Serie A
Hellas Verona, Zanetti in bilico: i possibili sostituti
Continua il periodo di crisi per l’Hellas Verona. Gli scaligeri hanno perso anche lo scontro diretto contro il Lecce e ora la panchina di Zanetti traballa.
Continua il periodo difficile per l’Hellas Verona, che dopo un ottimo inizio di campionato, ora vive un momento di crisi, con la sconfitta nello scontro diretto contro il Lecce che ha ulteriormente complicato la situazione.
Dopo aver raccolto sei punti nelle prime tre giornate, gli scaligeri hanno avuto un brusco calo, accumulando appena tre punti nelle successive sette partite, un bottino risultato della sola vittoria contro il Venezia. Con sette sconfitte al passivo e una zona retrocessione ormai distante appena un punto, l’Hellas deve ritrovare rapidamente solidità per non trovarsi coinvolto in una battaglia per la salvezza che si preannuncia complicata.
Pochi giorni fa il direttore sportivo Sogliano, subito dopo la pesantissima sconfitta contro l’Atalanta, era intervenuto per ridimensionare le speculazioni sull’esonero di Zanetti, ricordando che “l’Hellas è una società che prima di prendere una decisione di questo genere ha sempre lottato fino all’ultimo con il proprio allenatore”.
Tuttavia, il recente risultato contro il Lecce ha sollevato nuovi dubbi, e la prossima partita in casa contro la Roma potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro del tecnico. Una nuova sconfitta, infatti, rischierebbe di spingere la società verso una decisione drastica per invertire la rotta.
Hellas Verona, i candidati per la panchina
In caso di esonero di Zanetti, la dirigenza dell’Hellas Verona ha già iniziato a valutare alcuni nomi per la panchina.
Tra i possibili sostituti ci sono figure di esperienza e profili più giovani, a cominciare da Davide Ballardini e l’ex Gabriele Cioffi, passando anche per Fabio Cannavaro. Anche Leonardo Semplici e Aurelio Andreazzoli rientrano tra i candidati, forti della loro esperienza nella gestione di situazioni complicate in Serie A.
L’eventuale sostituzione di Zanetti, quindi, porterebbe in panchina una nuova guida con il compito di risollevare le sorti della squadra e di rimettere in carreggiata un Hellas partito bene ma ora in estrema difficoltà.
Serie A
Lazio, la gestione di Tavares: quando rientra e chi gioca al suo posto
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la Lazio dovrà fare i conti con l’assenza di Nuno Tavares in vista del match contro il Bologna in programma domenica alle 20:45.
La Lazio di mister Baroni in questo inizio di campionato sta stupendo tutti e uno dei calciatori chiave del club capitolino è il terzino Nuno Tavares, che non ci sarà nel match contro il Bologna per infortunio. Motivo per cui l’allenatore ex Lecce starebbe già lavorando per trovare una soluzione.
Lazio-Tavares, la situazione
Uno dei calciatori chiave in questo inizio di stagione della Lazio è sicuramente il terzino portoghese classe 2000 Nuno Tavares, che però sarà sicuramente indisponibile nel match contro il Bologna.
Il calciatore lusitano si è sottoposto ad esami strumentali presso la clinica Villa Mafalda, dopo che si era fermato in allenamento con la nazionale portoghese.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta Dello Sport, il calciatore salterà sicuramente il match di campionato contro il Bologna ed è in dubbio anche in vista del match di Europa League contro il Ludogorets.
Vista la situazione attuale il club biancoceleste non vuole correre rischi, visto anche il calendario molto fitto, e mister Baroni avrebbe già pronta l’alternativa.
Si tratta del terzino romano classe 1999 Luca Pellegrini, che in questo inizio di stagione ha collezionato 1o presenze sotto al guida di mister Baroni e scalpita per una maglia da titolare.
La situazione al momento rimane da monitorare, ma la sensazione è che nell’ambiente Lazio ci sia ottimismo in vista del match contro il club felsineo: nonostante l’assenza di un perno come il calciatore ex Arsenal.
Serie A
Roma, la trasferta di Napoli si avvicina: le condizioni di Dybala e Hummels
La nuova Roma di Claudio Ranieri scenderà in campo domenica alle 18 al Maradona di Napoli per sfidare l’attuale capolista del campionato e provare a ripartire dopo un avvio stagionale da incubo.
Il nuovo tecnico giallorosso dovrà far fronte alle precarie condizioni di diversi elementi tra cui Hummels e Dybala, i due a essere maggiormente in dubbio per la trasferta in Campania.
Come stanno Dybala e Hummels
Se l’assenza di Saelemaekers, il lungodegente assente da due mesi per la frattura al malleolo rimediata contro il Genoa nell’ultima di De Rossi, è praticamente certa, ancora non si possono sciogliere le riserve in un senso o nell’altro per quanto riguarda Dybala e Hummels.
Come riportato da Tuttomercatoweb.com, infatti, l’argentino, il cui rientro in gruppo era previsto per ieri, anche nel corso dell’odierno allenamento ha lavorato a parte: la sua convocazione è a forte rischio. Discorso diverso, invece, per il tedesco che ha smaltito la febbre e dovrebbe partire insieme ai compagni alla volta del Vesuvio, anche se difficilmente Ranieri lo schiererà dal primo minuto.
Serie A
Gravina sicuro: “Ho i numeri per essere eletto nuovamente”
Gabriele Gravina ha informato il consiglio della decisione di convocare le prossime elezioni della Federcalcio nella data del 3 febbraio 2025.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato la possibilità di ricandidarsi a numero uno della Federcalcio, rispondendo anche alla domanda se gli piacerebbe che ci fosse una candidatura unica. Di seguito le sue dichiarazioni.
Gravina, le parole sulla ricandidatura
“Non sono insensibile ai dati, non mi sto facendo corteggiare. So di avere numeri importanti, la certezza del risultato c’è, il problema è un altro: capire se ci sono i presupposti per guidare la federazione con una serenità diversa e una prospettiva per il calcio italiano. Non ho ancora sciolto le riserve sulla mia ricandidatura. Avvierò un confronto che sarà aperto e sarà ispirato ai massimi principi della democrazia. Dopo comunicherò la mia decisione. Ma a prescindere dal nome a me piacerebbe molto che ci fosse senso di grande unità, è già successo nel 2018 e i risultati si sono potuti constatare”.
Sul futuro della Serie A
“Dopo aver concesso la piena autonomia con un’intesa forte, credo la Serie A debba essere soddisfatta. Ora non è momento dello scontro, ma di riflessioni politiche. Se non portiamo 4-5 provvedimenti in termini di progettualità legati alla sostenibilità, il calcio tra qualche anno vivrà un momento di implosione”.
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