Serie A
Fiorentina, Beltran: è il tuo momento, adesso o mai più!
L’attaccante della Fiorentina Beltran è stato protagonista di un’ottima prestazione contro il Lecce, condita anche da un gol. Ora deve guadagnarsi la fiducia.
All’inizio della scorsa stagione la Fiorentina ha speso ben 25 milioni di euro per portarsi a casa il cartellino di Lucas Beltran. Arrivato in Italia con grandi aspettative, a distanza di più di un anno, ancora non ha del tutto convinto il popolo viola. Nella scorsa stagione ha messo a referto 6 gol e 3 assist, giocando però ben 32 partite.
In estate si pensava anche ad un’eventuale cessione, in particolare il Galatasaray aveva bussato alle porte del club toscano, prima di ripiegare sul colpaccio Osimhen. Per una serie di motivi, alla fine è rimasto alla Fiorentina dove fino ad adesso non è stato particolarmente utilizzato da Palladino.
Con gli infortuni di Gudmundsson e Kean però, avrà sicuramente più spazio e dovrà cogliere l’opportunità per convincere una volta per tutte il popolo e la società viola. In caso di scarso rendimento, si potrebbe seriamente valutare l’ipotesi di una possibile cessione a gennaio.
Il ruolo di Beltran nella Fiorentina
Lucas Beltran nella scorsa stagione era stato acquistato per ricoprire il ruolo di prima punta, alternato a Nzola. Per caratteristiche l’argentino non è un vero e proprio centro avanti puro, infatti, si troverebbe meglio a giocare in coppia con un altro attaccante o addirittura alle spalle di un vero numero 9. Quest’anno in Serie A con Palladino ha giocato solamente in 4 partite per un totale di 169 minuti disputati.
Con gli infortuni delle due punte di diamante, verrà schierato titolare a partire dalla prossima partita, vista anche la bella prestazione fatta a Lecce. Adesso ha lo spazio e l’opportunità per poter fare bene: sta a lui cercare di convincere in primis il mister, ma ovviamente anche la piazza viola. Ha tutte le qualità e le carte in tavola per ritagliarsi un posto in questa squadra, che è nettamente in crescita dopo un inizio un pochino altalenante.
Serie A
Atalanta, Luca Percassi: “Spero che l’Atalanta possa essere un esempio”
L’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, è intervenuto in collegamento nel corso della sesta edizione dello “Sport Talk Industry”.
L’attuale amministratore delegato nerazzurro ha parlato ai microfoni riguardo il problema degli stadi in Italia, sperando che l‘Atalanta possa essere da esempio per gli altri club di Serie A.
Atalanta, le parole di Percassi
In seguito le parole dell’AD della Dea:
Modello Atalanta
“Il nostro è un modello molto semplice, la famiglia Pagliuca quando ha deciso di sposare il progetto Atalanta lo ha fatto col presupposto che le cose non dovevano cambiare. La nostra famiglia rappresenta l’investitore principale, la famiglia Pagliuca rappresenta un gruppo di investitori americani che ha voluto valorizzare il lavoro fatto dal club in questi anni. Per noi poter dotare la Dea e i tifosi di uno stadio nuovo e adeguato agli standard europei è sempre stato un sogno”.
Problema stadi in Italia
“Stiamo vivendo delle città non bellissime in Europa ma vediamo degli stadi meravigliosi, purtroppo in Italia viviamo il contrario. Abbiamo città meravigliose con stadi che non rappresentano la qualità delle città. Spero che l’Atalanta possa diventare un esempio utile per far si che le società che hanno voglia e disponibilità di fare qualcosa di unico nelle loro città vengano messe nelle condizioni di operare. Noi siamo orgogliosi di quanto fatto a Bergamo. Speriamo che tutte le amministrazioni mettano nelle condizioni le società che vogliono investire sugli stadi di accelerare”.
Esigenze calcistiche
“Bisogna voler bene al calcio, se il calcio ha determinate esigenze andrebbe ascoltato e assecondato. Dietro ogni società sportiva ci sono investimenti importantissimi sulla crescita dei giovani che rappresentano il nostro futuro. Molti giocatori del settore giovanile non saranno magari calciatori professionisti, ma diventeranno leader di aziende e la loro crescita e formazione è fondamentale. Serve un cambio all’interno del calcio, vogliamo essere costruttivi non distruttivi”.
Serie A
Inter, Marotta: “Con Oaktree abbiamo una forza maggiore rispetto al passato”
Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, durante il Sport Talk Industry ha parlato del fondo Oaktree, del progetto sostenibilità e del tema Stadio.
