Serie A
Inter-Napoli, Inzaghi: “Contento della prestazione ma avremmo meritato la vittoria”
Al termine di Inter-Napoli, l’allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dopo il pareggio in Inter–Napoli.
Inter-Napoli, le parole di Inzaghi
L’allenatore nerazzurro ha iniziato analizzando la prestazione: “Ritengo che abbiamo disputato un’ottima partita. Ho fatto i complimenti a tutti perché è stata una prestazione intensa contro un avversario di livello. Siamo cresciuti nel corso della gara. Nel secondo tempo abbiamo avuto un dominio totale. Da tecnico, devo separare il risultato dalla prestazione, e in questo senso, considerando anche la sfida contro l’Arsenal, i ragazzi meritano i complimenti”.
Ha poi sottolineato l’importanza della continuità: “Dobbiamo mantenere il ritmo delle ultime 10 partite, dove abbiamo ottenuto 8 vittorie e 2 pareggi. In queste 16 gare, credo che abbiamo commesso un solo passo falso. Abbiamo affrontato qualche difficoltà, ma i giocatori sono stati bravi, nonostante le rotazioni limitate. Con il lavoro possiamo crescere ulteriormente, e la prestazione di stasera mi dà fiducia”.
In merito al gol subito su calcio d’angolo: “In quell’occasione dovevamo essere più vigili. È stata una palla deviata, ma avremmo dovuto reagire meglio quando è arrivata a McTominay. Nonostante tutto, la squadra è rimasta concentrata per tutti i 95 minuti”.
Sulla condizione fisica della squadra: “Per ciò che i ragazzi hanno messo in campo, è normale che rimanga dell’amaro in bocca. Il Napoli ha trovato un’Inter che è andata in crescendo, e in Champions abbiamo affrontato squadre in difficoltà. C’era un po’ di preoccupazione, ma negli ultimi due giorni i ragazzi mi hanno rassicurato”.
Alla questione relativa al protocollo VAR e alle parole di Conte, ha preferito non aggiungere ulteriori commenti: “Non ho nulla da dire. Penso che Conte abbia parlato per sé. A volte si è favoriti, altre volte penalizzati. Anche stasera, dopo la mia ammonizione, è normale che un arbitro possa sbagliare. Dobbiamo collaborare per aiutarli, considerando l’intensità di certe partite e gli episodi che possono decidere il risultato. Gli arbitri stanno facendo del loro meglio”.
Infine, riflettendo sull’attuale classifica molto corta, ha sottolineato l’equilibrio del campionato: “L’avevo detto alla vigilia, quando mi chiedevano dei pronostici. È un campionato molto equilibrato, tante squadre si sono rinforzate e ora ci sono sei squadre racchiuse in due punti. Dobbiamo cercare di mantenere continuità perché si gioca spesso e bisogna evitare infortuni. Speriamo che i giocatori tornino bene dalla Nazionale, soprattutto Carlos Augusto, che è molto importante per noi grazie alla sua versatilità e che ci è mancato molto”.
Serie A
Roma, dopo l’allenatore il CEO: ecco il nome in pole position
La Roma sta rimettendo insieme i pezzi: dopo aver trovato un allenatore – Ranieri, presto ufficiale – sta per arrivare anche un nuovo CEO. Ecco chi è.
L’indiscrezione arriva stamattina da La Gazzetta dello Sport: pare che il nome in pole position per diventare il nuovo CEO della Roma, occupando il posto lasciato vacante da Lina Souloukou, sia già in Serie A. E, per la precisione, a Milano.
Il nome favorito è infatti il dirigente dell’Inter Alessandro Antonello: una figura che, in questa fase di grande incertezza, è essenziale per garantire un po’ di solidità al club.
I Friedkin puntano a chiudere un accordo con il nuovo dirigente entro la fine dell’anno. Tra gli altri candidati papabili, riportati dal quotidiano, ci sono Giovanni Carnevali (Sassuolo), Claudio Fenucci (Bologna), Marzio Perrelli (Sky) e Alberto Uncini Manganelli.
Chi è Alessandro Antonello, probabile futuro CEO della Roma?
Antonello, 59 anni, arrivò all’Inter nel 2015 ricoprendo l’incarico di direttore finanziario. Nel 2018 è stato nominato consigliere della Lega Serie A. Dal 2021 è membro del board dell’European Club Association (ECA).
Serie A
Juventus, Locatelli è il tuo regista
Manuel Locatelli sta entrando sempre di più negli ingranaggi del gioco della Juventus. Thiago Motta ha affidato a lui il centrocampo… e si vede.
Tra campionato e Champions, il centrocampista della Juventus continua a collezionare minuti nelle gambe. Dopo la partita contro lo Stoccarda, dove è rimasto in campo per poco più di mezz’ora, Locatelli è sempre sceso in campo titolare e per tutti i 90 minuti: derby della Mole compreso.
Juventus e il suo metronomo
Locatelli è così diventato imprescindibile per Thiago Motta e il suo gioco: sempre nel vivo dell’azione, ed efficace nei compiti affidatigli dall’allenatore italo brasiliano. Recuperi di palla in fase difensiva, e lanci precisi per far ripartire l’azione bianconera lo rendono tra i migliori nel suo ruolo: a conferma la convocazione di Spalletti per le sfide di Nations League a discapito dell’infortunato Ricci, ma non solo…
Locatelli primeggia anche in una speciale classifica relativa ai lanci lunghi verticali che superano le linee di pressione avversarie. Nell’anno 2024-25 di Serie A e in queste undici giornate, il 26 enne è riuscito a totalizzare 142 Line Breaking Passes. Risultando il migliore regista e metronomo del nostro campionato: davanti a Bernabé, De Roon, Angelino e Di Lorenzo.
Serie A
Serie A, oggi assemblea: uniti contro la riforma FIGC
Oggi alle 19 è prevista l’assemblea della Lega Serie A. All’ordine del giorno l’opposizione compatta alla riforma voluta dalla FIGC.
L’assemblea di oggi dei club facenti parte della Lega Serie A è prevista oggi, in teleconferenza, alle 19.
L’argomento del giorno è la riforma della FIGC di Gabriele Gravina, alla quale, finora, i club di Serie A si sono opposti con forza. Il piano FIGC, però, è stato approvato dall’Associazione Italiana Calciatori, in occasione dell’Assemblea Straordinaria FIGC che si è svolta a Roma a inizio novembre.
Cosa prevede la riforma FIGC invisa alla Serie A?
Il testo della riforma messa a punto da Federcalcio prevede l’aumento del coinvolgimento della Serie A nella vita federale. Nel testo finale, frutto di lunghe consultazioni e numerosi confronti, la Serie A vede il proprio peso elettorale aumentare dal 12 al 18% e ottiene un consigliere in più, passando da 3 a 4 rappresentanti.
Inoltre, le viene riconosciuto il “diritto di intesa” per ogni riforma che la riguardi “esclusivamente”: in pratica, ogni norma sulla Serie A potrà entrare in vigore solo con il suo consenso. Tuttavia, sorge un problema se tale intesa tra FIGC e Serie A non viene raggiunta, specialmente quando esiste una scadenza da rispettare, come per le licenze nazionali (i requisiti per iscriversi ai campionati) o il tesseramento di calciatori extracomunitari. In questi casi, è necessario trovare un compromesso, ed è qui che iniziano le difficoltà.
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