Serie A
Juventus, Thiago Motta: “Dobbiamo migliorare come collettivo. Sullo scudetto ha ragione Fonseca”
L’allenatore della Juventus, Thiago Motta, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro l’Udinese, in programma domani alle ore 18.
Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore della Juventus alla vigilia della partita contro l’Udinese.
Juventus, le parole di Thiago Motta
Thiago Motta, in occasione del compleanno della Juventus, ha iniziato la conferenza stampa esprimendo la sua soddisfazione nel far parte di questo prestigioso club, augurando il meglio per il presente e il futuro.
Riguardo allo stato della squadra in vista della trasferta a Udine, ha affermato: “I ragazzi stanno bene. Oggi abbiamo l’ultimo allenamento prima della partita. Domani dovremo esprimere una grande prestazione contro una squadra che si trova in un buon momento”.
Alla domanda sulle recenti difficoltà difensive e l’assenza di Bremer, Motta ha spiegato: “Dobbiamo migliorare a livello collettivo, essere più compatti e aggressivi, riducendo gli spazi concessi agli avversari sia per i contropiedi sia per i movimenti tra le linee. Questo si ottiene lavorando da squadra, con ognuno che copre quel metro in più”.
In risposta a considerazioni sui pochi tocchi di Dusan Vlahovic, ha chiarito: “Non è una questione di tocchi. Dusan, come gli altri, deve fare meglio sia in fase offensiva che difensiva. La chiave è quanto la squadra riesce a essere incisiva”.
Quando gli è stato chiesto se la posizione attuale in classifica lo infastidisce, Motta ha sottolineato: “Dobbiamo fare molto meglio per tornare a competere ai vertici. Andiamo a Udine con determinazione e concretezza per scalare posizioni. Siamo ancora all’inizio e dobbiamo migliorare, soprattutto dopo il risultato dell’ultima partita. Se una squadra meritava di più, era la nostra, come dimostrano immagini e dati. L’obiettivo è fare meglio già dalla prossima sfida”.
Parlando dell’Udinese, Motta ha evidenziato la loro solidità fisica e il gioco: “Affrontiamo una squadra ben organizzata, con più possesso palla rispetto agli anni scorsi, capace di costruire azioni con numerosi passaggi e di eseguire bene la riaggressione. Dovremo essere attenti su tutti gli aspetti del gioco per competere. In casa hanno perso solo contro l’Inter”.
Sugli infortunati, ha aggiunto: “Non avrò né Douglas Luiz né Nico Gonzalez per domani. Vedremo per le prossime gare. Koopmeiners non è al massimo, ma si sta allenando bene e cerca sempre di aiutare la squadra. Valuteremo quanto potrà contribuire domani”.
Riguardo alla partita contro il Parma, ha ammesso: “Abbiamo commesso molti errori tecnici che hanno dato fiducia agli avversari. Non siamo riusciti a fare la riaggressione in modo efficace. Dobbiamo migliorare su tutti gli aspetti per valorizzare il nostro gioco”.
Il tecnico ha poi accennato a un possibile riposo per Vlahovic: “Può essere, lo valuteremo oggi nell’ultimo allenamento. Tuttavia, in questa fase della stagione, i giocatori non sono stanchi; stanno bene e ognuno di noi deve dare qualcosa in più”.
Sulla lotta per lo scudetto, ha condiviso il pensiero di Fonseca: “Ha ragione, nessuna squadra ha mai perso il campionato a questo punto della stagione. Ma noi dobbiamo concentrarci sulla partita di domani e sul miglioramento costante. Tutti dobbiamo fare di più, per noi stessi e per la squadra, io per primo”.
Concludendo, Motta ha riflettuto sulla propria figura come allenatore della Juventus: “Non penso a come voglio essere ricordato nella storia di questo club. Questa non è la Juve di Motta, ma una squadra allenata da Motta, e questo mi piace di più. I fatti dimostrano che dobbiamo crescere per diventare più competitivi, e stiamo lavorando in quella direzione. Tutto il resto è fuori dal mio controllo; rispetto le opinioni esterne, alcune le prendo come spunti utili, altre le lascio passare”.
Serie A
Lazio, lo chef Baroni ha plasmato un piatto delizioso I La battaglia che Lotito sta vincendo
Lazio, anche in quel di Como i biancocelesti hanno vinto e convinto, dominando un avversario incapace di fermare la squadra di Baroni. La scelta di Claudio Lotito è sempre più vincente.
A Como si è vista l’ennesima prova di come, in casa Lazio, si stia lavorando bene. L’1-5 visto sul campo del Sinigaglia dice molto di più dello svantaggio in termini di gol.
I biancocelesti, infatti, hanno incenerito i lariani, rimasti con un pugno di mosche in mano e attoniti nel vedere un gioco così ben collaudato.