In collegamento video conferenza durante lo Sport Talk Industry in corso a Roma, il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato del fondo Oaktree, del progetto sostenibilità e del tema Stadio: con la questione San Siro a tener banco.
Inter, le parole di Marotta
Durante il Sport Talk Industry, in corso a Roma, ha parlato collegato in video conferenza il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, dove ha toccato diversi temi. Quali il fondo Oaktree, il progetto sostenibilità e il tema Stadio: con la questione San Siro a tener banco.
Progetto sostenibilità
“Oggi si parla tanto di sostenibilità, è normale che sia così perché nell’evoluzione del calcio si è passati da un mecenatismo che ha retto fino alle proprietà di Moratti e Berlusconi ai fondi stranieri. Ora la ricerca della sostenibilità è il primo obiettivo: bisogna valorizzare le risorse e contenere i costi, stiamo cercando di fare questo”.
Oaktree punto di riferimento
“Per noi è il modello di riferimento, lo stiamo facendo cercando di essere sempre competitivi perché l’aspetto sportivo è quello che traina tutto il resto. Oaktree ci sta appoggiando, abbiamo sviluppato una forza maggiore rispetto al passato nell’ambito delle strutture. ”
Questione Stadio
“Non ho seguito la vicenda stadio concretamente, se ne è occupato Antonello per tanti anni. Da presidente non posso tirarmi indietro, condivido le parole di Scaroni. Oggi lo stadio rappresenta aspetti importanti per valorizzare il senso di appartenenza di un club, è la casa di una società ed è un luogo di aggregazione “.
Appello al mondo politico
“C’è poca considerazione della politica nei confronti del calcio. Il calcio è un fenomeno sociale che si regge da solo, siamo grandi contribuenti dello stato, garantiamo circa un miliardo l’anno mentre tutti pensano che noi prendiamo contributi dallo stato. Noi paghiamo tutti i tipi di tasse che esistono, noi vogliamo che il legislatore favorisca il nostro sviluppo di sostenibilità. I presidenti mecenati o volgarmente definiti ricchi scemi non ci sono più. Ora esistono società che vogliono entrare nel mondo del calcio ma non andare in default. Non chiediamo contributi, solo una maggiore considerazione.”
Serie A
Milan, Scaroni: “La pirateria è un gran problema. Valutiamo uno stadio nuovo”
Il Presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha parlato quest’oggi durante la sesta edizione dello “Sport Talk Industry”.
Paolo Scaroni, ha parlato riguardo al tema del nuovo stadio in casa Milan e del problema della pirateria. Successivamente ha anche lanciato un appello al Governo italiano.
Milan, le parole di Scaroni
In seguito le parole del presidente rossonero:
Calcio in Italia
“Il mondo del calcio italiano è difficile, io sono un neofita al contrario di Marotta e Percassi. Ho avuto due proprietà, la prima si è ritrovata al Milan dopo aver fatto un prestito ad un personaggio pittoresco come Yonghong Li. Elliot ha gestito il club come un edge funder, ha messo un amministratore delegato che veniva dall’Arsenal e che conosceva il calcio. RedBird il Milan invece lo ha cercato, inserendolo all’interno di una strategia di investimenti nel mondo dello sport. Non so se il calcio evolverà verso un modello americano”.
La pirateria
“La pirateria è un gran problema del calcio italiano, col maxi-sequestro di oggi si dimostra che viene applicata una legge meravigliosa. Parliamo di 25 milioni di utenti, noi calcoliamo che la pirateria solo in Italia costa tra i 500 milioni e un miliardo di euro. Questi sono costi per DAZN e Sky che trasmettono le partite, ma di conseguenza anche per noi società”.
Stadio nuovo
“Stiamo valutando di costruire un nuovo stadio affianco al Meazza. Costruito questo possiamo trasformare il Meazza per fare una serie di attività sportive e commerciali come albergo, centro commerciale, sede e museo di Milan ed Inter. Creando lo stadio più bello d’Europa. Non è SanSiro iconico, sono Milan ed Inter che lo hanno reso iconico. Noi siamo contenti di rimanere lì, è ben collegato ed è casa nostra. Teniamo aperta la porta di San Donato, il percorso di SanSiro è sempre difficile ma resto ottimista”.
Appello al Governo
“Noi dobbiamo assolutamente cambiare la legge che ci impedisce di utilizzare il betting, non possiamo non avere benefici dal mondo delle scommesse. Sulla Serie A si muovono 35 miliardi di scommesse, che nessuna società abbia dei vantaggi da queste è assurdo. In tutta Europa questo è concesso”.
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