Nations League
Italia, Comuzzo: “Chiellini un idolo. Ma voglio imparare da Bastoni”
Il difensore della Fiorentina, Pietro Comuzzo, ha parlato in conferenza stampa direttamente dal ritiro dell’Italia a due giorni dalla sfida contro il Belgio.
Pietro Comuzzo, difensore della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida esterna contro il Belgio, valida per la Nations League.
Per il classe 2005, il più giovane della banda di Spalletti, si tratta della prima convocazione in Nazionale maggiore.
Italia, le parole di Comuzzo
Cosa hai sognato quando sei entrato a Coverciano? Cosa ti sei concesso per festeggiare questa convocazione?
“Quando un bambino inizia a giocare a calcio e vede la Nazionale in TV il sogno è quello, essere con loro. Varcare queste porte è il sogno più grande che potessi raggiungere. Non ho festeggiato, non ho fatto nulla di che. Ho parlato con la mia famiglia, siamo molto riservati e festeggiamo tra di noi. Ma nessuna festa”.
Ieri sei stato paragonato a Pietro Vierchowod. Ti senti quel tipo di difensore? O sei più un difensore alla Calafiori che vuole partecipare alla manovra?
“Mi sento più a mio agio nella marcatura, nel duello, è quello che mi esalta di più. Non voglio limitarmi, però, voglio diventare concreto e migliorare dal punto di vista tecnico e nella fase di costruzione. Voglio apprendere da calciatori come Bastoni e Calafiori: voglio diventare un difensore completo cercando di limitare le mie pecche maggiori”.
Quando hai pensato di poter raggiungere questo livello?
“Quando ho esordito con i grandi in Serie A. Da gennaio di quest’anno sono rimasto fisso in prima squadra e lì ho capito di poterci rimanere. Per quello che ho raggiunto ora, un pensiero va a mia mamma, se lo faccio è soprattutto per lei”.
Ieri Spalletti ha parlato della tua capacità di concentrazione
“Sicuramente è una mia qualità, per come sono stato educato è una cosa su cui punto molto. Quando si va in campo è la testa a fare la differenza, per un difensore ancora di più”.
Che legame hai con la Nazionale e con l’inno? Hai detto che è il più bello del mondo
“Per me l’inno di Mameli è il più bello del mondo, ti fa capire l’importanza e la bellezza di questo paese. Cantarlo sul campo è la cosa più bella che potessi immaginare. Il tuo idolo è Chiellini? Sì, l’Europeo del 2021 l’ho vissuto in maniera bellissima. Vedere Chiellini giocare quelle partite e vederlo alzare il trofeo è stata una gioia immensa”.
Che obiettivo hai col club?
“Come squadra cerchiamo di lavorare ogni giorno per migliorarci. Siamo lassù e vogliamo rimanerci: ora alla Fiorentina non ci penso però, penso a questi giorni con la Nazionale”.
Qual è il miglior consiglio arrivato dall’allenatore?
“Palladino mi dà consigli sul campo e sul come migliorare. La cosa bella del gruppo Fiorentina è proprio il gruppo, se siamo lì è perché ce lo stiamo meritando e lottiamo il più possibile per restare lì in alto”.
Qual è il rischio da evitare da ora in avanti?
“Si dice che arrivare in alto sia la cosa più facile, il difficile è rimanere. Mio papà mi dice sempre di costruire basi solide per restare saldo in alto e io credo di averlo fatto. Poi può capitare di tutto, ma lavorerò per cercare di restare in alto”.
Quanti messaggi ti sono arrivati dopo la convocazione? Vuoi ringraziare qualcuno? A chi darai la maglia dell’esordio?
“Tanti messaggi sono arrivati, forse quello più bello è stato quello del mio papà. Ho sentito diversi mister che ho avuto e li ringrazierò tutti per questa salita fino alla Nazionale. La maglia me la terrò io, la condividerò con la mia famiglia”.
Quali sono le vostre emozioni vedendo Coverciano? Cosa vi ha detto Spalletti?
“Sono stato qui più volte, ma arrivarci per rispondere alla convocazione della Nazionale maggiore è una emozione molto più grande. Ho salutato il mister, l’ho ringraziato. Questo gruppo è fantastico, un gruppo di giovani, faremo di tutto per fare bene”.
Chi vorresti sfidare? Quale partita vorresti giocare?
“Essere qui è una grande emozione. Dovendo scegliere, dico Italia-Francia perché è in Italia e a San Siro. Avversario? Chi capita davanti, contro Lukaku col Belgio sarebbe un gran bel test”.
Nations League
Cipro-Lituania, probabili formazioni e dove vederla
Cipro-Lituania, match valido per la quinta giornata dei gironi della Nations League: appuntamento a venerdì 15 novembre alle ore 18.00.
Scontro diretto per evitare la retrocessione in “quarta serie” tra Cipro e Lituania. Le due formazioni scendono in campo alle 18:00 di venerdì 15 novembre, nell’ambito della quinta giornata del Gruppo 2 della Lega C della UEFA Nations League.
Qui Cipro
La Lituania è affamata di punti, ma deve fare i conti con la pesante assenza dell’attaccante Armandas Kucys, infortunato. La punta in forza agli sloveni del Celje dovrebbe essere sostituita da Gytis Paulauskas, che invece gioca con gli ucraini del Kolos Kovalivka.
