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Milan, sono del partito del “Leao è così”: l’editoriale di Mauro Vigna
Milan, Leao sì Leao no. Sembra una canzone degli Elio e le storie tese, ma c’è molto di più. Un giocatore che divide costantemente i tifosi rossoneri.
Ho cambiato una decina di volte l’opinione su Rafael Leao. Sono andato dal brocco di qualche anno fa, al fenomeno durante l’anno dello scudetto nel quale è stato (giustamente) premiato come miglior giocatore della stagione.
Ma quindi cos’é Leao? Un brocco o un fenomeno? Certe volte a rimanere sulla via di mezzo non si fa peccato e nemmeno si sbaglia. Ecco, io sono del partito del “Leao è così”. Croce e delizia.
N0n chiedetegli di difendere, lo ha mai fatto e mai lo farà. Non chiedetegli di essere spietato sotto porta, non lo è e mai lo sarà. Non chiedetegli di prendere la squadra sottobraccio, non è un leader e mai lo sarà.
Ma ad oggi è il più forte in rosa, colui che può stare a ciondolare 89 minuti e fare la giocata vincente al 90’ con disarmante facilità. Ho ancora davanti agli occhi l’azione contro il M0nza durante la quale ha saltato gran parte dei brianzoli salvo poi calciare in bocca al portiere. Appunto, non chiedetegli freddezza, vi deluderà.
Il Milan ha due scelte, venderlo se non è contento, oppure tenerlo con pregi e difetti. Gestirlo in questa maniera non serve a nulla. La panchina servirà a tirar fuori il fuoco dentro? La risposta è no. Leao è così. O lo si prende per quello che è, o lo si vende. Non è un top player e mai lo sarà, ma in questo Milan fa ancora la sua porca figura.
Spiace dirlo, ma Fonseca ci ha capito nulla. Il tecnico non sa leggere Leao, non ne comprende la lingua, anche se è della stessa nazionalità, cerca di combattere una guerra persa in partenza. Quindi perché inimicarsi il giocatore e parte della dirigenza? Su questo aveva visto lungo, molto lungo, Stefano Pioli il quale non era felice di Leao, ma se lo faceva andare bene, lo idolatrava davanti ai microfoni e lo accarezzava a Milanello. Così si fa coi non campioni dotati di buon talento.
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Milan, Maignan spaventa i tifosi: timori per una storia già vista
Milan, la conferenza stampa di Mike Maignan è stata precisa, integerrima come suo solito. Peccato per una frase che ha mandato in fibrillazione la tifoseria rossonera preoccupata per un deja vu.
Sembrava cosa fatta il rinnovo di Mike Maignan. Noi di Calcio Style abbiamo scritto parecchio in merito, le parti erano infatti vicinissime già a fine settembre e la chiusura era vista come una mera formalità.
Due problemi, il rinnovo all’alba del 5 novembre non c’è stato e le dichiarazioni di Maignan nell’immediato pre partita contro il Real Madrid sembrano voler posticipare ulteriormente l’evento.
Maignan ha infatti dichiarato:” Il rinnovo? Al momento non è importante“.
Due le interpretazioni. La prima è che il portiere francese è talmente concentrato sulla gara che tutto il resto tende a posticiparlo. la seconda è che stia aspettando per strappare un contratto più vantaggioso in termini economici o per vedere quali altri club busseranno in Via Aldo Rossi.
Purtroppo la situazione è sempre la stessa. Se le parti stanno trattando ormai da mesi e la firma non arriva significa che un intoppo al momento c’è. Il deja vu di Donnarumma ritorna con prepotenza.
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Inter, Bisseck ha convinto: pronto il maxi rinnovo
L’Inter ha trovato il leader difensivo del futuro. Yann Bisseck ha convinto Inzaghi e la dirigenza, presto tutti i dettagli per il rinnovo di contratto.
Il tedesco ha dimostrato grande qualità e maturità in queste stagioni così la società ha deciso di premiarlo. I colloqui sono in corso ma le sensazioni sono positive.
