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Cardinale, tre opzioni per tenersi il Milan e una soluzione che stuzzica i tifosi
Cardinale, sono tre le opzioni al momento in pista per provare ad essere ancora proprietario dell’AC Milan dopo il 31 agosto 2025. Leggiamo tutto in dettaglio.
Trentuno agosto 2025, una data conosciutissima se si è tifosi o addetti ai lavori del Milan. Entro fine estate infatti Gerry Cardinale dovrà estinguere totalmente il vendor loan, ossia il prestito erogato due anni fa dallo stesso venditore Elliott.
Una somma di 700 milioni di euro, che Cardinale ad oggi non ha. Le strade sono principalmente tre, più una remota che tuttavia stuzzica la tifoseria rossonera. Vediamole insieme.
Una prima strada, peraltro già percorsa da mesi, vede l’ingresso di nuovi soci di minoranza. Cardinale ci aveva provato a inizio anno con Aramco, ma gli arabi pretendevano una roadmap in base alla quale nel giro di due o tre anni sarebbero divenuti proprietari del 100% delle quote rossonere. Il tutto è svanito nel nulla. Questo non esclude però che possano realmente entrare soci di minoranza da qui all’estate.
Seconda strada, Cardinale potrà chiedere a Paul Singer una ristrutturazione del debito. Il Fondo Elliott non ha fretta di rientrare e potrebbe anche valutare questa ipotesi che tuttavia viene vista come ultima spiaggia.
Terza ipotesi l’emissione di un bond Milan, ovvero un’obbligazione che a fronte di pagamento di cedole prefissate preveda la restituzione del capitale a scadenza. Un modo peraltro diffuso di raccogliere denaro e remunerare gli investitori.
Veniamo ad un’altra soluzione, come detto quella meno probabile. Ossia che Elliott chiuda la porta in faccia a Cardinale pretendendo l’intera restituzione senza ristrutturazione del debito e in assenza di tutta la liquidità del patron di Redbird. Giocoforza costringerebbe Cardinale a passare nuovamente il testimone a Paul Singer il cui uomo di fiducia Giorgio Furlani continua a coprire la carica più alta, dopo Cardinale, del club.
Da qui al 31 agosto, come vedete, possono succedere diverse cose. Quello che possiamo affermare non capiterà è la noia, ne vedremo certamente delle belle.
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Donnarumma: “Champions? bisogna essere sereni, il campo ci dirà dove arriveremo…”
Gigio Donnarumma ha concesso un’intervista a Sportmediaset, con la quale ha toccato tanti temi. Tra cui l’Italia, il PSG e l’ossessione per la Champions.
Lui stesso, da quando è volato in direzione Parigi, ha confermato di essere a tutt’oggi bersaglio di critiche, anche un po’ per la delusione europea con l’Italia: che Donnarumma sente ancora. Da ormai quasi veterano in un PSG di nuovi volti, è responsabile e vuole trasmettere il suo carisma.
L’intervista di Donnarumma
Ecco quindi che il portiere della Nazionale Italiana ed ex Milan ha voluto toccare i punti salienti della sua carriera, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sportmediaset.
Al Psg quasi da veterano: “In questo momento sono uno dei pochi che ha vissuto più anni qui. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani che sono appena arrivati. Quindi la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi la sento. Poi fortunatamente abbiamo un capitano come Marquinhos che è qui da tanti anni e che fa molto bene il capitano, ci tiene tutti in riga, fa crescere i nuovi giovani. Però un po’ di responsabilità la sento perché mi sento in dovere di dare qualcosa anche ai ragazzi nuovi.”
Ossessione, o quasi, per la Champions League: “Quando sono arrivato c’era un po’ un’ossessione per la Champions, invece non deve essere così, non ci deve pesare tanto. Bisogna affrontarla con serenità e pensare partita dopo partita, poi il campo dirà dove possiamo arrivare. Noi siamo una squadra forte, sono arrivato qui che c’era una squadra incredibile, c’erano Messi, Mbappé e Neymar, però io penso che la cosa principale sia il gruppo oltre ai grandi campioni che sicuramente servono per vincere una competizione del genere. L’importante è creare il gruppo. Quest’anno lo siamo, siamo molto giovani, abbiamo bisogno di fare esperienza, alcuni l’hanno già, però penso che quest’anno possiamo dire la nostra anche se abbiamo un calendario non facile.”
La famiglia e la delusione ad Euro24
La famiglia Donnarumma: “Sono molto emozionato, ho una splendida famiglia, sto creando una bellissima famiglia, ho la fortuna di avere dei genitori anche dietro che mi sono sempre vicini, una fidanzata che mi è sempre vicina. Ora c’è un bimbo, lo amo follemente e quindi sono molto contento di quello che sto creando e mi emoziona ogni giorno stare con loro, averli al mio fianco è un supporto incredibile.”
