Serie A
Inter, è un Frattesi da record
Davide Frattesi sta emergendo come una delle soluzioni più dinamiche per Simone Inzaghi all’Inter, grazie alla sua capacità di incidere sul gioco in modo decisivo.
Inzaghi, rispetto al passato, ha scelto di impiegare l’ex centrocampista del Sassuolo con maggiore frequenza, e i risultati stanno dando ragione a questa decisione: Frattesi sta mantenendo una media notevole di un gol ogni 165 minuti, includendo anche le sue prestazioni con la Nazionale.
Il suo rendimento è impressionante, tanto da essere il secondo giocatore più incisivo dell’Inter dopo Marcus Thuram, se si considerano i gol in relazione ai minuti giocati, senza contare quelli su punizione o rigore. Anche in un contesto europeo, Frattesi si distingue per la sua incisività, superando persino Florian Wirtz, giovane stella del Bayer Leverkusen.
Un ruolo difficile da definire
La versatilità di Frattesi rende difficile inquadrarlo in un ruolo preciso. Non è una mezzala tradizionale né un centrocampista puro, ma non può essere considerato nemmeno un attaccante vero e proprio.
La sua capacità di inserirsi in zona gol, però, lo rende un’arma preziosa per l’Inter.
Quest’anno ha già raggiunto i 664 minuti giocati, un traguardo che la scorsa stagione aveva raggiunto solo dopo 16 giornate di campionato, a testimonianza della fiducia che Inzaghi ripone in lui.
Le Parole di Frattesi
Dopo la prestazione contro l’Empoli, in cui ha segnato due gol nel secondo tempo, Frattesi ha condiviso le sue riflessioni su DAZN. “Non è facilissimo, ogni partita sembra decidere se sono bravo o meno,” ha detto il centrocampista, sottolineando la pressione di dover dimostrare continuamente il proprio valore. Ha riconosciuto che i periodi di calo sono naturali, ma ha anche evidenziato come sia importante valutare la bravura di un giocatore sulla base delle prestazioni complessive, partita dopo partita.
Serie A
Juventus, Giuntoli non si nasconde: “A Gennaio priorità al difensore. Su Skriniar…”
Prima della partita contro l’Udinese, il direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli ha parlato ai microfoni di DAZN.
11 gol subiti nelle ultime 6 partite, dopo che nelle prime 7 ne era stato incassato appena uno. L’infortunio di Bremer è stata una perdita capitale per la Juventus e la sua assenza si sta facendo sentire, probabilmente molto più di quanto non fosse stato previsto all’inizio. I bianconeri hanno estremamente bisogno di un centrale.
Juventus, le parole di Giuntoli
Questo il management di Madama lo sa e, con ogni probabilità, nel mercato di Gennaio interverrà per regalare un difensore in più a Thiago Motta. Tanti i nomi sul tavolo, dalla suggestione Skriniar al rientro alla base di Tiago Djalo: attualmente in prestito al Porto. Sia come sia, Cristiano Giuntoli (direttore sportivo dei bianconeri) non si nasconde e, in un’intervista concessa ai microfoni di DAZN, ammette la necessità di rinforzi.
Di seguito le sue parole.
Bremer
“Sicuramente l’infortunio di Bremer è stato pesante, però abbiamo soluzioni valide. In questo momento con tanti infortunati abbiamo avuto il problema della gestione degli sforzi e siamo stati meno brillanti”.
Gennaio
“A Gennaio la priorità sarà un difensore centrale“.
Vlahovic
“In assenza di Vlahovic abbiamo possibilità di far giocare altri ragazzi. Nico Gonzalez che è ora fuori, Yildiz pure. Anche Milik potrà dare una mano quando tornerà“.
Skriniar
“In questo momento è prematuro parlare di mercato, perché le cose a gennaio cambiano continuamente. Per ora non ci stiamo muovendo, ma siamo alla finestra per vedere che cosa succederà”.
Thiago Motta
“Ha avuto un grande impatto nel mondo Juventus, ha cambiato molto. Siamo partiti con un equilibrio molto importante, prima dell’infortunio di Bremer e quelli di altri ragazzi. Di Thiago Motta mi ha impressionato la sua schiettezza. Persona molto seria, applicata e di talento: avrà un grande futuro“.
Serie A
Napoli, Koulibaly: “Spero di vederli a dicembre allo stadio. E su un ritorno…”
Napoli, Kalidou Koulibaly, difensore centrale classe 91′, con la maglia azzurra ha collezionato in tutte le competizioni 317 presenze con 14 gol.
Arrivato al Napoli nell’estate 2014 per 8 milioni di euro dal Genk, dal suo approdo sotto il Vesuvio si è dimostrato un calciatore fondamentale nella squadra partenopea. Con la maglia azzurra Koulibaly ha conquistato 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana.
