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Leao, ora tocca a te: onori e oneri di un futuro campione | L’editoriale di Mauro Vigna

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Milan

Leao, ora tocca a te. Lo spagnolo infatti dovrà dimostrare di avere imparato la lezione facendo al meglio ciò che sa fare, giocare a calcio. L’occasione è già stasera.

Non ci sono più scuse, non c’è più tempo per i fraintendimenti e i paventati mal di pancia, nemmeno troppo celati. Se fino a un anno fa si poteva pensare che ci fossero incomprensioni con Stefano Pioli, o con qualcun altro della dirigenza, oggi non si può più dire o pensare.

Il tecnico Paulo Fonseca è stato fin troppo chiaro e trasparente e oltre alla ramanzina all’interno delle mura di Milanello sono seguiti i fatti, ossia l’esclusione dalla gara contro l’Udinese.

C’è poco da capire, ora Leao si deve dare una mossa e prendersi tutte quelle responsabilità che un giocatore che vuole diventare grande deve prendersi. Onori e oneri, come è giusto che sia se si gioca per il Milan e se si hanno 25 anni. Il rischio è infatti quello di non diventare un top player, i dubbi in merito sono moltissimi.

Buona parte della tifoseria e degli addetti ai lavori cataloga Leao come un giocatore in grado di fare cose pazzesche, ma solo quando lo vuole lui. In effetti nessuno discute il suo valore, ad oggi è tecnicamente il più forte in rosa, ma non è un leader, mai lo sarà.

L’occasione di questa sera è importante. Il classe ’99 dovrà dimostrare di avere capito la lezione, non serbare rancore e galoppare. Questa è per lui l’ultima chiamata.

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Lutto per Juventus e Torino: muore un collaboratore storico

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Thiago Motta, Juventus

A Torino lo piangono tutti: oggi è arrivata la notizia della scomparsa di Sergio Giunta, massaggiatore di Juventus e Torino. Ci ha lasciati a 75 anni.

La Juventus e il Torino piangono Giunta

Questa mattina è arrivata una notizia che rattrista tutta Torino e i suoi club: la notizia della morte di Sergio Giunta, massaggiatore storico del Torino e della Juventus, all’età di 75 anni.

Giunta, che è stato per un breve periodo un giocatore, aveva esordito nelle giovanili della Juventus ed era passato all’Aosta Calcio. È lì, poi, che era diventato massaggiatore. Da lì aveva poi spiccato il volo verso il Torino, dove aveva trascorso ben 14 anni, dal 1980 al 1994.

La maggior parte della sua carriera, però, l’ha passata alla Juve, alla quale ha lavorato dal 1994 al 2007.

La nota del Torino per Giunta

Questa la nota del club granata per la scomparsa di Sergio Giunta: “Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club sono vicini con affetto alla famiglia Giunta nel ricordo di Sergio Giunta, massaggiatore del Torino dal 1980 al 1994 dapprima nel Settore Giovanile e poi in Prima Squadra, dove si è sempre distinto per le sue doti di competenza, disponibilità e umanità.

Alla moglie, signora Adriana, alla figlia Erika, alle nipoti Sofia e Alice, ai suoi cari e ai tantissimi amici il profondo cordoglio e il fraterno abbraccio del mondo granata. L’ultimo saluto a Sergio si terrà venerdì 20 dicembre in forma strettamente privata”.

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Napoli, Letang “riapre” il caso Osimhen: “Abbiamo guadagnato solo 7 milioni”

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Osimhen

Olivier Letang, presidente del Lille, “riapre” la polemica sul caso Osimhen e il controverso trasferimento che lo ha portato a Napoli.

Torna ad infuriare la polemica sul controverso affare che, nell’estate del 2020, portò Victor Osimhen alle pendici del Vesuvio. A gettare benzina sul fuoco il nuovo presidente del Lille, Olivier Letang.

Napoli, le parole di Letang su Osimhen

All’epoca dei fatti il reggente dei mastini era ancora Gerard Lopez, sul cui capo pendono due accuse di falso in bilancio (una riguarda proprio il passaggio del nigeriano a Napoli) oltre al fatto che due club calcistici (il Mouscron e il Bordeaux) siano falliti per inadempienze economiche durante la sua gestione.

Anche Les Dogues hanno rischiato il fallimento, appena due anni dopo il suo cambio di casacca, prima del salvifico intervento del Fondo Elliot e dell’attuale presidente Letang. Alla base del rischio fallimento una situazione finanziaria disastrosa, aggravata anche dalla dilapidazione dell’asset rappresentato da Osimhen.

Infatti, proprio Letang, nel corso di un intervento rilasciato durante la trasmissione L’Equipe du Soirha colto l’occasione per attaccare nuovamente il suo predecessore. Dei 70 milioni pattuiti solo 50 erano “contanti”, mentre gli altri 20 erano distribuiti attraverso i cartellini di quattro ex-giocatori azzurri.

