Serie A
Milan, Pulisic: “Giocare a San Siro è davvero stimolante”
Milan, l’attaccante rossonero, impegnato con la Nazionale USA, si racconta in conferenza stampa sul momento in rossonero e non solo.
Christian Pulisic si sta confermando uno dei giocatori più decisivi di questa stagione rossonera. Con 7 gol e 5 assist tra Serie A e Champions League, l’ex Chelsea sta dimostrando un talento e una leadership in campo che lo rendono fondamentale per la squadra allenata da Fonseca. Impegnato in questi giorni con la Nazionale degli Stati Uniti, Pulisic ha tenuto una conferenza stampa in cui ha parlato anche della sua esperienza a Milano e dei recenti successi in Europa, come la vittoria per 3-1 contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu, un trionfo che ha infuso nuova fiducia al gruppo. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Pulisic.
Milan, le parole di Pulisic
Il successo del Milan sul Real Madrid ha fatto parlare il mondo, come lo ha vissuto da protagonista?
“Mi sono reso conto di aver affrontato il Real Madrid 8 volte in carriera, numero pazzesco in Champions League. L’ultima partita è stata uno sforzo incredibile della squadra, il mio connazionale Musah ha giocato un ruolo fondamentale all’interno della sfida e tutti hanno visto la sua importanza per la squadra. In generale è stato speciale andare in uno stadio come il Bernabeu e uscire vincenti.
La sua esperienza al Milan in generale come sta andando e quale è l’aspetto del club che le piace maggiormente?
“La parte migliore di essere al Milan è giocare a San Siro, dove c’è un’atmosfera speciale. E’ un posto incredibile per giocare, molto stimolante. Tutte le squadre si preparano in modo particolare per sfidare lì il Milan e questo lo rende ancora più speciale”.
Serie A
Sassuolo, la macchina perfetta sembra non aver rivali: anche senza Berardi?
Sassuolo, la corsa alla serie A dei neroverdi procede come da programmi e il mercato di gennaio potrebbe riguardare solo Domenico Berardi, nel caso si optasse per una cessione.
La serie B 2024/2025 ha un solo padrone, ed era difficile immaginare il contrario. Il Sassuolo di Fabio Grosso si è conquistato la vetta, e ora ha 43 punti, ben sei più della coppia Pisa–Spezia.
Un cammino arrembante, iniziato non nel migliore dei modi, è stato un crescendo di risultati e di prestazioni. La leadership del Pisa è stata ben presto soppiantata dalla compagine emiliana.
Dopo la retrocessione dello scorso anno, l’obiettivo è tornare subito in serie A, come manifestato in estate dalla dirigenza e dall’allenatore. Dalle parole i fatti, il passo è stato quasi immeditato.
Ad aggiungere qualità e fantasia, da novembre, si è aggiunta la ciliegina sulla torta, Domenico Berardi, che fino a quel momento era ai box a causa di un importante infortunio fisico.
In quasi due mesi, il ragazzo di Cariati ha messo cavalli ulteriori alla fuoriserie neroverde, contribuendo con 3 gol e ben 9 assist a un bottino offensivo già ricco dei colpi di Lauriente’, Pierini, Mulattieri e Thorstvedt.
Dopo le feste, e smaltiti i dolci natalizi, tuttavia, incomberà il mercato, e uno dei nomi nella lista dei desideri di molti club di A è anche quello di Berardi.
L’Atalanta, prima di tutte le altre, vorrebbe farsi un regalo per arricchire l’attacco e lanciare l’offensiva verso lo scudetto. Gasperini gli spalancherebbe le porte, Carnevali se lo terrebbe stretto. In gioco c’è l’equilibrio dell’attacco emiliano, che è un top della cadetteria. Sarebbe così anche senza il suo numero 10?
Serie A
Altobelli: “Le nuove formule della Champions? fanno schifo”
Alessandro Altobelli ha rilasciato un’intervista dove ha parlato di Lautaro, del campionato e della Champions League: “L’Inter penso vincerà lo Scudetto”.
