Serie A
Udinese-Juventus, le ultimissime sulle formazioni
Udinese-Juventus, match valido per la 11^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Bluenergy Stadium sabato 2 novembre alle ore 18:00.
La Juventus fa visita all’Udinese in una sfida tra squadre in bianconero valevole per l’undicesima giornata di Serie A. Le due compagini si ritroveranno l’una contro l’altra nell’anticipo di sabato 2 novembre con fischio d’inizio del match in programma alle 18:00.
Curiosità
La squadra piemontese ha ottenuto 72 vittorie, 22 sono stati i pareggi e per 14 volte si è imposta la squadra friulana. L’ultimo precedente, però, sorride proprio ai bianconeri di Udine, che nella scorsa stagione si sono imposti per 0-1 all’Allianz Stadium, grazie alla rete decisiva di Giannetti. Gli ultimi confronti al Friuli, invece, sono tutti dalla parte della Vecchia Signora, che si è imposta in tre delle ultime quattro sfide: l’Udinese non batte la Juventus in casa dalla stagione 2019/20, dove grazie alle reti di Nestorovski e Fofana si impose per 2-1.
Udinese-Juventus, le probabili formazioni
UDINESE: (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Giannetti; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Payero, Kamara; Davis, Lucca. Allenatore: Runjaic.
JUVENTUS: (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, Savona; Locatelli, McKennie; Conceicao, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Motta.
Serie A
Roma, Juric: “Noi come mentalità dobbiamo dimostrare che siamo un bel gruppo”
Roma, Ivan Juric ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro l’Hellas Verona, in programma domani sera alle 18.00.
La Roma arriva a questa sfida forte della vittoria ottenuta giovedì contro il Torino, un successo che ha permesso alla squadra di ritrovare punti importanti dopo la deludente prestazione contro la Fiorentina. Ora la Roma affronta una nuova occasione per continuare a risalire la classifica: una vittoria le consentirebbe di avvicinarsi alla zona delle coppe europee, obiettivo fondamentale per rilanciare la stagione e mantenere vive le ambizioni.
Roma, Juric: “Abbiamo tanti giovani”
A seguire, la conferenza stampa di Juric:
Quali sono le condizioni di Dovbyk?
“Dovbyk vediamo oggi, che si allena. Poi decideremo. Devo vedere l’allenamento di oggi chi ha recuperato e chi no e poi faremo le nostre scelte. Sono scelte tecniche. Gioca uno o l’altro a me non cambia. Ieri Dovbyk non si è allenato”.
Campo difficile. Il Verona ha alternato le sue prestazioni. Cosa si aspetta?
“Un ambiente sempre positivo che spinge tanto per la squadra. Tanti giocatori veloci e tecnici. Hanno alternato prestazioni eccellenti a meno buoni. Sicuramente saranno incattiviti con tanta voglia di riscattarsi. Sarà una partita difficilissima”.
Valorizzazione dei giovani e risultati, come si combinano queste due realtà?
“Ho già detto che abbiamo tanti giovani, con margini di crescita importanti. Si può fare risultato anche con loro. Non guarderemo se giovane o meno per le partite. I giovani hanno più probabilità di crescita, i grandi sono una garanzia ma bisogna farli rendere sempre al massimo. Noi come mentalità dobbiamo dimostrare che siamo un bel gruppo. Ma se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente. Dobbiamo cercare di vincere”.
Cosa ne pensa di Dovbyk?
“Ha giocato tantissimo Soulè prima di ammalarsi. Per cui non vedo problemi. Là ci sono giocatori come Baldanzi e Dybala quindi bisogna scegliere partita per partita. Ci vuole pazienza e serenità che se il nostro ambiente è tutto e subito. Bisogna covare questo tipo di giocatori, lavorarci. Sono molto sereno”.
Dybala ha dimostrato tanto come uomo ha detto nell’ultima conferenza. C’è un episodio legato al suo comportamento? E la sua gestione è un tema?
“A livello di uomo lui ha colto l’importanza di quello che conta, giocare a calcio. Il resto non influisce niente. Devi allenarti bene per allenarti a vincere. Questo è il concetto chiave nostro. Lui ha fatto il falso nove ma lui comunque ha libertà superiori rispetto ad altri, perché ha senso di spazio. Quando lui gioca ha libertà rispetto ad altri”.
Come va il recupero di El Shaarawy e quali sono le condizioni di Zalewski? In merito alle posizioni come li vede i due? Prima parlava di giovani. Dahl a che punto è di preparazione?
