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La Juventus fa 127: un viaggio nella sua storia
Oggi si taglia un traguardo importante per la storia del calcio italiano: 127 anni di Juventus. Ripercorriamo insieme la storia del club dagli albori a oggi.
Juventus, gli inizi (1897-1923)
La Juventus nasce il primo novembre 1897 per iniziativa di un gruppo di giovani torinesi, studenti del Liceo Massimo d’Azeglio. Inizialmente vestita di rosa, nel 1903 adotta i colori bianconeri grazie a una spedizione sbagliata di divise, ispirate ai colori del Notts County, una delle squadre più antiche d’Inghilterra.
Nel 1905, vince il suo primo scudetto: questo successo segna l’inizio della scalata del club nel panorama calcistico italiano. La società si troverà ad attraversare momenti difficili negli anni successivi, con problemi finanziari e organizzativi.
L’era Agnelli (1923-1961)
Nel 1923, la famiglia Agnelli, proprietaria della FIAT, rileva la società. Edoardo Agnelli ne diventa presidente, iniziando un’epoca di successo e stabilità finanziaria che durerà quasi un secolo.
Durante gli anni Trenta, con giocatori come Raimundo Orsi, Giovanni Ferrari e Luis Monti, la Juventus vince cinque scudetti consecutivi tra il 1930 e il 1935, diventando la prima squadra a raggiungere questo traguardo in Italia.
Il dopoguerra e gli anni Cinquanta (1945-1961)
Nel periodo del dopoguerra, la Juventus fatica a ritrovare i successi pre-bellici. Con l’ingresso di Gianni Agnelli, figlio di Edoardo, il club torna alla ribalta. Gli anni Cinquanta vedono l’arrivo di giocatori simbolo come Giampiero Boniperti e Omar Sivori, che insieme al gigante gallese John Charles formano un tridente formidabile.
Questo periodo culmina nella conquista di due scudetti, nel 1958 e nel 1960.
Gli Anni Settanta e la prima era europea (1970-1986)
Gli anni Settanta e Ottanta rappresentano uno dei periodi più gloriosi per la Juventus. Con allenatori come Giovanni Trapattoni, la squadra conquista numerosi titoli italiani e si afferma anche a livello internazionale.
Nel 1977, la Juve vince la sua prima Coppa UEFA e, nel 1985, la Coppa dei Campioni nella tragica finale dell’Heysel, in cui persero la vita 39 tifosi a causa di una ressa prima della partita. Questo evento segna profondamente la società e il calcio mondiale.
Negli anni Ottanta, la Juventus domina in Italia e colleziona titoli europei, vantando tra le sue fila campioni come Michel Platini, Paolo Rossi, Gaetano Scirea e Antonio Cabrini.
Gli anni Novanta e la Champions League (1990-1999)
Gli anni Novanta vedono un’altra rinascita della Juventus, guidata in panchina da Marcello Lippi. Con un gioco spettacolare e una rosa di campioni come Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Didier Deschamps, e Zinédine Zidane, la squadra conquista numerosi scudetti e torna a dominare in Europa.
Nel 1996, la Juventus vince la sua seconda Champions League contro l’Ajax, dopo una drammatica serie di rigori.
Gli anni Duemila, tra dominio in Serie A e Calciopoli (2000-2006)
Negli anni Duemila, la Juventus continua il suo dominio in Italia, ma viene travolta dal caso Calciopoli nel 2006. Il club viene retrocesso in Serie B e privato di due scudetti. Nonostante ciò, la squadra mantiene una forte identità e riesce a risalire in Serie A già nel 2007.
Il ritorno della Juventus ai vertici e il dominio in Serie A (2011-2020)
Nel 2011, sotto la guida di Antonio Conte e poi di Massimiliano Allegri, la Juventus inaugura una striscia di nove scudetti consecutivi, un record storico per il calcio italiano.
Questa fase vede il consolidamento della squadra con campioni come Gianluigi Buffon, Andrea Pirlo, Carlos Tévez e Paulo Dybala.
Nel 2015 e nel 2017, la Juventus arriva in finale di Champions League, ma viene sconfitta rispettivamente dal Barcellona e dal Real Madrid. L’arrivo di Cristiano Ronaldo nel 2018 porta grandi aspettative, ma non basta per conquistare l’Europa.
Juventus, il presente (2021-2024)
Negli ultimi anni, la Juventus ha affrontato difficoltà in Serie A e nelle competizioni europee. Con nuovi allenatori come Andrea Pirlo e Massimiliano Allegri (al suo ritorno), la società cerca di rinnovarsi e tornare ai livelli di eccellenza in campo europeo.
Nel 2024, con l’avvento in panchina di Thiago Motta, cambia gestione dopo tanti anni sotto la guida di Allegri, fa un calciomercato importante e cerca di trovare la sua voce, tra infortuni di peso (Bremer, Koopmeiners, Milik & co) e molti pareggi. Ma resta invariata la sua fame di vittorie.
Juventus, palmares e record
La Juventus detiene il record di scudetti vinti in Italia, con 36 titoli ufficiali, oltre a molte Coppe Italia e Supercoppe italiane. A livello internazionale, ha conquistato due Champions League, una Coppa delle Coppe, tre Coppe UEFA e numerosi altri titoli. È anche una delle poche squadre al mondo ad aver vinto tutte le principali competizioni UEFA.
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De Cuyper, il terzino del futuro: le big di Premier League pronte all’assalto
De Cuyper: Arsenal, Tottenham e Chelsea si contendono il gioiello del Club Brugge, ma il belga vuole restare fino a fine stagione.
