Serie A
Napoli, Lukaku è isolato: servono soluzioni alternative
Nel Napoli di Antonio Conte molto, forse troppo, dipende dal rendimento di Lukaku. Il belga è stato uno dei peggiori nella partita contro l’Atalanta.
La sconfitta subita ieri dal Napoli contro l’Atalanta è stata pesante, non solo per i tre gol incassati, ma soprattutto per l’incapacità dei partenopei di rendersi pericolosi. I meriti vanno sicuramente riconosciuti all’Atalanta, che ha saputo compattarsi nei momenti chiave e colpire in ripartenza, costringendo gli azzurri ad abbassare le proprie linee. Tuttavia, è giusto dire che i bergamaschi hanno vinto la partita a scacchi sul piano difensivo grazie anche al duello tra Romelu Lukaku e Isak Hien.
Il duello Lukaku-Hien
Il centravanti belga, fulcro del gioco di Conte, dovrebbe essere un punto di riferimento capace di far salire la squadra e di rappresentare una costante minaccia in area di rigore.
Tuttavia, contro l’Atalanta, Lukaku ha perso gran parte dei duelli individuali con il difensore svedese Hien, che è riuscito ad anticiparlo regolarmente e a prevalere anche sul piano fisico. La prestazione di Lukaku ha evidenziato una condizione fisica non ottimale e ha posto interrogativi sulla sua capacità di reggere da solo il peso dell’attacco in un modulo che tende a isolarlo.
Napoli, servono soluzioni in avanti
La partita ha mostrato come il belga, con Politano spesso largo e arretrato nel 5-4-1 difensivo adottato dal Napoli, sia rimasto troppo isolato nelle fasi di ripartenza. Anche Kvaratskhelia, che preferisce agire largo sulla fascia, non ha contribuito a liberare spazio al centro, mentre McTominay è più abituato a sfruttare la propria abilità negli inserimenti partendo da una posizione arretrata.
Raspadori potrebbe rappresentare una soluzione naturale per affiancare Lukaku e aumentare le opzioni offensive, ma la domanda è chi potrebbe essere sacrificato per fargli spazio. Finora, il Napoli non aveva avuto la necessità di pensare a un piano alternativo, ma la gara contro l’Atalanta è stato il primo vero campanello d’allarme dopo l’incontro con il Verona.
Tra una settimana il Napoli affronterà l’Inter campione in carica a Milano, e un Lukaku nelle attuali condizioni potrebbe fare ben poco contro una difesa nerazzurra, ancora una delle migliori d’Europa nonostante le difficoltà di questo avvio di stagione.
La stagione del Napoli passerà inevitabilmente per le prestazioni di Lukaku, e spetta a Conte trovare una soluzione per metterlo nelle migliori condizioni per esprimersi al massimo.
Serie A
Zazzaroni: “Gol annullato al Venezia? Il VAR deve dare certezza”
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, si è soffermato sul gol annullato al Venezia all’ultimo minuto del match contro l’Inter.
L’Inter è riuscita a vincere una partita complicata contro il Venezia, ma non senza polemiche arbitrali, con il gol annullato alla squadra di Di Francesco praticamente allo scadere. Sulla questione c’è stato un acceso dibattito tra Ivan Zazzaroni e Fabrizio Biasin durante la trasmissione Pressing. Il direttore del Corriere dello Sport ha mostrato non pochi dubbi sulla questione mano da parte del calciatore del Venezia.
Zazzaroni, le parole sul gol annullato al Venezia
“Gol annullato al Venezia? E’ annullato per il tocco di mano, ma è un tocco che lo vedi e non lo vedi, c’è o non c’è, il VAR deve intervenire quando ha certezza. Sembra colpisca la testa, poi mezza mano, io non ho la certezza da quell’immagine”.
Serie A
Assemblea FIGC, Lorenzo Casini “Un’occasione mancata. Ricorso depositato.”
Ha parlato Lorenzo Casini, presidente della Lega Calcio, dopo l’approvazione delle riforme allo Statuto federale proposte da Gravina.
Finiti i lavori, sono state subito queste le parole del presidente: “E’ stata approvata la proposta federale così come era stata presentata e da un certo punto di vista è un’occasione mancata”.
