Serie A
Inter, Bedin: “Bello vedere ancora uno zoccolo duro italiano nella mia ex squadra”
Gianfranco Bedin, pilastro della Grande Inter, è stato celebrato a 79 anni insieme ai leggendari compagni. L’ex centrocampista, tra i protagonisti della squadra che conquistò la prima stella, si è raccontato in una toccante intervista a La Gazzetta dello Sport.
Si respira aria di storia e di gloria nei corridoi dell’Inter, dove i protagonisti della Grande Inter di Helenio Herrera sono tornati sotto i riflettori, stavolta non più sul campo da gioco, ma al centro di un riconoscimento simbolico. Gianfranco Bedin, oggi 79enne e colonna portante di quella squadra indimenticabile, è stato celebrato insieme ai leggendari compagni Sandro Mazzola, Ivano Bordon e Guarneri in un pranzo speciale organizzato dal club. A guidare la celebrazione, l’amministratore delegato Beppe Marotta, che ha voluto rendere omaggio a chi, con impegno e talento, ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più significative della storia nerazzurra.
Bedin, che con le sue 310 presenze in maglia nerazzurra ha incarnato la tenacia e la visione tattica impresse da Herrera, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, concedendo un’intervista ricca di emozioni e ricordi. A seguire un breve estratto di essa.
Inter, le parole di Bedin
EMOZIONE
“Ci ha emozionato sapere che anche una proprietà americana, che guarda giustamente al mondo per esportare il proprio brand, con due piedi nel futuro, voglia ancora essere così… milanese. Sarebbe facile dimenticarsi di noi, in questi tempi soprattutto, e invece no, nel club che amiamo le radici contano”.
L’INCONTRO
“Vedo spesso a tavola i miei vecchi compagni, non sarà certo una novità questa, era successo da pochissimo tra l’altro, ma è stato comunque un pranzo piacevolissimo. Ci hanno invitato alcuni tifosi, ce n’erano anche alcuni famosi come Elio ed Enrico Bertolino, ma tutti per racconti di famiglia o per ricordi diretti parlavano delle nostre vittorie, come se fossero accadute ieri. Ne abbiamo approfittato per festeggiare il compleanno di Sandro (venerdì scorso era il giorno, ndr), come da tradizione, ma per me, per lui, per tutti la vera emozione è arrivata dopo, nel rientrare insieme nella sede per la festa preparata per noi dal club. É Beppe Marotta che ci tiene a non disperdere la storia dell’Inter. Del resto, nelle grandi squadre si fa così…”.
BRUCIA LA FINALE PERSA COL CELTIC
“Eh sì, nel 1966-67 era il canto del cigno della Grande Inter, la grande illusione. Ci abbiamo scherzato, forse potevamo fare meglio tutti, marcare con più attenzione alla Guarneri. Dovreste vederlo, Aristide: ha 86 anni e la tempra che tanti difensori di oggi non conoscono. Ma lui segnava pure, ad esempio ci ha ricordato di un suo gol segnato a San Siro con la Nazionale contro l’Urss nel novembre ’66 dopo la delusione mondiale della Corea del Nord. In porta Jascin, assist di Mazzola. Avevamo le braghe nere, con l’azzurro della maglia sembravamo l’Inter”.
L’ITALIANITA’
“É bello sapere che nella mia squadra ci sia ancora uno zoccolo duro italiano che sente l’appartenenza come la sentiamo noi e potrà tramandarlo. I Bedin, Mazzola, Guarneri, Bordon di ieri oggi sono Barella, Bastoni, Dimarco, Darmian. Quella sala dei trofei la stanno riempiendo abbastanza anche loro”.
Serie A
Lazio, Vecino parla del rinnovo con i biancocelesti
Lazio, Matias Vecino, centrocampista classe 91′, in questa stagione con la maglia biancoceleste ha collezzionato 13 presenze con un gol,
Arrivato a Roma nell’estate 2022 a parametro zero dall’Inter, dal suo approdo nella capitale si è dimostrato un calciatore importante per la squadra allenata da mister Baroni.
L’ex Empoli e Inter è in scadenza a giugno 2025 e attualmente la società non ha proposto un rinnovo del contratto al centrocampista che sta trovando più spazio in Europa League rispetto al campionato.
