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All Eyes On Me – il focus sul 9° turno di Premier League 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 9°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Nono turno: “Otherside”

All Eyes On Me

ARSENAL-LIVERPOOL: UN PARI CHE NON FA CONTENTO NESSUNO

Né vincitori né vinti nel big match di questo nono turno andato in scena in un Emirates stracolmo come di consueto, uscito con una leggera sensazione di rammarico considerando la mole di gioco prodotta dall’Arsenal e gli ormai soliti infortuni a partita in corso.

Oltre agli indisponibili Saliba, Calafiori, Tomiyasu e Odegaard, infatti, durante il match Arteta perde anche Timber e Gabriel (prima volta dal 2 maggio 2023 per i Gunners senza i suoi due centrali titolari sul terreno di gioco) ritrovandosi costretto a schierare Kiwior e il classe 2006 Lewis-Skelly, dalla cui parte nasce il gol del definitivo 2-2.

Anche Saka rischiava seriamente di non scendere in campo (come accaduto in Champions con lo Shakhtar), ma per fortuna sua e del gruppo parte dal 1′, impiegandone nove per sbloccare la sfida imbarazzando Robertson con un tunnel per poi battere Kelleher con un mancino potente sul primo palo sul lancio di White. Il 7 e capitano di giornata dei Gunners diventa così il più giovane calciatore nella storia della Premier a raggiungere quota 50 realizzazioni.

Il pari del Liverpool arriva al 18′ con l’altro capitano in campo Van Dijk, a secco in campionato dal 21 febbraio, bravo a prendere il tempo alla difesa avversaria da corner, ma altrettanto disattento al 43′ insieme ai compagni di reparto sul piazzato dalla trequarti di Rice convertito in gol da Mikel Merino, finalmente ristabilito, il ventunesimo stagionale di testa per i rossi di Londra, più di qualunque altra compagine europea.

Come detto il definitivo 2-2 arriva all’81’ con Nunez e Salah che si scambiano i ruoli prendendo d’infilata la parte mancina della difesa di casa. L’egiziano mette a referto l’undicesimo centro contro i Gunners in carriera (più di lui solo Rooney e Kane).

L’undici di Slot perde, dunque, la vetta della classifica in favore del City dopo aver vinto di misura a Lipsia, mentre quello di Arteta ottiene il terzo pari in questo torneo, il secondo per 2-2.

CITY ANCORA SULLE SPALLE DEL GIGANTE, L’ASTON VILLA SI FA RIPRENDERE NEL RECUPERO

Vince di misura il Manchester City contro il fanalino di coda Southampton riprendendosi la vetta solitaria della classifica.

A decidere la sfida è l’undicesimo centro stagionale di Haaland che dopo il super gol realizzato nel 5-0 rifilato allo Sparta Praga, si ripete in campionato brutalizzando Bednarek sul cross teso di Matheus Nunes al 5′, diventando il primo calciatore dopo Aguero nel 2017 a segnare per sette volte consecutive contro squadre neopromosse.

Chi si aspettava, però, una goleada resta deluso, anche per gravi demeriti dello stesso Haaland e dei vari Savinho e Foden che sbagliano l’impossibile sotto porta, costringendo alla sofferenza nei minuti finali i Citizens che comunque riescono ad allungare a 35 la striscia di risultati utili casalinghi consecutivi, con annesso 150esimo clean sheet con questa maglia di Ederson.

In attesa di recuperare i vari Walker, De Bruyne, Grealish e Doku gli Sky Blues torneranno in campo mercoledì in Coppa di Lega per affrontare il Tottenham, mentre i Saints, di scena domani sempre in coppa con lo Stoke City, restano soli in ultima posizione.

Dopo aver battuto il Bologna ed essersi confermato in vetta alla classifica di Champions League l’Aston Villa non riesce a ripetersi nel match interno contro il Bournemouth allungando a tre la striscia di non vittorie dopo essere andato in vantaggio in una gara interna.

A onor del vero i Villans comandano le operazioni per gran parte della sfida, trovando sulla loro strada uno straordinario Travers, il secondo di Kepa, che para di tutto, come certificano i 7 interventi atti a sventare pericolose conclusioni dei beniamini di casa, specie nel primo tempo.