Castellanos, Tavares e Pedro hanno segnato l’ennesima vittoria per la Lazio, ora terza, insieme a Fiorentina e Atalanta.
La squadra, oltre ad avere sempre più una precisa identità, sta mostrando anche di sapersi divertire, provando, di volta in volta, a surclassare anche le proprie debolezze.
Lo chef di un piatto così buono e gourmet risponde al nome di Marco Baroni, il normalizzatore ambizioso, che ha riportato tranquillità e consapevolezza a Formello.
Una scelta del presidente Claudio Lotito che, venduta e svenduta la vecchia guardia (Felipe Anderson, Immobile e Luis Alberto su tutti), ha deciso di puntare sull’ex Hellas Verona, capace di condurre a un’insperata salvezza alla guida degli scaligeri.
La scommessa, al momento, la sta vincendo il presidentissimo che, malignamente, i tifosi chiamano Lotirchio, ma che, in questo momento, ha dimostrato prima di tutto lungimiranza.
Serie A
Bologna-Lecce, probabili formazioni e dove vederla
Bologna–Lecce èuna sfida tra due squadre cariche dopo le vittorie ottenute nel turno infrasettimanale di campionato.
Il Bologna di Italiano è imbattuto da sette partite e punta alla seconda vittoria consecutiva per avvicinarsi ulteriormente alla zona Europa.
Il Lecce di Gotti, dal canto suo, ha interrotto una serie negativa vincendo contro l’Hellas Verona. Tuttavia, la squadra è ancora al penultimo posto in classifica e ha bisogno di continuità per uscire dalla zona retrocessione e risalire in classifica.
Qui Bologna
Nel 4-2-3-1 di Italiano ci sarà Skorupski tra i pali, protetto dal quartetto difensivo composto da Posch, Beukema, Lucumì e Miranda. In mediana spazio a Moro e Freuler, mentre sulla trequarti agiranno Orsolini, Odgaard e Ndoye. In avanti nuova opportunità per Dallinga.
Qui Lecce
Gotti schiererà la sua squadra a specchio. Nel suo 4-2-3-1 toccherà a Falcone in porta, con Guilbert, Baschirotto, Gaspar e il rientrante Gallo a completare il reparto arretrato. In mediana Ramadani e Coulibaly. Sulla trequarti, alle spalle di Krstovic, si muoveranno Dorgu, Rebic e Banda.
Bologna-Lecce, le probabili formazioni
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Miranda; Moro, Freuler; Orsolini, Odgaard, Ndoye; Dallinga
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guibert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Coulibaly; Dorgu, Rebic, Banda; Krstovic
Bologna-Lecce, dove vederla
Bologna-Lecce sarà trasmessa in esclusiva su Dazn a partire dalle 15:00 di sabato 2 novembre.
Serie A
Monza, Galliani: “Con il Milan sarà una partita emozionante”
Adriano Galliani ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport alla vigilia di Monza-Milan, la partita più sentita a livello emotivo per il dirigente.
Nella sera di sabato 2 novembre andrà in onda Monza–Milan, un partita molto sentita per il condor Adriano Galliani. Una sfida che mette a confronto il suo presente in Brianza con il suo glorioso passato rossonero. Per questo, alla viglia di questo derby lombardo, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.
Monza, le parole di Galliani
Inizialmente scherza su una possibile esultanza ad un eventuale gol del Monza e ribadisce il suo buon rapporto con la dirigenza rossonera: “Se resterò fermo nel caso di un gol del Monza? Ci proverò. Sarà una partita emozionante. Ho invitato Paolo Scaroni, Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic a cena allo stadio prima della partita per un risotto alla…monzese”.
Successivamente, Galliani fa un piccolo passo indietro nel tempo ricordando il suo presidente Silvio Berlusconi: “Ero un imprenditore, mi occupavo della mia Elettronica Industriale. La mia segretaria mi avvisò che Silvio Berlusconi, che non conoscevo, mi aveva invitato a cena, nella sua abitazione di Arcore. “Cosa devo rispondere?” mi chiese lei. “Che ringrazio e accetto!”. Ero quasi arrivato a Siena, girai la macchina e tornai in Brianza. Resterà la persona che mi ha cambiato la vita, il mio maestro”.
Infine, analizza Daniel Maldini, un altro nome che accomuna il Monza e il Milan: “Tecnicamente e fisicamente ha tutto, deve avere solo un po’ più di cattiveria. L’ho voluto fortemente e lui ha voluto fortemente tornare a Monza. Eppure aveva due club del lato sinistro della classifica che lo hanno cercato. Il suo futuro? A Monza, nessuna società ci ha chiesto di lui”.
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