Serie A
Lecce, Sticchi Damiani: “Esonero Gotti scelta dolorosa, ma puramente tecnica. Il nuovo allenatore…”
Il Presidente del Lecce, Sticchi Damiani, ha parlato in conferenza stampa dell’esonero di Luca Gotti: arrivato nella mattinata di ieri.
Appena 9 punti conquistati in 12 partite. Peggior attacco del campionato (5 gol) e una delle peggiori difese, con 21 reti al passivo, nonché una delle peggiori differenze reti. Una sola vittoria nelle ultime dieci partite (compresa la Coppa Italia, dove è arrivata l’eliminazione per mano del Sassuolo) e il terzultimo posto in classifica.
Lecce, le parole di Sticchi Damiani
Tanto è bastato per portare all’esonero di Luca Gotti. Oramai ex-tecnico del Lecce, che è stato sollevato dal suo incarico nella mattinata di ieri. Nella conferenza stampa odierna, il presidente salentino Sticchi Damiani darà ai media presenti in loco ulteriori delucidazioni in merito alla sua decisione. Di seguito le sue parole.
“Abbiamo ritenuto fosse giusto metterci a disposizione dei giornalisti per spiegare gli accadimenti delle ultime ore, cioè l’esonero di Gotti. Inoltre non vogliamo occupare la presentazione del nuovo allenatore con domande sulla situazione pregressa. Siamo arrivati ad una scelta dolorosa, come sempre avviene con l’esonero degli allenatori in questo club. Noi cerchiamo di dare tutto noi stessi a loro e abbiamo sempre ricevuto tanto.
Ogni volta, da un punto di vista umano, è una cosa particolarmente faticosa, che ci prova. La scelta è puramente tecnica, figlia di valutazioni tecniche sul trend della squadra. Si tratta di valutazioni fatte esclusivamente nell’interesse del Lecce, sono delle visioni. L’area tecnica in questi anni non ha mai dato visioni banali e questa volta, in un’ottica prospettica, ha analizzato il trend. Come club non vogliamo avere lo scrupolo di non aver fatto il massimo possibile. È una riflessione puramente tecnica.
Sottolineo che è una situazione per nulla compromessa, lo dico soprattutto per i tifosi. Siamo ad un punto dalla salvezza. Il tema non è legato alla classifica, bensì a valutazioni tattiche su cui si è deciso di provare a invertire il trend. Voglio ringraziare Gotti, è stato un grande artefice della scorsa salvezza. È stato faticoso comunicare l’esonero, ma quando si parla del bene del Lecce si fanno anche questi sacrifici umani.
Ringrazio Gotti e tutto lo staff, poi Corvino vi dirà se qualcuno dello staff resterà con noi. La nostra è una scelta scomoda sotto più punti di vista, come quello economico. È uno sforzo, una scelta che ci espone ai rischi del caso. A mio avviso è la dimostrazione che non vogliamo lasciare nulla di intentato in uno dei tornei più difficili degli ultimi anni. Lascio a Corvino la spiegazione delle ragioni dell’esonero, condivise dalla proprietà”.
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Serie A
Napoli, Conte alla Bielsa per sostituire Buongiorno?
L’infortunio di Alessandro Buongiorno complica i piani del Napoli. Conte pensa a una soluzione d’emergenza in attesa di un rinforzo a gennaio.
La notizia dell’infortunio di Alessandro Buongiorno ha scosso l’ambiente Napoli. Il difensore italiano, vittima di una frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari, rischia di stare lontano dal campo per circa un mese e mezzo, saltando big match fondamentali contro Roma, Atalanta e, forse, Juventus.
Un’assenza pesantissima per Antonio Conte, che considera Buongiorno una pedina fondamentale della squadra. Ora il tecnico salentino deve trovare una soluzione nell’immediato, in attesa di un rinforzo che potrebbe arrivare solo nella finestra di mercato di gennaio.
Juan Jesus la soluzione più ovvia
Il nome più naturale per sostituire Buongiorno sarebbe quello di Juan Jesus. Tuttavia, Conte sembra aver perso fiducia nel brasiliano, relegandolo ai margini del progetto tecnico. Questa mancanza di fiducia rende improbabile un suo impiego stabile nelle prossime settimane.
Un’altra opzione potrebbe essere quella di puntare sul giovane spagnolo Rafa Marín, arrivato in estate con grandi aspettative. Tuttavia, le sue prime prestazioni non hanno convinto, evidenziando lacune che potrebbero essere rischiose in un periodo così delicato della stagione.
Napoli come l’Uruguay di Bielsa: Olivera centrale?
Tra le alternative che Conte sta valutando, emerge una scelta in stile “Bielsa”: spostare Mathias Olivera al centro della difesa. Il terzino ha già ricoperto questo ruolo con successo sotto la guida di Marcelo Bielsa nella nazionale uruguaiana, dimostrando grande adattabilità e solidità.
Questo cambio tattico permetterebbe a Leonardo Spinazzola di prendere posto sulla fascia sinistra, offrendo maggior spinta offensiva e opzioni in fase di costruzione.
Con il Napoli in piena lotta per un posto tra le prime quattro, ogni decisione di Conte sarà cruciale. L’allenatore salentino dovrà scegliere tra il rischio di affidarsi a giocatori fuori condizione o poco esperti, e una soluzione creativa che potrebbe rivelarsi vincente.
Quel che è certo è che l’assenza di Buongiorno rappresenta un’enorme sfida per il Napoli, e solo il tempo dirà se Conte riuscirà a superarla con successo.
Serie A
Il Genoa passa in mani rumene? Già oggi la possibile chiusura
La salvezza per il Genoa potrebbe arrivare dalla Romania: ecco chi è pronto a rilevare il club.
L’edizione odierna di Repubblica rilancia la possibile chiusura già in giornata del passaggio del Grifone a Ion Tiriac, stravagante tennista che in doppio con Nastase diede vita ad una coppia entrata nella leggenda e diventato poi businessman di successo, e Dan Sucu, imprenditore e presidente del Rapid Bucarest, che insieme alla Steaua è il club di calcio più importante della Romania.
I due nuovi soci rumeni potrebbero garantire i 40 milioni neccessari per l’aumento di capitale, divendendo di fatto i nuovi proprietari.
Tiriac, ex tennista degli anni sessanta-settanta, dopo l’attività agonistica è diventato il manager di Steffi Graf, Goran Ivanisevic, Boris Becker e Marat Safin iniziando di qui la scalata fino a diventare lo sportivo più ricco del mondo con un capitale di circa 2 miliardi di dollari. Un fiuto per gli affari pazzesco nonostante gli 85 anni di età.
La nuova proprietà potrebbe trovare anche terreno fertile nella tifoseria: “in Liguria risiedono circa 20.000 cittadini rumeni il 43% dei quali abitano nel capoluogo. E questo, per accattivarsi le simpatie dei quasi 10 mila rumeni di Genova, potrebbe favorire l’ingaggio di almeno un giocatore che viene dai Carpazi” scrive il quotidiano.
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