Qui Lituania
In casa cipriota spicca il centrocampista Grigoris Kastanos, tra i protagonisti di un Verona che ancora una volta si sta dimostrando squadra che merita la permanenza in Serie A. L’ex Salernitana dovrebbe agire in posizione più avanzata e non nel classico ruolo di trequartista: al suo fianco in attacco il già citato Ioannis Pittas, che con gli svedesi dell’AIK ha messo a referto ben 14 reti e 2 assist.
Cipro-Lituania, le probabili formazioni
CIPRO: (3-4-3): Mall; Karo, Andreou, Laifis; Antoniou, Charalampous, Artymatas, Ioannou; Kastanos, Pittas, Sotiriou. Ct: Avgousti.
LITUANIA: (3-5-2): Gertmonas; Lekiatas, Girdvainis, Tutyskinas; Sirvys, Slivka, Vorobjovas, Gineitis, Lasickas; Golubickas, G. Paulauskas. Ct: Jankauskas.
Dove vedere Cipro-Lituania
Nessuna emittente televisiva operante in Italia ha acquisito i diritti per le gare di Nations League (al momento sono trasmessi solo i match degli azzurri di Spalletti). Gli appassionati possono comunque esultare: la sfida tra Cipro e Lituania, infatti, è trasmessa in diretta streaming su UEFA.tv.
Fonte: newsbet365
Nations League
Svizzera-Serbia, probabili formazioni e dove vederla
Svizzera-Serbia, match valido per la quinta giornata dei gironi della Nations League: appuntamento a venerdì 15 novembre alle ore 20.45.
Con un solo punto di distacco tra loro, Svizzera e Serbia si sfideranno in un match decisivo per evitare la retrocessione in Lega B della UEFA Nations League. Venerdì sera, lo St. Jakob-Park di Basilea sarà teatro di una partita cruciale per entrambe le squadre.
Qui Svizzera
Gli elvetici hanno finalmente mosso la classifica del Gruppo 4, strappando un incoraggiante 2-2 contro la Danimarca allo St. Jakob-Park. Ora, la squadra di Murat Yakin spera di sfruttare il fattore campo per conquistare i tre punti contro la Serbia e rimanere in Lega A. Dopo un Europeo chiuso ai quarti con l’amara sconfitta ai rigori contro l’Inghilterra, la Svizzera ha faticato in Nations League, incassando tre sconfitte di fila: 2-0 contro la Danimarca, 4-1 dalla Spagna e un altro 2-0 subito proprio contro la Serbia.
Qui Serbia
Dall’altra parte, i serbi arrivano a questa sfida con tre punti in più rispetto alla Svizzera, ma reduce da una pesante sconfitta per 3-0 subita contro la Spagna a metà ottobre. La squadra di Dragan Stojković poi ha riacceso le speranze grazie un prezioso pareggio per 0-0 con la Spagna e alla vittoria casalinga per 2-0 contro gli svizzeri, risultato che potrebbe rivelarsi decisivo.
Svizzera-Serbia, le probabili formazioni
SVIZZERA: (3-4-2-1): Kobel; Comert, Akanji, Rodriguez; Mbabu, Freuler, Xhaka, Sierro; Okafor, Amdouni; Embolo. Allenatore: Yakin.
SERBIA: (3-5-1-1): Petrovic; Erakovic, Milenkovic, Pavlovic; Nedeljkovic, Ilic, Grujic, Gudelj, Terzic; Samardzic; Vlahovic. Allenatore: Stojkovic.
Dove vedere Svizzera-Serbia
La partita si giocherà venerdì 15 novembre. Il calcio d’inizio è fissato per le 20:45. La partita sarà disponibile gratuitamente in streaming sulla piattaforma di UEFA.TV.
Nations League
L’Italia torna a Bruxelles al Re Baldovino, tragicamente noto come Heysel
L’Italia di Luciano Spalletti si prepara per un momento decisivo nella fase a gironi della UEFA Nations League: alle ultime due partite, agli Azzurri basterà un punto per qualificarsi alle Final Eight.
Il primo appuntamento sarà giovedì 14 novembre a Bruxelles contro il Belgio di Domenico Tedesco, una sfida particolarmente sentita anche per il ritorno di Romelu Lukaku tra le fila belghe, a differenza della partita d’andata all’Olimpico, conclusasi in parità (2-2) con l’Italia in dieci uomini per buona parte del match.
A Bruxelles, Italia e Belgio tornano a incontrarsi nove anni dopo l’amichevole del 2015, quando FIGC, Federazione belga, Juventus e Associazione dei familiari delle vittime dell’Heysel ricordarono la tragedia del 1985, in cui 39 tifosi persero la vita durante la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.
Anche questa volta, l’Italia renderà omaggio alle vittime: il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il capodelegazione Gianluigi Buffon, Luciano Spalletti e l’intera squadra deporranno tre mazzi di fiori – nei colori della bandiera italiana – davanti alla lapide del Settore Z, il luogo simbolo di quella tragedia.
Parteciperanno alla cerimonia anche i rappresentanti della Federazione belga, delle autorità locali e l’Ambasciatrice Italiana a Bruxelles, Federica Favi.
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