Champions League
Stoccarda, Hoeness: “Dobbiamo essere bravi ad attaccare, La Juventus è una squadra da ammirare”
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7 mesi fail

L’allenatore dello Stoccarda Sebastian Hoeness ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match di Champions contro la Juventus.
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La Champions League sta per ricominciare e uno dei club italiani impegnati nella massima competizione europea è la Juventus di Thiago Motta, che si giocherà le sue carte contro lo Stoccarda di Sebastian Hoeness. Lo stesso allenatore tedesco ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il club bianconero.
Stoccarda, le parole di Hoeness
Di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dall’allenatore dello Stoccarda Sebastian Hoeness, in vista del match di Champions contro la Juventus:
Sulla partita di domani?
“Rispetto alla prima partita contro il Bayern non è cambiata la situazione dell’infermeria”.
Thiago Motta ha detto che domani sarà importante avere il contro della palla. È d’accordo?
“È sempre importante per noi avere il contro della palla. Così come facciamo nella Bundesliga. Sarà interessante vedere chi avrà più il pallone. Dobbiamo attaccare in avanti il più possibile.
Loro sanno difendere molto bene sia in avanti che a tutto campo. Posso fare tanti complimenti a Thiago Motta per non aver mai perso. Hanno una serie di risultati incredibile. la Juve è una squadra ammirare”.
Come valuta la partita contro il Bayern?
“Abbiamo giocato un buon prima tempo, ma abbiamo sbagliato le occasioni che ci sono capitate. Abbiamo difeso bene nei primi 60′ minuti. Dobbiamo fare così anche domani e limitare le loro iniziative.
La Juve ha subito un solo gol e che concede poche chance, perciò dobbiamo sfruttarle al massimo rispetto a sabato. Dobbiamo imparare dagli errori fatti sabato”.
Cosa si aspetta dalle riserve?
“Ho parlato con alcuni di loro che non substrati bene a Monaco. È stata una delle cose da correggere. Dimentichiamo tutto e andiamo avanti.
Ho delle aspettative da tutti. Non abbiamo reagito bene dopo la doppietta di Kane. Dobbiamo goderci la partita di domani e portare in campo tutto quello che abbiamo.
Bisogna affrontare con grande gioia questo impegno e lasciarci alle spalle la sconfitta di sabato. Ho visto delle cose positive nelle sconfitte e spero di applicarle domani”.
Si è fatto un’idea sulla nuova Champions?
“La Champions porta una grande pressione, ma io non la sento. Era difficile credere di fare tanti punti visto il calendario. Io penso a domani e proveremo a prendere punti con tutte le nostre forze. Vogliamo fare la nostra prestazione e mettere i nostri concetti in campo”.
Sulla Juventus?
“La Serie A la conosco bene. Guardo tante partite e in Germania ne trasmettono tante. Sono impressionato della rosa della Juve e delle prestazioni. Non ci sono molte debolezze.
Forse la fase offensiva e i tiri in porta, ma non è mai facile giocare contro squadra che si chiudono. Noi come la Juve vogliamo sempre il controllo del gioco.
La Juve non concede occasioni e vedremo chi farà più gol. Noi vogliamo mettere in campo tutte le nostre forze e abbiamo bisogno di coraggio. Vogliamo attaccarli e metterli sotto pressione”.
Champions League
Champions League, 15/05/02: la coppa di Zinedine Zidane
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2 giorni fail
15/05/2025
Il 15 maggio del 2002 i Blancos alzavano la Champions League per la nona volta grazie ad una meravigliosa perla del francese di origine algerina.
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Nella cornice dell’Hamden Park di Glasgow il Real Madrid, all’epoca guidato dal CT Del Bosque, batteva in una gara tiratissima un Bayer Leverkusen tenace e mai domo.

ROME, ITALY – FEBRUARY 2016 : Zinedine Zidane during fotball match of Uefa Champions League 2015/2016 last-16 between A.s. Roma vs Real Madrid at the Olimpic Stadium on Februry 17, 2016 in Rome.
Champions League: il capolavoro di Zizou
Ovviamente, sulla carta, sembrava di assistere al classico Davide contro Golia. Da una parte i Galacticos del Real Madrid, alla ricerca della vittoria numero nove nel torneo. D’all’altra l’operaio Bayer Leverkusen, vero e proprio outsider del torneo, alla prima possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Il mondo del calcio si apprestava a godersi quest’ultimo appuntamento per club prima dell’attesissimo mondiale di Corea e Giappone. Manifestazione che avrebbe visto affrontarsi quella generazione di fenomeni provenienti da molti dei Paesi dalla grande tradizione calcistica. Generazione di cui fa parte, tra gli altri, Zinedine Zidane.
La notte di Zizou
Tradizione vs novità, questo era Real Madrid-Bayer Leverkusen. I Blancos potevano contare su campioni di caratura elevatissima. La squadra tedesca invece, arrivava all’ultimo appuntamento della competizione trascinata dal fortissimo centrocampista tedesco Ballack, ma niente più.
Ma come succede nella maggior parte di queste situazioni: in campo non ci vanno i valori o i nomi. C’è da dire che la compagine tedesca non creerà molte grane al Real.