L’ex attaccante dell’Inter Alessandro Altobelli ha parlato del momento dei Lautaro Martinez, della corsa scudetto e del nuovo formato della Champions League. Un calciatore che ha calcato per 11 anni il terreno di San Siro e segnato la bellezza di 128 gol con la maglia nerazzurra, sa sicuramente dare dei buoni consigli e dire la sua sul periodo no dell’attuale capitano dell’Inter.
Altobelli su Lautaro Martinez
Alessandro Altobelli ha parlato così del momento del bomber argentino: “Quando non fai gol per due partite, poi nella terza comincia già a diventare un problema se non segni. Perché non hai più la fiducia e anche se hai fatto 150 gol ti sembra che non conti più. Di cosa hai bisogno in quei momenti? Di un gol del cavolo, tipo io magari sfruttavo un rimpallo o una respinta corta del portiere per un gol facile. L’attaccante viene giudicato per i gol”.
In seguito, rimanendo sul tema attaccanti, ha affrontato il tema del non ottimo impatto che ha avuto Taremi nel mondo Inter e del poco spazio che sta trovando: “Partiamo dire che lui non è Lautaro, il Portogallo è il Portogallo, ma non lo dico per sminuire: in Italia i gol ti trasformano e gli attaccanti vengono giudicati per quello. Io se vincevo e non facevo gol ero sì contento per la squadra, ma poi non potevo essere contento senza gol miei. Per gli attaccanti non è semplice”.
La corsa scudetto e la nuova Champions League
Successivamente, ha detto la sua sulla tanto contesa corsa scudetto: “Ci sono squadre che si sono rinforzate come Atalanta e Napoli. Personalmente penso che l’Inter abbiano qualcosa in più delle altre, alla fine penso che la spunterà ancora l’Inter”.
Infine, Altobelli ha espresso un parere durissimo sul nuovo formato della Champions: “Non mi piace la nuova formula, è tutto sbagliato. Ridateci gli scontri diretti della vecchia Coppa dei Campioni, noi a volte eravamo usciti anche al primo turno. L’Inter penso vincerà lo Scudetto e mi auguro che cambino le formule della Champions, perché fanno schifo. I cambiamenti li fanno per i soldi, ma i tifosi vogliono vedere le belle partite. Spero che l’Inter comunque possa andare più lontano possibile in Europa“.
Serie A
Roma, Saelemaekers è il dolce sotto l’albero: per Ranieri è un vero affare
Roma, l’acquisto di Alexis Saelemaekers si è rivelato azzeccato per i giallorossi, che stanno vivendo una stagione di poche luci. Il belga è una delle note liete.
Metti una stagione negativa, tre allenatori cambiati e un giro di boa del campionato che vede la Roma con soli 19 punti in classifica.
Uno scenario davvero brutto per i giallorossi, in crisi di identità e costretti a richiamare, per l’ennesima volta, un condottiero come Claudio Ranieri.
L’uomo di Testaccio ha trovato quasi solo macerie da ricostruire, tranne una piccola pietra da cui ricominciare ad edificare. Quel pezzo di cemento si chiama Alexis Saelemaekers e, fino adesso, si può considerare la vera gioia di questa prima metà di stagione.
Il belga, giunto in prestito secco dal Milan nell’ambito dell’operazione che ha portato Abraham in rossonero, si sta rivelando duttile, pronto a ogni cambio di modulo e a entrare nel tabellino, quando le circostanze lo richiedono.
L’infortunio lo ha frenato, e su questo non ci sono dubbi, ma i due gol e due assist in dieci presenze, fanno capire come, quando Saelemaekers è sano e arruolabile, sia un jolly irrinunciabile per la Roma.
Sarà questa una variabile molto pesante a fine stagione, quando si tratterà di decidere se, per il numero 56, ci saranno i margini di una permanenza oltre giugno.
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