Ancora scottante la delusione di Euro24. Lo si evince dalle sue parole, comunque piene di speranza per un progetto che con Spalletti sarà sicuramente proficuo: “Penso che sia mancata quella energia positiva del gruppo che si era creato all’Europeo scorso, penso che sia mancato un po’ quello. Dispiace perché abbiamo qualità e avevamo qualità, quindi si poteva fare sicuramente meglio. Purtroppo, non è andata bene, siamo usciti un po’ male. L’importante è ripartire. Siamo ripartiti bene, ma il bello e il difficile è confermarsi; quindi, c’è da tenere la testa sulle spalle, lavorare e seguire il mister. Con Spalletti stiamo facendo un lavoro straordinario, quindi c’è da seguirlo e penso che nel prossimo periodo faremo molto bene.”
Serie A 2024-25, chi la spunta?: “Guardo spesso le partite, quest’anno vedo un bel campionato. Il Napoli con Conte penso che possa fare molto bene, possa dar fastidio e senza coppe penso che abbia più possibilità di vincere lo scudetto. Però c’è il Milan, c’è l’Inter, c’è la Juve, quindi è tutto da vedere. Sarà un bel campionato fino alla fine.”
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Milan, fiducia a Okafor: contro il Monza parte lui | I dettagli
Milan, domani sera una sfida complicata contro il Monza. Imperativo vincere e Fonseca non dovrà sbagliare la formazione. Vediamo le novità sul fronte offensivo.
Trasferta a Monza per i rossoneri i quali avranno l’obbligo di vincere per non perdere il treno Champions.
Paulo Fonseca si affiderà nuovamente a Noah Okafor. Lo svizzero è infatti nuovamente stato provato in allenamento al posto di Rafael Leao. Il portoghese sarà nuovamente escluso dall’undici titolare.
A completare l’attacco troveremo Chukwueze sulla corsia di destra, Pulisic centrale sulla trequarti e Morata terminale offensivo. Sfumato per ora l’attacco a due viste le condizioni non ottimali di Jovic e l’indisposizione di Abraham.
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Milan, tutti gli errori di una dirigenza assente
Milan, andremo qui di seguito a sviscerare alcune cause, probabilmente non tutte, per le quali i rossoneri sono ora ad arrancare sia in campionato che in Champions.
I tifosi rossoneri si dividono su chi sia il maggiore responsabile di questa iniziale debacle. Perché di debacle bisogna parlare. Essere a meno 11 punti dalla capolista Napoli agli inizi di novembre significa avere un mezzo passo fuori dalle zone alte del campionato.
Eppure i propositi erano ben diversi. Un club che migliora nel bilancio, che saluta Pioli per puntare più in alto e che chiama Ibrahimovic.
A dimostrazione che la fame di vittorie è ai massimi livelli. Niente di tutto questo dopo soli 3 mesi.
Milan, errate valutazioni di mercato
Esonerare Pioli è stata una mossa che ci poteva stare, quantomeno perché il ciclo sembrava essere terminato. Assoldare Paulo Fonseca è stato visto come un downgrade. E nel cuore degli stessi giocatori purtroppo il messaggio è passato esattamente così.
Una dirigenza inesistente avrebbe dovuto puntare su un accentratore dalle spalle larghe, tipo Antonio Conte con il quale in primavera i colloqui erano in fase avanzata.
Poi la paura di assoldare un personaggio troppo forte caratterialmente, scomodo e costoso. E il pentimento attuale.
Un mercato che ad oggi si presenta sbagliato, o che poteva essere gestito meglio. Pavlovic viene visto come la riserva di Tomori ed è un giocatore palesemente fatto e formato per una difesa a tre. Emerson Royal ad oggi non è pervenuto e il trattamento reso a Calabria, il capitano, è stato vergognoso.
Si poteva tenere Kalulu, quantomeno si poteva decidere di non regalarlo ad una diretta avversaria.
Si poteva non illudere il classe 2005 Jimenez il quale, a detta di Ibrahimovic davanti alle telecamere, sarebbe stato il vice Theo Hernandez. E invece si sono perse le tracce in favore di Terracciano.
Fonseca lasciato colpevolmente solo
Ma probabilmente l’errore più grave è stato quello di non difendere Fonseca esponendolo al pubblico ludibrio dei tifosi che già avevano storto il naso al suo ingresso in Italia.
Peraltro nessuno lo aveva accolto in aeroporto, salvo qualche tifoso passato di lì per caso. Conte non avrebbe avuto bisogno di difesa alcuna, Fonseca sì e il silenzio è assordante.
Giusto parlare con altri allenatori se le cose vanno male, ma gli spifferi su Edin Terzic sono evidenti ed eccessivi. Sarà infatti lui a prendere il posto del portoghese qualora le cose dovessero continuare ad andare male.
Nuovamente contro il volere dei tifosi che invece invocano Sarri o Allegri, due allenatori che si sono realmente offerti e proposti al Milan, ma che ad oggi hanno ricevuto la porta di Via Aldo Rossi sul naso.
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