Ma comunque resterà negli annali della competizione per una prodezza balistica quasi indescrivibile. La partita più importante del calcio europeo quella sera diventa una cornice per contenere uno dei gol più belli di sempre: quello di Zidane.
Nel corso del primo tempo il Real Madrid va in vantaggio dopo meno di 10 minuti con il solito Raul Gonzalez Blanco. Per poi essere raggiunto al quattordicesimo dal pareggio firmato dal difensore brasiliano Lucio (un passato anche all’Inter).
Quando la prima frazione sta per volgere al termine arriva il guizzo, la pennellata d’artista che mette la firma su un gol capolavoro. Santiago Solari fa involare sulla fascia Roberto Carlos, che brucia sullo scatto Sebescen e mette al centro, dove Zidane con una girata eccezionale di mancino spedisce il pallone all’incrocio dei pali difeso da Butt. Esecuzione che ha ancor più dell’incredibile visto che il francese, in teoria, sarebbe destrorso.
Ancora oggi per molti rimane il gol più bello della storia della finale di Champions League. Probabilmente insidiato solamente dalla meravigliosa rovesciata di Gareth Bale molti anni più tardi contro il Liverpool.
Il secondo tempo si trascina senza troppe emozioni come se, quel gol, abbia messo già il sigillo sulla partita. Il Real alzerà così la sua nona Champions League/Coppa dei Campioni. Ma Zizou si toglierà dalla spalla una scimmia molto ingombrante. Lui che, fino a quel momento, era uscito sconfitto in finale di Coppa Uefa con il Bordeaux e due volte con la Juventus in Champions.
23 anni sono passati, ma chi ha visto quella partita non può aver dimenticato una rete da extraterrestre.
Champions League
All’Inter un premio di 10 milioni per vincere la Champions
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1 settimana fail
10/05/2025
L’Inter vuole la Champions League e il club, per motivare maggiormente i suoi, è disposto a stanziare la cifra record di 10 milioni come incentivo alla vittoria
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Siamo agli sgoccioli del Campionato di Serie A e i nerazzurri sono ancora impegnati su due fronti: le ultime tre partite in Campionato per provare a raggiungere il primo posto e strappare lo Scudetto al Napoli (per nulla facile!) e poi giocarsi l’ultima gara in Champions League contro il PSG.
La testa degli interisti è a mille e gli occhi sono puntati sulle prossime partite dove l’Inter si gioca una stagione che, comunque vada, ha giocato davvero al massimo. Il 31 maggio sarà la volta del match a Monaco di Baviera dove gli undici titolari (più riserve ) e il mister Simone Inzaghi si giocano un traguardo importantissimo.
Si cerca, infatti, di dimenticare la serata di due anni fa dove il club nerazzurro perse la finale (in quell’occasione si giocava ad Istanbul contro il Manchester City. Il club del Biscione vuole alzare la Coppa della Champions League e, in cambio, ha offerto un premio di 10 milioni ai suoi combattenti.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno i giocatori dell’Inter in vista del match contro il PSG
Perciò ogni giocatore, in caso di vittoria, si porterete a casa un gruzzolo niente male: quegli 10 milioni saranno divisi per tutta la rosa nerazzurra (che si sommerebbe ad una quota già preventivamente stabilita dal club, per tutti, ad inizio stagione) e che dovrebbe portare a circa 400.000 euro lordi a testa.
Ora gli undici titolari, e le riserve, saranno chiamate all’impresa che porterebbe la squadra alla leggenda in Italia, e che è un traguardo tutt’altro che semplice: battere la squadra di Luis Enrique. Il PSG è certamente una squadra fortissima ma non imbattibile e dopo il passaggio del turno contro il Barcellona il gruppo ci crede.
Lautaro Martinez e compagni sono convintissimi e questa potrebbe essere la vera chiave di volta per raggiungere un traguardo preziosissimo nel calcio europeo.
Champions League
Premier League: l’ultima finale UEFA tutta inglese
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1 settimana fail
09/05/2025
Non è la prima volta che vediamo due squadre di Premier League affrontarsi in una finale UEFA che sia Champions o Europa League. Ma come andò l’ultima volta?
Quest’anno la finale di Europa League sarà tutta inglese e sarà tra Tottenham e Man Utd. Le due squadre vogliono chiudere al meglio la loro disastrosa stagione che li vede in Premier rispettivamente sedicesimi e quindicesimi.
Sarà la quinta finale UEFA tutta inglese, la seconda in Europa League. L’ultima finale inglese avvenne 4 anni fa in Champions League.
Premier League, quando il Chelsea negò la Champions a Guardiola
Bisogna tornare indietro al 29 maggio 2021 per vedere l’ultima finale UEFA tutta inglese. In quel caso, le due finaliste furono il Chelsea ed il Man City.
I Citizens di Guardiola partono da favoriti e vogliono portare a casa la prima Champions nella loro storia. Ma attenzione ai Blues di Tuchel che durante il loro cammino hanno eliminato Atletico ( agli ottavi) e Real (in semifinale).
E infatti sarà proprio il Chelsea a portare a casa la Champions, con un gol di Havertz a fine primo tempo. I Blues, dunque, salgono sul tetto d’Europa per la seconda volta nella loro storia, dopo la vittoria contro il Bayern nel 2012.
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