Serie A
Roma, la gestione di Jurić è arrivata al capolinea?
La Roma sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente e Jurić sembra essere ormai il capo espiatorio delle critiche: è tempo di un bilancio
L’esonero di un appassionato di Roma come Daniele De Rossi ha lasciato nell’ambiente giallorosso degli strascichi senza precedenti. Ivan Jurić è arrivato in punta di piedi nel caos generale con un’etichetta appiccicata dalla società stessa che recitava di “dover vincere trofei”. L’allenatore croato è diventato in modo eccessivo il capro espiatorio delle critiche e sembra che lui sia stato il reale artefice di tutto questo caos.
Ovviamente Juric rappresenta solo un piccolo pezzetto di un puzzle di colpe e responsabilità, ma dopo 50 giorni è importante anche fare un bilancio ed un’analisi sul suo operato come allenatore della Roma.
Roma, l’operato di Juric
Questo periodo di Juric sulla panchina della Roma non possiamo di certo valutarlo come positivo: su 7 partite di campionato ha portato a casa 3 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte: un andamento decisamente non sufficiente per una squadra che vuole andare in Champions League. In Europa la musica non cambia, 1 vittoria 2 pareggi ed 1 sconfitta: 5 punti totali racimolati con squadre pienamente alla portata della squadra giallorossa.
Cercando di guardare oltre i risultati, non si vede comunque niente di buono. Il gioco espresso finora è del tutto piatto e sterile, con una squadra che crea poco e in alcuni casi, come a Firenze, dimostra anche di avere una grande fragilità difensiva. Tante scelte sono da fuori incomprensibili e immotivate, come la decisione di abbassare Cristante nei 3 di difesa e lasciare fuori ancora una volta l’ex finalista di Champions Mats Hummels.
La sfida col Bologna come ultima spiaggia
Jurić deve farsi ancora una volta forza da solo in un ambiente che rema persistente contro di lui, se vuole rimanere sulla panchina della Roma. In questa società fantasma nessuno parla in questo momento, ma si presume che la partita contro il Bologna sia decisiva per salvare o affogare il futuro dell’allenatore croato.
Serie A
Roma, Saelemaekers è il dolce sotto l’albero: per Ranieri è un vero affare
Roma, l’acquisto di Alexis Saelemaekers si è rivelato azzeccato per i giallorossi, che stanno vivendo una stagione di poche luci. Il belga è una delle note liete.
Metti una stagione negativa, tre allenatori cambiati e un giro di boa del campionato che vede la Roma con soli 19 punti in classifica.
Uno scenario davvero brutto per i giallorossi, in crisi di identità e costretti a richiamare, per l’ennesima volta, un condottiero come Claudio Ranieri.
L’uomo di Testaccio ha trovato quasi solo macerie da ricostruire, tranne una piccola pietra da cui ricominciare ad edificare. Quel pezzo di cemento si chiama Alexis Saelemaekers e, fino adesso, si può considerare la vera gioia di questa prima metà di stagione.
Il belga, giunto in prestito secco dal Milan nell’ambito dell’operazione che ha portato Abraham in rossonero, si sta rivelando duttile, pronto a ogni cambio di modulo e a entrare nel tabellino, quando le circostanze lo richiedono.
L’infortunio lo ha frenato, e su questo non ci sono dubbi, ma i due gol e due assist in dieci presenze, fanno capire come, quando Saelemaekers è sano e arruolabile, sia un jolly irrinunciabile per la Roma.
Sarà questa una variabile molto pesante a fine stagione, quando si tratterà di decidere se, per il numero 56, ci saranno i margini di una permanenza oltre giugno.
Serie A
Como, domani Dele Alli si unisce al gruppo: primo rinforzo?
Dele Alli si prepara a iniziare gli allenamenti con il Como il 26, sotto la guida di Cesc Fabregas. Il suo futuro dipenderà dalle prestazioni.
Dele Alli: un futuro al Como?
La notizia dell’arrivo di Dele Alli al Como ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di calcio. Il centrocampista inglese, una volta stella del Tottenham, si unirà alla squadra italiana domani 26 dicembre per iniziare un periodo di prova sotto l’attenta supervisione di Cesc Fabregas, attuale allenatore del Como. Questo periodo di allenamento sarà cruciale per determinare se Alli potrà integrarsi ufficialmente nel team e contribuire alla sua competitività in campionato.
Una nuova opportunità in Italia
Dele Alli è stato avvistato a Como, segnale di un forte interesse per questa nuova avventura. La società lombarda spera che il giocatore possa ritrovare la forma fisica ottimale e dimostrare le sue capacità, nonostante al momento non ci siano garanzie certe sul suo ingaggio definitivo. Questo periodo di prova sarà determinante per il suo futuro, e gli occhi degli addetti ai lavori sono puntati su di lui.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🔵 Dele Alli will start training with Como on day 26, all scheduled with the Italian club and coach Cesc Fabregas.
Como hope he can prove his fitness and join the team, although is not guaranteed now and will depend on performances.
🏴 Dele was in attendance @ Como yesterday. pic.twitter.com/IceT77TXFH
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 16, 2024
Serie A
Cagliari, Orsi: “Salvezza difficile, contro l’Inter il giusto coraggio”
L’ex portiere Fernando Orsi sostiene che se il Cagliari continuerà di questo passo faticherà a salvarsi. Contro l’Inter servirà la giusta dose di coraggio.
Reduce da 4 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, il Cagliari si prepara a ospitare l’Inter nella 18a giornata di Serie A, l’ultima del 2024. I campioni d’Italia vengono invece da 4 vittorie consecutive in campionato. Nella scorsa stagione la squadra di Simone Inzaghi si impose per 2-0 all’Unipol Domus, mentre al ritorno a San Siro finì 2-2.
Cagliari-Inter: cosa si aspetta Fernando Orsi
Proprio sul match si è soffermato Fernando Orsi, ex portiere di Roma e Lazio: “Se i sardi vanno avanti di questo passo sarà dura salvarsi, anche perché le partite a disposizione per recuperare punti saranno sempre di meno. Lo scontro con l’Inter non sembra esattamente l’occasione giusta per rilanciarsi… Ma i giocatori dovranno ugualmente cercare a tutti i costi un risultato positivo” ha dichiarato a Tuttocagliari.net.
I sardi affronteranno i nerazzurri con coraggio o con timidezza?
“Va bene il coraggio, ma bisogna vedere di che tipo. Se l’idea è quella di approcciare la sfida come ha fatto la Lazio all’Olimpico, allora forse conviene essere un po’ meno coraggiosi… Serviranno sia coraggio che la giusta dose di paura. Il Cagliari col Milan sembrava spacciato, invece ha pareggiato con merito. Col Napoli nonostante i 4 gol subiti ha costruito almeno 5-6 palle gol nitide. L’Inter è tra le corazzate d’Europa, ma per i sardi è arrivato il momento di raccattare punti giocando non solo di fioretto, ma anche di spada“.
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