Serie A
Empoli-Inter 0-3, Frattesi mattatore e Lautaro sul trono dei bomber I Le pagelle nerazzurre
Empoli-Inter 0-3, i nerazzurri tornano alla vittoria e lo fanno senza subire gol. Frattesi conquista la scena con una doppietta. In gol anche Lautaro, che diventa lo straniero più prolifico della storia nerazzurra. Le pagelle degli uomini di Inzaghi.
Sommer 6: il fraseggio è lo spartito della partita, e ciò implica un Empoli che gioca di rimessa. Pochi i pericoli corsi, e ancora meno nel secondo tempo, quando i toscani ripiegano in difesa a causa dell’inferiorità numerica.
Bisseck 6: molto sfortunato sulla conclusione che vale a dire quasi vantaggio nerazzurro. Concentrato e immune alle sbavature.
De Vrij 6: impegnato più nel primo tempo che nel secondo, Colombo è sempre vigile e l’olandese pure (dall’82’Palacios 6: primi scampoli di serie A per l’argentino).
Bastoni 6,5: ha gamba decisamente più libera nella ripresa, quando i raddoppi su di lui non sono più possibile con i toscani in dieci (dal 65′ Pavard 6: ultimo quarto di gara in accademia).
Darmian 6,5: salta in cielo e mette a segno la spizzata che consente a Frattesi di disegnare l’arcobaleno del vantaggio. Bravo a crederci su una palla destinata al fondo.
Frattesi 7,5: ampiamente insufficiente il primo tempo, decisamente protagonista nel secondo. Uomo partita dei nerazzurri, ha la vena dell’attaccante goleador.
Barella 6,5: nobile la sua disponibilità a fare il Calhanoglu, ma da classico mediano danzante è decisamente un altro discorso.
Mkhitaryan 6: sul pezzo e proattivo, sebbeno con alcuni giri in meno rispetto al derby d’Italia.
Dimarco 6: Inzaghi deve dosarlo al massimo per via degli impegni ravvicinati. Prestazione discreta (dal 66’Dumfries 6: anche lui mette il suo gettone).
Thuram 6: un intervento energico e pericoloso su di lui propizia l’espulsione di Goglichize. Per una sera il tandem con Lautaro non funziona (dal 74′ Taremi sv).
Lautaro 7: primo tempo largamente insufficiente, secondo con la vena ispiratrice. Gol del 3-0 e assist per il Toro, che ora è ufficialmente il bomber straniero più prolifico della storia dell’Inter
Simone Inzaghi 6,5: deve dosare gli uomini che ha in vista del trittico Venezia-Arsenal-Napoli. Senza Calhanoglu la manovra è sempre poco fluida, e l’Empoli è lucido nel chiudere tutte le linee di passaggio. La vittoria consente di tenersi in scia al Napoli e di confermare il secondo posto, almeno fino al weekend.
Serie A
Genoa, Zangrillo: “Balotelli l’ho voluto io e non mi hanno invitato alla presentazione”
Il Presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, si è “sfogato” a “Il Secolo XIX” per il mancato invito alla presentazione di Mario Balotelli.
Mario is back. Balotelli torna in Italia, cinque anni dopo l’ultima volta. Ovvero la stagione 2019-2020, che ha trascorso con indosso la maglia del Brescia. La sua figura catalizzatrice ha subito fagocitato gran parte delle attenzioni mediatiche, soprattutto quelle del Presidente della sua nuova squadra: Alberto Zangrillo.
Genoa, le parole di Zangrillo
Il Presidente rossoblù, in un’intervista concessa a “Il Secolo XIX“, non nasconde la sua amarezza per non essere stato invitato alla presentazione ufficiale di Super Mario come nuovo calciatore del Genoa. Le sue parole.
“L’idea di portare Balotelli al Genoa nasce da me e da Enzo Raiola, il suo procuratore, che conosco da tempo. Per me Mario è un campione che non è mai riuscito a esprimere tutto sé stesso. Ho sempre pensato queste cose di lui, ma so anche qual è il mio posto. Era un mio sogno, lo è sempre stato e finalmente siamo riusciti a coronarlo. Mi sono speso per il suo arrivo ma non sono stato avvertito della sua presenza alla serata”.