L’1-0 della formazione di Emery arriva, appunto, al 76′ con Ross Barkley (secondo centro in carriera al Villa Park dopo quello nel 7-2 rifilato al Liverpool nell’ottobre 2020), il più lesto a raccogliere la sponda aerea di Bailey sul cross di Maatsen, ma non basta: sugli sviluppi dell’ultimo calcio piazzato del match, infatti, sbuca la testa di Evanilson, al secondo centro in campionato, che mette a referto il gol più tardivo in trasferta nella storia del Bournemouth (95:43) regalando a Iraola un punto preziosissimo dopo aver battuto l’Arsenal settimana scorsa.

L’Aston Villa resta, comunque, in piena zona Champions e nel prossimo turno affronterà il Tottenham (con in mezzo la partita di coppa con il Crystal Palace), mentre le Cherries ospiteranno il Manchester City.

ANCORA CHELSEA, ANCORA PALMER!. IL BRIGHTON SI BUTTA VIA

Riprende la retta via il Chelsea dopo il ko di Liverpool dando continuità all’1-4 rifilato al Panathinaikos in Conference League con un meritato 2-1 ai danni del Newcastle.

I Magpies approcciano meglio alla gara, ma Palmer (a cui già era stato annullato un gol tramite Var per fuorigioco) al 18′ decide di elargire calcio mandando in porta Pedro Neto con un filtrante di 40 metri che esalta le caratteristiche in campo aperto del portoghese, poi bravo a servire a porta vuota Nicolas Jackson che non ha difficoltà a depositare in rete il suo 20esimo centro complessivo in Premier League diventando il quinto calciatore in relazione alle presenze (44) a raggiungere tale obiettivo con la maglia dei Blues. 14 coinvolgimenti diretti in gol nelle ultime 14 uscite per l’attaccante senegalese.

La squadra di Howe reagisce al 32′ con Isak, a secco dal 1 settembre, bravo a mettere in porta l’assist dell’ex Hall interrompendo un digiuno da gol su azione collettivo in tutte le competizioni dopo 436 minuti, segno di quanto la squadra anche quest’anno non riesca a concretizzare la diverse azioni da rete create.

L’undici di Maresca riesce a centrare la decima vittoria interna in campionato nelle ultime 14 gare disputate grazie ancora al solito, inarrivabile Cole Palmer,al 25esimo acuto tra club e nazionale del suo fantastico 2024, perfetto nel superare Pope con una conclusione mancina dal limite che si spegne sul primo palo.

Le due formazioni si ritroveranno di fronte mercoledì nel quarto turno di Coppa di Lega al St. James’ Park: il Chelsea per irrobustire le proprie certezze, il Newcastle per ripartire.

Il Brighton va a un passo dal terzo successo consecutivo, ma si butta letteralmente via nei minuti finali contro il Wolverhampton, perdendo l’occasione di agganciare l’Aston Villa a quota 18.

I Seagulls passano in vantaggio al 45′ grazie al sesto centro in campionato di un implacabile Welbeck, che eguaglia il suo record personale di marcature in una singola annata (2020-21, 2021-22, 2022-23) da quando ha detto addio allo United ormai 10 anni fa, bravo a finalizzare il secondo assist stagionale di Rutter.

Nella ripresa i Wolves, in netto miglioramento già dalla scorsa settimana nel match contro il City, ci provano, ma sembrano doversi arrendere in seguito alla stoccata all’85’ di Evan Ferguson, a secco da 11 mesi e reduce da un infortunio che lo ha tenuto fuori per 4, imprendibile per José .

Dall’88’ in poi, però, inizia un altra gara: Ait-Nouri, al terzo acuto stagionale, accorcia le distanze sbrogliando una mischia nata dal corner battuto da Sarabia e al 93′ Wieffer (pagato 30 milioni in estate dal Brighton) cestina una ripartenza da 4 contro 1 centrando con il suo passaggio l’ultimo uomo Doyle che, a sua volta, dà il là al contropiede ospite finalizzato da Matheus Cunha, bravo e fortunato a trovare la decisiva deviazione di Van Hecke per battere Verbruggen.

La squadra di O’Neil evita, dunque, la sconfitta dopo essere andata sotto di due gol per la prima volta dal maggio 2022, riprendendosi ciò che le era stato tolto nell’ultimo match contro il Manchester City. Grande rammarico, invece, per quella di Hurzeler i cui 16 punti raccolti nelle prime 9 rappresentano, comunque, la seconda miglior partenza nella storia del club dopo quella dello scorso anno.

CADE IL TOTTENHAM A SELHURST PARK, PASSA IL NOTTINGHAM AL KING POWER STADIUM

Prima vittoria in campionato per il Crystal Palace che torna a battere il Tottenham in uno scontro diretto dopo tre anni (11/9/2021 3-0 casalingo) provando a ribaltare le inerzie di un inizio di stagione piuttosto in salita.

