Serie A
Lazio, Zaccagni: “Voglio rimanere qui. Scudetto? Sarebbe…”
L’ala biancoceleste ha parlato del suo personale momento alla Lazio e di quello della squadra, toccando anche temi relativi al suo futuro.
Mattia Zaccagni a tutto campo. In una lunga intervista a “Il Corriere dello Sport” l’esterno offensivo ha parlato dell’ottimo momento forma della Lazio e del suo, parlando anche del rapporto con la Nazionale di Spalletti dopo i disastrosi Europei della scorsa estate.
“Spalletti non mi ha chiamato? Giocare con questo modulo mi penalizza”
“Dopo gli scorsi Europei mi sono accorto che ero l’unico esterno d’attacco. Spalletti ha dichiarato che posso fare anche la seconda punta, ma già con la Lazio mi sto allenando per poter ricoprire anche questo ruolo”.
“La classifica? Ci sono tante squadre forti”
“L’attuale classifica di Serie A rende il tutto molto più avvincente. Scudetto? Sarebbe bello restare aggrappati fino alla fine.”
“La fascia di capitano? Non vedevo l’ora”
“Quando il mister Baroni mi ha comunicato che sarei stato il nuovo capitano della Lazio per me è stato motivo di orgoglio e di grande felicità. E’ una grande responsabilità, ho il dovere di aiutare anche i ragazzi più giovani.”
“Il mio futuro? Ecco quale sarà”
“Giocare e vincere all’Olimpico è coinvolgente. I tifosi ti fanno capire l’importanza di indossare questa maglia. Giocare per la Lazio ti porta ad essere tifoso di questa storia e di questa maglia, e io da qui non ho nessuna intenzione di muovermi.”
“Baroni? Non sbaglia mai la preparazione della partita”
“Eravamo curiosi di scoprirlo dopo il suo arrivo. Lui è uno che non ci sovraccarica eccessivamente di nozioni tattiche, ci da quelle che servono. Con lui lavoriamo molto sull’intensità. Tudor? Con lui spendevo troppo in fase difensiva, però grazie a lui siamo riusciti a raggiungere l’Europa.”
Serie A
Lazio, Dele-Bashiru: “La Serie A? Baroni mi sta aiutando”
Il centrocampista nigeriano, arrivato alla Lazio quest’estate, ha parlato del suo impatto con il campionato italiano e della sue aspettative future.
Fisayo Dele-Bashiru ha parlato dal suo ritiro con la Nazionale nigeriana. Il centrocampista africano, arrivato alla Lazio in prestito dall’Hatayspor nella scorsa sessione estiva di calciomercato, ha voluto spiegare come stia andando il suo adattamento con la Serie A.
“Sto cercando di migliorarmi tatticamente”
“Durante questa stagione sto cercando di fare dei progressi soprattutto sulla fase difensiva. Sto imparando l’italiano, col passare del tempo riuscirò a perfezionarlo. Dove mi trovo meglio? Quando vengo impiegato da centrocampista offensivo. Non proprio da n.10, ma come mezzala.”
“Fino a qui è stato un percorso stop and go”
“Baroni sta cercando di farmi abituare al calcio italiano e alle nuove sfide che arriveranno. Ogni giorno mi spinge a migliorarmi, e questo mi piace e mi fa stare bene. Durante la stagione giocando sempre più partite acquisirò sempre più esperienza.”
Serie A
Orsolini: “Il Bologna sta tornando. Ero vicino al Siviglia, ma…”
L’attaccante del Bologna Riccardo Orsolini ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, relative ad alcuni temi legati al club.
L’attaccante ex di Atalanta e Ascoli e attualmente in forze al Bologna Riccardo Orsolini ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del La Gazzetta Dello Sport, relative al momento che sta vivendo il club felsineo e su come si trova in questo contesto.
Bologna, le parole di Orsolini
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante del Bologna ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport.
“Non so se avete capito ma siamo in Champions”:
“Ora cosa direi? Non so se avete capito ma…il Bologna sta tornando. Lo dico dai tempi del ritiro: allenatore nuovo, concetti simili ma da fare diversamente, serviva tempo.
Stiamo tornando perché oggi siamo più quadrati. Sicuri. E in fondo, a parte il periodo di pareggiate acuta, abbiamo perso una gara, solo una: col Napoli….
Da cosa arriva la fiducia?
Da chi siamo e dal fatto che i ragazzi arrivati col mercato presto saranno una potenzialità forte da poter sfruttare.
Quante volte ho avuto la possibilità di andar via?
Due, tre, non ricordo. Una volta ero vicino al Siviglia, ma niente. Io qui sono amato e amo Bologna, sto bene, sono tifoso e vivo bene. E allora dico: che se devo andarmene è perché mi svolta la vita non per complicarmela”.
Serie A
Lazio, Pedro: “Ringrazio la Roma di avermi ceduto alla prima squadra della capitale”
Il 37enne Pedro ha parlato ai microfoni de Il Messaggero della stagione strepitosa che sta vivendo con la sua Lazio: “Tutti insieme, i giovani e un vecchietto”.
Pedro sta attraversando una fase di eterna giovinezza nella Lazio di Baroni. Sembrava un giocatore ormai arrivato al capolinea, ma la nuova gestione lo ha del tutto risvegliato. 6 gol in 12 partite per lui fin qui, contando sia campionato che Europa League. Dei dati a dir poco impressionanti, tenendo conto del minutaggio ridotto e dell’età del giocatore: ma soprattutto sono dei gol che spesso hanno un peso specifico non indifferente.
Lazio, le parole di Pedro
Pedro ha parlato ai microfoni de Il Messaggero della stagione della Lazio e si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa, mandando qualche frecciatina dall’altra parte del Tevere ai tanto odiati cugini giallorossi.
Inizialmente ha affrontato il tema della sua posizione nella squadra biancoceleste e soprattutto della sua situazione contrattuale: “Mai pensato di andar via, volevo continuare alla Lazio e rispettare il contratto. Ho parlato con il ds e il presidente e, anche se avevano comprato tantissimi giocatori in attacco, hanno deciso di tenermi. E ora tutti insieme, i giovani e un vecchietto, siamo un’incredibile macchina da gol. Non c’è stata la proposta di rinnovo al momento, vedremo più avanti con Lotito, ci siederemo a un tavolo”.
Ha parlato di cosa serve alla Lazio per affermarsi tra le big ed ha un pochino fantasticato sul cosa farebbe in caso di vittoria di un trofeo: “Trovare la continuità nei big match. I veri esami arriveranno con Napoli, Inter, Atalanta e le altre big sino al derby del 5 gennaio. Poi vincere un trofeo, come la Dea, darebbe un futuro diverso alla Lazio. Sono pronto a tuffarmi dentro la Fontana di Trevi, se mi danno il permesso e non mi arrestano”.
La frecciatina alla Roma
Infine, è riuscito fuori il tanto discusso tema del suo addio alla Roma: “Non voglio raccontare vicissitudini di cui ho già detto sulla Roma e Mourinho. Sono il passato, anzi hanno preso la miglior decisione all’epoca e li ringrazio di avermi ceduto alla prima squadra della Capitale ovvero la Lazio. Io volevo continuare in Serie A, dove c’è tanta concorrenza, e sono stato accontentato”.
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