Serie A
Atalanta-Hellas Verona 6-1, Retegui e Lookman giocano un tennis nerazzurro | Le pagelle orobiche
Atalanta-Hellas Verona 6-1, non c’è partita al Gewiss Stadium, con la Dea che chiude la pratica già nel primo tempo. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 6: poco o nulla da intercettare, il pallone e’ quasi sempre tra i piedi nerazzurri. Può solo guardare la sfera di Sarr insaccarsi sotto la traversa.
Djimsiti 6: non ha praticamente lavoro difensivo. Quando conquista il pallone, sale anche lui per dare manforte all’attacco.
Hien 6: pochissimo lavoro aereo, complice un Hellas Verona praticamente inesistente in attacco.
Kolasinac 6: vale lo stesso discorso fatto per i compagni di reparto. Serata molto tranquilla per lui (dal 77′ Palestra sv).
Zappacosta 6: approfitta dell’avversario modesto per concedersi qualche affondo in più del solito (dal 56′ Bellanova 6: spinge un po’ meno del compagno, ma non rinuncia a provarci).
De Roon 7: grazie a lui il match si mette subito in discesa. Segna poco, ma quando lo fa e’ sempre una grande gioia per lui.
Ederson 7,5: a livello muscolare non c’è gara con gli avversari, e lui ne approfitta per rendere ancora più deciso il dominio a centrocampo (dal 56′ Pasalic 6: minuti importanti messi nelle gambe).
Ruggeri 7: anche per lui la serata e’ molto positiva. Sfrutta l’occasione per concedersi qualche affondo in più del normale.
De Ketelaere 7: torna al gol e lo fa pure bello. Quando il belga e’ in fiducia, per le difese avversarie e’ sempre dura.
Retegui 8: la continuità che cercava gliela sta regalando il gioco di Gasperini. Doppia cifra di gol, alla nona giornata. Mica male (dal 62′ Zaniolo 6: utilizza questi spezzoni per tornare in fiducia).
Lookman 9: metti un avversario molle e che gli concede ciò di cui ha bisogno. Risultato? Doppietta di gol e assist per il nigeriano, che non ha pietà dei difensori avversari (dal 56′ Samardzic 7: meno di un tempo per ribadire la sua crescita costante).
Gian Piero Gasperini 8,5: si temeva la stanchezza post Champions: grave errore. In dieci minuti si era già capito l’andazzo del match. Festa del gol per tutto l’attacco, che compensa lo scialbo 0-0 contro il Celtic.
Serie A
Inter, il derby d’Italia per rispondere a Conte | Inzaghi cerca conferme
Inter, alle 18 si disputerà un derby d’Italia molto importante per la classifica di entrambe. Inzaghi e Thiago Motta vogliono dare un colpo alla rivale.
Quello che si disputerà questa sera alle 18 sarà un derby d’Italia dall’importanza strategica e psicologica, sia per l’Inter che per la Juventus.
Nella settimana di Champions, che ha portato risultati opposti per nerazzurri e bianconeri, per entrambi il risultato da conquistare e’ uno solo: la vittoria.
Con l’1-0 di ieri sul Lecce, infatti, il Napoli ha compiuto uno scatto pesante in avanti, di corto muso, come e’ abitudine in questa alba del nuovo corso targato Antonio Conte.
Il momentaneo +5, quindi, rende la sfida di questa sera importante soprattutto per l’Inter, che non vuole dare ai campani la possibilità di imprimere la prima fuga della stagione.
Certo, per arrivare ai tre punti non sarà semplice per Simone Inzaghi, oberato dalle assenze e con vari interrogativi.
Il primo di questi riguarda il ruolo di regista, per il quale Asllani parte in pole. L’occasione e’ di quelle da non fallire per l’albanese, chiamato finalmente a una prova da potenziale titolare.
Questo scenario farebbe sorridere il tecnico piacentino, che attende il rientro di Calhanoglu ma, allo stesso tempo, vorrebbe avere risposte chiare da chi, due anni fa, fu scelto come sua alternativa.
La lente di ingrandimento, infine, sarà puntata anche sulla difesa, uscita con zero gol subiti contro Roma e Young Boys, e che sembra essere sulla via giusta per tornare solida come lo scorso anno.
Serie A
Inter-Juventus, mossa di Thiago Motta : Yildiz verso la panchina
In vista del big match tra Inter e Juventus a San Siro, la possibile esclusione di Kenan Yildiz dalla formazione titolare potrebbe rappresentare una delle sorprese più rilevanti della serata.
Il giovane talento turco, già escluso dal primo minuto contro il Cagliari, potrebbe partire ancora dalla panchina.
La decisione di Thiago Motta sembra motivata da ragioni tattiche: il tecnico bianconero intende schierare esterni di ruolo per bilanciare meglio il centrocampo e garantire maggior copertura, contrastando il solido 3-5-2 di Inzaghi.
Thiago Motta appare orientato a puntare su Francisco Conceição sulla destra, grazie alla sua forma smagliante, mentre a sinistra potrebbe esserci Timothy Weah, sebbene l’americano sia stato solitamente impiegato a destra.
Weah ha mostrato buone qualità offensive anche contro lo Stoccarda, e questa nuova disposizione consentirebbe alla Juventus di avere maggiori opzioni per i cross e inserimenti in area, fondamentali per il piano di gioco di Motta.
Yildiz, quindi, potrebbe essere preservato come arma in più nella ripresa, con l’obiettivo di sfruttare le sue capacità tecniche quando l’Inter potrebbe calare fisicamente.
Serie A
Lazio, Lotito: “Baroni? Mi ricorda molto…”
Il patron della Lazio ha parlato all’anteprima del docufilm dedicato a Tommaso Maestrelli, il tecnico che portò la Lazio al suo primo scudetto cinquant’anni fa.
Nella giornata di ieri al Festival del Cinema di Roma è stato presentato il docufilm “Maestro, il calcio ai colori di Tommaso Maestrelli”, dedicato alla figura del tecnico biancoceleste che guidò la Lazio alla vittoria del suo primo campionato di Serie A nella stagione 1973-74.
Uno scudetto storico, rimasto nell’immaginario collettivo dei tifosi laziali e non solo. Tanti gli ospiti che hanno assistito alla prima proiezione del film, tra cui, ovviamente, il patron della Lazio Claudio Lotito, che ha parlato del suo ricordo personale di Maestrelli.
“Maestrelli una parte fondamentale della storia del nostro club”
“La sua è stata una bellissima pagina di storia scolpita nel cuore dei tifosi, e spero che rimanga un esempio per tutti i ragazzi che si approcciano al mondo del calcio. L’umiltà, il sacrificio e lo spirito del gruppo portano sempre ai risultati.”
Poi Lotito ha rilasciato anche qualche battuta sulla Lazio del presente e sul tecnico Marco Baroni, per il quale ha scelto un paragone illustre: “Baroni? Per i modi di fare mi ricorda moltissimo Maestrelli. L’ho scelto per la sua capacità di fare gruppo e per la sua professionalità e lo spirito di appartenenza. Credo che lo stia dimostrando, il tempo è galantuomo.”
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