Eze torna ad essere la sua miglior versione e oltre l’assist per Mateta regala una prestazione da top player tra giocate funamboliche, dribbling, tiri e copertura praticamente totale della fascia sinistra mettendo spesso in imbarazzo Udogie e il giovane Mikey Moore (classe 2007 molto promettente, nonché secondo calciatore più giovane nella storia degli Spurs a scendere in campo dal primo minuto dopo Stephen Carr nel 1993 in una gara contro l’Ipswich).

Come detto la partita viene decisa dal terzo centro stagionale di Mateta dopo i 16 della precedente campagna che fa prendere una grande boccata d’aria a Glasner, la cui panchina era iniziata sensibilmente a traballare. Resta salda, invece, quella di Postecoglou nonostante un avvio piuttosto altalenate (sono già 4 le sconfitte in campionato, di cui 3 in trasferta) e il conseguente ottavo posto in classifica.

Avvio di stagione a razzo del Nottingham che conferma il suo ottimo stato di forma battendo a domicilio il Leicester nell’East Midlands Derby, match di apertura di questo nono turno.

Nel primo tempo riflettori puntati sui due capitani Yates e Vardy: quello del Forest fa 0-1 al 16′ spedendo in porta dal limite dell’area la svirgolata di Justin, quello delle Foxes livella la sfida appena 7 minuti dopo prendendo il tempo ai due centrali ospiti sul cross teso di Winks diventando il quarto calciatore più anziano nella storia della Premier ad andare a segno per due giornate consecutive all’età di 37 anni e 288 giorni (il podio è composto da Sheringham, Giggs e Alexander).

La ripresa è un monologo del Forest che si tramuta nel definitivo 1-3 grazie alla doppietta di un inarrestabile Chris Wood, già a quota 7 in classifica marcatori, che prima batte Hermansen con un preciso destro all’angolino e poi sfrutta l’incertezza di Faes sul rinvio di Sels per scavalcarlo con un dolcissimo colpo di testa (da dicembre 2023 soltanto Haaland con 18 ha messo a referto più reti su azione del neozelandese con 16).

La formazione di Espirito Santo, dunque, centra la quarta vittoria in campionato, la prima nella massima divisione in casa del Leicester dal 1995, portandosi a 16 punti in classifica. Quella dell’ex di turno Cooper, invece, deve arrendersi anche alle proprie amnesie difensive, avendo concesso per la sesta volta in nove uscite due o più reti agli avversari.

UNITED A PICCO, TEN HAG ESONERATO! BRENTFORD: ANCORA MBEUMO. BETO SALVA L’EVERTON

In seguito alla (anche sfortunata) sconfitta al London Stadium termina l’avventura di Ten Hag sulla panchina del Manchester United con la squadra conseguentemente affidata ad interim a Ruud Van Nistelrooy.

Una decisione legittima se si considera l’1.72 punti di media raccolti in 85 partite di campionato (peggio di lui solo Moyes e Ragnick con molte meno gare disputate), perdendone ben 27 (31,8%, solo Moyes ha una percentuale più alta di sconfitte, 32,4%) di cui 7 dal 90′ in poi, e il fatto che soltanto l’Ipswich (47 minuti e 9 secondi) sia stato in vantaggio per meno tempo dei Red Devils (108 minuti e 5 secondi) in questa stagione.

Possiamo tranquillamente affermare che quest’ultimo match contro il West Ham sia l’istantanea dell’intera esperienza del tecnico olandese sulla panchina della parte rossa di Manchester, tra l’incredibile errore a porta sguarnita di Dalot (il 14,6 di xG stagionale prodotto a fronte dei soli 8 gol realizzati sono emblematici), il palo colpito da Bruno Fernandes, le incredibili disattenzioni difensive e il rigore ed il conseguente 2-1 concesso nel recupero (uno dei cinque realizzati in questa giornata. Dato più altro di sempre).

A nulla è servito il momentaneo pareggio di Casemiro dopo l’1-0 di Summerville (primo gol con gli Hammers) per evitare il quarto ko stagionale e l’attuale quattordicesimo posto in classifica. La formazione di Lopetegui con questa vittoria aggancia proprio lo United e spera di rilanciarsi.

Ennesima partita pazza del Brentford (18 fatti e 18 subìti, terzo miglior attacco e quarta peggior difesa del torneo) che dopo il 5-3 pre-sosta con il Wolverhampton produce un 4-3, sempre in casa, contro l’Ipswich.