Maxim De Cuyper, giovane talento del Club Brugge, sta conquistando l’attenzione dei maggiori club di Premier League grazie a una stagione straordinaria sia a livello di club che con la nazionale belga. Il terzino sinistro, 24 anni, ha attirato osservatori di squadre come Arsenal, Tottenham e Chelsea, che hanno già mosso i primi passi per monitorare il giocatore.
Con 180 partite in carriera, 42 assist e 27 gol, De Cuyper si è affermato come uno dei terzini sinistri più versatili e prolifici del panorama europeo. Le sue capacità non si limitano alla fase difensiva: la sua abilità nell’attaccare la fascia e nel creare occasioni da gol lo rende un interprete moderno del ruolo, perfetto per le esigenze dei top club inglesi.
De Cuyper, l’interesse crescente dalla Premier
Secondo quanto riportato da CaughtOffside, oltre alle londinesi Arsenal, Tottenham e Chelsea, anche Manchester City e Nottingham Forest hanno mostrato interesse, pur mantenendo un approccio più cauto per ora. Il giocatore, tuttavia, sembra intenzionato a rimanere al Club Brugge fino al termine della stagione, una scelta che denota maturità e rispetto per il progetto tecnico del club belga.
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Arabia Saudita, Mancini: “Nessuna interferenza nella scelta dei giocatori”
Roberto Mancini, ex commissario tecnico dell’Arabia Saudita, nega il fatto che ci siano state delle interferenze al momento della selezione dei giocatori.
Dopo la vittoria degli Europei nel 2021 e la mancata qualificazione ai Mondiali dell’anno seguente, Roberto Mancini aveva lasciato la Nazionale italiana.
Poco dopo ha accettato la ricca offerta dell’Arabia Saudita, prima dell’esonero dello scorso ottobre. Lo stesso allenatore ha voluto fare chiarezza in merito alla sua esperienza araba.
Roberto Mancini non ci sta e torna a parlare dell’esperienza in Arabia Saudita
Mancini ha lanciato un chiaro e duro messaggio sul proprio account X, in merito al periodo in cui ha allenato l’Arabia: “La Nazionale Saudita ha partecipato alla Coppa del Mondo 6 volte, ha raggiunto la finale della Coppa d’Asia 6 volte e ha vinto la Coppa d’Asia 3 volte. Alcuni mezzi di comunicazione dovrebbero concentrarsi sulle loro squadre e smettere di diffondere voci su di me e sulla Nazionale Saudita“.
“Vorrei dire questo per l’ultima volta: durante la mia carriera non c’è mai stato alcun tipo di interferenza nella selezione dei giocatori e sono soddisfatto della mia esperienza e del mio lavoro in Arabia Saudita” ha concluso l’ex attaccante, che dopo l’addio dalla Nazionale dei Verdi era tra i candidati per la panchina della Roma: sulla quale però è tornato Claudio Ranieri.
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Roma, ora Ranieri attende i “regali” del mercato
Roma, dopo la vittoria sul Parma, i giallorossi respirano, ma Ranieri chiede rinforzi in difesa e un attaccante per completare la rosa. Permanenza di Dybala priorità assoluta.
Sotto l’albero di Natale a Trigoria, Claudio Ranieri ha già regalato ai tifosi della Roma una boccata d’ossigeno con la vittoria sul Parma. Un successo che riporta un po’ di serenità dopo un avvio di stagione complicato, ma il tecnico sa che il lavoro da fare è ancora tanto, a partire dal mercato.
La priorità per i giallorossi è consolidare la difesa, soprattutto se Ranieri continuerà a puntare sulla linea a tre. Per questo motivo, la società è al lavoro su due nomi principali: Di Cesare e Luiz Felipe, entrambi profili graditi al tecnico. Tuttavia, un’eventuale partenza di Mario Hermoso, sempre più vicino al Fenerbahce su pressione di Mourinho, costringerebbe la Roma a cercare non uno, ma due nuovi difensori.
Altro capitolo cruciale è la fascia destra. Saelemaekers ha finora convinto, ma Ranieri ha chiesto ulteriori alternative. Sulla lista ci sono Delprato, Zappa, Rensch, e Max Aarons.
In attacco, la letterina di Natale del tecnico giallorosso è chiara: garantire la permanenza di Paulo Dybala. Nonostante i rumors di un interesse del Galatasaray, l’argentino ha espresso il desiderio di rimanere a Roma, un segnale che rassicura sia Ranieri che i tifosi. Una volta blindato Dybala, il club penserà a rinforzare ulteriormente il reparto offensivo, dove Dovbyk ha bisogno di una spalla per poter rifiatare.
I nomi sul taccuino di Trigoria includono Beto, per il quale potrebbe essere decisiva la sinergia tra la Roma e l’Everton dei Friedkin, e Giacomo Raspadori, che potrebbe entrare in uno scambio con Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista giallorosso, reduce da un periodo difficile, spera di ritrovare la serenità proprio a Natale, per tornare protagonista con la maglia della Roma.
Roma, non dimenticarti del prossimo allenatore…
Infine, resta aperta la questione del nuovo allenatore. Ranieri, insieme a Ghisolfi, continua a lavorare su profili di alto livello. Allegri, Ancelotti e, nelle ultime ore, anche Gasperini sono i nomi caldi. La società ha promesso un top coach per il futuro, ma se le condizioni non dovessero essere favorevoli, il rinnovo di Ranieri potrebbe rimanere sul tavolo, sebbene sia l’ultima delle ipotesi.
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