Serie A
Inter, la difesa si è aperta di nuovo: Thiago Motta ringrazia
Inter, il 4-4 nel derby d’Italia porta con sé un passivo molto pesante in termini di gol subiti. Dopo 180′ di imbattibilità, e’ tutto da rifare.
Se qualcuno si fosse illuso che l’Inter avesse risolto i propri difetti difensivi, farebbe bene a ricredersi.
E’ bastato un derby d’Italia (terminato 4-4) a fare ripiombare i nerazzurri indietro di 180′, precisamente alla gara contro il Torino.
Dopo il 3-2 ai granata, con una pausa in mezzo, erano arrivati due 1-0 esterni di fila (di cui uno in Champions League) avevano illuso su un ritorno alla coperta pesante ed ermetica formato scudetto.
Niente di tutto ciò. Ieri sera, la Juventus, ha avuto vita facile in almeno due dei quattro gol realizzati e che hanno perforato Sommer.
A balzare all’occhio, in particolare, la dinamica che ha portato il risultato dal 4-2 in favore dell’Inter al 4-4 definitivo.
La squadra, sbilanciata con due gol di vantaggio, si e’ fatta perforare da Yildiz, che con le sue qualità ha avuto la bravura di cercarsi lo spazio per imprimere la sua doppietta.
Posto il fatto che si tratta di errori di fase difensiva, la domanda da porsi e’ una: a che punto e’ il processo di correzione di questo difetto strutturale?
Altri quattro gol sono da mettere nel registro del passivo stagionale, e il tempo delle prime analisi sta per giungere.
Con davanti un Napoli che appare molto solido, e una Juventus corta e ben coperta nel suo quartetto arretrato, l’Inter sembra, al momento, la squadra con la difesa più facilmente aggirabile tra chi staziona in zona Champions League.
Serie A
Hellas Verona, primo pari della stagione e Montipo’ MVP
Hellas Verona, lo 0-0 contro l’Udinese chiude con un pareggio il girone di andata dei gialloblù. E’ la prima spartizione della posta stagionale per gli scaligeri, che ringraziano un grande Montipo’.
Ci sono volute 19 partite di campionato, ma alla fine anche l’Hellas Verona conquista il primo pareggio stagionale.
Dopo 6 pareggi e ben 12 sconfitte, gli uomini di Zanetti escono con un pareggio per 0-0 dalla sfida contro l’Udinese.
La partita non riserva grandi emozioni, con gli unici sussulti firmati da Lorenzo Montipo’, decisivo in 2-3 occasioni con parate di alta difficoltà e che salvano il punto.
“Abbiamo rischiato di perdere il mister” – ha ammesso lo stesso estremo difensore nel dopo gara – “da lì abbiamo cambiato e siamo contenti di come sta andando. C’è da stare attenti, non dobbiamo mollare di testa”.
Molto spesso criticato, e al di sotto dei suoi standard fino a questo punto, Montipo’ e’ tornato a mostrare le sue qualità, conservando e custodendo il punto del Bentegodi.
Serie A
Napoli, Conte cammina sulle ferite della Viola: da Firenze un messaggio a Riyadh
Napoli, arriva la quarta vittoria di fila per gli azzurri, che non lasciano scampo alla Fiorentina. Gli azzurri volano a +3 sull’Atalanta.
Finché a Riyadh Inter e Milan preparano l’ultimo atto di Supercoppa, il Napoli non lascia nulla per strada in campionato.
In casa della Fiorentina, infatti, gli azzurri mettono a segno il quarto successo consecutivo.
Neres, Lukaku e McTominay schiacciano Palladino, che subisce una lezione di calcio e carattere da Antonio Conte, capace di caricare al massimo i suoi.
In casa toscana c’è da registrare solo un gol annullato a Kean, un tentativo di Beltran e poco altro. Troppo e’ il livello di agonismo messo in campo dai partenopei, più in palla e più cattivi.
Delle ultime cinque uscite di campionato, la Viola ne ha perse tre, lasciando la sensazione di un giocattolo che si e’ inceppato.
Sotto il Vesuvio, invece, gonfiano il petto per un successo pesante, che legittima il primo posto in classifica.
Serie A
Fiorentina-Napoli 0-3, Conte mette la quarta e affloscia la Viola I Le pagelle gigliate
Fiorentina-Napoli 0-3, al Franchi il Napoli non ha pietà e porta a casa il quarto successo di fila con Neres, Lukaku (su rigore) e McTominay. Per la Viola arriva la terza sconfitta nelle ultime cinque gare e una prestazione disastrosa. Le pagelle gigliate.
De Gea 6: c’è poco da rimproverargli se la difesa fa acqua da tutte le parti. I tre gol sono tutto meno che colpa dello spagnolo.
Moreno 5: un fallo sconsiderato da cui nasce il calcio di rigore dello 0-2. Da lì in avanti va in confusione e non si riprende più (dal 59′ Colpani 5: non sfrutta le sue qualità e conferma le sue difficoltà a impattare con il gioco viola).
Comuzzo 6: dignitoso, ma che fatica tenere Lukaku al pieno del suo strapotere fisico. Qualche responsabilità sul terzo gol.
Ranieri 5,5: come gli altri tre del reparto, va in difficoltà se viene preso in velocità. Non una prova disastrosa ma non la valutazione non può essere sufficiente.
Dodo 5: impalpabile la sua presenza in campo, anche per via di una condizione fisica non ottimale. Non si comprende la scelta di Palladino di schierarlo ugualmente.
Adli 6: la sua eleganza e le geometrie sono preziose per il gioco viola, seppur cali alla distanza.
Mandragora 5: non gli riesce di imporsi con le sue qualità, buca completamente la prestazione (dal 72′ Richardson 6: fa quel che può).
Parisi 5: non ha la forza per frenare Di Lorenzo, che va a nozze contro l’ex Empoli. Gara da incubo (dal 59′ Gosens 6: decisamente un’altra marcia con l’ex Inter).
Beltran 5: poco da segnalare, con l’argentino che si fa notare solo per un tiro ribattuto. Di questo le gerarchie sono difficili da scalare (dal 79′ Kouame sv).
Sottil 6: conferma i progressi e si merita la maglia da titolare risultando uno dei pochi a salvarsi.
Kean 5,5: segnerebbe anche un gol, ma gli viene annullato per tocco di braccio. Poco altro di rilevante da segnalare.
Raffaele Palladino 5: il Napoli non gli dà nemmeno il tempo di ambientarsi, che la Viola va in sofferenza. Prova incolore, che allunga l’ormai appurata fase di appannamento.
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