le formazioni ufficiali

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Koné, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Juric.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.

Roma-Inter

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Serie A

Citterio (vice Palladino): “Ora raccogliamo il lavoro di tre mesi. Oggi spirito da Champions”

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Stefano Citterio, secondo di Palladino, squalificato dopo l’espulsione rimediata contro il Milan, è intervenuto in conferenza stampa sulla larga vittoria viola a Lecce.

Sul momento della squadra, che ha ripetuto al Via del Mare l’ottima gara contro il Milan: ““È cambiato il lavoro e la testa dei ragazzi: ora stiamo raccogliendo dei frutti, sto allenando degli uomini prima dei calciatori: si vede dallo spirito con cui tutti affrontano le partite.

Oggi abbiamo perso un giocatore importante dopo appena 5’ ma chi è entrato al posto suo ha fatto benissimo. Le vittorie sono frutto di questo.”

Sul miglioramento generale della squadra con la difesa a quattro: “Tutto dipende da come noi gestiamo il modulo: abbiamo messo più a suo agio qualche giocatore e ne abbiamo tratto vantaggio tutti. Adesso andiamo avanti con questo assetto poi nulla vieta che si possa tornare al passato e dunque alla difesa a tre”.

Le vittorie portano autostima: “L’autostima di questa squadra è cresciuta ed è innegabile… oggi abbiamo affrontato il Lecce nello stesso modo in cui abbiamo affrontato il Milan. Venire qui contro una squadra in crisi poteva portarci delle insidie ma abbiamo giocato come se dovessimo fare una finale di Champions League”.

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