Serie A
Napoli, Sorrentino: “Kvaratskhelia assomiglia a Maradona. Juve? la vera antagonista”
Paolo Sorrentino, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Il suo ultimo film, “Parthenope” è un vero e proprio successo: solo ieri ha raggiunto i 3,5 milioni di incassi.
Il regista Sorrentino, a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua passione verso il Napoli, di quello che gli piace del mister Conte e soprattutto il paragone tra Kvaratskhelia e Diego Armando Maradona.
Le parole di Paolo Sorrentino
Su Conte
“La ragione è proprio questa. Mi sembra un uomo molto serio: non fa proclami, non va in scena. Nel calcio e nella politica, si va troppo in scena e si diventa poco credibili. Lui non ci va. Se dice una cosa è perché la pensa davvero, non perché deve provocare, alludere o far ridere. Questa serietà, in un mondo dove molti giocano a chi la spara più grossa, diventa determinante. Non è recitante, non finge. E questo suo modo di essere viene apprezzato e rispettato. È anti-cinematografico e per noi è una risorsa: non a caso siamo primi in classifica”.
Maradona cosa direbbe di Kvaratskhelia?
“Ne parlerebbe bene, gli assomiglia. Vagamente…”.
Lukaku spaventa le difese ma poi ha bisogno di un padre sportivo come Conte perdare il meglio
“Sono dei ragazzi, con tutte le loro fragilità. Sembrano uomini in tv, ma restano ragazzi. E l’allenatore è l’unico che lo percepisce e sa come aiutarli”.
L’Inter è la vera antagonista?
“Io temo sempre e solo la Juve: è sempre la più pericolosa, anche quando è a metà classifica. Non si sa come, ma poi riesce a risalire”.
Serie A
Monza-Milan, le formazioni ufficiali
Monza-Milan, il Saturday Night della decima giornata di Serie A, non sarà mai una partita come le altre: soprattutto in questo momento.
Impossibile per questo Milan vivere un momento di serenità. La tanto agognata vittoria nel derby con l’Inter aveva momentaneamente diradato le nubi create da un avvio di campionato decisamente stentato. Poi però i 70 minuti orribili di Leverkusen e la debacle di Firenze, con tanto di sfogo (il primo di una lunga serie) di Fonseca in conferenza stampa, hanno rotto l’incantesimo. Poi due vittorie di fila, prima che scoppiasse il “caso Leao“.
Da quando Okafor (subentrato proprio in luogo del portoghese) ha spaccato la partita contro il Club Brugge in Champions League, le cose per il lusitano si sono fatte sempre più difficili a Milanello. Leao (salvo improbabili sorprese dell’ultim’ora, dato che Fonseca è stato lapidario in conferenza stampa) è atteso fra le riserve anche stasera, con il difficile (quasi impossibile) rapporto fra i due connazionali che rischia di diventare un tema.
Il tecnico ex-Lille continua ad essere in bilico e si gioca tutte nelle prossime tre partite. Tre trasferte, di cui due in Serie A (stasera a Monza, poi a Cagliari) inframezzate da quella di Madrid contro il Real: una partita che potrebbe apporre la parola fine alle velleità europee del Diavolo. Sarà una settimana contrassegnata da ritorni ed emozioni forti quella in casa rossonera. Sollecitazioni esterne, oltre (ovviamente) a quelle interne.
Prima la partenza in Brianza per affrontare il Monza di Alessandro Nesta e di Adriano Galliani, una volta anche di Silvio Berlusconi, e poi quella in direzione Santiago Bernabeu: dove i rossoneri affronteranno il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Un calendario suggestivo, che potrebbe imprimere (in un senso o nell’altro) una svolta definitiva alla stagione del Milan. La fiducia nei confronti di Fonseca (mai alta) ora è ai minimi storici.
Qualora le cose dovessero andare male il portoghese sarebbe certamente esonerato durante la sosta per le nazionali, ma qualora dovessero andare bene uscirebbe da questo tour de force con una consapevolezza tale che esautorarlo poi diventerebbe complesso. A metà novembre, con il Milan nono in classifica (seppur con una gara in meno, quella di Bologna) e soli 14 punti conquistati, il tempo delle riflessioni è già prematuramente arrivato.