L’allora terzo portiere Karnezis (valutato 4,8 milioni) e tre giocatori che all’epoca erano nella Primavera del Napoli: Ciro Palmieri (7 milioni milioni), Claudio Manzi (4 milioni) e Luigi Liguori (4 milioni). Letang ha infatti denunciato che, dei sopracitati 50 milioni, soltanto 7 sono finiti nelle casse del club francese.

Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

Dal totale di 70 milioni vanno sottratti i costi per l’acquisto di questi quattro giocatori del Napoli, pagati complessivamente 20 milioni di euro quando il loro valore reale era pari a zero. Vanno inoltre aggiunti al calcolo tutti gli intermediari, le plusvalenze e le commissioni, che portano l’incasso effettivo a 7 milioni. Il Lille ha guadagnato molto di più con le cessioni di Carlos Baleba (30 milioni di euro al Brighton, ndr) e Amadou Onana (40 milioni di euro all’Everton, ndr). In quei casi non c’erano commissioni o intermediari“.

napoli

LA DELUSIONE DI VICTOR OSIMHEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Roma 1927 Futsal, Lucho Avellino: “Vincere con il Napoli significherebbe tanto”

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roma

Intervistato in esclusiva da Pagine Romaniste, il giocatore della Roma1927 Futsal (Lucho Avellino) ha parlato della prossima sfida contro il Napoli.

La rappresentativa giallorossa di Futsal affronterà, domenica 22 Dicembre alle 20:45 al PalaCesaroni di Genzano a Roma, il Napoli di mister Colini, in un match molto importante per entrambe le compagini.

Roma, le parole di Avellino

Intervistato in esclusiva da Pagine Romaniste, il calciatore giallorosso Lucho Avellino ha parlato della sfida imminente contro i partenopei. Di seguito le sue parole.

Al di là della sconfitta, contro la Vinumitaly Petrarca c’è stata tanta apprensione per l’infortunio di Caique. I tre punti contro Napoli avrebbero doppio significato.

“C’è rimasta tanta amarezza dalla partita col Petrarca. Lo scontro di gioco in cui è rimasto coinvolto Caique ci ha fatto uscire un po’ dalla partita. Fino a quel momento stavamo facendo bene, avevamo finito bene il primo tempo. La realtà, purtroppo, è che non siamo stati all’altezza nel secondo tempo perché influenzati da questa situazione. Per fortuna Caique sta bene, è già rientrato con la squadra: non si sta allenando, ma è insieme con noi e ci rende molto felici. Gli vogliamo tutti molto bene, nessuno si aspetta di vedere un compagno uscire dal campo in ambulanza. Adesso dobbiamo concentrarci sulla prossima partita”.

La squadra di coach Colini è una macchina macina punti e gol: qual è la chiave per fermarli?

“È una grande squadra, stanno bene. Hanno una delle migliori difese in campionato, sono compatti. Lo scorso anno hanno vinto la Coppa Italia e sono arrivate in finale scudetto. Sarà una partita difficile. Le squadre di Colini sono molto organizzate, agonistiche. Dobbiamo essere all’altezza. I tre punti significano tanto, vorrebbe dire tornare ad essere quelli che siamo stati nelle 9 giornate e finire l’anno nel migliore dei modi prima di affrontare il Manfredonia e la Supercoppa”.

C’è qualche giocatore in particolare a cui riserverai una maggiore attenzione?

“Bisogna stare attenti ai soliti Borruto e Salas. Da anni fanno bene a Napoli, come in altre squadre. Bisogna stare molto attenti dal primo secondo perché appena gli concedi mezzo centimetro riescono a trovare delle soluzioni. Sono grandi campioni. Con questi giocatori serve una grande attenzione perché possono risolvere la partita in qualunque momento”.

Giocando il posticipo ci sarà la pressione degli altri risultati, soprattutto di Sporting Sala Consilina e Sandro Abate. Fondamentale non farsi influenzare.

“Non possiamo pensare ad altri risultati ed alle altre partite. Dobbiamo pensare a noi. Potrebbero raggiungerci, ma dobbiamo pensare alla nostra partita. Il campionato è ancora lungo, mancano 6 partite per finire l’andata. Dobbiamo finire bene per raggiungere l’obiettivo della Coppa Italia. Non dobbiamo farci influenzare”.

Marcelinho, da buon attaccante, ha detto che della squadra di Ranieri vorrebbe Dybala in squadra. Con chi ti piacerebbe scendere in campo?

“Dybala è un giocatore di grande qualità, può risolvere la partita in qualunque momento con un colpo di genio. In una partita agonistica, magari vorrei un Paredes nella miglior forma, come ha dimostrato nel primo periodo alla Roma ed anche in quale frangente quando è tornato. Riesce ad unire cattiveria agonistica con la qualità di gioco, in queste partite è importante avere Dybala ed un giocatore come Paredes. Mi fido però ciecamente dei miei compagni, siamo molto contenti con quello che abbiamo. Dobbiamo provarci con le nostre forze e mostrare il nostro valore”.

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