Serie A
Lecce, Giampaolo: “Voglio una squadra che sappia giocare a calcio, dovremmo fare un salto di qualità mentale”
Il nuovo tecnico del Lecce Marco Giampaolo, arrivato dopo l’esonero di Gotti, ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione.
Il nuovo tecnico del Lecce, arrivato dopo l’esonero di Gotti, Marco Giampaolo ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa dove interverrà tutta la dirigenza del club salentino tra cui Il presidente Sticchi Damiani, il responsabile dell’area tecnica Corvino e il direttore sportivo Trinchera
Lecce, le parole di Giampaolo
Con quale stato d’animo torna in campo?
“Due anni sono tanti, però dopo una prima pausa ho ripreso a lavorare. Il lavoro è anche mentale, simulare di essere in campo. Nell’ultimo anno ho lavorato in smart working.
Ho visto il Lecce, non dal vivo ma in TV durante questo campionato. L’ho rivisto in questi giorni, nel dettaglio. I calciatori prima di giudicarli bisogna allenarli. Ho grande entusiasmo. Bisogna entrare in un ambiente nuovo quindi devo capire il prima possibile e poi saprò rispondervi sui singoli.
Rebic l’ho allenato forse un mese, poi all’epoca giocavo in un modo poco congeniale alle sue caratteristiche. Ricordo un ragazzo determinato, lo ritrovo volentieri”.
Sa già come farà giocare Rebic?
“Quanti giocatori abbiamo in rosa? Non deve essere motivo di valutazione dove lo farò giocare. Tutti devono essere una risorsa per la squadra, Rebic come Krstovic e Burnete. Il mio focus è stato sempre la squadra. Le partite si giocano in 16, dobbiamo fare un salto di qualità mentale”.
Come è cambiato il calcio in questi due anni?
“È cambiato. Prima c’era chi pensava di presidiare gli spazi, oggi si gioca uomo su uomo. Oggi non esistono più sistemi di gioco, si difende in un modo e si attacca in un altro. È cambiato tanto e bisogna stare al passo coi cambiamenti”.
Dove interverrà a livello tattico e mentale?
“Ci sono state squadre in lotta per la salvezza, c’è da giocare fino all’ultima partita. Adesso dovrò conoscere in maniera dettagliata i calciatori e capire quale direzione prendere. Abbiamo sette nazionali che non ci sono. Oggi ci alleniamo in 12”.
Corvino ha chiesto un allenatore di campo. Per lei cosa significa?
“Allenatori di campo è un gergo calcistico che i direttori usano. Bisognerebbe chiedere al direttore cosa intendeva, io ho delle caratteristiche che mi rappresentano”.
Che modulo utilizzerà?
“La squadra è stata costruita per giocare in un modo: difesa a 4, 3 centrocampisti, 2 ali e 1 prima punta. Se la volete vedere così staticamente…”.
Lei costruisce dal basso ma abbiamo due difensori di piede destro. È un condizionamento?
“Non tutte le squadre hanno un destro e un mancino. È una visione che può agevolare più o meno. Bisogna addentrarsi in discorsi tecnico tattici. Non credo che sia la fine del mondo”.
Crede siano necessari correttivi a gennaio?
“Devo entrare dentro per essere più preciso. Devo scoprire il mondo Lecce. Ho visto partite, ci siamo confrontati e abbiamo parlato”.
Perché ha detto sì al Lecce?
“Lecce per me è una grande opportunità. Ritengo ci siano calciatori che abbiano le caratteristiche per esprimere il mio pensiero. È un sì motivato da argomenti tecnici.
Avevo proposte all’estero, un estero che aveva solo un sapore economico e non tecnico. Corvino mi ha chiesto di lavorare. Mi ha parlato di Lecce come una città bellissima”.
Quali saranno i tratti caratteristici del Lecce di Giampaolo?
“Voglio giocare a calcio. Se ha un possesso palla superiore significa che ho la palla più dell’avversario. Per giocare a calcio ci vogliono conoscenze e qualità tecniche. Credo che ci siano qualità tecniche in questa squadra. Per me più sei lungo e più corri, per dirne una”.
Quanto è importante il tifo?
“Determinante. La squadra va incitata sempre e va fischiata se si merita i fischi. I giocatori sono esseri umani e un sostegno incondizionato credo sia determinante”.
Cosa può incidere nella corsa salvezza?
“I dettagli, nel lavoro e nei comportamenti”.
Se si dovesse descrivere con un aggettivo?
“Sono in cerca di riaffermare le mie idee di calcio e questa squadra, questo club, questo ambiente mi stanno dando una opportunità”.
Ci sono differenze tra una squadra che deve vincere il campionato e una che deve salvarsi?
“Sul piano del lavoro no. Poi è chiaro che in un grande club devi sempre vincere, mentre quando devi salvarti devi essere resiliente
Lei ha definito il regista un calciatore musicale. Ritiene ci sia un calciatore così nel Lecce?
“Devo entrare dentro. Il termine è giusto. Devo capire se c’è un calciatore musicale”.
Dorgu a destra o a sinistra?
“I giocatori che giocano alti mi piacciono a piede invertito. Mi piacciano i giocatori che vengano a giocare dentro il campo”.
In chiusura.
“Voglio ringraziare il club per questa opportunità, speriamo che questa esperienza sia positiva per tutti”.