Serie A
Roma, Dovbyk: problema al ginocchio, le condizioni
In casa Roma c’è apprensione per le condizioni di Artem Dovbyk, l’attaccante ucraino che potrebbe saltare la sfida contro il Torino a causa di un fastidio al ginocchio.
Nonostante Dovbyk si sia allenato regolarmente ieri con il resto del gruppo, il problema fisico persiste e c’è il rischio che una sua partecipazione possa aggravare la situazione.
Juric ha comunque deciso di convocarlo, e il giocatore sembra intenzionato a scendere in campo se possibile.
La decisione finale spetterà allo staff medico, che dovrà valutare se il rischio è accettabile.
Se dovesse rimanere fuori, Juric potrebbe dover rivedere la strategia offensiva della Roma per la partita contro il Torino.
In caso di forfait di Artem Dovbyk, che finora ha segnato quasi il 50% dei goal della Roma, Juric potrebbe puntare su Eldor Shomurodov.
Serie A
Parma, Pecchia: “Juventus squadra di altissimo livello, ma il pari non mi soddisfa. Su Bernabé mezz’ala…”
Il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, ha parlato ai microfoni di Sky e DAZN dopo il pareggio (2-2) sul campo della Juventus.
Il Parma torna la squadra ammirata nelle primissime giornate di questa Serie A, imponendo un pari (2-2) ad una Juventus stravolta dal trasformismo decisionale di Thiago Motta. Fabio Pecchia, tecnico dei ducali, non intende porre l’enfasi sull’ottima partita dei suoi, ma esprime piuttosto rammarico per il risultato del match.
Parma, le parole di Pecchia
Di seguito le parole rilasciate da Pecchia ai microfoni di DAZN.
Juventus
“La rosa della Juve è di altissimo livello, anche senza Yildiz. C’è Weah e tanti altri giocatori di grande talento.”
Prestazione
“Dobbiamo rimanere fedeli al nostro DNA, che è molto chiaro. Serve equilibrio ma anche velocità, soprattutto contro una squadra così forte in ogni reparto.”
Bernabé
“Adrian è in grado di esprimere al meglio le sue qualità in qualsiasi posizione del centrocampo. In questa prima parte di stagione ha già dimostrato il suo valore.”
Di seguito le parole rilasciate da Pecchia ai microfoni di Sky.
Risultato
“Il risultato non mi soddisfa. Abbiamo avuto voglia di giocare e di confrontarci con una squadra forte, in un ambiente bellissimo. Sapendo di dover soffrire e con tanto lavoro difensivo, dopo una partita del genere, devi uscirne con la rabbia giusta. Abbiamo creato tanti presupposti per fare gol, ma a casa portiamo troppo poco“.
Occasioni
“Abbiamo subito inevitabilmente la Juventus, ma difendendoci con ordine. E in ripartenza ci siamo trovati in certe situazioni che fanno rabbia: bisogna vincere le partite”.
Meglio con le grandi
“Abbiamo fatto tante buone partite, avendo però dei cali di tensione che ce ne hanno compromesse alcune: vedi Udinese o Cagliari. Però l’idea in questa prima parte di campionato è giusta, vogliamo giocarci le partite nel nostro modo. Però troppo spesso ora usciamo col rammarico, perché alcune di queste potevamo vincerle“.
La vostra idea di partenza era questa?
“Si pensa che noi siamo più pericolosi in ripartenza, ma i nostri gol arrivano da azioni più manovrate: ne abbiamo bisogno per poi attaccare gli spazi. Prendere un gol in ripartenza a Torino è un po’ un paradosso, ma voglio che la squadra giochi in questo modo e in alcuni momenti voglio che sappia rischiare“.
Cambi
“Sapevo del ritorno della Juve. E con Sohm abbiamo non solo palleggio, ma anche possibilità di ribaltare l’azione. Non era solo fase difensiva a quel punto: con Sohm ed Hernani avevamo la possibilità di ripartire. Ho pensato di difendere più con la palla e non solo correndo dietro alla Juve“.
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