Liga
Ancelotti: “La Champions del 2003 è speciale. Su Maldini…”

L’attuale tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di France Football, relative al sua esperienza nel Milan.
L’ex tecnico del Milan e attuale allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di France Football relative ai suoi ricordi della Champions vinta con i rossoneri nel 2003 e non solo.
Le parole di Ancelotti
Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti rilasciate ai microfoni di France Football:
VITTORIE
“La prima vittoria a cui penso è quella, è stata la mia prima Champions League da allenatore. Fino ad allora ero arrivato secondo molte volte.
Penso poi alla Decima nel 2014 e alla 14esima nel 2022. Tutti pensavano che la mia carriera fosse in declino dopo le mie esperienze all’Everton e al Napoli, ma abbiamo vinto ed è magnifico, molto speciale”. Spazio poi invece agli errori ed i rimpianti: “È impossibile prendere solo buone decisioni in trent’anni.
Ad esempio ho sbagliato qui a Madrid dopo il mio primo anno. Ero molto vicino a prolungare il mio contratto e la società voleva tenermi, ma ho spinto troppo per aumentare il mio stipendio e si sono fermati. È stato un errore, il peggiore che potessi fare, ma mi ha permesso di imparare”.
CALCIATORI MIGLIORI
“Paolo Maldini senza dubbio, era un giocatore speciale per me. Era stato mio compagno di squadra e poi è diventato il mio capitano.
Mi ha aiutato molto a Milano, avevamo davvero un rapporto forte e fantastico. Poi c’è stato Ibrahimovic ovviamente, con il suo carattere forte e la sua grande personalità. In generale, i calciatori più importanti sono i più facili da allenare. Possono avere un grande ego, ma questa può essere la loro motivazione.
I compagni di squadra ti seguiranno e ti aiuteranno, la scorsa stagione è stata la più facile da allenare perché c’era poco ego era nello spogliatoio. I veterani come Modric, Kroos, Carvajal e Nacho non hanno ego. Sono serviti da esempio a tutti coloro che li hanno visti.
Da un punto di vista relazionale è stato fantastico. Nessun giocatore si lamentava di non aver giocato, era un sogno. L’ego di Mbappé può essere un problema? No, niente affatto. È arrivato qui e si è subito integrato bene nella squadra e con i suoi compagni”.
Liga
Barcellona, il “caso bende” accende la polemica

Barcellona, le fasciature ai polsi dei giocatori blaugrana alimentano teorie di doping, ma i medici sportivi chiariscono: “Solo precauzioni o scaramanzia, nessun inganno”
Il Barcellona finisce ancora una volta al centro delle polemiche, ma stavolta non per questioni di campo. A far discutere sono le bende ai polsi con cui diversi giocatori — da Yamal a Lewandowski, passando per Pedri e De Jong — sono scesi in campo nelle ultime settimane. Una semplice precauzione fisica, diventata il pretesto per nuove insinuazioni legate al doping.
Barcellona, l’accusa di Mihic
A sollevare il polverone è stato l’ex medico del Real Madrid, Niko Mihic, che in un’intervista a Marca ha lanciato il sospetto: “Se si vuole avere un accesso venoso più facile, questo è nelle mani e nei polsi”. Un’allusione neanche troppo velata, che ha trovato terreno fertile tra i detrattori del Barça — e persino tra qualche tifoso avversario che sogna improbabili squalifiche europee.
Ma gli esperti smontano subito il caso. Secondo Marco Scorcu, vicepresidente della Federazione Medici Sportivi e medico del Cagliari, si tratta di normali bendaggi terapeutici, usati per curare o prevenire piccoli traumi. “Non c’è nessun secondo fine. E poi, se uno volesse davvero nascondere qualcosa, non lo farebbe certo in un punto così visibile”, spiega.
Anche la scaramanzia o semplici motivi estetici potrebbero spiegare la persistenza delle fasce: “Magari un giocatore ha segnato con la benda e ha deciso di continuare a portarla”, suggerisce Scorcu. Insomma, non c’è nessun mistero, bensì solo abitudini da spogliatoio.
Liga
Ancelotti su Arda Güler: “Desidera giocare al Real Madrid, è migliorato molto rispetto alla scorsa stagione”

