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Xabi Alonso pensa al futuro: Real e City bussano alla porta
Xabi Alonso, l’esperienza con il Bayer Leverkusen finirà, verosimilmente, a fine anno. Il futuro del tecnico è ancora tutto da decidere.
L’ex centrocampista del Real Madrid ha guadagnato gran prestigio internazionale con la sua ultima esperienza al Leverkusen. Nell’ultima stagione, 2023-24, è riuscito ad interrompere l’egemonia del Bayern Monaco, vincendo il primo titolo nazionale della storia del club.
Quest’anno la corsa per il titolo è più combattuta, anche se il Leverkusen, pur mantenendo grandi ritmi, sembra aver perso la solidità che l’altro anno le ha permesso di ottenere un record d’imbattibilità di 51 partite.
Xabi Alonso, tra il Real e il Manchester City
Il valore del tecnico è ormai noto nel panorama calcistico. Per questo motivo lo spagnolo è finito nel mirino dei due colossi del calcio mondiale, Real e City. Le due squadre se dovessero liberarsi, rispettivamente, di Carlo Ancellotti e Pep Guardiola, busserebbero alla porta del Bayer Leverkusen.
Intanto il club tedesco inizia a ragionare in questi termini e ragione su un possibile sostituto per la stagione 2025-26. Gli occhi sono puntati principalmente su due nomi. Sandro Wagner, vice allenatore della nazionale tedesca, e Sebastian Hoeness, l’attuale tecnico dello Stoccarda.
Il futuro dell’allenatore sarà inevitabilmente legato anche alla stagione in corso.
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Milan, Cardinale e il castello che crolla: l’editoriale di Mauro Vigna
Milan, il castello intorno a Gerry Cardinale sta crollando. Gli indicatori che supportano la mia teoria ci sono tutti e qui di seguito cercherò di spiegarli in dettaglio.
L’arrivo di Gerry Cardinale non è stato accolto in pompa magna, questo ce lo ricordiamo, ma le speranze erano che potesse andare in continuità con lo scudetto appena vinto dal club sotto la gestione Elliott.
E invece piano piano è stata messa in opera la demaldinizzazione, neologismo coniato ad hoc per andare a descrivere tutto quanto fatto per distruggere l’operato dell’ex dirigente insieme a Frederic Massara, entrambi defenestrati. Se questa decisione, col senno di poi scellerata, può essere catalogata sotto la voce scelte manageriali, impossibile non avere notato un lento e progressivo declino delle prestazioni in campo, culminato con l’attuale stagione che vede il Milan ottavo senza eccessive prospettive di crescita.
Un fallimento sul campo le cui colpe vanno divise equamente. Scellerata la scelta di mettere Paulo Fonseca sulla panchina, ma altrettanto scellerato criticarlo adesso come fosse il capro espiatorio.
I problemi sul campo si ripercuotono anche sul bilancio, ovviamente. Non arrivare in Champions League significherebbe giocoforza ridimensionare alcuni aspetti, come ad esempio il mercato estivo, andando a compromettere anche la prossima stagione. E, aggiungo io, con la scadenza del vendor loan a fine agosto 2025.
Cardinale non avrà quindi la possibilità di intevrenire sul mercato, da un lato avrà meno risorse dalla Champions e dall’altro avrà la morsa al collo di una scadenza da 700 milioni, che ad oggi non ha. La difficoltà a trovare soci di minoranza, perché lui vuole avere il comando del club, unita ai ritardi sulla costruzione del nuovo stadio, fa sì che tutto intorno a Cardinale stia crollando. Chi lo potrà salvare? Gli arabi che vogliono il 100% del controllo del club. E questa volta potrebbe cedere, ha altre alternative?
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Tonali torna a Milano: grande festa per la manager Mecacci
TANTI VIP E BUONA MUSICA AI PARIOLI DI MILANO: C’E’ ANCHE FRANCOIS MODESTO
TONALI CON LA FIDANZATA GIULIA PASTORE AL COMPLEANNO DELLA MECACCI
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Gabrielloni come Mancini: 1° gol in A, stessa porta, stesso stadio
Fuoriclasse dentro e fuori dal campo. Alessandro Gabrielloni del Como come Roberto Mancini: primo gol in Serie A, stessa porta, stesso stadio: come dire, il Sinigaglia di Como porta bene.
La rete decisiva dello jesino Gabrielloni lo scorso weekend, contro la Roma di Ranieri e Dybala, è stata siglata non soltanto nello stesso stadio dove il “Mancio di Jesi” realizzò la sua prima rete in carriera in A (“Sinigaglia” di Como) bensì nella medesima porta, proprio sotto la Curva Nord, cuore pulsante della tifoseria comasca.
Roberto Mancini infatti, allora al Bologna, siglò la sua prima rete in carriera nel lontano 4 ottobre 1981 a Como, la prima di una lunghissima serie. Questa è una rivelazione (e coincidenza) incredibile ed esclusiva fatta dall’amico e valido collega Michele Grilli sul portale Vallesina Tv, testata marchigiana guidata da Evasio Santoni (uno dei più importanti giornalisti marchigiani ed ex consigliere Ordine Giornalisti Marche).
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