Serie A
Lazio, Lotito: “Baroni? Mi ricorda molto…”
Il patron della Lazio ha parlato all’anteprima del docufilm dedicato a Tommaso Maestrelli, il tecnico che portò la Lazio al suo primo scudetto cinquant’anni fa.
Nella giornata di ieri al Festival del Cinema di Roma è stato presentato il docufilm “Maestro, il calcio ai colori di Tommaso Maestrelli”, dedicato alla figura del tecnico biancoceleste che guidò la Lazio alla vittoria del suo primo campionato di Serie A nella stagione 1973-74.
Uno scudetto storico, rimasto nell’immaginario collettivo dei tifosi laziali e non solo. Tanti gli ospiti che hanno assistito alla prima proiezione del film, tra cui, ovviamente, il patron della Lazio Claudio Lotito, che ha parlato del suo ricordo personale di Maestrelli.
“Maestrelli una parte fondamentale della storia del nostro club”
“La sua è stata una bellissima pagina di storia scolpita nel cuore dei tifosi, e spero che rimanga un esempio per tutti i ragazzi che si approcciano al mondo del calcio. L’umiltà, il sacrificio e lo spirito del gruppo portano sempre ai risultati.”
Poi Lotito ha rilasciato anche qualche battuta sulla Lazio del presente e sul tecnico Marco Baroni, per il quale ha scelto un paragone illustre: “Baroni? Per i modi di fare mi ricorda moltissimo Maestrelli. L’ho scelto per la sua capacità di fare gruppo e per la sua professionalità e lo spirito di appartenenza. Credo che lo stia dimostrando, il tempo è galantuomo.”
Serie A
Atalanta, Retegui riscrive la storia: 10 goal in 9 partite
Mateo Retegui sta vivendo un inizio di stagione straordinario con l’Atalanta, diventando il primo giocatore del campionato italiano 2024/2025 a raggiungere la doppia cifra, con 10 gol in appena 9 partite.
Questo traguardo non solo lo pone in cima alla classifica marcatori, ma riscrive anche la storia dell’Atalanta: nessun centravanti nerazzurro, nemmeno il leggendario Filippo Inzaghi, era mai arrivato a segnare 10 reti nelle prime nove giornate di Serie A.
Il record di Retegui non è solo una testimonianza del suo talento, ma anche un punto di svolta per il club bergamasco, che ora punta su di lui per continuare a sognare in grande in questa stagione.
Serie A
Roma, Hummels scontento: addio già a gennaio?
Tiene banco la questione Mats Hummels in casa Roma. Il tedesco non trova spazio con Jurić e starebbe pensando di lasciare i giallorossi nel prossimo mercato.
In casa Roma il tema Matt Hummels si sta facendo sempre più spinoso. Il difensore tedesco, approdato nella capitale dopo un lungo periodo in cui aveva atteso la giusta offerta per unirsi a un progetto che lo intrigasse, sembra ormai ai margini della rosa.
La Roma, che sta faticando a trovare stabilità in difesa, non ha ancora dato al giocatore lo spazio che molti, tifosi e addetti ai lavori compresi, si aspettavano.
L’ultimo segnale è arrivato in occasione del match di Europa League contro la Dinamo Kiev, quando Ivan Jurić ha deciso di lasciare Hummels in panchina per l’intera partita.
Interrogato sulla scelta, il tecnico ha risposto in modo lapidario, affermando di non guardare “età o curriculum” nella selezione della formazione titolare.
Roma, futuro incerto per Hummels
Nonostante qualche ironia sui social riguardo la sua situazione, Matt Hummels sembra cominciare a prendere in considerazione l’idea di lasciare Roma già a gennaio se la situazione non dovesse migliorare.
Per il difensore, rimanere al margine di un progetto a questa età non è un’opzione sostenibile, e già si parla di nuovi club interessati a garantirgli un ruolo da protagonista.
Se nelle prossime settimane non arriveranno segnali più chiari e positivi da parte di Jurić, l’addio anticipato potrebbe diventare una possibilità concreta per il centrale tedesco.
Serie A
Baroni: “Ogni gara serve ad alzare il livello, nel calcio di oggi è importante lavorare sulla mentalità”
Baroni è intervenuto pochi minuti prima del fischio d’inizio della gara tra Lazio e Genoa ai microfoni di Dazn, di seguito alcune sue dichiarazioni
Le parole di Baroni
“L’entusiasmo è sempre una motrice trainante. Questo lo deve avere la squadra. Di questo siamo contenti e dobbiamo essere bravi a gestirlo. Lavoriamo molto sulla mentalità. Credo che nel calcio di adesso con le partite ravvicinate, si lavora per l’oggi e il domani insieme. Ogni gara è un nuovo test per alzare il livello di mentalità dove la squadra non deva mai non spendersi. Credo che la bellezza di un atleta e di una squadra risiede in quello che dà. E noi non dobbiamo mai mancare”.
Su Guendouzi: “Matteo è bravo, forte, è un leader ma ne ho tanti dentro la squadra in tuto ciò che fanno e danno. Ormai è icollettivo l che deve fare la differenza, con un’identità forte”.
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