Inter, futuro a tinte nerazzurre per Bisseck
Arrivato dall’Aarhus nell’estate del 2023 per circa 7 milioni di euro, il centrale ha portato freschezza e fisicità al reparto. Già capitano della nazionale U21 tedesca, ha trascorso i primi mesi di inserimento nella rosa nerazzurra da protagonista.
Il primo gol è arrivato il 23 dicembre dello stesso anno nel 2-0 contro il Lecce. La scorsa stagione in Serie A è partito 9 volte da titolare mentre per 7 volte è subentrato a un compagno. Buon rendimento anche in Champions League con 171 minuti tra gironi e ottavi di finale.
Inzaghi ne ha fatto un punto fermo della rosa, tanto che in questa stagione l’ha già impiegato 10 volte tra campionato e coppa europea, per un totale di 562 minuti, segnale che la sua importanza sta crescendo sempre più.
L’idea di Marotta e Ausilio è quella di proporre un rinnovo di contratto fino al 2029/2030, in modo da blindarlo in caso di consacrazione definitiva nei prossimi anni. Il valore del cartellino si aggira già attorno ai 25 milioni e gli estimatori non mancano. Il ragazzo però pare avere occhi solo per l’Inter.
🚨🆕 #InterMilan 🇩🇪
Yann Aurel Bisseck is set to be rewarded with a new contract at Inter Milan due to his excellent performances.▪️Only details remain to be clarified before signing a new contract until 2029/2030. pic.twitter.com/ikhySLy1iz
— Ekrem KONUR (@Ekremkonur) November 5, 2024
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Juventus, il ritorno di Koopmeiners: il retroscena
Al centrocampo della Juventus è tornato Teun Koopmeiners: sulle pagine di Tuttosport si racconta un retroscena sulla sua convalescenza.
La reazione della Juventus a Udine è stata evidente: intensa, sia nella testa che nelle gambe dei giocatori. Ora, la sfida più complessa per i bianconeri è mantenere questa intensità. Per riuscirci, devono lasciarsi alle spalle l’immagine incerta mostrata allo Stadium contro lo Stoccarda, durante l’ultima uscita di Champions League.
Come sottolinea spesso Thiago Motta, “ogni partita è una storia a sé”, e quella allo Stade Mauroy di Lille potrebbe rappresentare una svolta per la Juventus in Europa. A centrocampo, Motta sta valutando l’idea di puntare sulla fisicità, rinunciando inizialmente alla regia di Fagioli e all’imprevedibilità di McKennie, opzioni che potrebbero tornare utili a gara in corso.
Crescono le possibilità di vedere Thuram e Koopmeiners titolari, una scelta che aumenterebbe anche l’altezza media della mediana, con i 192 cm di Thuram e i 185 cm di Koopmeiners, supportati dalla visione di gioco di Locatelli davanti alla difesa.
Mentre Thuram mostra sempre più consapevolezza, Koopmeiners è in una fase decisiva della sua crescita, dopo aver accumulato minuti e fiducia nella partita di campionato di sabato. Ed è sempre più legato alla squadra bianconera.
Juventus, il retroscena sul recupero di Koopmeiners
Il legame di Koopmeiners con la Juventus non si è visto solo in estate, quando ha spinto per il trasferimento a Torino dopo gli anni passati all’Atalanta.
La sua determinazione è emersa anche durante il recupero dalla frattura a una costola, subita in uno scontro di gioco che gli ha fatto saltare la Nazionale e diverse partite importanti, tra cui quelle contro Lazio, Stoccarda e Inter.
Come riporta Tuttosport, per circa 20 giorni l’olandese ha dovuto dormire su una poltrona per alleviare il dolore che rendeva difficile respirare, compromettendo la qualità del suo riposo. L’infortunio ha pesato anche sugli allenamenti: se in palestra ha potuto mantenere parte della forma, la corsa è stata limitata per il dolore, rallentando il suo recupero completo.
Però Koopmeiners ha stretto i denti e ha ripreso ritmo: contro il Parma è entrato con il giusto approccio, e contro l’Udinese è tornato titolare, sfiorando il gol. Stasera a Lille è pronto a riprendersi un ruolo da protagonista e cerca la prima rete in bianconero.
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