Carlo Ancelotti elogia Arda Güler, giovane promessa del Real Madrid, per la sua determinazione e qualità in campo, promettendo un futuro brillante.
L’ascesa di Arda Güler nel Real Madrid
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha recentemente espresso parole di grande ammirazione per Arda Güler, giovane talento turco che sta incantando la scena calcistica. Ancelotti ha sottolineato come Güler abbia dimostrato una notevole dedizione e un’incredibile sicurezza, elementi che hanno facilitato il suo miglioramento costante. Il tecnico italiano ha evidenziato che, nonostante le pressioni della scorsa stagione, Güler ha saputo mantenere la calma e progredire nel suo percorso di crescita.
Ancelotti ha dichiarato: “Possiamo percepire il suo desiderio di giocare al Real Madrid. Ha molta qualità e ha lavorato duramente, senza mai perdere fiducia”. Queste parole lasciano intendere che il futuro di Güler al Santiago Bernabéu potrebbe essere luminoso, grazie alla sua capacità di adattarsi alle esigenze del club e di crescere sotto la guida esperta di Ancelotti.
Un futuro promettente per il giovane talento turco
L’entusiasmo attorno a Güler non è solo una questione di potenziale, ma anche di prestazioni sul campo. La sua capacità di gestire le pressioni e di migliorare costantemente lo rende un elemento fondamentale per il futuro del Real Madrid. Ancelotti ha sottolineato come il giovane abbia affrontato con successo le sfide della scorsa stagione e si sia dimostrato all’altezza delle aspettative.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
⚪️🇹🇷 Ancelotti on Arda Güler: “We can feel his desire is to play at Real Madrid, he has a lot of quality, he has worked really hard and never lost the confidence”.
“He has improved, he’s much better. He felt more pressure last season”. pic.twitter.com/hz8fy1ssT3
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 5, 2025
Liga
Pedri è il migliore nel suo ruolo, parola di Toni Kroos

Toni Kroos elogia Pedri: “Attualmente il migliore nel suo ruolo”, afferma il centrocampista tedesco sul giovane talento spagnolo.
Toni Kroos, ex centrocampista del Real Madrid, ha recentemente espresso il suo apprezzamento per il giovane talento del Barcellona, Pedri. In un’intervista, Kroos ha dichiarato: “Pedri è attualmente il migliore nel suo ruolo ai miei occhi”. Queste parole arrivano da un giocatore di grande esperienza e valore, amplificando l’eco delle prestazioni eccezionali di Pedri sul campo.
Kroos ha sottolineato quanto Pedri sia un giocatore fondamentale per la squadra, affermando: “È un calciatore che ti manca quando non gioca, indipendentemente dall’avversario”. Questo riconoscimento non solo evidenzia le abilità tecniche di Pedri, ma anche la sua capacità di influenzare il gioco e di essere una presenza imprescindibile per il Barcellona.
Il valore di Pedri
Oltre a lodare le capacità di Pedri, Kroos ha evidenziato l’importanza delle sue giocate intelligenti. “Non solo segna o fa assist, ma offre soluzioni”, ha dichiarato il tedesco. Questo commento mette in luce la visione di gioco di Pedri, la sua capacità di leggere le situazioni e di creare opportunità per i compagni di squadra.
L’opinione di Toni Kroos, uno dei centrocampisti più rispettati del panorama calcistico mondiale, conferma il crescente riconoscimento internazionale del talento di Pedri. Il giovane spagnolo continua a crescere e a fare la differenza, consolidando il suo posto tra i migliori del calcio moderno.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🎩🏅 Toni Kroos: “Pedri is currently the best there is in that position in my eyes”.
“Pedri, in general, is a player who you’ll miss when he is not playing, no matter against whom”.
“He not only scores goals, he doesn’t only assist goals. He gives you solutions. I had a look at… pic.twitter.com/QtMfjmf9PW
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 4, 2025
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