Gli ospiti si portano sul doppio vantaggio tra il 28′ e il 31′ grazie a Szmodics e Hirst (primo calciatore dell’Ipswich a realizzare un gol e un assist in una singola partita dopo Darren Bent contro il Derby County nel 2002), ma si fanno riprendere in due minuti da Wissa, quarto centro in campionato, e dall’autogol di Clarke che a inizio ripresa commette fallo su Lewis-Potter in area permettendo a Mbeumo di ribaltarla dal dischetto, facendosi poi espellere al 69′.

Nonostante l’inferiorità numerica la squadra di McKenna torna ancora sul livello del mare all’86’ grazie al quinto gol in questa Premier di Liam Delap, ma si vede nuovamente costretto a capitolare al 96′ sotto il colpo ancora dell’intramontabile Mbeumo (secondo in classifica marcatori a quota 8 e già a -2 dal suo personale record di marcature in una singola stagione).

Le Bees si portano, dunque, nella parte sinistra della classifica, mentre i Tractor Boys, alla terza sconfitta consecutiva, scivolano al terzultimo posto.

 

Pareggio con gol tra Everton e Fulham a Goodison Park da cui sono i Cottagers ad uscire con maggiori rimpianti.

La formazione di Marco Silva si porta in vantaggio al 61′ con il più classico dei gol dell’ex di Alex Iwobi (quattro anni in blu tra il 2019 e il 2023), ma viene raggiunta all’ultimo respiro da Beto, primo gol stagionale e a secco dal 30 marzo, che assicura ai Toffees il quinto risultato utile consecutivo, la migliore striscia dell’era Dyche. Il Fulham torna a fare punti dopo due sconfitte consecutive.

Top & Flop

TOP

1) Bryan Mbeumo – Otto gol in nove gare, quasi la metà di tutti quelli realizzati dal Brentford in campionato. Un’altra doppietta al cardiopalma contro l’Ipswich che regala altri tre punti a Frank. Se già lo scorso anno aveva imparato a fare le veci di Toney, in questo lo sta rimpiazzando sotto tutti i punti di vista.

2) Chris Wood – Discorso analogo a quello valido per Mbeumo: il neozelandese arrivato da scarto del Newcastle e già protagonista della salvezza del Forest nella scorsa stagione con 14 gol, ne fa due al Leicester facendo volare la squadra al settimo posto. Ah, dimenticavo: a 32 anni sono già 7 le marcature stagionali in 9 match.

3) Cole Palmer – Dei 25 centri nel 2024 ne abbiamo già parlato. Del suggerimento visionario per Pedro Neto anche. Il feeling stabilito con Stamford Bridge non ha eguali, così come il suo talento cristallino. 29 gol e 16 assist in 43 partite di campionato. Fuori categoria.

FLOP

1) Harry Clarke – Nella sfida con il Brentford diventa il secondo calciatore nella storia della Premier League dopo Bednarek a mettere a referto un autogol, un’espulsione e a provocare un rigore. Prestazione da dimenticare.

2) Mats Wieffer – L’inconcepibile errore in ripartenza quattro contro uno che poi porta al definitivo 2-2 del Wolverhampton grida ancora vendetta. La sensazione è che non vedrà il campo per un po’.

3) Diogo Dalot – Il gol sbagliato a porta vuota e la mancata marcatura su Summerville nell’1-0 del West Ham non possono che farlo entrare di diritto in questa Flop 3.

Classifica e prossimo turno

1

Manchester City

23 9 7 2 0  20:9 +11
2 Liverpool 22 9 7 1 1  17:5 +12
3

Arsenal

18 9 5 3 1  17:10 +7
4

Aston Villa

18 9 5 3 1 16:11 +5
5

Chelsea

17 9 5 2 2 19:11 +8
6

Brighton

16 9 4 4 1 16:12 +4
7

Nottingham Forest

16 9 4 4 1 11:7 +4
8

Tottenham

13 9 4 1 4 18:10  +8
9 Brentford 13 9 4 1 4 18:18 0
10 Fulham 12 9 3 3 3 12:12 0
11 Bournemouth 12 9 3 3 3 11:11 0
12