Al rientro dalla “pausa” ci sarà la sentitissima partita in casa contro la Juventus. Probabilmente l’ultima chance di dare un senso al campionato dei rossoneri, dopo la brutta sconfitta nell’altro scontro diretto: quello contro il Napoli del sogno di mezza estate Antonio Conte. Affinché il Milan possa giocarsi le sue carte con Fonseca in panchina, urge ripartire subito: partendo da Monza-Milan. Oggi (forse) senza Leao, domani senza Fonseca?
Monza-Milan, le formazioni ufficiali
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marì, Carboni; Pedro Pereira, Bianco, Bondo, Kyriakopoulos; Maldini, Mota; Djuric. Allenatore: Nesta.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Terracciano, Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Okafor; Morata. Allenatore: Fonseca.
Serie A
Juventus, Giuntoli non si nasconde: “A Gennaio priorità al difensore. Su Skriniar…”
Prima della partita contro l’Udinese, il direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli ha parlato ai microfoni di DAZN.
11 gol subiti nelle ultime 6 partite, dopo che nelle prime 7 ne era stato incassato appena uno. L’infortunio di Bremer è stata una perdita capitale per la Juventus e la sua assenza si sta facendo sentire, probabilmente molto più di quanto non fosse stato previsto all’inizio. I bianconeri hanno estremamente bisogno di un centrale.
Juventus, le parole di Giuntoli
Questo il management di Madama lo sa e, con ogni probabilità, nel mercato di Gennaio interverrà per regalare un difensore in più a Thiago Motta. Tanti i nomi sul tavolo, dalla suggestione Skriniar al rientro alla base di Tiago Djalo: attualmente in prestito al Porto. Sia come sia, Cristiano Giuntoli (direttore sportivo dei bianconeri) non si nasconde e, in un’intervista concessa ai microfoni di DAZN, ammette la necessità di rinforzi.
Di seguito le sue parole.
Bremer
“Sicuramente l’infortunio di Bremer è stato pesante, però abbiamo soluzioni valide. In questo momento con tanti infortunati abbiamo avuto il problema della gestione degli sforzi e siamo stati meno brillanti”.
Gennaio
“A Gennaio la priorità sarà un difensore centrale“.
Vlahovic
“In assenza di Vlahovic abbiamo possibilità di far giocare altri ragazzi. Nico Gonzalez che è ora fuori, Yildiz pure. Anche Milik potrà dare una mano quando tornerà“.
Skriniar
“In questo momento è prematuro parlare di mercato, perché le cose a gennaio cambiano continuamente. Per ora non ci stiamo muovendo, ma siamo alla finestra per vedere che cosa succederà”.
Thiago Motta
“Ha avuto un grande impatto nel mondo Juventus, ha cambiato molto. Siamo partiti con un equilibrio molto importante, prima dell’infortunio di Bremer e quelli di altri ragazzi. Di Thiago Motta mi ha impressionato la sua schiettezza. Persona molto seria, applicata e di talento: avrà un grande futuro“.
Serie A
Napoli, Koulibaly: “Spero di vederli a dicembre allo stadio. E su un ritorno…”
Napoli, Kalidou Koulibaly, difensore centrale classe 91′, con la maglia azzurra ha collezionato in tutte le competizioni 317 presenze con 14 gol.
Arrivato al Napoli nell’estate 2014 per 8 milioni di euro dal Genk, dal suo approdo sotto il Vesuvio si è dimostrato un calciatore fondamentale nella squadra partenopea. Con la maglia azzurra Koulibaly ha conquistato 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana.
Nella stagione 2022-2023 venne ceduto per 40 milioni di euro al Chelsea e poi con l’arrivo del coreano Kim portò all’inizio del campionato che riportò dopo 33 anni lo scudetto a Napoli.
Dalla stagione 2023-2024 il capitano del Senegal gioca in Arabia Saudita nell’Al Hilal con il quale ha conquistato il suo primo campionato in carriera.
Napoli, Koulibaly parla della squadra di Conte e annuncia il ritorno al Maradona
Il difensore centrale ha parlato ai microfoni di SportMediaset della sua ex squadra che sta dominando il campionato e fa un annuncio che fa sicuramente piacere al popolo azzurro, ecco le sue parole:
“Sono molto felice di vedere il Napoli primo, spero di vederli a dicembre allo stadio quando il campionato saudita sarà in pausa. Nom vedo l’ora di andare là, mi mancano tutti e spero che vinceranno il campionato.
Non penso ad un ritorno in Serie A, ho fatto il mio dovere negli anni con il Napoli, loro mi hanno dato tanto e per rispetto non voglio affrontare la mia ex squadra.”
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