Lazio, Vecino parla del rinnovo con i biancocelesti
Il centrocampista uruguaiano ha parlato ai microfoni di “LaLaziosiamonoi” del rinnovo del contratto con i biancocelesti, ecco le sue parole:
” Sinceramente non ho ancora pensato al rinnovo. In questo momento della mia carriera cerco di godermi il momento perché non so ancora quanti anni giocherò. Lo stesso vale per Pedro. Noi stiamo bene qui, ci stiamo divertendo, ma il calcio cambia in modo veloce, soprattutto per i risultati.
Io mi sento bene qui alla Lazio, per quanto riguarda l’anno prossimo vedremo, ancora non so nulla.“
Serie A
Cagliari, il ritorno di Ranieri divide la tifoseria
Cagliari, il tecnico romano ha risposto “Sì” all’appello della sua città, ma i sostenitori sardi si dividono tra chi si sente tradito e chi gli no.
Claudio Ranieri è tornato alla guida della Roma, rispondendo al richiamo della squadra della sua città, come aveva già fatto in passato. Nel 2019 infatti dichiarò: “Un’altra società non l’avrei mai presa, ma se chiama la Roma devo rispondere sì.”
Cagliari, l’opinione dei tifosi
Tuttavia, il suo ritorno in giallorosso ha creato una profonda spaccatura tra i tifosi del Cagliari, club che Ranieri aveva promesso sarebbe stato l’ultimo della sua carriera, eccezion fatta per le Nazionali. Così, da una parte, ci sono tifosi del Cagliari delusi e ironici, dall’altra, molti che difendono il mister romano e lo ringraziano per averli portati alla salvezza lo scorso anno, garantendo la permanenza in Serie A.
Sui social, il dibattito è acceso. “Viva la coerenza” ha scritto un tifoso cagliaritano, mentre un altro commenta con amarezza: “Ormai abbiamo solo Gigi Riva, da qui all’eternità.” I sostenitori di Ranieri, però, rispondono con gratitudine: “Sempre grazie per quello che hai fatto per il Cagliari.” Del resto, l’ultima esperienza di Ranieri in Sardegna è stata intensa e vincente. Arrivato per risollevare la squadra, ha condotto la squadra sarda a una salvezza difficile, guadagnandosi il rispetto e l’affetto di una città intera.
Ranieri, ancora una volta, ha scelto con il cuore, rinunciando alla coerenza in nome del legame profondo che ha con la Roma. E se è vero che alcuni sostenitori sardi si sentono traditi, la sua storia con il Cagliari rimarrà speciale, a prescindere da questa scelta inattesa.
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Serie A
Napoli, l’agente di Folorunsho: “Decisione presa per gennaio”
Michael Folorunsho non riesce a trovare spazio nel Napoli di Conte. Il suo agente, Mario Giuffredi, ha chiarito il futuro dell’italiano a Radio Kiss Kiss.
Michael Folorunsho non sta brillando in questa stagione, complice il poco minutaggio offertogli da Antonio Conte. In questo senso, il suo agente, Mario Giuffredi, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss di una sua possibile partenza a gennaio.
Nessun addio a gennaio
“Abbiamo sbagliato questa estate, non commetteremo lo stesso errore anche in inverno. Conte stravede per lui, le somme le tireremo a giugno”.
Con queste dichiarazioni, Giuffredi, sembra voglia allontanare l’ipotesi di una partenza nel mercato invernale di Folorunsho. Ha poi aggiunto: “Il Napoli è primo in classifica, la squadra è forte, perchè Conte dovrebbe voler cambiare?”.
La permanenza al Napoli, un’estate turbolenta
“Con lui abbiamo vissuto un’estate un po’ turbolenta. Per Folorunsho ci sono state situazioni gestite male sia da me che da Manna, dopo abbiamo dovuto ripristinare tutto con due mesi di ritardo. Quando non fai bene la preparazione, sei in ritardo e sei costretto a rincorrere. C’è stato un interesse da parte dell’Atalanta ma poi non è andato avanti. Ora pensiamo al resto della stagione convinti che possa far bene”.
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