Newcastle

12 9 3 3 3 9:10 -1
13

West Ham

11 9 3 2 4 13:16 -3
14

Manchester United

11 9 3 2 4 8:11 -3
15

Leicester

9 9 2 3 4 13:17 -4
16

Everton

9 9 2 3 4 10:16 -6
17

Crystal Palace

6 9 1 3 5 6:11 -5
18

Ipswich Town

4 9 0 4 5 9:20 -11
19

Wolverhampton

2 9 0 2 7 12:25 -13
20

Southampton

1 9 0 1 8 6:19 -13

Prossimo turno:

Sabato 2 novembre

Newcastle 13:30 Arsenal

Liverpool 16:00 Brighton

Ipswich Town 16:00 Leicester

Bournemouth 16:00 Manchester City

Southampton 16:00 Everton

Nottingham Forest 16:00 West Ham

Wolverhampton 18:30 Crystal Palace

Domenica 3 novembre

Tottenham 15:00 Aston Villa

Manchester United 17:30 Chelsea

Lunedì 4 novembre

Fulham 21:00 Brentford

Premier League

Dalot emblema della crisi dello United: altra sconfitta e tifosi inferociti

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Grande protagonista (suo malgrado) della sconfitta del Manchester United in casa del West Ham (2-1) è stato l’ex-Milan Diogo Dalot.

Continua la crisi senza fine del Manchester United. Nelle ultime otto partite i Red Devils hanno vinto soltanto nell’ultimo turno di Premier League contro il Brentford. Nel mezzo cinque pareggi e la sconfitta interna con il Tottenham, a cui ha fatto seguito quella di ieri (2-1) sul campo di un’altra squadra in difficoltà: il West Ham.

Dalot

Dalot pomo della discordia: tifosi inferociti

La partita, però, sarebbe potuta girare. A fine primo tempo, sullo zero a zero, il laterale portoghese ex-Milan Diogo Dalot ha sbagliato un gol clamoroso. Il video del suo errore ha fatto il giro del web, con i commentatori inglesi che lo hanno già definito “l’errore della stagione“: nonostante sia arrivato soltanto al 28 di Ottobre.

Sui social i tifosi dello United si sono scatenati. Fra chi lo accusa di aver sbagliato apposta per far esonerare il tecnico Erik ten Hag e chi, semplicemente, lo apostrofa con epiteti ingiuriosi. Il clamoroso errore del lusitano non va però inteso come una grossolana défaillance individuale, ma esemplifica le difficoltà di tutta la squadra.

Infatti, stando a quanto riporta il profilo ufficiale di Opta su Twitter, il Manchester United ha la il peggior tasso di Conversation Rate della Premier League. Ovvero il peggior dato negativo nel rapporto fra xG creati e reti segnate, cioè 6,6. Gli xG dei Red Devils sono infatti 14,6, mentre i gol segnati sono appena 8.

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Premier League

Manchester United, esonerato ten Hag: il comunicato

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manchester united

Il Manchester United, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha confermato di aver sollevato Erik ten Hag dal suo incaricato.

La notizia era nell’aria, ma ora è arrivata anche l’ufficialità. Dopo la sconfitta di ieri sul campo del West Ham e il mesto 14esimo posto in classifica (con soli 11 punti conquistati in 9 partite) è arrivato l’esonero di Erik ten Hag.

Erik ten Hag, il comunicato del Manchester United

Al suo posto verrà promosso il suo vice, Ruud van Nistelrooy, quantomeno per la partita di League Cup domani contro il Leicester. Resta da capire se questa sarà una scelta definitiva o se il tecnico olandese sarà un caretaker momentaneo, con l’obiettivo di traghettare la squadra sino alla nomina del nuovo allenatore.

Ten Hag è allenatore dei Red Devils dall’estate del 2022. In questo lasso di tempo ha vinto una League Cup contro il Newcastle e una F.A. Cup la scorsa estate, nel derby contro il Manchester City di Guardiola.

Erik ten Hag

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Premier League

Arsenal-Liverpool, le formazioni ufficiali

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arsenal liverpool

Arsenal-Liverpool è il big match della 9°giornata del campionato inglese. Scontro numero 64 nell’era Premier League tra Gunners e Reds, le due principali candidate a recitare il ruolo di anti-Manchester City.

Di seguito le scelte di Arteta e Slot.

Le formazioni ufficiali

ARSENAL (4-3-3): Raya; Partey, White, Gabriel, Timber; Rice, Merino, Havertz; Saka, Trossard, Martinelli. All. Arteta.

LIVERPOOL (4-2-3-1): Kelleher; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Gravenberch, Mac Allister; Salah, Jones, L. Diaz; D. Nunez. All. Slot.

 

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