Le dichiarazioni di Lorenzo Casini
L’obiettivo: “Era quello di ripristinare un equilibrio che negli anni si era perso a sfavore della Serie A. E’ passata una proposta che vede la Serie A avere un Consigliere Federale in più e un diritto di veto che prima non aveva. Avremmo preferito anche un diritto di proposta senza veto: non abbiamo votato a favore di questa proposta, c’è stata compattezza nel non votare a favore.
Stiamo ai fatti: è vero che ci sono stati alcuni astenuti ma noi abbiamo lasciato libere le squadre. L’importante era non votare a favore nel momento in cui la proposta fosse rimasta la stessa. Ora faremo un’Assemblea per capire i prossimi passi, ci auguriamo possa essere l’inizio di un nuovo percorso in cui la Serie A possa avere un maggiore peso”.
Il risultato lo riconoscete formalmente o farete ricorso?
“Il ricorso è stato depositato, poi faremo un’Assemblea per decidere i prossimi passi. Ne parleremo”.
Qual è l’aggettivo per descrivere la giornata di oggi?
“Ce ne sono diversi: per certi versi è un’occasione mancata, per altri sono stati fatti dei passi in avanti. Bastava poco per venirsi incontro e migliorare il calcio italiano. Bicchiere mezzo voto? E’ sempre bicchiere mezzo voto se si arriva a una votazione in cui non tutti sono a favore”.
Gravina, Marani e Abete hanno espresso posizioni dure nei vostri confronti. C’è rimasto male?
“Viaggiamo sulle istituzioni, la Serie A fa un certo tipo di lavoro per migliorare le istituzioni e il calcio italiano. Se guardiamo alle istituzioni, oggi la Serie A ha ottenuto un Consigliere in più e un diritto di veto per le cose che la riguardano. E’ abbastanza? No, si può fare di più”.
Ora cosa succederà?
“Faremo un’Assemblea, già calendarizzata per il 18 novembre. Non era oggi solo una questione di numeri, ma anche di autonomia che c’è stata riconosciuta solo parzialmente”.
I dodici astenuti fissi la preoccupano?
“No, assolutamente. Noi prima dell’Assemblea ci siamo riuniti e ci siamo detti che era molto importante nel momento in cui la Federazione non avesse accolto i nostri punti di non votare a favore e così è stato. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, speculazioni su contrari o astenuti fate sorridere”.
Presidente della Federazione, disponibili a votare Gravina?
“Non ci sono ancora i candidati, non c’è ancora la data. Mi sembra tutto prematuro”.
Serie A
Parma-Genoa 0-1, le pagelle: tabellino, cronaca e voti
I voti ai protagonisti dell’incontro tra Parma e Genoa, valevole per l’undicesima giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il tabellino
Parma-Genoa 0-1 (80′ Pinamonti)
Ammoniti: Leali (G), Keita (P), Haj Mohamed (P), Zanoli (G), Ekhator (G), Vasquez (G)
Cronaca
In avvio infortunio muscolare per Bernabé, sostituito da Haj Mohamed subito pericoloso. Mihaila sfiora il gol su punizione, ci provano Frendrup e Thorsby. Palo di Pinamonti, annullato il vantaggio di Ekhator per fuorigioco. Regolare quello di Pinamonti al 79′. Grazie al successo la truppa di Gilardino stacca la zona retrocessione e raggiunge a quota 9 quella di Pecchia.
Parma-Genoa, le pagelle
PARMA: (4-2-3-1): Suzuki 6.5; Coulibaly 5.5, Delprato 6.5, Balogh 6, Valeri 6; Keita 5.5 (Estevez 5.5), Bernabé 6 (Haj Mohamed 6) (Almqvist 5.5); Man 5.5, Sohm 6, Mihaila 5.5 (Benedyczak sv); Bonny 5.5 (Charpentier 5.5) All.: Pecchia 5.5
GENOA: (3-5-2): Leali 6; Vogliacco 5.5, Vasquez 6.5, Matturro 6; Zanoli 5.5 (Sabelli 6), Thorsby 6.5, Badelj 6(Masini sv), Frendrup 6.5, Martin 6.5 (Ahanor 6); Ekhator 6 (Balotelli sv), Pinamonti 7 All.: Gilardino 7
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