Serie A
Lazio, Provedel: “Possiamo migliorare ancora molto”
La Lazio è una delle squadre già in forma d’Europa. Dell’ottimo momento dei biancocelesti ha parlato Ivan Provedel ai microfoni di Lazio Style Channel.
La Lazio si sta confermando una delle grandi sorprese di questa stagione. In campionato, i biancocelesti sono a un solo punto dalla vetta, mentre in Europa League sono l’unica squadra a punteggio pieno. Di questo straordinario momento ha parlato il portiere Ivan Provedel ai microfoni di Lazio Style Channel.
Di seguito un estraneo delle parole dell’estremo difensore.
Lazio, le parole di Provedel
Il portiere ha cominciato parlando dell’ottimo momento della squadra: “Il clima è quello che cerchiamo di creare da diverso tempo. Gli ultimi risultati positivi ci hanno dato una spinta importante. L’organico è cambiato molto rispetto alla scorsa stagione, con l’arrivo di giovani di prospettiva che devono ancora ambientarsi con la squadra, la piazza e il campionato. L’unica cosa da fare ora è seguire al massimo il mister, senza pensare troppo alle aspettative”.
Sulla nuova Lazio di Baroni, ha dichiarato: “Ora difendiamo in modo diverso perché le richieste sono cambiate. L’approccio non è lo stesso, anche se due anni fa avevamo stabilito il record di clean sheet. Abbiamo avuto un periodo di adattamento e subìto qualche gol di troppo, ma ora ci stiamo muovendo meglio.
Contro la Juventus è stata una partita fondamentale, che ci ha insegnato quanto ogni gara possa prendere una piega diversa. Dobbiamo rimanere vigili e adattarci rapidamente alle situazioni. Siamo una squadra giovane, con pochi giocatori d’esperienza, ma i margini di miglioramento sono enormi. Però, dobbiamo concentrarci sul presente, senza porci limiti e lavorando giorno dopo giorno per dare il massimo”.
Sull’Europa League, invece, l’estremo difensore ha detto: “La nuova formula dell’Europa League richiede un approccio diverso: non si può affrontare il girone facendo calcoli tra andata e ritorno. È un campionato a parte e ci teniamo molto. Il mister è bravo a coinvolgere e motivare tutti. Fare bene in tutte le competizioni ci spinge a migliorare continuamente.
La classifica del girone? È gratificante, perché il lavoro duro viene ripagato. Certo, una sconfitta non deve abbatterci, così come una vittoria non deve farci esaltare troppo. Dobbiamo mantenere equilibrio e determinazione”.
Serie A
Juventus, diramato il bollettino di Cabal: si aggiunge a Bremer?
Arrivano bruttissime notizie per Thiago Motta e per la sua Juventus. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto Cabal hanno dato un esito molto negativo.
Arrivano brutte notizie per la Juventus di Thiago Motta. Juan Cabal, ex difensore dell’Hellas Verona, si è fermato in allenamento lunedì mattina durante il ritiro con la nazionale colombiana e questa mattina ha fatto ritorno a Torino dove si è sottoposto agli esami strumentali.
L’esito degli esami del J Medical hanno evidenziato ciò che già era abbastanza sicuro: infatti, il giocatore ha subito una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
L’infortunio rimediato con la propria nazionale costringerà Juan Cabal ad uno stop di circa 6 mesi. Stagione finita perciò per il difensore bianconero. Un’assenza pesante per Thiago Motta e la sua Juventus, che dovrà fare a meno anche dell’ex Verona oltre al lungodegente Bremer.
Servirà assolutamente operare nel mercato di gennaio per ricostruire un reparto, quello difensivo, falcidiato dagli infortuni.
Juventus, il bollettino di Cabal
“Nella giornata di oggi il giocatore Juan Cabal è stato sottoposto, presso il J|medical, ad approfondimenti diagnostici che hanno evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Cabal nei prossimi giorni sarà sottoposto a intervento chirurgico”.
Bollettino medico | Le condizioni di Juan Cabal
— JuventusFC (@juventusfc) November 14, 2024
Serie A
Cagliari, Augello: “Ranieri non poteva dire di no a casa sua. Sul rinnovo…”
Il terzino del Cagliari, Tommaso Augello, ha parlato così del suo momento e di Claudio Ranieri ai microfoni prima dell’amichevole contro il Cus.
Tommaso Augello, terzino di proprietà del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, prima dell’amichevole in programma al Sa Duchessa contro il Cus. Vari i temi toccati, in particolare il ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma.
Le ultime uscite in campionato
“Veniamo da due buone partite in campionato, abbiamo fatto una grande prestazione sia a Roma contro la Lazio, sia in casa contro il Milan, purtroppo però abbiamo raccolto solo un punto. In classifica siamo in una posizione critica ma il campionato è lungo, dobbiamo tornare a vincere. Contro il Milan, Zappa ha fatto una gran partita, sono contento di avergli fornito l’assist, ma sono più contento per la squadra”.
Aria di rinnovo con il Cagliari
“Lo spero, sono felice di stare a Cagliari, sono contento di come sta andando la stagione. Il mister mi sta dando molta fiducia e mi fa credere nei miei mezzi, spero di continuare così per il bene del Cagliari”.
Su Claudio Ranieri
“Il mister aveva detto che forse avrebbe smesso con i club, ma non poteva dire di no a casa sua. Non ci siamo sentiti traditi, spero che possa fare grandi cose con la Roma, è una persona che stimo e rispetto, sono davvero felice per lui”.
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