Serie A
Capello: “Roma sotto shock, l’unico che sta rendendo è Dybala”
L’ex ct della Nazionale ha analizzato la sconfitta di domenica sera dei giallorossi contro l’Inter. Leggi con noi le parole di Capello.
La sconfitta contro l’Inter ha confermato il periodo negativo dei giallorossi, in difficoltà dopo l’esonero di De Rossi. Su questi temi è intervenuto Capello, che, a distanza di due giorni, ha espresso la sua opinione sul momento difficile della Roma.
Le parole di Capello
Su Inter-Roma.
“Domenica ho visto un’Inter che ha concesso poco: i giallorossi arrivavano alla trequarti ma poi non riuscivano a pungere. Nemmeno su angoli e punizioni, i punti forti, sono riusciti ad emergere”.
Le difficoltà della Roma.
“L’esonero di De Rossi ha provocato uno shock. Quello che era stato costruito con lui è andato perso. Juric ha chiesto cose diverse e il gruppo non ha assorbito ancora questo nuovo modo di giocare. La Roma non merita la classifica che ha, ma di certo non si vede ancora una squadra, al di là dei singoli. L’unico che ha fatto cose di alto livello è stato Dybala: con 3,4 passaggi in verticale ha messo in difficoltà l’Inter”.
Il ruolo di Dybala.
“L’ho visto correre, tornare. Un esempio. E non era facile con l’Inter, non a caso la squadra più forte d’Italia”.
Su Dovbyk.
“Ottimo acquisto, contro l’Inter ha smistato bene la palla”.
Serie A
Roma, Svilar è un muro: i numeri che lo consacrano
Una delle pochissime certezze della stagione della Roma è sicuramente Mile Svilar. L’estremo difensore giallorosso è uno dei migliori portieri in Serie A.
La stagione della Roma non si sta muovendo verso quelli che erano gli obiettivi iniziali. In un inizio di annata in cui le certezze si contano sulle dita della mano ecco che arriva il guantone di Mile Svilar.
L’estremo difensore giallorosso sta avendo un rendimento da top player mettendo la firma su quasi tutti i punti conquistati dalla formazione di De Rossi prima, ora in mano a Juric. Infatti, il classe ’99 in campionato ha la percentuale di parate più alta con uno score di 25 tiri bloccati su 31 arrivati nello specchio, che gli valgono un’incredibile 84%.
Solo Di Gregorio ha fatto meglio, subendo però solamente 11 tiri verso lo specchio. Tra i portieri con almeno 20 tiri ricevuti, l’ex Benfica è il primo per percentuale più alta di parate.
Situazione abbastanza identica se controlliamo gli expected goals. La Roma infatti, avrebbe dovuto all’incirca subire 10 reti, ma grazie all’abilità tra i pali del portiere ne ha incassati solamente 6. Un dato, anche questo, che lo colloca come miglior portiere della Serie A. Nonostante non siano arrivati punti, anche contro l’Inter Svilar si è dovuto sporcare le mani: 5 parate e 3 big chances negate agli avversari, che gli sono valse l’8 in pagella da parte dei maggiori quotidiani.
Serie A
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Serie A
Atalanta a tutto Mateo Retegui
Mateo Retegui sta vivendo un inizio di stagione straordinario con l’Atalanta, confermandosi come capocannoniere della Serie A con 8 gol in 8 partite.
Questo incredibile rendimento ha sorpreso molti, considerando che appena due mesi fa Retegui era arrivato a Bergamo di fretta, trasferendosi da Genova in seguito a una trattativa lampo.
Nomi come Nico Gonzalez, Milik e Pinamonti erano stati accostati all’Atalanta, ma la scelta di Gasperini e della dirigenza è ricaduta su Retegui, considerato l’erede naturale di Scamacca e già suo compagno di staffetta in Nazionale.
Il tempo ha dato ragione al club: Retegui ha superato persino il miglior inizio di Pippo Inzaghi a Bergamo e ha già scalzato ogni gerarchia offensiva.
Atalanta: Retegui-dipendente
Gasperini sembra ormai non poter fare a meno di Retegui. Nonostante in passato l’allenatore fosse abituato a ruotare i suoi attaccanti in un tridente variabile, Retegui è sempre presente nelle formazioni ufficiali da quando è arrivato, diventando un punto fermo come Djimsiti, de Roon ed Ederson.
Ha anche “rubato” il titolo di capocannoniere della squadra a Lookman, che ora deve condividere il peso dell’attacco con una stella nascente.
A differenza di Lookman o De Ketelaere, per cui ci sono sostituti come Cuadrado o Zaniolo, Retegui è diventato irrinunciabile per Gasperini, al punto che nemmeno Scamacca, quando tornerà dall’infortunio a febbraio, sembra poter prendere il suo posto.
Retegui o Scamacca
La grande questione che si porrà nel 2024 è come Gasperini gestirà l’attacco con Scamacca di nuovo disponibile.
L’ex attaccante della Roma ha impiegato 31 partite per segnare 8 gol in Serie A, un traguardo che Retegui ha raggiunto in appena 8 gare. La sua capacità di segnare di testa, che era considerata una caratteristica unica di Scamacca, è stata replicata, se non superata, da Retegui, creando un dilemma tattico per il tecnico bergamasco.
Ci sarà spazio per entrambi, o uno dei due sarà sacrificato, magari a discapito di Lookman o De Ketelaere? Gasperini non ha ancora risposte definitive, ma la dipendenza da Retegui è ormai evidente.
Lookman
La questione della coesistenza tra Scamacca e Retegui potrebbe avere ripercussioni anche sul mercato.
Lookman, che ha già vissuto momenti difficili questa estate, allenandosi a parte a Zingonia, potrebbe cercare una nuova destinazione se dovesse perdere ulteriore spazio.
Squadre di Premier League e persino il PSG potrebbero tentare un assalto per il nigeriano, e un’offerta da 50 milioni potrebbe convincere i Percassi a lasciarlo partire.
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