Nella stagione 2022-2023 venne ceduto per 40 milioni di euro al Chelsea e poi con l’arrivo del coreano Kim portò all’inizio del campionato che riportò dopo 33 anni lo scudetto a Napoli.
Dalla stagione 2023-2024 il capitano del Senegal gioca in Arabia Saudita nell’Al Hilal con il quale ha conquistato il suo primo campionato in carriera.
Napoli, Koulibaly parla della squadra di Conte e annuncia il ritorno al Maradona
Il difensore centrale ha parlato ai microfoni di SportMediaset della sua ex squadra che sta dominando il campionato e fa un annuncio che fa sicuramente piacere al popolo azzurro, ecco le sue parole:
“Sono molto felice di vedere il Napoli primo, spero di vederli a dicembre allo stadio quando il campionato saudita sarà in pausa. Nom vedo l’ora di andare là, mi mancano tutti e spero che vinceranno il campionato.
Non penso ad un ritorno in Serie A, ho fatto il mio dovere negli anni con il Napoli, loro mi hanno dato tanto e per rispetto non voglio affrontare la mia ex squadra.”
Serie A
Lecce, Gotti: “In partita per 65 minuti, ma dobbiamo migliorare sulle riaggressioni. Ecco perché Dorgu mezz’ala…”
Il tecnico del Lecce, Luca Gotti, ha commentato (prima ai microfoni DAZN e poi in conferenza stampa) la sconfitta (1-0) sul campo del Bologna.
Il Lecce si ferma di nuovo. Dopo la boccata d’ossigeno contro l’Hellas Verona (vittoria per 1-0) nell’ultimo turno di campionato, la squadra di Luca Gotti torna a perdere: 1-0 in casa del Bologna. Per i salentini (19esimi in classifica con 8 punti) sono 6 sconfitte nelle ultime 7 partite: cinque in Serie A e una in Coppa Italia.
Lecce, le parole di Gotti
A margine della partita, Gotti ha parlato ai microfoni di DAZN.
Mancanze
“E’ mancato qualcosa nei palloni recuperati. Il Bologna è bravo nella riaggressione, ma noi potevamo gestire meglio dei palloni per poi sfruttare gli spazi“.
Classifica
“Non deve essere fonte di preoccupazione all’undicesima partita, ma nessuno deve essere contento. Venivamo dalla buona partita di Napoli e dal successo col Verona, oggi abbiamo tenuto bene per 65 minuti. Nello spogliatoio c’è scoramento, ma io lo devo tenere buono per cercare ogni tipo di miglioramento“.
Pierotti
“Giocatore di grande generosità ed energia. Non so quale sia il suo ruolo ideale, a me sta piacendo la sua applicazione e lui settimana dopo settimana mi dà dimostrazione di gradire il miglioramento“.
Gotti ha poi parlato anche nella consueta conferenza stampa post-partita.
Prestazione
“Non siamo riusciti a portare il risultato fino in fondo. Inoltre mi aspettavo riuscissimo a pulire i palloni riconquistati al Bologna. Grande merito a loro che sono molto bravi a riaggredire gli avversari, ma mi aspettavo che potessimo avere più occasioni per fargli male. La chiave per noi erano le ripartenze. Nel secondo tempo, tra l’altro, la partita si era incanalata in maniera diversa e confidavo potessimo mettere in difficoltà il Bologna anche in altro modo. Alla fine ci siamo abbassati troppe volte“.
Krstovic e ancora Dorgu
“Io sono molto contento di Krstovic. Dorgu invece oggi è stato scelto in quella posizione per dare compattezza e solidità al centrocampo, con un giocatore che ha compattezza e velocità per l’azione offensiva“.
Fascia sinistra
“In quel punto del campo abbiamo effettivamente sofferto più del dovuto“.
Lo sport al Sud
“La realtà di Lecce è meravigliosa. E’ una realtà figlia della voglia di pianificare, programmare, provare e riuscire con quello che si può, senza mai fare il passo più lungo della gamba“.
Sansone
“Sansone sta migliorando la sua condizione, ma si porta dietro ancora qualche paura visto che ha avuto un problema alla colonna vertebrale e la fase del contrasto e del gioco aereo lo mette ancora involontariamente in difficoltà. Oggi non volevo rischiarlo prima, perché avrei anche dovuto sostituire giocatori che stavano facendo bene e io volevo appoggiarmi alla saggezza di due giocatori: come Rebic e Sansone“.
Identità
“C’è un Lecce dello scorso anno e un Lecce del nuovo campionato. Sono partiti quattro o cinque giocatori e ne sono arrivati altri, quindi si stanno ricercando nuovi equilibri. Adesso siamo in questa fase di gioco e di campionato, ma non è detto che non proveremo altro da qui alla fine del nostro percorso“.
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