Conference League
San Gallo-Fiorentina 2-4: le pagelle viola al pepe
Altra goleada della Fiorentina, stavolta in Conference League, contro gli svizzeri del San Gallo. Tante le prove positive, a cominciare da quelle di Sottil ed Ikoné.

Pagelle Fiorentina
Terracciano 6-: non ha colpe evidenti sulle reti subite, ma neanche compie parate miracolose. Sufficienza stiracchiata.
Kayode 6,5: non era facile, dopo qualche errore e la tantissima panchina, tornare a giocare con questa tranquillità ed esplosività. Buona prova.
Moreno 6+: fa il suo, prima di arrendersi ad un guaio fisico. Diligente.
Martinez Quarta 7=: parte male, non solo per l’errore sul primo goal subito; esce, con gli interessi, alla distanza, non soltanto per il goal segnato. Genio e sregolatezza.
Biraghi 6,5: pennella l’angolo del momentaneo 1-1 e non demerita. Positivo.
Richardson 6: gioca con un piede solo (il sinistro). Male nel primo tempo, molto meglio nella ripresa. Diesel.
Adli 5+: perde e sbaglia qualche pallone di troppo. Impreciso.
Ikoné 7+: fa due goal e si mangia il terzo. Nel complesso, sicuramente, in grossa crescita. Match winner.
Bove 6,5: altra partita, altro ruolo, altra prestazione generosa. Che giocata sul secondo goal della Fiorentina. Importante.
Sottil 7,5: decisivo con le sue accelerazioni, appare a tratti addirittura immarcabile. Grimaldello.
Kouamé 5,5: un palo, un assist, ma evidenti lacune tecniche. Generoso ma insufficiente.
Comuzzo 7-: partecipa alla dormita collettiva sul secondo goal del San Gallo. Per il resto, però, non sbaglia un colpo. Sembra un veterano.
Cataldi 6,5: il centrocampo cambia marcia al suo ingresso in campo. Lucido e vivace.
Beltran 5,5: non ripete l’ottima prestazione di domenica pomeriggio. Abulico (stranissimo per un generosissimo come lui).
Gosens 7-: nell’ultimissima fase di match disinnesca la fascia destra avversaria e segna il goal della sicurezza a porta vuota. Garanzia.
Parisi 7-: difficilmente si possono dare dei voti a chi gioca appena pochi minuti, ma il suo impatto sulla gara è devastante. Dategli più spazio.
Palladino 6,5: tiene a galla e sul pezzo anche le seconde linee. Motivatore.
Conference League
Chelsea, in finale di Conference League per scrivere la storia: sarebbe il primo club

Il Chelsea ha raggiunto la finale di Conference League battendo, nel doppio confronto, in semifinale il Djurgarden. C’è il Betis Siviglia nell’ultimo atto.
Il Chelsea, come da pronostico, è arrivato in finale di Conference League. L’appuntamento adesso è per mercoledì 28 maggio allo Stadion Wroclaw di Breslavia, in Polonia, contro il Betis Siviglia dello scatenato Antony.
Il club londinese è il gran favorito per alzare la coppa della terza competizione europea vista anche la poca esperienza europea degli avversari spagnoli (alla prima finale europea della loro storia) e l’enorme palmares dei Blues. Il Chelsea si trova in quella ristretta cerchia di club che può contare in bacheca tutte le competizioni europee: Champions League, Europa League e Coppa delle Coppe.
In caso di vittoria, mercoledì 28 maggio, la formazione allenata da Maresca diventerebbe il primo club della storia a fare all in in tutte le competizioni europee. Punterà sicuramente alla vittoria il tecnico italiano, alla ricerca del suo primo titolo e voglioso di entrare nell’olimpo dei tecnici italiani che hanno fatto la storia del Chelsea.
Infatti, tra i Blues e gli allenatori provenienti dal Bel Paese esiste da sempre un bellissimo rapporto: Di Matteo ha portato sul tetto d’Europa Drogba e compagni, mentre Sarri ha conquistato l’Europa League, Antonio Conte è riuscito a vincere la Premier League.
Conference League
Fiorentina, l’impietoso dato di Zaniolo

La Fiorentina esce dalla Conference League, sfuma la possibilità di tornare in finale per la terza volta. Nella gara del Franchi un incredibile dato di Zaniolo.
L’avventura di Zaniolo arrivato a Firenze a gennaio sta per concludersi in modo lento e senza gloria. L’ex attaccante della Roma non ha mai inciso nelle poche volte in cui Palladino gli ha dato e ieri sera, inserito all’inizio del secondo tempo supplementare, ne ha dato un’ulteriore prova.
Secondo quanto riporta Firenzeviola.it, Zaniolo ha giocato 15 minuti senza toccare un pallone: zero tocchi, zero tiri, zero passaggi.
Ll’unica voce che vede un numero diverso dallo zero è quello dei contrasti aerei fatti, cioè uno, però avendo perso anche quello il numero dei tocchi di palla resta zero.
L’avventura in gigliato di Zaniolo, tornato dopo aver giocato diverse anni nelle giovanili, termina probabilmente qui. In Serie A nelle prossime due partite non sarà disponibile in quanto espulso nel caotico finale dell’Olimpico contro la Roma e squalificato.
Forse potrebbe trovare spazio nell’ultima giornata a Udine, ma sarà difficile che Palladino gliene conceda ancora.
Il ritorno al Galatasaray è sempre più dietro l’angolo…
Conference League
Fiorentina, Gosens prova a reagire: “Il Betis cantava negli spogliatoi, ecco cosa dobbiamo fare”

La Fiorentina pareggia contro il Betis Siviglia e vede sfumare la possibilità di giocare la terza finale consecutiva di Conference League.
Grande amarezza in casa viola, il pareggio degli spagnoli all’inizio del primo tempo supplementare ha tagliato le gambe, le energie fisiche e mentali alla squadra di Palladino, che aveva saputo reagire alla grande all’iniziale svantaggio con una doppietta di Gosens.
Proprio il laterale tedesco, uno dei leader dello spogliatoio viola, è interventuto ai canali ufficiali della Fiorentina nel dopo gara, queste le sue parole: “Mi dispiace tantissimo, avremmo voluto regalare questa finale ma non ci siamo riusciti. Abbiamo dato tutto, ma un errore banale ha compromesso il risultato. Un errore dovuto anche alla stanchezza, non dovrebbe succedere, ma quando sei stanco ci sta.
Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica a costruire gioco, cercavamo la profondità senza precisione.
Ora rimangono 9 punti in campionato per tornare in Europa, li dobbiamo fare per i tifosi e per noi stessi: lo meritiamo.
Negli spogliatoi ho sentito i giocatori del Betis cantare. Ho detto ai miei compagni di ascoltare bene: la loro gioia deve fare scaturire la nostra rabbia e trasformarla in energia positiva.
Solo coì possiamo rialzarci”
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