“Io penso che El Shaarawy e Zalewski preferiscono più stare a sinistra che a destra. Zalewski ha solo crampi e oggi c’è poco tempo di fare qualsiasi cosa vediamo come sta. Dahl è un ragazzo interessante. Io lo vedo un po’ come Angelino come terzino. Quando è quinto perde. Lui ha passo e tecnica. Ha meno uno contro uno ma ha più piede. Si allena forte, ha grande mentalità, vediamo con il tempo. Vediamo se proporlo da terzo o da quinto. Lui è partito molto indietro ma mi sta piacendo per la mentalità che ha”.
Serie A
Roma, si volta pagina: no al ritorno di De Rossi
De Rossi non tornerà alla Roma. I Friedkin hanno deciso che, anche in caso di esonero di Jurić, la bandiera giallorossa non tornerà sulla panchina capitolina.
La Roma continua a navigare in acque torbide nonostante la presenza di Ivan Jurić sulla panchina giallorossa. Dall’arrivo del tecnico croato, la squadra ha faticato a mostrare segni evidenti di crescita, mantenendo un rendimento altalenante che non ha convinto né i tifosi né la dirigenza.
Lo scarso entusiasmo del pubblico è stato evidente anche durante la vittoria sofferta contro il Torino nel turno infrasettimanale, quando i fischi hanno subissato i giocatori al termine del match.
La posizione di Jurić non sembra, per ora, in immediato pericolo, ma la sua permanenza appare legata a un filo molto sottile. I Friedkin si aspettano di vedere miglioramenti concreti, un salto di qualità che possa allineare le ambizioni della squadra con i risultati sul campo.
Roma, Jurić ancora in bilico ma De Rossi non è un’opzione
In caso di esonero di Jurić, tuttavia, non ci sarà un ritorno in panchina per Daniele De Rossi. L’ex bandiera e simbolo della squadra l’anno scorso è stato accolto con entusiasmo dai tifosi, che vedevano in lui non solo un allenatore, ma un trascinatore capace di riportare l’identità e la passione alla squadra.
Tuttavia, dopo la sua breve esperienza come tecnico, i Friedkin hanno invertito la rotta, ritenendolo non adatto per guidare la Roma in una fase così delicata.
La scelta di non richiamare De Rossi anche in caso di esonero di Jurić, riflette la volontà della società di puntare su profili più esperti e con maggiore esperienza alla guida di squadre di alto livello.
Nonostante il carisma e il legame indissolubile con la Roma, l’ex centrocampista non rientra nei piani della dirigenza, almeno per il futuro prossimo.
La ricerca di stabilità e risultati rimane la priorità della Roma, che non può permettersi ulteriori passi falsi in una stagione già complicata.
Serie A
Milan, Reijnders: il padre spinge per il rinnovo
Reijnders è protagonista di un ottimo inizio di stagione con il Milan e il padre è disposto a trattare per il rinnovo: “siamo in trattativa con il Milan”.
Il centrocampista olandese sta fornendo ottime prestazioni condite anche da qualche gol, nonostante l’andamento altalenante della squadra rossonera. Anche quando viene convocato in Nazionale risponde sempre presente ed è diventato ormai una delle certezze per l’Olanda, a simboleggiare una grande crescita ed il raggiungimento di una buona maturità.
A tal proposito il padre, nonché l’agente del giocatore, ha dichiarato di aver iniziato a trattare con il Milan per il rinnovo del contratto del calciatore. La cifra dell’ingaggio dovrebbe quasi duplicarsi rispetto ai 1,6 milioni attuali e per quanto riguarda la durata, la società rossonera vorrebbe arrivare oltre il 2028 per evitare un inserimento futuro di altri club.
Le parole di Eliano, fratello di Reijnders
Ha parlato anche il fratello Eliano della situazioni al Milan: “Non capita spesso che un club voglia parlare di un nuovo contratto dopo un solo anno, quindi è una cosa speciale. Gli darà ancora più fiducia, perché il club lo considera un grande giocatore. Basta guardare il sorriso con cui gioca a calcio. Dà tutto, ma riesce già a divertirsi durante le partite. Questo gli fa onore. Tijjani piace molto anche alla squadra, che si è presa cura di lui fin dall’inizio. Questo è stato importante, perché dall’AZ è finito comunque tra superstar come Theo Hernandez, Rafael Leao e poi Olivier Giroud“.
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